wine the gap

Se siete alla ricerca di un’esperienza che unisca cultura, storia e piaceri del palato, la degustazione di vini ungheresi nel cuore di Budapest, organizzata da Wine the Gap, è un appuntamento imperdibile. 

Grazie a GetYourGuide, abbiamo avuto il piacere di partecipare a questa straordinaria esperienza, che si è rivelata non solo divertente, ma anche estremamente interessante e formativa.

L’accoglienza nel mondo di Wine the Gap

Appena arrivati al locale di Miki, il proprietario di Wine the Gap, siamo stati accolti con calore e professionalità. Miki è un vero appassionato di vini, e questa sua passione traspare in ogni dettaglio della degustazione.

Il suo entusiasmo contagioso ci ha accompagnato lungo tutto il percorso, trasformando una semplice degustazione in un viaggio affascinante attraverso la storia e la cultura enologica ungherese.

La serata è iniziata con una breve introduzione sui vini ungheresi, che vantano una tradizione millenaria e una varietà sorprendente.

Durante la degustazione, abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare sette vini diversi, ognuno con una propria storia e caratteristiche uniche. Miki ci ha guidato nella scoperta di ogni etichetta, raccontandoci aneddoti e curiosità che si celano dietro ogni bottiglia.


Ci ha parlato delle diverse regioni vinicole ungheresi, delle tecniche di produzione e delle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. Ogni bottiglia ha una storia da raccontare, e grazie a Miki, abbiamo potuto apprezzare non solo il vino, ma anche il contesto culturale e storico in cui viene prodotto.

Ad accompagnare i vini, abbiamo assaggiato una selezione di prodotti alimentari tipici ungheresi, dai formaggi locali ai salumi. Ogni assaggio è stato un viaggio nei sapori della tradizione culinaria ungherese, perfettamente abbinato ai vini in degustazione.

Alla scoperta dei vini ungheresi

Abbiamo iniziato con un fruttato Cserszegi Füszeres, un vino bianco dal nome complicatissimo, noto in Inghilterra come “unpronounceable grape”. 

A seguire, un Kékfrankos rosé, che abbiamo assaporato anche diluito con soda, nel tipico Spritz Ungherese chiamato Fröccs, disponibile in più di venti varianti. 

Il viaggio è proseguito con un elegante Préselö Apukám Bora Furmint, un bianco della rinomata regione vinicola di Tokaj. 

Tra gli altri vini degustati, non poteva mancare il Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy, un bianco versatile perfetto per piatti di maiale, frutti di mare e formaggi stagionati.

Successivamente, abbiamo apprezzato il Pastor Kadarka Classic, un rosso rubino con aromi di pepe nero e frutti rossi sul finale. 

Un momento culminante è stato il Pastor Bikavér Riserva, un rosso strutturato, invecchiato per due anni in botti di rovere. 

Infine, abbiamo concluso questa magnifica esperienza con il Szamorodni Tokaj, uno dei vini dolci più piacevoli d’Europa.

VINO 1: Alla scoperta del Cserszegi Fűszeres

Un vino bianco con note fruttate e aromatiche, con un nome complicatissimo, tanto che in Inghilterra viene scherzosamente chiamato “unpronounceable grape” (uva impronunciabile).

Il Cserszegi Fűszeres è un vino bianco prodotto dall’omonimo vitigno, nato nel 1960 grazie all’incrocio tra Irsai Olivér e Roter Traminer.

Questo vino ha saputo conquistare i palati di molti appassionati per la sua freschezza e il suo bouquet aromatico particolarmente intenso.

Le sue uve vengono coltivate principalmente nelle regioni vinicole dell’Ungheria nord-occidentale, dove il clima e il terreno creano le condizioni ideali per esaltarne le qualità organolettiche.


Il Cserszegi Fűszeres si presenta con un colore giallo paglierino brillante. Al naso, offre un’esplosione di profumi fruttati e floreali: note di pesca, albicocca, agrumi e fiori bianchi si intrecciano armoniosamente con accenni di spezie dolci, che ne esaltano la complessità.

Al palato, è fresco e vivace, con una piacevole acidità che bilancia perfettamente la dolcezza delle note fruttate. Il finale è lungo e aromatico, lasciando una sensazione di leggerezza e pulizia.

La sua versatilità lo rende perfetto da abbinare a una varietà di piatti, dai frutti di mare alle insalate estive, fino a formaggi freschi e piatti di cucina asiatica.

