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RUBRICHE, TREKKING

5 Trekking Imperdibili a Madeira:

UN VIAGGIO TRA NATURA E PANORAMI MOZZAFIATO

Madeira, l’isola delle fioriture eterne e dei paesaggi mozzafiato, è una destinazione perfetta per gli amanti del trekking. Con la sua rete di sentieri che si snoda tra montagne, foreste e scogliere a picco sull’oceano, l’isola offre una varietà di percorsi che soddisfano sia gli escursionisti esperti che i principianti. 

Ecco i cinque trekking che abbiamo amato.

1. Pico do Areeiro: Un’Alba Magica e un Trekking Panoramico fino alla Scala del Paradiso

Il trekking che parte dal Pico do Areeiro, la terza vetta più alta di Madeira a 1.818 metri, è uno dei percorsi più spettacolari dell’isola. 

Partendo da una strada di montagna facilmente accessibile, questo sentiero ti porterà sopra le nuvole, attraverso paesaggi rocciosi e panorami incredibili. Nelle giornate limpide, è possibile vedere l’intera isola e, se sei fortunato, persino l’isola di Porto Santo all’orizzonte. 

Il percorso può essere impegnativo in alcuni tratti, ma l’esperienza di trovarsi tra le vette montuose vale ogni sforzo.

Il nostro trekking al Pico do Areeiro è iniziato svegliandoci molto presto, la sveglia ha suonato intorno alle 4:30 del mattino.

Abbiamo poi parcheggiato al parking Areeiro, pronti per vivere un’esperienza indimenticabile. 

L’obiettivo? Ammirare l’alba e poi avventurarci lungo uno dei percorsi più spettacolari di Madeira.

Un’Alba Indimenticabile: Il Momento Perfetto

Arrivare al Pico do Areeiro prima dell’alba si è rivelata una scelta vincente.

Abbiamo trovato un punto panoramico perfetto tra il parcheggio e la cima del Pico do Areeiro, dove ci siamo fermati a osservare l’inizio di uno spettacolo naturale straordinario. 

Il cielo, inizialmente scuro, si è colorato di sfumature calde di rosa, arancione e viola, mentre il sole emergeva lentamente all’orizzonte.

Questo momento ci ha emozionato profondamente, facendoci sentire parte di qualcosa di molto più grande. 

Il Trekking verso la Scala del Paradiso: Un Percorso Mozzafiato

Dopo aver goduto appieno dell’alba, abbiamo iniziato il nostro trekking vero e proprio.

Il sentiero, ben segnalato e avvolto da un panorama che cambiava a ogni passo, ci ha condotti fino alla famosa Scala del Paradiso. 

Questo tratto del percorso è tra i più iconici di Madeira, con una scalinata che sembra salire direttamente verso il cielo. 

Camminare qui è stata un’esperienza incredibile: il panorama che si apre lungo il percorso è di una bellezza disarmante, con le montagne che si ergono maestose sopra un mare di nuvole.

Il Ritorno e il Miradouro di Ninho da Manta: Una Vista da Cartolina

Dopo aver raggiunto la Scala del Paradiso e aver goduto della vista mozzafiato, abbiamo deciso di tornare indietro, fermandoci però al Miradouro di Ninho da Manta.

Questo punto panoramico offre una vista straordinaria sulle montagne e sulle valli sottostanti. È uno di quei luoghi che ti lasciano senza parole, dove puoi davvero sentire la forza e la serenità della natura.

Pausa alla Caffetteria Pico Ardito: Un Delizioso Finale

L’ultimo sforzo del nostro trekking ci ha portati alla Caffetteria Pico Ardito, dove ci siamo concessi una meritata pausa. Qui abbiamo assaggiato il Pastel de Nata più buono del nostro viaggio! 

Dopo l’escursione, non c’era modo migliore di concludere la nostra avventura se non con questo dolce tradizionale, godendoci il panorama e riflettendo sull’esperienza appena vissuta.

Qui puoi vedere il Reel dove mostriamo questa splendida esperienza.

Considerazioni Finali: Un Trekking che Potrebbe Continuare

Se sei in cerca di un’avventura ancora più impegnativa, questo trekking può essere esteso fino al Pico Ruivo, la vetta più alta di Madeira. Noi abbiamo scelto di dividerlo in due escursioni separate per poter apprezzare al meglio entrambe le cime.


2. Pico Ruivo: Il Tetto di Madeira

Il Pico Ruivo, con i suoi 1.862 metri, è la vetta più alta di Madeira e una delle destinazioni di trekking più ambite dell’isola.

Il percorso che parte dal parcheggio Vereda do Pico Ruivo, situato davanti al Achada do Teixeira Mountain Spot Café, è una delle vie più accessibili e panoramiche per raggiungere questa cima spettacolare.

Partenza dal Parcheggio Vereda do Pico Ruivo: Un Salto Sopra le Nuvole

Già dal punto di partenza del trekking, si capisce che questo percorso sarà qualcosa di speciale. Lasciandoti alle spalle il Achada do Teixeira Mountain Spot Café, inizi a salire lungo un sentiero ben segnato e curato. 

La salita è piacevole, con una pendenza moderata che permette di godersi appieno il panorama. Man mano che sali, ti trovi immerso in un paesaggio di montagne maestose e, soprattutto, superi rapidamente la coltre di nuvole che spesso avvolge la costa dell’isola. 

La sensazione di camminare sopra le nuvole, con il sole che splende sopra di te, è semplicemente magica.

Mentre più in basso, sul livello del mare, può piovere, qui ti trovi in un mondo completamente diverso, riscaldato dai raggi del sole e avvolto da un cielo limpido.

Il Rifugio Vereda da Encumeada: Una Sosta per Ricaricare le Energie

Durante il trekking incontrerai il Rifugio Vereda da Encumeada.

Questo piccolo rifugio è un luogo perfetto per fare una pausa, ristorarsi e prepararsi per l’ultimo tratto della salita.

Qui, potrai rilassarti, ammirare il panorama e goderti un momento di tranquillità prima di affrontare l’ultimo sforzo verso la cima.

Il rifugio è circondato da un paesaggio mozzafiato, con vedute che si estendono sulle montagne circostanti e, nei giorni più limpidi, fino al mare.

L’Ascesa Finale al Pico Ruivo: Una Ricompensa Panoramica

Dopo aver ripreso le forze al rifugio, l’ultimo tratto del trekking ti porta fino alla vetta del Pico Ruivo.

La salita finale è un po’ più ripida, ma lo sforzo è ampiamente ripagato quando finalmente raggiungi la cima.

Qui, al punto più alto di Madeira, il panorama è semplicemente spettacolare. Da questa posizione privilegiata, si può ammirare l’intera isola in tutte le direzioni, con le sue montagne frastagliate, le vallate profonde e l’oceano Atlantico all’orizzonte.

Nelle giornate limpide, la vista è infinita, con la sensazione di trovarsi al di sopra del mondo, circondati solo dalla bellezza della natura.

Il Pico Ruivo offre un’esperienza unica, una connessione profonda con la natura e un senso di realizzazione che solo poche altre escursioni possono offrire.


3. Caldeirão Verde: Un Viaggio Nella Foresta Incantata

Per un’esperienza completamente diversa, il trekking a Caldeirão Verde ti condurrà nel cuore delle foreste laurissilva, un patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Il percorso inizia a Queimadas e segue una levada (un canale di irrigazione) attraverso una lussureggiante vegetazione tropicale. Il sentiero è relativamente pianeggiante ma non manca di fascino.

Già al punto di partenza, presso il parcheggio di Queimadas, sarai incantato dalle caratteristiche casette tipiche, che sembrano uscite da un libro di fiabe. Queste strutture tradizionali, immerse nel verde, danno un tocco di magia all’inizio della tua avventura.

Un Percorso di 14 Km tra Natura e Avventura

Il trekking verso il Caldeirão Verde si sviluppa su un percorso di 14 chilometri, attraversando paesaggi meravigliosi.

Sebbene non presenti dislivelli particolarmente impegnativi, il sentiero include tratti stretti ed esposti, dove potrebbe essere necessario fare spazio a chi cammina nella direzione opposta.

Questo aggiunge un pizzico di avventura a un percorso già di per sé spettacolare, immergendoti nella natura selvaggia di Madeira.

Attraversare i Tunnel: Un’Esperienza Unica

Lungo il percorso, attraverserai diversi tunnel scavati nella roccia, che rendono l’escursione ancora più suggestiva.

Non dimenticare di portare con te una torcia frontale, perché alcuni tratti sono completamente al buio e richiedono di abbassarsi leggermente per passare.

Questi tunnel, con le loro atmosfere quasi misteriose, aggiungono un elemento di avventura che ti farà sentire come un esploratore.

L’Arrivo al Caldeirão Verde: Relax tra Cascate e Natura

Una volta arrivato al Caldeirão Verde, potrai scegliere come goderti questo luogo incantato.

La cascata che ti accoglie è un vero spettacolo naturale: puoi decidere di fare un bagno rinfrescante nelle sue acque limpide, oppure semplicemente rilassarti e goderti il panorama.

Noi abbiamo optato per una pausa pranzo, gustando i panini che avevamo preparato in anticipo.

Mangiare in questo scenario, circondati dalla bellezza e dalla quiete della natura, è stato un momento indimenticabile.

Ecco il Reel per avere un’idea più precisa di questo trekking.


4. Levada das 25 Fontes: Cascate e Natura Selvaggia

Le levadas sono una delle caratteristiche distintive di Madeira, e il trekking lungo la Levada das 25 Fontes è uno dei più iconici. Questo percorso ti porta attraverso fitte foreste di alloro e eucalipti, seguendo il corso della levada fino a raggiungere una serie di cascate.

Le acque cristalline che scendono dalle rocce creano un’atmosfera magica. 

È un trekking di media difficoltà, ma il panorama e la serenità che si respirano lungo il percorso lo rendono indimenticabile.

Partenza dal Parcheggio di Rabaçal: Un’Inizio in Discesa

Il nostro trekking è iniziato dal parcheggio di Rabaçal, da cui si prende una stradina asfaltata ma chiusa al traffico che scende dolcemente per circa 2 chilometri fino al Rabaçal Nature Spot Café.

Questa discesa iniziale, pur essendo su una strada asfaltata, regala già i primi assaggi del paesaggio mozzafiato che ci accompagnerà per tutta la giornata.

Il Sentiero PR6: Un Percorso tra Gradoni e Panorami Unici

Una volta arrivati al Rabaçal Nature Spot Café, inizia il vero e proprio sentiero PR6, che ci ha condotti nel cuore di questo angolo di paradiso.

Il percorso parte con una discesa su gradoni di pietra, che possono risultare un po’ scivolosi se il terreno è umido, quindi è necessario prestare attenzione in questa prima parte.

Superata la discesa, il sentiero si sviluppa prevalentemente in piano, con qualche breve saliscendi, e ci immerge in una vegetazione rigogliosa, accompagnati dal costante suono dell’acqua che scorre.

Le 25 Fontes: Un Finale tra Cascatelle e Pozze Cristalline

Il sentiero culmina in una pozza naturale circondata da numerose piccole cascate, da cui il nome “25 Fontes”.

Questo luogo è di una bellezza straordinaria: l’acqua limpida che cade dalle rocce e si raccoglie nella pozza crea un’atmosfera magica. 

Qui, volendo, si può anche fare un bagno rinfrescante, immergendosi nelle acque fresche e cristalline che rendono questo angolo di Madeira così speciale.

Il sentiero è in generale facile e accessibile, sebbene in alcuni tratti sia un po’ esposto e il terreno possa risultare viscido in caso di pioggia. Fortunatamente, nei punti più stretti è presente un corrimano in legno che assicura la sicurezza del percorso, rendendolo adatto a tutti.

Il Ritorno e la Pausa Pranzo a Rabaçal

Dopo aver goduto della bellezza delle 25 Fontes, il ritorno si svolge in gran parte sullo stesso percorso dell’andata.

Tuttavia, subito dopo la cascata, abbiamo seguito un percorso alternativo per evitare troppi incroci nei tratti più stretti.

Tornati al Rabaçal Nature Spot Café, ci siamo concessi una meritata pausa pranzo. 

La Risalita: Shuttle o Camminata?

Per concludere la giornata, invece di affrontare i 2 chilometri di risalita lungo la strada asfaltata, abbiamo optato per uno shuttle, che per soli 5€ a persona ci ha riportati al parcheggio in pochi minuti.

Questo ci ha permesso di terminare il trekking in modo comodo e rilassato, senza dover affrontare l’ultima salita a piedi.


5. Punta di San Lorenzo: Panorami Costieri Unici

Se desideri esplorare il lato più selvaggio e arido di Madeira, il trekking alla Punta di San Lorenzo è quello che fa per te.