VINO 2: Kékfrankos Rosé e il Fröccs, l’aperitivo ungherese che non ti aspetti

Questo rosé si distingue per il suo colore rosa brillante e le sue note aromatiche di frutti rossi, come fragole e ciliegie, accompagnate da un tocco di agrumi e una leggera sfumatura floreale. Al palato, il Kékfrankos Rosé è fresco e vivace, con un’acidità equilibrata che lo rende perfetto per essere gustato da solo o come base per cocktail.

Il Fröccs è una bevanda popolarissima in Ungheria, simile al più conosciuto Spritz italiano. Si ottiene mescolando vino e soda, creando un drink rinfrescante e leggero, ideale per le calde giornate estive. Ciò che rende il Fröccs davvero unico è la grande varietà di combinazioni possibili tra vino e soda.

Esistono più di una ventina di varianti di Fröccs, ciascuna con un diverso rapporto tra vino e soda, per soddisfare tutti i gusti.


Ecco alcune delle varianti più popolari del Fröccs:

1. Nagyfröccs (Grande Fröccs): 2 decilitri di vino e 1 decilitro di soda. Un mix equilibrato e classico.

2. Kisfröccs (Piccolo Fröccs): 1 decilitro di vino e 1 decilitro di soda. Perfetto per chi preferisce una bevanda più leggera.

3. Hosszúlépés (Passo Lungo): 1 decilitro di vino e 2 decilitri di soda. Una versione molto leggera e dissetante.

4. Háziúr (Padre di Casa): 2 decilitri di vino e 3 decilitri di soda. Una variante particolarmente diluita, ideale per rinfrescarsi senza esagerare con l’alcol.

È facile capire perché questa bevanda sia così amata in Ungheria: è semplice da preparare, incredibilmente rinfrescante e adatta per qualsiasi occasione, dalle serate estive in terrazza ai picnic all’aria aperta.

Il Fröccs è molto più di un semplice cocktail, è un vero e proprio simbolo dell’ospitalità ungherese e della loro gioia di vivere.

VINO 3: Préselö Apukám Bora Furmint, un gioiello bianco dalla regione di Tokaj

Tokaj è una delle regioni vinicole più antiche e prestigiose del mondo, situata nel nord-est dell’Ungheria. Il suo clima unico, combinato con un suolo vulcanico ricco di minerali, crea le condizioni ideali per la coltivazione di vitigni di alta qualità.

Il Préselö Apukám Bora Furmint è un vino bianco secco che incarna perfettamente l’essenza della regione di Tokaj.

Si presenta con un colore giallo paglierino brillante. Al naso, offre un bouquet complesso e invitante, con note di mela verde, pera, agrumi e accenni di fiori bianchi e miele. La componente minerale, tipica dei vini di Tokaj, aggiunge profondità e struttura al profilo aromatico.

Al palato, questo Furmint si distingue per la sua freschezza e la vivace acidità, bilanciate da una texture morbida e un finale lungo e persistente.

È un vino che riesce a combinare eleganza e intensità, rendendolo perfetto per accompagnare una varietà di piatti, dai frutti di mare alle carni bianche, fino ai formaggi freschi e alle verdure grigliate.

VINO 4: Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy

L’Olaszrizling, noto anche come Welschriesling in altre regioni dell’Europa centrale, è uno dei vitigni bianchi più diffusi in Ungheria. Nonostante il nome suggerisca una connessione con il Riesling tedesco, si tratta di un vitigno distinto, che produce vini con caratteristiche uniche. È apprezzato per la sua capacità di riflettere il terroir, producendo vini che spaziano da freschi e fruttati a complessi e minerali.

Il Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy proviene dalla regione di Fenye-Hegy, nota per i suoi vigneti di alta qualità. Questo vino bianco si presenta con un colore giallo paglierino luminoso. Al naso, offre un bouquet aromatico ricco e invitante, con note di mela verde, pesca, agrumi e un delicato sentore floreale. La componente minerale, tipica dei terreni calcarei della regione, aggiunge una complessità interessante al profilo olfattivo.

Al palato, il Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy è fresco e vivace, con una buona acidità che lo rende particolarmente versatile negli abbinamenti gastronomici. Le note fruttate di mela e pesca si integrano armoniosamente con accenni di mandorla e una piacevole sapidità minerale. Il finale è lungo e pulito, con una persistenza che invita a un secondo sorso.

Una delle caratteristiche più apprezzate del Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy è la sua capacità di accompagnare una vasta gamma di piatti.