Situato all’estremità orientale dell’isola, questo sentiero ti porterà attraverso un paesaggio lunare fatto di scogliere a picco sull’oceano e formazioni rocciose modellate dal vento e dal mare.

A differenza degli altri trekking, qui non troverai foreste lussureggianti, ma un paesaggio arido che offre viste incredibili sull’Atlantico.

In giornate particolarmente limpide, potresti vedere l’isola di Porto Santo e, a volte, delfini e balene che nuotano al largo.

Partenza sulla ER109: L’inizio del Sentiero PR8

Abbiamo iniziato il nostro trekking parcheggiando lungo la strada ER109, dove ci sono diversi posti auto disponibili per chi vuole avventurarsi sul sentiero PR8, conosciuto come Vereda da Ponta de São Lourenço.

Sin dai primi passi, il panorama che si apre davanti a noi è di una bellezza impressionante: la costa rocciosa si staglia contro l’azzurro intenso del mare, creando un contrasto di colori che lascia senza fiato.

Il Miradouro de São Lourenço: Un Panoramico Punto di Osservazione

Il sentiero ci ha condotti attraverso paesaggi mozzafiato, con scorci che sembrano usciti da una cartolina.

Dopo aver camminato lungo la cresta della penisola, abbiamo raggiunto il Miradouro de São Lourenço.

Da questo punto panoramico, la vista si estende su tutta la penisola, permettendoci di ammirare la bellezza selvaggia della Punta di São Lourenço e l’incredibile vastità dell’Oceano Atlantico.

È uno di quei luoghi dove il tempo sembra fermarsi, e la natura mostra tutta la sua potenza e serenità.

Discesa alla São Lourenço Beach: Relax e Contatto con l’Oceano

Dopo aver goduto del panorama dal Miradouro, abbiamo deciso di scendere fino alla São Lourenço Beach.

Questa piccola spiaggia, incastonata tra le rocce, è il luogo perfetto per rilassarsi e rinfrescarsi mettendo i piedi nell’acqua dell’oceano o, se il meteo lo permette, fare un bel bagno.

La Punta do Furado: Un Trekking Alternativo

Dal Miradouro de São Lourenço, c’è la possibilità di proseguire il trekking fino alla punta estrema, al Miradouro Ponta do Furado.

Tuttavia, noi abbiamo scelto di ammirare questa parte della penisola da una certa distanza, preferendo concentrarci sulla bellezza del luogo dove ci trovavamo.

Il contrasto tra il verde della vegetazione, il marrone delle rocce e il blu profondo del mare, visibile da ogni angolo del sentiero, è stato più che sufficiente per rendere l’esperienza indimenticabile.


Consigli per Affrontare i Trekking a Madeira

Se stai pianificando di affrontare i cinque trekking imperdibili di Madeira, ecco alcuni consigli utili per assicurarti di essere ben preparato per ogni avventura:

Scarpe da Trekking: Indossa scarpe da trekking robuste e con un buon grip. I percorsi a Madeira variano da sentieri rocciosi a tratti scivolosi e umidi, quindi è essenziale avere calzature che offrano stabilità e comfort.

Abbigliamento a Strati: Il meteo a Madeira può cambiare rapidamente. Vesti a strati per adattarti facilmente alle variazioni di temperatura. Porta con te una giacca impermeabile o antivento, poiché la pioggia e il vento sono comuni, soprattutto nelle zone più alte e lungo le levadas.

Acqua e Cibo: Porta una generosa quantità di acqua, poiché alcune aree potrebbero non avere punti di rifornimento. Per mantenere alta l’energia, le barrette energetiche e gli snack sono ideali, soprattutto durante i trekking più lunghi.

Protezione Solare: Anche se il tempo può variare, è fondamentale proteggersi dal sole. Porta un cappello, occhiali da sole e applica regolarmente crema solare per prevenire scottature, soprattutto durante le ore più calde.

Torcia Frontale: Per alcuni trekking, come quelli con passaggi attraverso tunnel o aree con scarsa illuminazione, una torcia frontale può essere utile. Questo accessorio ti aiuterà a proseguire in sicurezza anche in condizioni di scarsa visibilità.

Essere ben preparati con questi elementi essenziali ti garantirà un’esperienza di trekking più sicura e piacevole, permettendoti di godere appieno della straordinaria bellezza di Madeira.

Conclusione

Madeira è un vero paradiso per gli escursionisti, con una varietà di percorsi che spaziano dalle vette montuose alle scogliere della costa, passando per foreste incantate e levadas storiche.

Ogni trekking offre una prospettiva unica sull’isola, combinando sfide fisiche con la bellezza della natura incontaminata. 

Preparati a scoprire panorami indimenticabili e a vivere un’avventura che rimarrà impressa nella tua memoria per sempre.

Speriamo che questo articolo ti sia stato di aiuto e se conosci altri trekking da fare a Madeira ti invitiamo a scriverli nei commenti, saranno preziosi per tutti i lettori!!

Buon viaggio e noi come sempre vi diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere.

BORGHI, RUBRICHE

Alla scoperta dei Borghi di Murales nelle Marche:

Un Viaggio tra Arte e Colori

Le Marche, una regione ricca di storia e paesaggi mozzafiato, nasconde tesori artistici inaspettati tra i suoi borghi. 

Abbiamo avuto il piacere di visitare due incantevoli borghi di murales, situati a circa mezz’ora di distanza l’uno dall’altro: Braccano e Cacciano

Questi piccoli gioielli sono veri e propri musei a cielo aperto, dove l’arte urbana si fonde con la bellezza del paesaggio circostante. 

È stata un’esperienza ricca di colori, creatività e ispirazione.

Braccano: Il Paese dei Murales

Il nostro viaggio è iniziato a Braccano, una piccola frazione di Matelica, in provincia di Macerata. 

Conosciuto come il Paese dei Murales, Braccano si distingue per la sua atmosfera accogliente e l’incredibile varietà di murales che decorano le sue strade e case.

A Braccano non esiste un tema specifico: gli artisti hanno la libertà di esprimere la propria creatività al 100% e questo ha portato alla realizzazione di opere estremamente diverse tra loro. 

Passeggiando per le vie del borgo, ci si immerge in un mondo di colori e forme che raccontano storie diverse, catturando l’attenzione e stimolando la fantasia. 

Ogni angolo del paese è una scoperta, un’opera d’arte unica che trasforma Braccano in un luogo magico.

La sua posizione strategica, incastonata tra le colline marchigiane, offre panorami mozzafiato e un’atmosfera di pace e tranquillità.

Cacciano: Il Paese dei Murales Artistici

Dopo aver esplorato Braccano, ci siamo diretti a Cacciano, una frazione di Fabriano, in provincia di Ancona. 

Anche qui, l’arte dei murales è protagonista, ma con una particolarità: ogni anno il borgo si rinnova, ospitando nuove opere di pittori locali e non. 

Questo fa sì che Cacciano sia in continua evoluzione, offrendo sempre qualcosa di nuovo e sorprendente ai visitatori.

I murales di Cacciano si distinguono per la loro qualità artistica e la capacità di integrare perfettamente le opere con l’architettura e l’ambiente circostante. 

Passeggiando per il borgo, si ha la sensazione di camminare in una galleria d’arte a cielo aperto, dove ogni opera racconta una storia e trasmette emozioni.

La varietà dei temi e degli stili rende la visita a Cacciano un’esperienza stimolante e coinvolgente.

Oltre ai murales, anche Cacciano offre un contesto naturale di grande bellezza.

Situato tra le colline marchigiane, il borgo è circondato da paesaggi suggestivi che invitano a lunghe passeggiate ed escursioni.

I sentieri che si snodano tra i boschi e le colline circostanti offrono panorami mozzafiato e momenti di tranquillità, rendendo Cacciano una destinazione ideale per chi cerca una combinazione di arte e natura.

Consigli per la Visita

Quando andare: sia Braccano che Cacciano sono affascinanti in ogni stagione, ma la primavera e l’autunno offrono temperature miti e colori naturali che si fondono perfettamente con i murales.

Come arrivare: Braccano è facilmente raggiungibile in auto da Matelica. Cacciano è facilmente raggiungibile in auto da Fabriano. Ci sono parcheggi disponibili nei pressi di entrambi i borghi.

Cosa portare: Una macchina fotografica per catturare la bellezza dei murales e scarpe comode per passeggiare tra le vie del borgo.

Un’Esperienza Unica

Per noi, amanti dei musei a cielo aperto, questa esplorazione è stata un vero divertimento. 

Abbiamo ammirato ogni murales con entusiasmo, lasciandoci sorprendere dalla creatività e dalla passione degli artisti che hanno trasformato questi borghi in autentici gioielli artistici.

Se siete alla ricerca di un’esperienza culturale unica nelle Marche, vi consigliamo vivamente di visitare Braccano e Cacciano. 

Questi borghi non solo vi offriranno l’opportunità di immergervi nell’arte urbana, ma vi permetteranno anche di scoprire angoli affascinanti di una regione ricca di storia e tradizioni. Non perdete l’occasione di vivere un viaggio tra arte e colori, alla scoperta dei murales che rendono questi luoghi così speciali.

Ci auguriamo che questo articolo possa esserti stato di aiuto e se anche tu ami i borghi di Murales ti invitiamo a scrivere nei commenti cosa ne pensi di Braccano e Cacciano, se li hai mai visitati o vorresti farlo e se ne conosci altri da consigliarci.

Noi come sempre ti aspettiamo al prossimo Portami a Vedere!

wine the gap
ENOGASTRONOMIA, RUBRICHE

Degustazione di vini a Budapest

Se siete alla ricerca di un’esperienza che unisca cultura, storia e piaceri del palato, la degustazione di vini ungheresi nel cuore di Budapest, organizzata da Wine the Gap, è un appuntamento imperdibile. 

Grazie a GetYourGuide, abbiamo avuto il piacere di partecipare a questa straordinaria esperienza, che si è rivelata non solo divertente, ma anche estremamente interessante e formativa.

L’accoglienza nel mondo di Wine the Gap

Appena arrivati al locale di Miki, il proprietario di Wine the Gap, siamo stati accolti con calore e professionalità. Miki è un vero appassionato di vini, e questa sua passione traspare in ogni dettaglio della degustazione.

Il suo entusiasmo contagioso ci ha accompagnato lungo tutto il percorso, trasformando una semplice degustazione in un viaggio affascinante attraverso la storia e la cultura enologica ungherese.

La serata è iniziata con una breve introduzione sui vini ungheresi, che vantano una tradizione millenaria e una varietà sorprendente.

Durante la degustazione, abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare sette vini diversi, ognuno con una propria storia e caratteristiche uniche. Miki ci ha guidato nella scoperta di ogni etichetta, raccontandoci aneddoti e curiosità che si celano dietro ogni bottiglia.


Ci ha parlato delle diverse regioni vinicole ungheresi, delle tecniche di produzione e delle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. Ogni bottiglia ha una storia da raccontare, e grazie a Miki, abbiamo potuto apprezzare non solo il vino, ma anche il contesto culturale e storico in cui viene prodotto.

Ad accompagnare i vini, abbiamo assaggiato una selezione di prodotti alimentari tipici ungheresi, dai formaggi locali ai salumi. Ogni assaggio è stato un viaggio nei sapori della tradizione culinaria ungherese, perfettamente abbinato ai vini in degustazione.

Alla scoperta dei vini ungheresi

Abbiamo iniziato con un fruttato Cserszegi Füszeres, un vino bianco dal nome complicatissimo, noto in Inghilterra come “unpronounceable grape”. 

A seguire, un Kékfrankos rosé, che abbiamo assaporato anche diluito con soda, nel tipico Spritz Ungherese chiamato Fröccs, disponibile in più di venti varianti. 

Il viaggio è proseguito con un elegante Préselö Apukám Bora Furmint, un bianco della rinomata regione vinicola di Tokaj. 

Tra gli altri vini degustati, non poteva mancare il Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy, un bianco versatile perfetto per piatti di maiale, frutti di mare e formaggi stagionati.

Successivamente, abbiamo apprezzato il Pastor Kadarka Classic, un rosso rubino con aromi di pepe nero e frutti rossi sul finale. 

Un momento culminante è stato il Pastor Bikavér Riserva, un rosso strutturato, invecchiato per due anni in botti di rovere. 

Infine, abbiamo concluso questa magnifica esperienza con il Szamorodni Tokaj, uno dei vini dolci più piacevoli d’Europa.

VINO 1: Alla scoperta del Cserszegi Fűszeres

Un vino bianco con note fruttate e aromatiche, con un nome complicatissimo, tanto che in Inghilterra viene scherzosamente chiamato “unpronounceable grape” (uva impronunciabile).

Il Cserszegi Fűszeres è un vino bianco prodotto dall’omonimo vitigno, nato nel 1960 grazie all’incrocio tra Irsai Olivér e Roter Traminer.

Questo vino ha saputo conquistare i palati di molti appassionati per la sua freschezza e il suo bouquet aromatico particolarmente intenso.

Le sue uve vengono coltivate principalmente nelle regioni vinicole dell’Ungheria nord-occidentale, dove il clima e il terreno creano le condizioni ideali per esaltarne le qualità organolettiche.


Il Cserszegi Fűszeres si presenta con un colore giallo paglierino brillante. Al naso, offre un’esplosione di profumi fruttati e floreali: note di pesca, albicocca, agrumi e fiori bianchi si intrecciano armoniosamente con accenni di spezie dolci, che ne esaltano la complessità.

Al palato, è fresco e vivace, con una piacevole acidità che bilancia perfettamente la dolcezza delle note fruttate. Il finale è lungo e aromatico, lasciando una sensazione di leggerezza e pulizia.

La sua versatilità lo rende perfetto da abbinare a una varietà di piatti, dai frutti di mare alle insalate estive, fino a formaggi freschi e piatti di cucina asiatica.

VINO 2: Kékfrankos Rosé e il Fröccs, l’aperitivo ungherese che non ti aspetti

Questo rosé si distingue per il suo colore rosa brillante e le sue note aromatiche di frutti rossi, come fragole e ciliegie, accompagnate da un tocco di agrumi e una leggera sfumatura floreale. Al palato, il Kékfrankos Rosé è fresco e vivace, con un’acidità equilibrata che lo rende perfetto per essere gustato da solo o come base per cocktail.

Il Fröccs è una bevanda popolarissima in Ungheria, simile al più conosciuto Spritz italiano. Si ottiene mescolando vino e soda, creando un drink rinfrescante e leggero, ideale per le calde giornate estive. Ciò che rende il Fröccs davvero unico è la grande varietà di combinazioni possibili tra vino e soda.

Esistono più di una ventina di varianti di Fröccs, ciascuna con un diverso rapporto tra vino e soda, per soddisfare tutti i gusti.


Ecco alcune delle varianti più popolari del Fröccs:

1. Nagyfröccs (Grande Fröccs): 2 decilitri di vino e 1 decilitro di soda. Un mix equilibrato e classico.

2. Kisfröccs (Piccolo Fröccs): 1 decilitro di vino e 1 decilitro di soda. Perfetto per chi preferisce una bevanda più leggera.

3. Hosszúlépés (Passo Lungo): 1 decilitro di vino e 2 decilitri di soda. Una versione molto leggera e dissetante.

4. Háziúr (Padre di Casa): 2 decilitri di vino e 3 decilitri di soda. Una variante particolarmente diluita, ideale per rinfrescarsi senza esagerare con l’alcol.

È facile capire perché questa bevanda sia così amata in Ungheria: è semplice da preparare, incredibilmente rinfrescante e adatta per qualsiasi occasione, dalle serate estive in terrazza ai picnic all’aria aperta.

Il Fröccs è molto più di un semplice cocktail, è un vero e proprio simbolo dell’ospitalità ungherese e della loro gioia di vivere.

VINO 3: Préselö Apukám Bora Furmint, un gioiello bianco dalla regione di Tokaj

Tokaj è una delle regioni vinicole più antiche e prestigiose del mondo, situata nel nord-est dell’Ungheria. Il suo clima unico, combinato con un suolo vulcanico ricco di minerali, crea le condizioni ideali per la coltivazione di vitigni di alta qualità.

Il Préselö Apukám Bora Furmint è un vino bianco secco che incarna perfettamente l’essenza della regione di Tokaj.

Si presenta con un colore giallo paglierino brillante. Al naso, offre un bouquet complesso e invitante, con note di mela verde, pera, agrumi e accenni di fiori bianchi e miele. La componente minerale, tipica dei vini di Tokaj, aggiunge profondità e struttura al profilo aromatico.

Al palato, questo Furmint si distingue per la sua freschezza e la vivace acidità, bilanciate da una texture morbida e un finale lungo e persistente.

È un vino che riesce a combinare eleganza e intensità, rendendolo perfetto per accompagnare una varietà di piatti, dai frutti di mare alle carni bianche, fino ai formaggi freschi e alle verdure grigliate.

VINO 4: Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy

L’Olaszrizling, noto anche come Welschriesling in altre regioni dell’Europa centrale, è uno dei vitigni bianchi più diffusi in Ungheria. Nonostante il nome suggerisca una connessione con il Riesling tedesco, si tratta di un vitigno distinto, che produce vini con caratteristiche uniche. È apprezzato per la sua capacità di riflettere il terroir, producendo vini che spaziano da freschi e fruttati a complessi e minerali.

Il Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy proviene dalla regione di Fenye-Hegy, nota per i suoi vigneti di alta qualità. Questo vino bianco si presenta con un colore giallo paglierino luminoso. Al naso, offre un bouquet aromatico ricco e invitante, con note di mela verde, pesca, agrumi e un delicato sentore floreale. La componente minerale, tipica dei terreni calcarei della regione, aggiunge una complessità interessante al profilo olfattivo.

Al palato, il Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy è fresco e vivace, con una buona acidità che lo rende particolarmente versatile negli abbinamenti gastronomici. Le note fruttate di mela e pesca si integrano armoniosamente con accenni di mandorla e una piacevole sapidità minerale. Il finale è lungo e pulito, con una persistenza che invita a un secondo sorso.

Una delle caratteristiche più apprezzate del Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy è la sua capacità di accompagnare una vasta gamma di piatti.

Ecco alcuni abbinamenti suggeriti:

Maiale: La freschezza e l’acidità del vino bilanciano perfettamente la ricchezza e la succulenza della carne di maiale. È ideale con piatti come il maiale arrosto, le costine di maiale alla griglia o una succulenta braciola di maiale.

Frutti di mare: Il profilo aromatico del vino si sposa bene con la delicatezza dei frutti di mare. È eccellente con gamberi alla griglia, cozze al vapore, o un risotto ai frutti di mare.

Formaggi stagionati: La complessità del Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy lo rende un ottimo compagno per formaggi stagionati. Da provare con un Pecorino, un Parmigiano Reggiano o un Gouda invecchiato per un abbinamento che esalta sia il vino che il formaggio.

VINO 5: Pastor Kadarka Classic

Il Kadarka è un vitigno rosso originario della regione del Danubio, molto apprezzato in Ungheria e in altre aree dell’Europa centrale. 

Negli ultimi anni, grazie all’impegno di produttori appassionati, il Kadarka sta vivendo una rinascita, diventando sinonimo di vini eleganti e di grande personalità.

Il Pastor Kadarka Classic è un vino che colpisce immediatamente per il suo colore rosso rubino brillante. Al naso, offre un bouquet aromatico intrigante e complesso. Le prime note che emergono sono quelle speziate del pepe nero, seguite da sentori di frutti rossi freschi come ciliegie e lamponi. Questi aromi si intrecciano armoniosamente, creando una sinfonia di profumi che invitano al primo sorso.

Al palato, il Pastor Kadarka Classic continua a sorprendere. La sua struttura è leggera, con tannini morbidi e ben integrati, che lo rendono estremamente piacevole da bere. Le note speziate di pepe nero si fondono con i sapori succosi dei frutti rossi, offrendo un’esperienza gustativa equilibrata e raffinata. Il finale è lungo e persistente, con un retrogusto fruttato che lascia una sensazione di freschezza.


Grazie al suo profilo aromatico e alla sua leggerezza, il Pastor Kadarka Classic è un vino molto versatile in cucina.

Ecco alcuni abbinamenti suggeriti:

Carni bianche e pollame: Questo vino si abbina splendidamente a piatti di carni bianche come pollo arrosto, tacchino e coniglio. Le note di pepe nero esaltano i sapori delle spezie utilizzate in queste preparazioni.

Piatti vegetariani: È ideale con piatti a base di verdure grigliate, funghi e piatti a base di legumi. Provatelo con una parmigiana di melanzane o un risotto ai funghi per un abbinamento perfetto.

Formaggi a pasta molle: Il Pastor Kadarka Classic si sposa bene con formaggi a pasta molle come il Brie, il Camembert e formaggi freschi. Le sue note fruttate e speziate bilanciano la cremosità dei formaggi.

VINO 6: Pastor Bikavér Riserva

Il Bikavér, noto anche come “Sangue di Toro”, è uno dei vini rossi più emblematici dell’Ungheria.

Originario delle regioni di Eger e Szekszárd, il Bikavér è un blend di vari vitigni, il cui mix esatto può variare, ma include spesso Kékfrankos (Blaufränkisch), Kadarka, Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah. Questo vino è noto per la sua complessità, struttura e capacità di invecchiamento.

Il Pastor Bikavér Riserva si distingue per il suo invecchiamento di due anni in botti di rovere, che conferisce al vino una profondità e una complessità aggiuntive. Al calice, si presenta con un colore rosso rubino intenso, con riflessi granati. Questo aspetto visivo già anticipa l’esperienza sensoriale ricca e avvolgente che segue.

Al naso, il Pastor Bikavér Riserva offre un bouquet complesso e stratificato. Le prime note che emergono sono quelle di frutti neri maturi, come prugna e mora, seguite da sentori speziati di pepe nero, chiodi di garofano e vaniglia, derivanti dall’invecchiamento in rovere. Accenni di tabacco, cuoio e cioccolato fondente aggiungono ulteriore profondità al profilo aromatico.


Al palato, il Pastor Bikavér Riserva è pieno e robusto, con tannini vellutati e ben integrati. La struttura del vino è solida, sostenuta da un’acidità equilibrata che ne esalta la freschezza e la bevibilità. I sapori di frutta nera si fondono armoniosamente con le note speziate e legnose, offrendo un finale lungo e persistente, caratterizzato da una piacevole complessità.

Il Pastor Bikavér Riserva è un vino versatile che si abbina bene a una vasta gamma di piatti saporiti e strutturati.

Ecco alcuni suggerimenti per gli abbinamenti:

Carni rosse: Questo vino è perfetto con carni rosse alla griglia, arrosti di manzo, agnello e selvaggina. Le sue note speziate e tanniche si sposano magnificamente con la ricchezza delle carni.

Piatti speziati: Grazie ai suoi sentori di pepe e chiodi di garofano, il Pastor Bikavér Riserva è ideale con piatti speziati come stufati di carne, chili con carne e cucina etnica dal gusto deciso.

Formaggi stagionati: La complessità e la struttura del vino lo rendono un compagno eccellente per formaggi stagionati e saporiti, come il Pecorino, il Parmigiano Reggiano e il Cheddar invecchiato.

Il Pastor Bikavér Riserva è perfetto per chi cerca un vino rosso robusto e complesso, capace di esaltare una cena importante o di essere gustato in meditazione.

VINO 7: Szamorodni Tokaj

Torniamo nel Tokaj, una delle regioni vinicole più antiche e prestigiose al mondo, la cui sua fama è legata principalmente ai vini dolci, ottenuti da uve affette dalla “botrytis cinerea” o muffa nobile, che conferisce ai vini una dolcezza e una complessità ineguagliabili. Il Szamorodni è uno dei vini più rappresentativi di questa tradizione.

Il termine “Szamorodni” deriva dal polacco e significa “come viene”, indicando che il vino viene prodotto utilizzando grappoli interi, sia con acini botritizzati che sani. Questo metodo di produzione conferisce al vino un carattere unico, con un equilibrio tra dolcezza, acidità e complessità aromatica.

Il Szamorodni Tokaj si presenta con un colore dorato intenso, che anticipa la sua ricchezza e concentrazione. Al naso, offre un bouquet aromatico complesso e invitante, con note di frutta secca come albicocca e fico, miele, caramello, e un delicato sentore di vaniglia e spezie. Questi aromi si sviluppano ulteriormente con il tempo, rivelando strati di complessità.

Al palato, il Szamorodni Tokaj è un’esperienza avvolgente. La dolcezza naturale del vino è bilanciata da una vivace acidità, che ne esalta la freschezza e la bevibilità. I sapori di frutta secca e miele si fondono armoniosamente con note di agrumi canditi e mandorla, offrendo un finale lungo e persistente che lascia una sensazione di puro piacere.


Il Szamorodni Tokaj è un vino da dessert per eccellenza, ma la sua versatilità lo rende adatto anche ad altre occasioni.

Ecco alcuni abbinamenti suggeriti:

Dolci a base di frutta: Il Szamorodni si abbina meravigliosamente con torte di frutta, crostate e dolci a base di albicocche, pesche e mele.

Formaggi erborinati: La complessità del vino si sposa perfettamente con formaggi erborinati come il Gorgonzola, il Roquefort e il Stilton, creando un equilibrio tra dolcezza e sapidità.

Foie gras: Per un’esperienza gastronomica raffinata, provate il Szamorodni Tokaj con il foie gras. La ricchezza del foie gras trova un perfetto contrappunto nella dolcezza e nell’acidità del vino.

Se avete l’opportunità di concludere una degustazione di vini ungheresi con questo nettare dorato, vi troverete di fronte a un’esperienza di puro piacere sensoriale.

Il Szamorodni Tokaj rappresenta la quintessenza della tradizione vinicola di Tokaj e vi invita a scoprire e apprezzare la ricchezza del patrimonio enologico ungherese.

Conclusione

Partecipare a questa degustazione è stata un’esperienza che va oltre il semplice piacere del palato. È stata un’opportunità per immergersi nella cultura ungherese, conoscere persone appassionate e scoprire storie che rendono ogni sorso di vino ancora più speciale.

Grazie a GetYourGuide e alla passione di Miki, abbiamo vissuto una serata indimenticabile che consigliamo a tutti gli amanti del vino.

Se vi trovate a Budapest e volete vivere questa esperienza unica, non perdete l’occasione di partecipare alla degustazione di vini ungheresi con Wine the Gap. Sarà un’avventura che arricchirà il vostro viaggio e vi lascerà con ricordi indelebili.

L’esperienza dura circa 2 ore e il prezzo è di 55€ a persona.

Potete prenotare questa fantastica esperienza attraverso il nostro link, se lo farete contribuirete anche a supportare il nostro Blog!!

Quindi grazie a chiunque lo farà.

Speriamo che questo articolo sia stato interessante e di aiuto per tutti voi, ovviamente scriveteci cosa ne pensate nei commenti.

Non vi auguriamo una buona degustazione, e come sempre vi diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere.

londra
EUROPA, I NOSTRI VIAGGI

Londra in 4 giorni: itinerario

Esplorando l’anima della città

Benvenuti a Londra, una città intrisa di storia millenaria, cultura affascinante e una vivace scena contemporanea. 

Se hai a disposizione 4 giorni per immergerti nell’anima di questa metropoli unica, preparati ad un’esperienza indimenticabile! 

Questo itinerario ti condurrà attraverso alcuni dei luoghi più iconici di Londra, offrendoti un assaggio di tutto ciò che questa città ha da offrire.

GIORNO 1

Bene! Diamo il via alla scoperta di una città dalle mille sfaccettature.

Benvenuto al LONDON EYE, la famosa ruota panoramica che si trova sulla riva sud del Tamigi, uno dei simboli di Londra.

È possibile salire ma data la grande affluenza di turisti meglio prenotare il biglietto on-line per evitare lunghe code.

Poco distante si trovano il PALAZZO di WESTMINSTER, ossia l’edificio del Parlamento inglese dove hanno sede importanti cerimonie di Stato e il suo orologio, il famosissimo BIG BEN.

Proseguiamo con l’ABBAZIA DI WESTMINSTER, famosa per essere il luogo delle incoronazioni e di sepoltura dei sovrani d’Inghilterra.

Passando di fronte alla HOUSEHOLD abbiamo assistito ad una breve, ma molto interessante, cerimonia a cavallo.

Proseguendo troviamo ST JAMES’S PARK, il più antico tra i parchi Reali di Londra.

Con il suo laghetto, abbiamo notato tanti animali al suo interno: cigni, anatre, oche e pellicani oltre ai vari scoiattoli che sfrecciavano nel verde del parco.

A poca distanza si raggiunge BUCKINGHAM PALACE, la residenza ufficiale del sovrano del Regno Unito.

Qui siamo riusciti anche a vedere il cambio della guardia, controlla però il sito ufficiale per rimanere aggiornato sugli orari e i giorni nei quali avviene la cerimonia.

Considera che in caso di pioggia potrà essere annullata anche 15 minuti prima.

Ci spostiamo verso TRAFALGAR SQUARE, questa piazza venne dedicata al ricordo della battaglia di Trafalgar dove l’Inghilterra sconfisse le flotte di Francia e Spagna durante le guerre napoleoniche.

Qui troviamo anche il NATIONAL GALLERY, un museo enorme e bellissimo che può essere visitato gratuitamente, meglio prenotare on-line la visita, anche se gratuita, per evitare di fare file.

GIORNO 2

Un altro simbolo della città è il famosissimo TOWER BRIDGE, venne costruito come alternativa al London Bridge per attraversare il Tamigi e dal 1894 fa parte dello skyline di Londra.

È possibile visitarlo anche all’interno, noi ci siamo limitati ad ammirarlo da fuori.

Ci è piaciuto tantissimo, per i suoi colori e la sua architettura, è ancora più spettacolare al tramonto e illuminato di notte diventa magico.

Attraversando il ponte si arriva alla TOWER of LONDON, una fortezza posta al centro di Londra sulla riva nord del Tamigi. 

Venne costruita nel 1066 e nel corso dei secoli subì svariati assedi, in quanto il suo controllo è sempre stato ritenuto fondamentale per il controllo della nazione.

Passiamo ora ad un’altra cattedrale famosissima a Londra, la Cattedrale di ST. PAUL, meravigliosa è dir poco.

La cupola domina l’esterno della cattedrale e l’intero panorama della città.

Si può ammirare anche dall’alto perché a pochi passi dalla Cattedrale è possibile salire gratuitamente al Roof Terrace del One New Chance che si trova al sesto piano.

Da qui la vista è pazzesca!!

Attraversiamo il MILLENNIUM BRIDGE per raggiungere il TATE MODERN, un altro enorme museo, questa volta di arte moderna, visitabile per lo più gratuitamente, solo alcune aree necessitano di un biglietto.

Passiamo ai grattaceli spettacolari di CANARY WHARF sede di molte banche e studi professionali di un certo spessore. 

Oggi sta diventando sempre di più una destinazione per lo shopping, mentre un tempo veniva sfruttata per il suo molo.

Nonostante l’atmosfera urbana e commerciale è ricca di spazi verdi e romantici canali.

Vi abbiamo parlato delle mille sfaccettature di Londra, questo quartiere infatti è totalmente diverso da qualsiasi altro visto finora, siamo a CAMDEN TOWN, famosa per i suoi colori, il suo mercato, lo street food e lo stile di vita alternativo, eccentrico e trasgressivo dei suoi abitanti.

Dobbiamo confessare che non si tratta della zona che amiamo di più, è tutto troppo esagerato per i nostri gusti, ma va comunque collocato tra le zone più particolari da vedere.

Questa parte di Londra invece l’abbiamo davvero amata, ci troviamo a COVENT GARDEN, il centro della vita culturale e artistica di Londra.

Qui si trova la Royal Opera House, uno dei più importanti teatri d’opera del mondo, inoltre abbiamo passeggiato osservando il caratteristico mercatino di creazioni artistiche, souvenir e graziosi atelier.

Per provare il cibo proveniente da quasi tutto il mondo ti consigliamo il SEVEN DIALS MARKET, si tratta di un’area su più livelli con decine di micro ristoranti e bar che offrono una scelta quasi infinita di pietanze!!

GIORNO 3

Hai presente le classiche casette dai colori pastello che si vedono sempre nei film ambientati a Londra? Si trovano a NOTTING HILL, in particolare ricorderai la libreria famosissima del film con Julia Roberts e Hugh Grant.

Poco distante ci ha colpito la street art di PORTOBELLO ROAD.

Attraversiamo HYDE PARK che, con i suoi 140 ettari, rappresenta il parco più grande del centro di Londra. 

Il luogo perfetto per rilassarsi e passeggiare immersi nel verde.

Raggiungiamo quindi il NATIONAL HISTORY MUSEUM.

Lo abbiamo adorato, sia all’esterno perché sembra di essere catapultati direttamente in un film di Harry Potter per la sua architettura, sia all’interno.

È immenso, per visitarlo tutto serve almeno mezza giornata, non avendo tanto tempo a disposizione abbiamo visitato solo alcune aree.

Spettacolare lo scheletro della balenottera azzurra appeso al soffitto all’ingresso e sai qual’è la notizia bomba?

È totalmente gratuito! Non puoi perderlo assolutamente.

Questa invece è una mostra immersiva permanente che si chiama FRAMELESS, a pochi passi da Marble Arch, un pò costosa ma super emozionante. 

Probabilmente la mostra immersiva più bella mai vista finora.

Un must quando si tratta di shopping a Londra sono gli HARRODS, non abbiamo comprato nulla, anche perché i prezzi sono folli, eravamo solo curiosi di immergerci nel mood del più famoso centro commerciale di lusso della città.

GIORNO 4

Iniziamo il nostro quarto e ultimo giorno alla BRITISH LIBRARY, la biblioteca nazionale del Regno Unito e una delle più importanti al mondo.

Al centro si trova una torre di vetro di 6 piani contenente la “biblioteca del Re” ed è spettacolare, ci ha fatto ripensare molto ad una scena del film Interstellar.

Vicino alla biblioteca troviamo la KING’S CROSS STATION, la stazione ferroviaria di Londra dove si trova anche il binario 9 e tre quarti del film Harry Potter, è stato però spostato dalla posizione originaria ed è diventata la classica “trappola per turisti” con il tipico negozietto di souvenir accanto.

A nostro avviso invece, merita molto di più una visita la stazione di ST PANCRAS, costruita durante l’età vittoriana.

L’esterno della struttura è particolarmente suggestivo e sembra di tornare indietro nel tempo, o dentro ad un film.

Da FORTNUM E MAISON ci siamo mangiati dei mega gelatoni e fatto brunch pazzeschi, si tratta però di un luogo molto, molto turistico.

Ma a volte turistico non significa cattivo, giusto?

Passiamo ora a due grandi classici: OXFORD STREET che con i suoi 2 km di lunghezza rappresenta la via commerciale più grande d’Europa e PICCADILLY CIRCUS, famosa per le enormi insegne luminose delle varie pubblicità.

Un altro quartiere caratteristico da visitare a Londra è SOHO, è il centro della movida con la vita notturna, i movimenti artistici, la zona più trasgressiva se consideriamo i sexy shop e i bar gay.

Il quartiere è particolarmente legato alla musica rock, infatti qui hanno vissuto e suonato artisti e band come Beatles, Rolling Stones, Elton John, i Queen, e tanti altri.

In questo quartiere siamo rimasti affascinati dai colori di CARNABY STREET, una meta da non perdere per lo shopping nei negozi vintage, in stretto rapporto con la musica e la cultura pop.

Conclusioni:

Ovviamente a Londra c’è anche tanto altro, ma come primo viaggio direi che può andare. Abbiamo visto diversi lati di una città che non dorme mai. Dalle mille sfaccettature e le mille sorprese.

Questi 4 giorni a Londra ci hanno permesso di scoprire il meglio della città, dai monumenti storici alle esperienze autentiche. 

Ma anche il peggio, purtroppo, chi ci ha seguito nelle storie su instagram lo sa bene.

Per questo ti mettiamo in guardia, attenzione ai furti anche in pieno centro.

Con questo non vogliamo scoraggianti a visitare Londra, anzi tutt’altro, vogliamo solo informarti che con qualche accortezza in più potrai goderti una vacanza magnifica.

Speriamo che questo itinerario possa esserti utile se stai organizzando un viaggio a Londra, se invece la conosci e vuoi consigliare altri luoghi pazzeschi da visitare scrivili nei commenti!

Noi ti aspettiamo al prossimo Portami a Vedere.

Vista di Venezia
RUBRICHE, UN GIORNO A

Cosa vedere 1 giorno a Venezia, itinerario e consigli

Un affascinante viaggio attraverso i canali e le bellezze della città

Benvenuti a Venezia, la città dei canali incantevoli, dei palazzi maestosi e delle atmosfere romantiche! 

Se hai solo un giorno per esplorare questa meravigliosa città, non temere, perché in questo articolo ti guideremo attraverso un tour giornaliero per scoprire tanti luoghi pazzeschi di questa città. 

Preparati ad immergerti nell’arte, nella storia e nel fascino di Venezia!

Prima di tutto svegliati presto e indossa un paio di scarpe comode perché dovrai camminare un bel po’.

Noi ci siamo fatti ben 21 km in circa 12 ore!!

1. PONTE dei SOSPIRI

Si parte dal Ponte dei Sospiri, il ponte che collega il Palazzo Ducale alle Prigioni.

Secondo la storia, il termine sospiri è riconducibile ad attimi di disperazione infatti il condannato, percorrendo il ponte, aveva l’occasione di guardare per l’ultima volta il cielo attraverso le piccole fessure e sospirare un lento addio alla sua libertà.

2. PIAZZA SAN MARCO

A pochi passi potrai ammirare Piazza San Marco, la Basilica, il Campanile e la Torre dell’Orologio, ma se hai solo un giorno a disposizione e vuoi vedere anche tante altre cose dovrai ammirarli solo dall’esterno. 

Oppure puoi decidere di dedicare almeno mezza giornata alla loro visita tralasciando altre cose.

3. GIARDINI REALI

Poco distanti ci sono i Giardini Reali, si possono visitare gratuitamente ma solo in alcuni giorni della settimana e in orari specifici, quindi controlla il caro vecchio Google.

Si tratta comunque di una visita abbastanza breve.

4. SCALA CONTARINI del BOVOLO

Proseguiamo con la Scala Contarini del Bovolo, la scala a chiocciola più famosa di Venezia.

Si narra che Pietro Contarini fece costruire questa scala perché voleva raggiungere la sua camera da letto a cavallo.

È alta 28 metri e con un biglietto di 8 euro si può salire per avere la visuale dall’alto della città e visitare una mostra all’interno del palazzo.

5. PONTE di RIALTO

Non può mancare l’iconico Ponte di Rialto.

Famoso sia per la sua struttura architettonica che per la sua storia.

Per anni fu il fulcro dell’economia di Venezia, venne costruito tra il 1588 e il 1591 per sostituire la precedente struttura il legno, dopo essere collassata e bruciata più volte.

Diverse leggende si celano dietro alla sua lenta costruzione.

6. FONDACO dei TEDESCHI

Accanto al ponte si trova il Fondaco dei Tedeschi, un centro commerciale di lusso con una terrazza panoramica visitabile gratuitamente, ma solo con prenotazione on-line.

Non fare il nostro stesso errore, ci siamo totalmente dimenticati di prenotare e ci siamo persi la sua famosa vista panoramica.

7. MERCATO di RIALTO

Non perdere l’occasione di fare un salto anche al Mercato di Rialto, infatti ha origini antichissime, si realizza fin dal 1097.

Lo puoi trovare tutte le mattine dalle 9:00 alle 12:00 nel Campo della Pescaria.

8. TEATRO ITALIA

Continuiamo con il Teatro Italia, si tratta di un supermercato all’interno di un ex teatro e qui potrai ammirare gratuitamente gli affreschi girando tra gli scaffali del supermercato.

Molto particolare e suggestivo.

9. PONTE CHIODO

Siamo poi andati al Ponte Chiodo, l’unico ponte senza parapetto, scoprendo solo più tardi che fosse oramai un ponte privato.

Rimane comunque una particolare attrazione da osservare a Venezia.

10. PALAZZO TETTA

Proseguendo, in pochi passi, ci siamo ritrovati sul Ponte dei Conzafelzi, il luogo perfetto per poter ammirare il Palazzo Tetta, uno dei pochi palazzi a Venezia circondato dall’acqua da tre lati.

11. CALLE VARISCO

Ci siamo schiacciati a Calle Varisco, la via più stretta della città per scoprire che sbucava direttamente sul canale quindi siamo tornati indietro, ma è stato comunque molto divertente.

12. LIBRERIA ACQUA ALTA

Una tappa imperdibile ma purtroppo presa d’assalto dai turisti è la Libreria Acqua Alta,  molto particolare perché qui i libri sono stati anche trasformati in veri e propri oggetti d’arredamento.

Però armati di pazienza, perché ci sarà la fila a tutte le ore, merita comunque una sbirciatina se è la tua prima volta a Venezia.

13. PALAZZO GRIMANI

Siamo poi entrati a Palazzo Grimani, una dimora storica, ricca di pavimenti decorati, preziosi marmi e volte affrescate.

Seguendo un percorso ben preciso si giunge alla stanza più famosa: la Tribuna, un tempio chiuso su tre lati e illuminato dall’alto, ispirato al Pantheon.

Al Secondo piano invece vengono allestite delle mostre temporanee.

14. MUSEO FORTUNY

Abbiamo proseguito con il Museo Fortuny, la casa-museo dell’artista Mariano Fortuny.

Si tratta di uno dei più grandi palazzi di Venezia in stile gotico, all’interno purtroppo non abbiamo potuto fare video, solo tante foto.

15. PONTE dell’ACCADEMIA

Continuando il nostro giro ci siamo fermati al Ponte dell’Accademia, infatti dalle sue scalinate si coglie una delle viste più romantiche e paesaggistiche di tutto il Canal Grande.

Ti consigliamo di trovarti qui al tramonto per rendere lo scenario ancora più suggestivo.

16. CHIESA di SAN ZACCARIA

Abbiamo terminato la nostra esplorazione entrando nella Chiesa di San Zaccaria.

Qui abbiamo potuto visitare la sua cripta allagata al prezzo di 3 euro.

Si tratta di una visita molto breve e forse ci è piaciuta più la chiesa rispetto alla sua cripta, ma è comunque una cosa molto particolare da osservare, per cui te la menzioniamo.

BACARO TOUR

Inoltre, durante questo giro di circa 21 km è stato un piacere perderci per le suggestive vie della città.

Infine abbiamo concluso la giornata con un divertentissimo Bacaro Tour.

Il Bacaro è la tipica osteria veneziana dove prendere Ombre e Cicchetti.

L’Ombra sarebbe un bicchiere di vino della casa e i Cicchetti prendono il nome dal latino Ciccus che significa piccole quantità infatti stiamo parlando di piccoli bocconcini, generalmente fette di pane con sopra affettati o baccalà ma anche fritti e tante altre cose sfiziose.

CONCLUSIONI

Speriamo che questo articolo ti sia piaciuto e possa esserti di aiuto.

Se conosci altri luoghi che meritano di essere visti a Venezia scrivili nei commenti.

Così darai un prezioso consiglio a tutti i lettori.

Sarà sicuramente utile anche a noi per un futuro soggiorno a Venezia.

Se vuoi dare un’occhiata ad altri itinerari giornalieri ti consigliamo la nostra rubrica UN GIORNO A.

E noi come sempre ti aspettiamo al prossimo Portami a Vedere.

Altarocca degustazione panorama2
ENOGASTRONOMIA, RUBRICHE

Degustazione di Vino in Umbria, a due passi da Orvieto

Altarocca Wine Resort:

Un’oasi di lusso e raffinatezza immersa tra le colline umbre, a pochi passi dalla città di Orvieto. 

Le camere e le suite del Resort offrono una vista mozzafiato sui vigneti e gli uliveti circostanti. 

Gli ospiti possono godere di servizi di prima classe, tra cui una piscina all’aperto, un centro benessere e un ristorante per deliziare il palato con prelibatezze locali e vini di produzione propria.

Altarocca infatti è rinomata per la produzione di vini di alta qualità che riflettono l’autenticità e il carattere del territorio umbro. 

L’Anima della Cantina:

Fondata agli inizi degli anni 2000, la Cantina Altarocca è il risultato della passione tramandata di nonno Mario ai suoi nipoti, una passione che si traduce in vini di eccellenza. 

Le uve, provenienti da vigneti di proprietà estesi per 11 ettari a 350 metri di altitudine, trovano terreno ideale su suoli ricchi di argilla e tufo, baciati dal sole umbro. 

Altarocca abbraccia varietà tipiche del territorio orvietano, dall’antico Procanico alla Malvasia, dal Grechetto al Canaiolo, senza trascurare vitigni internazionali come il Merlot e lo Chardonnay. 

Dal 2016, la certificazione biologica è la testimonianza tangibile dell’impegno per la sostenibilità e la qualità.

Visita di Vigne e Cantina:

La visita di vigne e cantina è un’esperienza coinvolgente ed educativa che permette ai visitatori di scoprire i segreti della produzione vinicola umbra. 

Guidati da esperti, i partecipanti vengono condotti in un viaggio attraverso il processo di produzione del vino, dalla cura delle viti alla vinificazione.

Gli ospiti hanno quindi l’opportunità di esplorare le strutture della cantina, osservando da vicino le moderne attrezzature e i tradizionali metodi artigianali impiegati nella produzione dei vini Altarocca. 

L’esperienza di degustazione:

La degustazione, guidata con passione da Sommelier esperti, offre informazioni dettagliate su ciascun vino.

Un viaggio sensoriale attraverso i sapori e gli aromi.

Ogni sorso è un’esperienza unica, arricchita dalla bellezza dei paesaggi circostanti ed il tutto è accompagnato da prelibati assaggi di prodotti locali, come formaggi e salumi.

Entrando nello specifico, abbiamo dato il via alla degustazione con 2 calici di vino bianco, proseguito con dell’olio extravergine di oliva e terminato con 2 calici di vino rosso.

Ed ora ve li presentiamo uno ad uno:

Arcosesto Orvieto Classico DOC

Immagina di sollevare il calice e lasciare che la luce danzi attraverso il colore giallo paglierino del vino, accarezzato da leggeri riflessi verdognoli che invitano ad un viaggio sensoriale. 

All’olfatto, un bouquet delicato si apre, rivelando note di frutta fresca e profumi di fiori bianchi, che anticipano l’esperienza gustativa imminente. 

Con un sorso, freschezza e delicatezza si fondono armoniosamente, mentre una spiccata acidità e mineralità danzano sulla lingua.

Arcosesto si dimostra un compagno versatile e raffinato. 

Perfetto come aperitivo, accompagna con maestria antipasti leggeri, piatti di pesce fresco e carni bianche, elevando ogni boccone con la sua freschezza e complessità.

Si ottiene da uve di Grechetto, Procanico e Malvasia.

Albaco Orvieto Classico Superiore DOC

Dal brillante colore giallo paglierino, con riflessi dorati.

All’olfatto si possono percepire deliziose note di frutta fresca, accompagnate da eleganti accenni di fiori di acacia, mentre sussurri avvolgenti di legno completano l’esperienza sensoriale.

Il primo sorso svela un equilibrio perfetto, secco ma al contempo elegante, con note di frutta matura che si intrecciano con sottili accenni di spezie, lasciando un’impronta di raffinata armonia.

Versatile e sofisticato, perfetto in abbinamento a zuppe di verdure, carni bianche succulente, prelibati fritti e selezione di formaggi.

Servito a una temperatura consigliata di 12 gradi, rivela tutta la sua complessità e personalità.

Albaco è il risultato di un’armoniosa fusione di uve di Grechetto, Chardonnay e Procanico.

Librato Rosso Orvietano DOC

Il suo colore è rosso rubino intenso con riflessi violacei.

All’olfatto, note ricche di frutta rossa matura e di sentori vegetali.

Il primo sorso è un’esplosione di pienezza ed equilibrio, con eleganti note di frutta che si fondono armoniosamente con tannini morbidi e avvolgenti, creando un’esperienza gustativa indimenticabile.

Librato si sposa magnificamente con primi piatti di carne, carni arrosto e formaggi semi-stagionati, aggiungendo un tocco di raffinatezza e complessità a ogni boccone. 

Servito a una temperatura consigliata tra i 14 e i 16 gradi, rivela appieno la sua complessità e personalità.

Si ottiene da uve di Cabernet Franc e Canaiolo.

Lavico Rosso Umbria IGT

Il suo rosso rubino luminoso brilla come un gioiello nel bicchiere. 

All’olfatto, un bouquet intenso cattura i sensi, con note di ribes, amarena e accenni di cacao, creando un’atmosfera avvolgente e affascinante. 

Il primo sorso è un’esplosione di complessità e pienezza, con una decisa presenza di tannini che si sposano armoniosamente con la freschezza e una leggera mineralità.

Lavico è il compagno ideale per primi piatti succulenti, carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati, servito a una temperatura consigliata tra i 16 e i 18 gradi.

Ottenuto da uve Merlot e Cabernet Sauvignon.

In ogni sorso di Lavico si rivela la forza e l’eleganza di un vino che incarna la bellezza e l’autenticità del territorio umbro, offrendo un’esperienza degustativa unica e coinvolgente, capace di appagare i sensi e l’anima di chiunque lo assapori.

Non a caso è stato senza dubbio il nostro preferito!

Olio Extravergine Biologico Certificato Frantoio Altarocca

Frutto di un sapiente blend delle varietà tradizionali moraiolo, leccino e frantoio, questo olio è una vera delizia per i sensi. 

Con una bassissima acidità e un’elevata concentrazione di polifenoli, offre non solo un gusto squisito ma anche notevoli proprietà antiossidanti e una longevità ineguagliabile.

Con un’età media di 20 anni, ogni pianta è curata con passione e rispetto per la tradizione, garantendo un’olio di qualità superiore.

La raccolta delle olive avviene a mano, con attenzione e dedizione, da metà ottobre a metà novembre, preservando la freschezza e l’integrità del frutto. 

Subito dopo la raccolta, le olive sono sottoposte a una lavorazione rapida ed efficiente, attraverso un ciclo continuo che consente di ottenere l’olio finito in sole due ore. 

La molitura avviene con sottilissime lame e martelli, senza sprigionamento di calore, seguita da un’estrazione a freddo e un attento processo di decantazione e filtraggio per garantire la massima purezza e freschezza del prodotto.

Si presenta con un colore giallo dorato e leggere note verdi, emanando un profumo ampio e fine, arricchito da sentori di agrumi e una dolcezza vegetale. 

Al palato, rivela un fruttato delicato e avvolgente. 

Ideale per un consumo a crudo, per arricchire piatti e insalate, ma grazie al suo punto di fumo elevato, si presta anche all’uso in cucina, conferendo un tocco di eccellenza a ogni preparazione.

In conclusione:

L’esperienza di degustazione presso Altarocca Wine Resort è molto più di un semplice assaggio di vino, è un’opportunità per immergersi completamente nella cultura enogastronomica dell’Umbria, scoprendo i suoi tesori nascosti e lasciandosi incantare dalla sua bellezza e autenticità.

Per questo motivo la consigliamo sia ai locali sia a chi invece decide di trascorrere qualche giorno nella zona di Orvieto, per entrare ancora più in sintonia con il territorio.

Ringraziamo Altarocca Wine Resort per averci offerto l’opportunità di vivere questa fantastica esperienza.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile, se ti va scrivici cosa ne pensi nei commenti, se sei mai stato in Umbria o se vorresti degustare anche tu queste prelibatezze.

Ti leggiamo con grande piacere!

Se ti piacciono le degustazioni, ti invitiamo a leggere anche la nostra esperienza in Chianti nell’articolo dedicato.

Buon viaggio, tra gusti e sapori, e noi ti aspettiamo come sempre al prossimo Portami a Vedere.

Fuerteventura
EUROPA, I NOSTRI VIAGGI

CANARIE: FUERTEVENTURA IN 7 GIORNI

Esplorare l’isola da nord a sud: ecco cosa fare e vedere

In questo articolo vi portiamo alla scoperta di Fuerteventura, un’isola delle Canarie, sportiva e avventurosa ma che allo stesso tempo ci regala calma e tranquillità. Attraverso questo tour virtuale gireremo l’isola da nord a sud, mostrandovi le tante meraviglie che offre.

Il clima? É mite tutto l’anno. Il mare? Una meraviglia! Risultato? Non volevamo più tornare a casa!

Ecco cosa siamo riusciti a vedere in 7 giorni.

PARTIAMO DAL NORD:

1. Corralejo

Una cittadina molto viva, ricca di locali, ristoranti, strutture alberghiere e ovviamente di turisti.

Se parliamo di cibo qui ce n’è davvero per tutti i gusti, che vogliate fare un aperitivo, mangiare pesce, carne, la famosa paella o le tapas tipiche del luogo, troverete di tutto.

Oltre a mangiare e divertirvi in città, vi basterà spostarvi di qualche km per rimanere affascinati dalle Dune di Corralejo, diventato parco naturale nel 1982.

Vi sembrerà di sbucare direttamente in mezzo al deserto, provare l’ebbrezza di camminare tra le dune, dove però a pochi passi troverete l’oceano, con sabbia bianca, finissima e acqua cristallina.

Per i più avventurosi è anche possibile prenotare delle escursioni in quad proprio tra le dune.

Inoltre, per chi ha ancora più sete di scoperta, da Corralejo partono dei traghetti diretti all’isola di Lobos (più piccola e vicina) o a Lanzarote (altra grande isola che fa sempre parte delle Canarie).

2. Pop-Corn Beach

Spostandoci ancora più a nord una tappa bizzarra è la famosa pop-corn beach.

Sì, avete letto bene!

Una spiaggia diventata oramai famosa grazie alle foto dei visitatori, nella quale al posto della classica sabbia sembra di camminare su una distesa di popcorn.

Si tratta di piccoli coralli bianchi che una volta arrivati a riva dalla corrente si sono modellati negli anni con l’erosione marina, fino ad assumerne la tipica forma.

3. Faro del Toston

Il faro più a nord dell’isola, bianco e rosso, crea un piacevole contrasto con cielo e oceano. 

Si trova a circa 5 km da El Cotillo, e dal 1897 illumina lo stretto di Bocaina che divide Fuerteventura e Lanzarote.

All’interno troverete anche il Museo della pesca tradizionale. 

Qui ci siamo goduti il nostro primo tramonto, vi consigliamo di portare un telo da stendere sulla spiaggia per ammirare lo spettacolo che la natura vi offrirà.

I tramonti su questa isola sono magici. 

4. El Cotillo

Cosa c’è di meglio del godersi una gustosa cenetta magari con vista sull’oceano? 

Soprattutto dopo una giornata di escursioni, un po’ di relax è l’ideale e ad El Cotillo siete nel posto giusto, qui ci sono i migliori ristoranti di pesce dell’isola.

Poco distante dalla zona abitata partono delle stradine sterrate che vi porteranno alle meravigliose spiagge (Playa de la Escalera ne è un esempio), sono davvero enormi con un’alternanza di sabbia fina e rocce scure sulle quali si infrangono le onde imponenti. 

I surfisti saranno i protagonisti, soprattutto nelle giornate più ventilate.

Qui altri tramonti mozzafiato vi aspettano.

5. Barranco de Los Encantados

Una vera e propria zona paleontologica: il Barranco de los Encantados, un luogo in continuo mutamento, formatosi nel corso del tempo (millenni) grazie all’accumulo di sabbia proveniente dall’oceano, che ritiratosi, ha esposto le terre agli agenti atmosferici. 

Il susseguirsi di questi fenomeni naturali ha scavato e levigato la roccia rendendola ricca di cunicoli e creando forme particolarissime.

Come arrivare al Barranco?

Abbiamo parcheggiato qui (queste le coordinate 28.629763 – 14.005064) e proseguito a piedi seguendo il letto del fiume. 

Abbiamo camminato fino ad arrivare ad un cartello che ci ha confermato di essere nel posto giusto.

Piccolo appunto: evitate le ore più calde, armatevi di acqua fresca e cappello perchè  addentrandovi il vento potrebbe calare rendendo la camminata più difficoltosa.

6. Calderon Hondo

Fuerteventura è di origine vulcanica, proprio per questo oggi è possibile scalare e ammirare uno dei vulcani più conosciuti dell’isola. 

Quindi senza dubbio un’altra tappa imperdibile a nord è il Calderon Hondo.

Dal parcheggio si cammina lungo il percorso per circa 15 minuti, l’ultimo tratto in salita ci porta alla cima dove si ha modo di ammirare la bocca del vulcano e dalla parte opposta il panorama che sfuma verso il mare e vede Lanzarote sullo sfondo.

Andare all’orario dell’alba o del tramonto rende l’ambiente ancora più spettacolare.

Noi abbiamo optato per il tramonto. 

LA PARTE CENTRALE DELL’ISOLA

7. Piscine naturali

Una cosa davvero affascinante è osservare come cambia il paesaggio in base alle maree.

Proprio in merito a questo vi vogliamo parlare di luoghi che ci hanno molto colpito: le piscine naturali.

Per evitare di trovarvi impreparati vi consigliamo di controllare l’andamento di queste tramite il sito web e cercare di raggiungere questi posti più vicini possibile all’ora della bassa marea.

Partiamo dalle più estese e scenografiche: le piscine naturali di Aguas Verdes, a Playa del Valle.

Qui dovrete camminare sugli scogli per scegliere la piscina che più vi piace, si tratta di un ambiente molto selvaggio e forse proprio per questo così spettacolare.

Immaginate di essere già lì, l’oceano si infrange sulla roccia scura, eppure questa vi ripara dalle onde e dal vento per creare un piccolo angolo di paradiso, un bel sole splende sopra di voi e l’acqua cristallina vi rinfresca, fate un bel tuffo ed ecco che non vorrete più andare via.

Esattamente dal lato opposto e quindi sulla costa ad Est di Fuerteventura troviamo la piscina naturale di Caleta De Fuste. Una volta raggiunto il paese, molto carino e turistico, lo attraverserete e appena fuori dalla zona residenziale troverete un piccolo parcheggio molto vicino alla “piscina”.

Molto importante: se decidete di fermarvi per godervi lo spettacolo portate cibo e acqua dato che non troverete bar o ristoranti nelle vicinanze.

8. Mulini a vento

Spostandovi all’interno dell’isola abbiamo notato una sua peculiarità: gli antichi mulini a vento. 

Alcuni sono in ottimo stato, quindi visitabili e decisamente instagrammabili.

Il luogo perfetto per fermarvi a scattare qualche foto.

9. Saline del Carmen

Sempre nella zona centrale ci siamo fermati alle Saline del Carmen, sono le uniche saline di Fuerteventura ancora in funzione. 

Qui troviamo due percorsi, uno interno con il museo vero e proprio dove viene spiegato il ruolo del sale nel corso del tempo e la sua importanza, l’altro esterno dove si possono osservare le vasche nelle quali viene raccolta l’acqua per poi farla evaporare grazie al calore del sole e poter infine procedere con l’estrazione del sale.


Tra le vasche e il mare si trova imponente lo scheletro di una balena, impressionante poterlo osservare da vicino.

A movimentare il tutto c’è stato un gruppo di piccoli amici pelosetti. A guardia delle saline, nascosti in una piccola struttura composta da pietre, ci siamo imbattuti in dei simpatici scoiattolini che prima si avvicinano in cerca di cibo ed un attimo dopo si lanciano per gioco in inseguimenti mozzafiato. 

10. Faro de la Entallada

Altra tappa da non perdere è sicuramente il faro a nostro avviso più bello dell’isola: il Faro de la Entallada.

Si trova nella costa ad est ed è il punto più vicino all’Africa, quindi fondamentale per il traffico marittimo di questa zona. 

Bellissimi i suoi colori, in muratura rossa e bianca, ottima la sua posizione che permette di godersi il panorama in ogni sua angolazione. 

Occhio a chi soffre di vertigini, la sua altezza e il pendio che scende ripido nell’oceano potrebbero impressionare.

Il faro infatti si trova sulla cima di una montagna, arrivare significa percorrere in auto una stradina abbastanza stretta e non troppo rassicurante se incontrerete altre auto nella direzione opposta, ma una volta in cima troverete un vista che vi toglierà il fiato. 


Essere in cima ad una scogliera di circa 200 metri può darvi l’impressione di essere molto piccoli in confronto all’infinito che avrete di fronte, ma state tranquilli perché è ben protetto.

È anche possibile visitarlo all’interno, dove un tempo si trovavano le stanze adibite a residenza per il guardiano e la sua famiglia, oggi c’è uno spazio espositivo, con mostre che si alternano durante l’anno.

11. Arco de Las Penitas

Siete pronti per una bella camminata? 

Armiamoci di acqua, vestiti comodi, scegliamo un’ora del giorno non troppo calda e andiamo al Barranco de las Penitas. 

Vi avvertiamo, ci sono dei punti difficoltosi dove dovrete quasi arrampicarvi, ma nulla di impossibile. Prendetevi i vostri tempi e una volta raggiunta la cima del barranco godetevi la meraviglia.

Vi troverete di fronte ad un’opera d’arte dove l’unica artista è la natura, sarete di fronte all’Arco de las Penitas.

Si tratta di un arco in pietra rossa levigato e modellato dal vento, dalla sabbia e dalla pioggia nel corso del tempo.

Una meraviglia.

ED ORA PARLIAMO DEL SUD

Il sud vi stupirà per le immense spiagge.

Qui avrete la possibilità di rilassarvi in luoghi incontaminati.

12. Playa de Cofete

La più isolata e selvaggia in assoluto è Playa de Cofete.

Una lingua di terra lunga chilometri che divide la catena montuosa di Jandia dalle onde prorompenti dell’oceano.

Arrivare significa guidare per una buona mezzora su strade sterrate, ma ne vale veramente la pena.

Date le sue dimensioni, nonostante non mancheranno sicuramente i turisti, potete trovare tranquillamente (facendo pochi passi in più) un posticino tutto per voi.

Portate acqua e cibo perché intorno non troverete bar o ristoranti. 

Questo è il posto giusto per staccare la spina e respirare a pieni polmoni. 

13. Playa de Sotavento

L’altra spiaggia che ci ha rubato il cuore è stata Playa de Sotavento, molto diversa dalle altre zone dell’isola. 

La consigliamo soprattutto durante la bassa marea quando si vengono a creare delle insenature che donano all’ambiente un aspetto da sogno, da non perdere assolutamente.

Questo è il luogo perfetto per rilassarvi, prendere il sole, nuotare nell’oceano o fare surf, a voi la scelta.

14. Morro Jable

Torniamo alla civiltà andando in città, il paese più a sud dell’isola si chiama Morro Jable.

Qui continuiamo a trovare spiagge chilometriche ma anche negozi, ristoranti, hotel e stabilimenti.

Ottimo per pranzo o cena.

In conclusione:

Il nostro tour virtuale nell’isola di Fuerteventura termina qui.

Speriamo di avervi dato tanti spunti interessanti per organizzare il vostro itinerario e se invece conoscete altri luoghi da non perdere assolutamente in questa bellissima isola vi invitiamo a scriverli nei commenti.

Sarà un ottimo modo per aiutare tutti i lettori e anche un prezioso consiglio per il nostro prossimo viaggio a Fuerte.

Ora, come sempre, vi diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere.

elia ilenia chianti copertina
ENOGASTRONOMIA, RUBRICHE

Esplorando il fascino del Chianti

Vino, Storia, Territorio e Degustazioni

Il Chianti, celebre regione vinicola situata nel cuore della Toscana, incanta gli amanti del vino con la sua ricca tradizione, la bellezza paesaggistica e il gusto inconfondibile dei suoi vini.

Al centro di questa esperienza sensoriale straordinaria si trova il Chianti Classico, un vino raffinato che riflette secoli di storia e impegno artigianale.

Il Vino Chianti Classico: Eleganza Inconfondibile

Il Chianti Classico, prodotto nella zona delimitata tra le città di Firenze e Siena, è una denominazione che ha conquistato il palato di intenditori di tutto il mondo.

Composto principalmente da uve Sangiovese, questo vino si distingue per il suo colore rubino intenso, il bouquet floreale e fruttato, e la sua complessità aromatica che si sviluppa con l’invecchiamento.

La produzione del Chianti Classico è soggetta a regole rigorose che preservano la qualità e la tradizione. La percentuale di Sangiovese deve essere almeno dell’80%, accompagnato da uve autoctone come Canaiolo e Colorino, con possibilità di integrare altre varietà.

Questa combinazione artigianale dona al vino la sua personalità unica, riflettendo il carattere del territorio circostante.

Storia Vinicola Intramontabile

La storia del Chianti affonda le sue radici nei secoli.

La prima menzione del vino risale al XIII secolo, ma è nel Settecento che il Granduca di Toscana, Cosimo III de’ Medici, delimitò per la prima volta l’area di produzione, creando quello che oggi conosciamo come Chianti Classico.

La leggenda vuole che il gallo nero, simbolo del Consorzio del Chianti Classico, sia nato da una competizione enologica tra i comuni di Firenze e Siena, decidendo chi avrebbe guidato la produzione vinicola nella zona.

Il Territorio Incantevole

Il paesaggio toscano che circonda il Chianti Classico è un dipinto vivente.

Colline ondulate, vigneti ordinati, uliveti secolari e borghi medievali caratterizzano questo angolo di paradiso.

I vigneti si trovano spesso a quote variabili, contribuendo alla diversità di terroir e alla complessità dei vini.

Se amate rilassarvi ed osservare le bellezze della zona vi consigliamo uno spot molto suggestivo grazie anche alla Panchina Gigante numero 136.

Ci troviamo a Gaiole in Chianti, esattamente accanto al bellissimo Castello di Meleto.

Ti sarà capitato di vedere foto di panchine giganti sparse per il web. Si tratta di un progetto chiamato “Big Bench Community Project”, un’iniziativa no profit promossa dal designer americano Chris Bangle e dalla moglie Catherine.

Si trovano sempre in luoghi particolarmente suggestivi dal punto di vista naturalistico, ecco perché noi le amiamo così tanto!!

Ci danno l’impressione di tornare bambini per un istante riscoprendo allo stesso tempo la bellezza del paesaggio.

Degustazioni che passione!!

I tour enogastronomici nella regione offrono un’esperienza completa, permettendo ai visitatori di esplorare le cantine, degustare i vini e immergersi nella cucina toscana autentica.

La combinazione di paesaggi mozzafiato e sapori avvolgenti rende il Chianti una destinazione imperdibile per gli amanti del vino e dell’arte culinaria.

La nostra esperienza è stata molto positiva.

Abbiamo visitato una piccola cantina a conduzione familiare ed è stato splendido ascoltare i racconti del proprietario.

Con gli occhi che brillavano ci ha parlato di come è riuscito a realizzare il suo sogno mettendo a frutto la passione per la sua terra e per i prodotti che ne derivano.

Si tratta dell’Azienda Agricola di Maurizio Brogioni.

Abbiamo iniziato il tour con la storia del territorio e del vino tipico della zona.

Dopodiché Maurizio ci ha portati nel suo “ufficio”, la sua panchina di fronte ai vigneti, ci ha parlato delle varietà che ha scelto di impiantare, dei processi di produzione sia del suo vino che del suo olio.

Ci ha poi aperto le porte della sua piccola ma ben fornita cantina e infine ci ha deliziato con una degustazione ricca di sorprese!!


Tra i vari pacchetti disponibili noi abbiamo scelto l’esperienza base che ci ha comunque permesso di assaggiare ben 4 calici abbinati a degli spuntini di piatti tipici.

degustazione di chianti classico

Abbiamo bevuto un Bianco, un Chianti Classico, un Chianti Classico Riserva e un Supertuscan (il nostro preferito!!).

La degustazione ci ha poi stregato con il suo olio EVO al tartufo bianco, con il mosto cotto e la crema al cacao fondente contenete il 12% del loro olio.

E se pensate che sia finita qui, beh non dimentichiamoci che con il loro olio vengono prodotte anche creme per il corpo e per il viso, che ovviamente abbiamo provato durante l’esperienza.

Il tutto è stato condito dalla compagnia di un dolce cagnolino di nome Spritz.


Vi consigliamo questa cantina se volete vivere una realtà più piccola e autentica, dove verrete coccolati e potrete rilassarvi e godervi la giornata tra sapori, profumi e natura.

Per prenotare vi basterà inviare una e-mail che troverete tranquillamente sul sito web dell’azienda.

In conclusione

Il Chianti Classico non è solo un vino di alta qualità, ma una testimonianza della passione dei produttori e della storia intramontabile di questa regione. 

Esplorare il Chianti significa immergersi in un mondo di tradizione, bellezza e gusto, vivendo un’esperienza che soddisfa tutti i sensi.

Torneremo sicuramente per scoprire altre cantine, siamo infatti convinti che si tratta di un territorio che ha molto da offrire.

Speriamo anche che questo articolo ti sia stato utile, e se conosci delle cantine imperdibili da visitare, o degustazioni super da provare, non esitare a scrivere nei commenti.

Sarà un’ottimo spunto per tutti i lettori, e anche per noi!

Buon viaggio e noi ti aspettiamo come sempre al prossimo Portami a Vedere.

dolomiti inverno
I NOSTRI VIAGGI, ITALIA

Dolomiti in inverno, cosa fare?

Ecco 20 esperienze (provate e da provare)

Le Dolomiti, patrimonio dell’UNESCO, sono una delle meraviglie naturali più affascinanti dell’Italia. 

Durante l’inverno, questo scenario mozzafiato si trasforma in un paesaggio incantato e offre una vasta gamma di attività per gli amanti della neve e della natura. 

In questo articolo, esploreremo le 20 cose da fare e vedere sulle Dolomiti durante la stagione invernale, un’esperienza indimenticabile per tutti coloro che desiderano abbracciare la magia del freddo.

11 ESPERIENZE PROVATE

1. Sciare sulle Piste Mondiali:

Le Dolomiti ospitano alcune delle migliori stazioni sciistiche al mondo, tra cui Cortina d’Ampezzo, Val Gardena, Alta Badia e altre. 

Goditi le discese scintillanti, immergendoti nella bellezza delle cime innevate e dei panorami mozzafiato.

2. Escursioni con le Ciaspole:

Indossa le ciaspole e immergiti nella quiete dell’inverno, seguendo sentieri innevati immersi nella natura. 

Questa esperienza ti permetterà di esplorare luoghi unici e incontaminati, lontano dalla folla.

3. Snowboard e Freestyle:

Per gli amanti di emozioni forti, le Dolomiti offrono anche fantastiche opportunità per lo snowboard e il freestyle. 

Goditi i vasti snowpark e le piste pensate per i freestyler di ogni livello.

Il mio era decisamente basso, ma comunque super divertente!

4. Visita le città caratteristiche (e durante il periodo natalizio i loro Mercatini di Natale):

Durante le festività natalizie, molti paesi delle Dolomiti ospitano affascinanti mercatini di Natale, dove potrai scoprire l’artigianato locale, assaggiare prelibatezze tipiche e immergerti nell’atmosfera magica del periodo.

Ma anche durante tutto il resto dell’anno verrai rapito dalla bellezza e dalla particolarità di ogni paese, non lasciarteli sfuggire!!

Solo per citare qualche esempio: Cortina d’Ampezzo, Brunico, Moena, Bressanone, Selva di Val Gardena.

5. Rilassati alle Terme:

Dopo una giornata intensa all’aria aperta, coccola il tuo corpo e la tua mente con una visita alle terme locali. 

Le Dolomiti offrono molte strutture termali per rigenerarsi e ricaricarsi.

Noi ci siamo innamorati delle QC Terme, devi però sapere che abbiamo prenotato con ben 2 mesi di anticipo per assicurarci una giornata di relax al loro interno.

6. Goditi il Panorama dalle Funivie:

Salire in funivia è un’esperienza affascinante in qualsiasi momento dell’anno, ma durante l’inverno, la vista sulle cime innevate è davvero straordinaria. 

Non perdere l’opportunità di goderti panorami spettacolari comodamente seduto in cabina.

7. Pattinaggio sul Ghiaccio:

Molti paesi delle Dolomiti offrono piste di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto, creando un’atmosfera magica e romantica per divertirsi con amici e familiari.

A Corvara invece puoi trovare la pista di pattinaggio coperta e noi ne abbiamo approfittato per cercare di rimanere in equilibrio con scarsi risultati.

8. Cucina Locale e Après-ski:

L’inverno è anche il momento perfetto per scoprire la deliziosa cucina locale delle Dolomiti. 

Dopo una giornata sulla neve, concediti un delizioso après-ski in un rifugio alpino, gustando piatti tradizionali e bevande calde.

9. Gita in Motoslitta:

Se vuoi provare un’esperienza emozionante, noleggia una motoslitta e sfreccia attraverso i panorami innevati delle Dolomiti, guidato da esperti locali.

10. Escursione ai Laghi Ghiacciati:

Durante l’inverno, i laghi alpini si trasformano in cristalline distese ghiacciate. 

Fai un’escursione per ammirare queste meraviglie naturali.

Noi siamo stati al Lago di Misurina, iconico e spettacolare.

11. Fotografia paesaggistica:

Se sei appassionato di fotografia, l’inverno sulle Dolomiti ti offre un’occasione straordinaria per catturare panorami spettacolari, vette innevate e paesaggi incantati.


Come puoi vedere le Dolomiti in inverno offrono un’esperienza unica e memorabile per tutti i tipi di viaggiatori. 

Dalle avventure sulla neve alle tranquille passeggiate, dalle escursioni con le ciaspole alla scoperta della cultura locale, c’è qualcosa per tutti. 

9 ESPERIENZE DA PROVARE:

1. Escursione al Tramonto:

Fai un’escursione al tramonto per ammirare il sole che scompare dietro le maestose vette delle Dolomiti. 

Le luci calde del tramonto creeranno un’atmosfera magica e unica.

2. Sci di Fondo:

Goditi il fascino del silenzio e del movimento dolce dello sci di fondo. 

Le Dolomiti offrono piste panoramiche e ben battute per gli amanti di questa disciplina.

3. Escursione con le Lampade Frontali:

Esplora la natura notturna delle Dolomiti con un’escursione guidata e le lampade frontali, ascoltando i suoni della foresta innevata.

4. Sperimenta la Vita in un Rifugio:

Prenota una notte in un rifugio di montagna per vivere l’esperienza autentica di trascorrere la notte in un ambiente incantato e circondato dalla natura.

Goditi questa pausa rilassante, magari sorseggiando cioccolata calda accanto al fuoco mentre ammiri il paesaggio innevato.

5. Yoga sulla Neve:

Partecipa a una sessione di yoga all’aperto sulla neve, respirando l’aria pura delle montagne e lasciandoti ispirare dalla natura circostante.

6. Osservazione delle Stelle:

Lontano dalle luci della città, le Dolomiti offrono condizioni ideali per l’osservazione delle stelle. 

Un’esperienza magica per gli amanti dell’astronomia.

7. Escursioni in Sled Dog:

Avventurati in un’esperienza nordica unica guidando una slitta trainata da cani attraverso boschi e paesaggi innevati. 

8. Snowkite:

Se sei un appassionato di sport d’azione, prova lo snowkite, un’attività che combina lo snowboard con l’utilizzo di una vela per sfruttare la forza del vento.

9. Escursioni con le Guide Locali:

Affidati alle guide locali esperte per scoprire i luoghi nascosti e meno frequentati delle Dolomiti, vivendo un’esperienza autentica e unica.


Con queste ulteriori 9 esperienze, avrai l’opportunità di immergerti completamente nella bellezza e nelle attività emozionanti offerte dalle Dolomiti durante la stagione invernale. Scegli le esperienze che più ti attraggono e preparati a vivere un’avventura indimenticabile in uno dei luoghi più affascinanti del mondo.


Speriamo che questo articolo ti sia stato di aiuto e se ti va scrivici nei commenti le tue attività preferite quando vai in montagna, quelle che già hai provato e quelle che vorresti provare.

Ti leggiamo.

Se vuoi scoprire cosa fare sulle Dolomiti durante il periodo estivo ti consigliamo il nostro articolo dove troverai anche l’itinerario per una settimana.

Buon viaggio e noi ci sentiamo al prossimo Portami a Vedere.

Isole Lofoten
EUROPA, I NOSTRI VIAGGI

10 esperienze imperdibili alle Isole Lofoten:

Un Viaggio verso l’Avventura e la Bellezza Artica

Le Isole Lofoten, un arcipelago da sogno situato nel Nord della Norvegia, custodiscono un mondo di avventure e meraviglie che rapiscono l’anima di ogni viaggiatore.

Tra paesaggi mozzafiato, attività emozionanti e spettacoli naturali senza eguali, ecco una panoramica delle 10 + 1 esperienze imperdibili che rendono questo luogo unico al mondo.

1. Campo di Calcio di Henningsvær

Immerso in un paesaggio da cartolina, il Campo di Calcio di Henningsvær è un’icona incastonata tra le onde del mare e circondata da montagne maestose.

Questo leggendario campo è rinomato per la sua posizione surreale e pittoresca, diventando una delle mete più fotografate e ammirate nel mondo del calcio. Costruito nei primi anni del 1900, inizialmente era poco più di un terreno erboso adatto per ospitare partite di calcio amatoriali.

Tuttavia, nel corso degli anni, è diventato un simbolo nell’universo sportivo norvegese e oltre.

L’ideale sarebbe pianificare la visita per assistere ad una partita locale. Noi non ne abbiamo avuto l’occasione, ma siamo comunque convinti che anche se non si è giocatori, la sua bellezza straordinaria regala emozioni uniche.

2. Reinebringen: Il Regno dei Panorami Mozzafiato

Il trekking verso la cima del Reinebringen è un’avventura nella quale ogni sforzo verrà ripagato dai panorami straordinari. Il percorso inizia con una salita ripida, attraverso gradini scolpiti nella roccia.

Nonostante la sfida della salita, la vista panoramica dalla vetta offre uno spettacolo che lascia senza fiato. Dai fiordi alle montagne, la sensazione di conquista e meraviglia regalata dalla vista a 360 gradi è indimenticabile.

Questo trekking è fisicamente impegnativo, ma ampiamente considerato come una delle esperienze imprescindibili per chi visita le Lofoten.

La visione dalla cima del Reinebringen è una di quelle immagini che restano impresse nella memoria, ne vale davvero la pena!!

3. Aurora Boreale: Il Balletto Celeste

Ottobre è il momento perfetto per ammirare l’aurora boreale, uno spettacolo magico e unico. Le Lofoten, con la loro bassa densità di inquinamento luminoso e la posizione polare, offrono un palcoscenico ideale per assistere a questo incredibile fenomeno naturale. 

Le danze celesti delle luci verdi, viola e rosse nel cielo notturno regalano un’esperienza emozionante che va oltre ogni descrizione. L’attesa dell’aurora aggiunge sicuramente un’emozione palpabile all’intera esperienza e quando il cielo si accende di colori brillanti che si mescolano e si espandono ti sembrerà di sognare!

Molti visitatori scelgono di fare delle escursioni notturne per avvistare l’aurora boreale, oppure optano per il comfort di alloggi con viste panoramiche per godersi lo spettacolo direttamente dalla propria finestra. Noi abbiamo scelto la prima opzione, siamo andati a caccia di aurore e poi la più spettacolare ed emozionante ce la siamo ritrovati proprio sul vialetto della nostra abitazione, assurdo!!

Se cerchi maggiori informazioni sull’avvistamento dell’aurora ti invitiamo a leggere il nostro articolo sull’aurora boreale in Islanda, qui ti diamo consigli pratici che in realtà sono applicabili in tutti i territori prossimi al circolo polare artico.

4. Nusfjord: Un Salto nel Passato

Nusfjord è un autentico tesoro nascosto nelle Isole Lofoten, un villaggio incantevole e intriso di storia che cattura l’essenza della vita tradizionale norvegese dei pescatori.

Immerso in uno scenario naturale mozzafiato, questo villaggio conserva ancora oggi l’atmosfera autentica delle sue radici storiche. 

Le caratteristiche case rosse in legno, Rorbuer, alcune delle quali risalgono al 1800, conferiscono a Nusfjord un fascino intramontabile, trasportando i visitatori indietro nel tempo. Le sue banchine, le capanne dei pescatori e i magazzini storici creano un’atmosfera unica, ricca di storia e di fascino. 

Qui puoi anche camminare fino al faro per avere un altro punto di vista, ancora più suggestivo, visitare il Museo del Villaggio e goderti un bel pranzetto al ristorante. Nusfjord è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un riconoscimento che sottolinea la sua importanza storica e culturale. 

5. Avvistamento delle Orche: Incontri Emozionanti

L’incontro con le orche alle Isole Lofoten è stata un’esperienza straordinaria e unica che ci ha regalato emozioni indimenticabili.

Questi magnifici cetacei, con la loro maestosità e bellezza, rendono ogni avvistamento un momento magico.

Le acque artiche che circondano le Lofoten sono il territorio di caccia di queste spettacolari creature marine. Spesso, durante i tour in barca o durante le escursioni marittime organizzate, è possibile avere la fortuna di incrociare il cammino di un gruppo di orche che solcano le onde. 

A noi è andata ancora meglio, ci è capitato di vederle dal ponte che collega il parcheggio al punto di partenza per il trekking al Reinebringen. Vedere queste creature mentre giocano e nuotano liberamente nel loro habitat naturale è un’esperienza che tocca profondamente l’anima e arricchisce il viaggio.

6. Trekking verso Ryten: Esplorazione Super Wow 

Il trekking verso Ryten è un’avventura straordinaria che offre i panorami sensazionali delle Lofoten. La salita verso Ryten è avventurosa ma accessibile, rendendola una meta popolare per coloro che desiderano immergersi nella bellezza naturale delle Lofoten.

Il sentiero offre panorami spettacolari già dalla partenza, ma è dalla cima del Ryten che si rivela la vera magia. La vista panoramica dalla vetta del Ryten è davvero incredibile: si può ammirare la celebre spiaggia di Kvalvika da un lato e la maestosa montagna di Kjerkfjorden dall’altro.

La sensazione di essere in cima a questo punto panoramico è straordinaria: il vento che soffia sul viso, la magnificenza della natura circostante e la sensazione di conquista per aver raggiunto la vetta sono emozioni che resteranno impresse nei nostri ricordi.

7. Å: La Fine del Mondo

Å (pronunciato “O”) è un villaggio pittoresco e affascinante situato all’estremità meridionale delle Isole Lofoten. Conosciuto anche come “Å i Lofoten“, questo minuscolo villaggio è ricco di storia, tradizione e un fascino unico che attira i visitatori di tutto il mondo.

Å è famoso per essere il punto più a sud delle Isole Lofoten e rappresenta una suggestiva finestra sul passato norvegese. Qui è possibile scoprire le tradizioni della vita costiera e della pesca che caratterizzano questa regione da secoli.

Le sue case rosse tradizionali, ora convertite in musei, ristoranti e negozi di artigianato locale, donano ad Å un’atmosfera autentica. Ricordati però che ad Ottobre troverai tutto chiuso, questo è infatti il mese dell’anno in cui si iniziano a preparare per il lungo inverno.

8. Idromassaggio sotto le Stelle a Zero Gradi

L’esperienza di un idromassaggio sotto le stelle a zero gradi è qualcosa di davvero magico e memorabile.

Immagina di immergerti in un ambiente confortevole, circondato dalla calda acqua dell’idromassaggio, mentre intorno a te il termometro segna zero gradi e il cielo notturno è punteggiato di stelle.

Questo scenario offre una combinazione unica di relax e avventura.

La sensazione di immergersi in un idromassaggio all’aperto, mentre l’aria intorno è fredda e frizzante, crea un contrasto che aggiunge un tocco di emozione all’intera esperienza.

La temperatura gelida all’esterno, contrapposta al tepore dell’acqua, diventa un elemento che esalta la sensazione di comfort e benessere. Questa esperienza, sperimentata nel giardino della nostra abitazione, aggiunge un tocco personale e intimo al momento.

Il comfort e la privacy dello spazio domestico si uniscono alla bellezza della natura circostante, creando un’atmosfera davvero unica e speciale.

9. Spiaggia dei Surfisti a Unstad

Anche in autunno, Unstad rappresenta una destinazione imperdibile per gli amanti del surf, o per chi come noi ama osservare come danzano i surfisti sull’oceano.

Nonostante il suo clima artico e le temperature fresche, Unstad offre onde perfette per praticare questo sport durante tutto l’anno. 

Questa spiaggia è considerata una delle migliori destinazioni per il surf in Norvegia, grazie alle sue condizioni uniche create dalla combinazione di correnti oceaniche e topografia del fondale marino.

Le onde lunghe e potenti rendono Unstad un paradiso per i surfisti esperti e anche per chi desidera imparare.

Oltre al surf, Unstad offre la possibilità di esplorare la costa rocciosa, passeggiare lungo la spiaggia o semplicemente ammirare l’incantevole paesaggio circostante.

È anche un punto di ritrovo per la comunità surfista, offrendo un’atmosfera rilassata e informale dove condividere passioni e esperienze.

10. Tramonto tra i Fiordi: Incanto in Rosa e Arancione

Il tramonto tra i fiordi delle Isole Lofoten è un’esperienza che definisce la perfezione. Immagina il sole che dipinge il cielo con sfumature arancioni, rosa e viola, mentre si nasconde dietro le imponenti montagne che si riflettono nelle acque tranquille dei fiordi.

Questi tramonti sono spettacoli naturali che tolgono il fiato, un momento magico in cui la luce del giorno si fonde con la serenità della notte in un susseguirsi di colori e sfumature.

L’atmosfera creata dalla combinazione di paesaggio montano e mare cristallino dona un’aura di pace e tranquillità, mentre il sole lentamente scompare all’orizzonte. I fiordi delle Lofoten offrono una cornice perfetta per assistere a questi tramonti mozzafiato.

La forma delle montagne che si stagliano sul mare e la profondità dei fiordi creano un effetto visivo straordinario, amplificando la bellezza del tramonto e regalando uno spettacolo senza tempo.

10+1. Avvistare le alci davanti alla tua abitazione!

È accaduto per caso, io (Ilenia) mi stavo rilassando nel meraviglioso idromassaggio in giardino ed Elia, che era uscito per prendere i miei vestiti ed evitare che diventassero un blocco di ghiaccio, si è trovato di fronte a due enormi alci che mangiavano le foglie degli alberi davanti al nostro alloggio.

Le alci sono creature affascinanti, e nonostante non sia un evento comune, abbiamo scoperto che alle Lofoten è possibile avvistarle nei dintorni delle abitazioni o lungo le zone boschive.

Le opportunità di avvistamento dipendono dalle abitudini migratorie e alimentari di queste creature, ma il fatto di poterle osservare in libertà nei pressi della propria casa è stato un enorme privilegio.

Questi imponenti animali selvatici, con la loro maestosità, hanno aggiunto un tocco unico all’esperienza delle Lofoten. La sorpresa di vedere le alci avventurarsi nelle vicinanze crea un’emozione pazzesca e offre un’occasione unica di connettersi con la natura selvaggia di questa regione.

Conclusioni

Come avrete sicuramente capito con la nostra top 10, le Isole Lofoten sono una sinfonia di avventure e bellezze naturali. Ogni esperienza è un tassello che completa il quadro di un viaggio indimenticabile, una collezione di ricordi che si fondono per creare un’esperienza unica nel suo genere.

Con questo articolo vogliamo offrirti uno sguardo generale sulle esperienze indimenticabili da fare alle Isole Lofoten, ma presto ogni punto potrà essere ulteriormente esplorato in dettagli separati per offrire consigli più approfonditi ed informazioni utili.

Speriamo che questa lettura possa esserti stata di aiuto.

Noi come sempre, ti aspettiamo nei commenti per sapere qual’è la tua esperienza preferita, o se ne abbiamo dimenticata qualcuna.

E ci diamo appuntamento al prossimo portami a vedere!

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