Ecco alcuni abbinamenti suggeriti:

Maiale: La freschezza e l’acidità del vino bilanciano perfettamente la ricchezza e la succulenza della carne di maiale. È ideale con piatti come il maiale arrosto, le costine di maiale alla griglia o una succulenta braciola di maiale.

Frutti di mare: Il profilo aromatico del vino si sposa bene con la delicatezza dei frutti di mare. È eccellente con gamberi alla griglia, cozze al vapore, o un risotto ai frutti di mare.

Formaggi stagionati: La complessità del Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy lo rende un ottimo compagno per formaggi stagionati. Da provare con un Pecorino, un Parmigiano Reggiano o un Gouda invecchiato per un abbinamento che esalta sia il vino che il formaggio.

VINO 5: Pastor Kadarka Classic

Il Kadarka è un vitigno rosso originario della regione del Danubio, molto apprezzato in Ungheria e in altre aree dell’Europa centrale. 

Negli ultimi anni, grazie all’impegno di produttori appassionati, il Kadarka sta vivendo una rinascita, diventando sinonimo di vini eleganti e di grande personalità.

Il Pastor Kadarka Classic è un vino che colpisce immediatamente per il suo colore rosso rubino brillante. Al naso, offre un bouquet aromatico intrigante e complesso. Le prime note che emergono sono quelle speziate del pepe nero, seguite da sentori di frutti rossi freschi come ciliegie e lamponi. Questi aromi si intrecciano armoniosamente, creando una sinfonia di profumi che invitano al primo sorso.

Al palato, il Pastor Kadarka Classic continua a sorprendere. La sua struttura è leggera, con tannini morbidi e ben integrati, che lo rendono estremamente piacevole da bere. Le note speziate di pepe nero si fondono con i sapori succosi dei frutti rossi, offrendo un’esperienza gustativa equilibrata e raffinata. Il finale è lungo e persistente, con un retrogusto fruttato che lascia una sensazione di freschezza.


Grazie al suo profilo aromatico e alla sua leggerezza, il Pastor Kadarka Classic è un vino molto versatile in cucina.

Ecco alcuni abbinamenti suggeriti:

Carni bianche e pollame: Questo vino si abbina splendidamente a piatti di carni bianche come pollo arrosto, tacchino e coniglio. Le note di pepe nero esaltano i sapori delle spezie utilizzate in queste preparazioni.

Piatti vegetariani: È ideale con piatti a base di verdure grigliate, funghi e piatti a base di legumi. Provatelo con una parmigiana di melanzane o un risotto ai funghi per un abbinamento perfetto.

Formaggi a pasta molle: Il Pastor Kadarka Classic si sposa bene con formaggi a pasta molle come il Brie, il Camembert e formaggi freschi. Le sue note fruttate e speziate bilanciano la cremosità dei formaggi.

VINO 6: Pastor Bikavér Riserva

Il Bikavér, noto anche come “Sangue di Toro”, è uno dei vini rossi più emblematici dell’Ungheria.

Originario delle regioni di Eger e Szekszárd, il Bikavér è un blend di vari vitigni, il cui mix esatto può variare, ma include spesso Kékfrankos (Blaufränkisch), Kadarka, Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah. Questo vino è noto per la sua complessità, struttura e capacità di invecchiamento.

Il Pastor Bikavér Riserva si distingue per il suo invecchiamento di due anni in botti di rovere, che conferisce al vino una profondità e una complessità aggiuntive. Al calice, si presenta con un colore rosso rubino intenso, con riflessi granati. Questo aspetto visivo già anticipa l’esperienza sensoriale ricca e avvolgente che segue.

Al naso, il Pastor Bikavér Riserva offre un bouquet complesso e stratificato. Le prime note che emergono sono quelle di frutti neri maturi, come prugna e mora, seguite da sentori speziati di pepe nero, chiodi di garofano e vaniglia, derivanti dall’invecchiamento in rovere. Accenni di tabacco, cuoio e cioccolato fondente aggiungono ulteriore profondità al profilo aromatico.


Al palato, il Pastor Bikavér Riserva è pieno e robusto, con tannini vellutati e ben integrati. La struttura del vino è solida, sostenuta da un’acidità equilibrata che ne esalta la freschezza e la bevibilità. I sapori di frutta nera si fondono armoniosamente con le note speziate e legnose, offrendo un finale lungo e persistente, caratterizzato da una piacevole complessità.

Il Pastor Bikavér Riserva è un vino versatile che si abbina bene a una vasta gamma di piatti saporiti e strutturati.

Ecco alcuni suggerimenti per gli abbinamenti:

Carni rosse: Questo vino è perfetto con carni rosse alla griglia, arrosti di manzo, agnello e selvaggina. Le sue note speziate e tanniche si sposano magnificamente con la ricchezza delle carni.

Piatti speziati: Grazie ai suoi sentori di pepe e chiodi di garofano, il Pastor Bikavér Riserva è ideale con piatti speziati come stufati di carne, chili con carne e cucina etnica dal gusto deciso.

Formaggi stagionati: La complessità e la struttura del vino lo rendono un compagno eccellente per formaggi stagionati e saporiti, come il Pecorino, il Parmigiano Reggiano e il Cheddar invecchiato.

Il Pastor Bikavér Riserva è perfetto per chi cerca un vino rosso robusto e complesso, capace di esaltare una cena importante o di essere gustato in meditazione.

VINO 7: Szamorodni Tokaj

Torniamo nel Tokaj, una delle regioni vinicole più antiche e prestigiose al mondo, la cui sua fama è legata principalmente ai vini dolci, ottenuti da uve affette dalla “botrytis cinerea” o muffa nobile, che conferisce ai vini una dolcezza e una complessità ineguagliabili. Il Szamorodni è uno dei vini più rappresentativi di questa tradizione.

Il termine “Szamorodni” deriva dal polacco e significa “come viene”, indicando che il vino viene prodotto utilizzando grappoli interi, sia con acini botritizzati che sani. Questo metodo di produzione conferisce al vino un carattere unico, con un equilibrio tra dolcezza, acidità e complessità aromatica.

Il Szamorodni Tokaj si presenta con un colore dorato intenso, che anticipa la sua ricchezza e concentrazione. Al naso, offre un bouquet aromatico complesso e invitante, con note di frutta secca come albicocca e fico, miele, caramello, e un delicato sentore di vaniglia e spezie. Questi aromi si sviluppano ulteriormente con il tempo, rivelando strati di complessità.

Al palato, il Szamorodni Tokaj è un’esperienza avvolgente. La dolcezza naturale del vino è bilanciata da una vivace acidità, che ne esalta la freschezza e la bevibilità. I sapori di frutta secca e miele si fondono armoniosamente con note di agrumi canditi e mandorla, offrendo un finale lungo e persistente che lascia una sensazione di puro piacere.


Il Szamorodni Tokaj è un vino da dessert per eccellenza, ma la sua versatilità lo rende adatto anche ad altre occasioni.

Ecco alcuni abbinamenti suggeriti:

Dolci a base di frutta: Il Szamorodni si abbina meravigliosamente con torte di frutta, crostate e dolci a base di albicocche, pesche e mele.

Formaggi erborinati: La complessità del vino si sposa perfettamente con formaggi erborinati come il Gorgonzola, il Roquefort e il Stilton, creando un equilibrio tra dolcezza e sapidità.

Foie gras: Per un’esperienza gastronomica raffinata, provate il Szamorodni Tokaj con il foie gras. La ricchezza del foie gras trova un perfetto contrappunto nella dolcezza e nell’acidità del vino.

Se avete l’opportunità di concludere una degustazione di vini ungheresi con questo nettare dorato, vi troverete di fronte a un’esperienza di puro piacere sensoriale.

Il Szamorodni Tokaj rappresenta la quintessenza della tradizione vinicola di Tokaj e vi invita a scoprire e apprezzare la ricchezza del patrimonio enologico ungherese.

Conclusione

Partecipare a questa degustazione è stata un’esperienza che va oltre il semplice piacere del palato. È stata un’opportunità per immergersi nella cultura ungherese, conoscere persone appassionate e scoprire storie che rendono ogni sorso di vino ancora più speciale.

Grazie a GetYourGuide e alla passione di Miki, abbiamo vissuto una serata indimenticabile che consigliamo a tutti gli amanti del vino.

Se vi trovate a Budapest e volete vivere questa esperienza unica, non perdete l’occasione di partecipare alla degustazione di vini ungheresi con Wine the Gap. Sarà un’avventura che arricchirà il vostro viaggio e vi lascerà con ricordi indelebili.

L’esperienza dura circa 2 ore e il prezzo è di 55€ a persona.

Potete prenotare questa fantastica esperienza attraverso il nostro link, se lo farete contribuirete anche a supportare il nostro Blog!!

Quindi grazie a chiunque lo farà.

Speriamo che questo articolo sia stato interessante e di aiuto per tutti voi, ovviamente scriveteci cosa ne pensate nei commenti.

Non vi auguriamo una buona degustazione, e come sempre vi diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere.