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Bali risaie
ASIA, I NOSTRI VIAGGI

Alternative Autentiche a Bali

Alla ricerca della vera anima dell’Isola

Se desideri un’esperienza a Bali che vada oltre la cartolina, questo articolo fa per te. 

Ti presentiamo alternative meno turistiche rispetto ai luoghi più affollati, per immergerti nella vera anima dell’isola. 

Non diciamo che le mete famose non meritino una visita, al contrario meritano altrimenti non sarebbero così turistiche!!

Ma se vuoi vivere Bali con più autenticità, ecco alcuni spunti per te. 

Buona lettura!

Danza Barong a Seraya Budaya

Bali danza

Cos’è: la Barong Dance è una danza sacra balinese che rappresenta la lotta tra Barong (la forza del bene) e Rangda (l’oscurità) e viene accompagnato da musiche gamelan e tamburi tradizionali.

Perché sceglierla: invece del più turistico Kecak al tempio di Uluwatu, la danza Barong a Seraya Budaya ti porta nell’intimità di un tempio meno frequentato, con un rito sacro colorato, intenso e tradizionale. 

I turisti che abbiamo trovato erano per lo più locali, come studenti balinesi.

Vantaggi:

  • Meno folla e un’atmosfera raccolta
  • Musica tradizionale suonata live 
  • Possibilità di socializzare con locali e artisti

Risaie meno affollate: Mancingan & Jatiluwih

Al posto delle famose terrazze di Tegalalang, esplora le risaie di Mancingan e le immensità di Jatiluwih (Patrimonio UNESCO).

Mancingan Rice Terrace:

Si tratta di un vero tesoro nascosto, spesso ignorato nelle guide.

Qui trovi passerelle di legno sopra gli specchi d’acqua tra le risaie, viottoli dove incontrare contadini e un panorama da sogno.

C’eravamo solo noi oltre ai lavoratori locali, inoltre non esiste un vero e proprio biglietto all’ingresso, c’è invece la possibilità di lasciare un’offerta libera. 

É importante secondo noi sostenere la popolazione, anche solo con un piccolo contributo.


Jatiluwih Rice Terrace:

Patrimonio UNESCO, si tratta di una distesa di risaie ondulate che coprono chilometri tra vallate e pendii.

Cammina tra i sentieri, ascolta il cinguettio degli uccelli e il suono dell’acqua che irriga i campi secondo il sistema subak.

Ci hanno davvero emozionato, sono gigantesche, con panorami vastissimi e nonostante la presenza di turisti sono così immense che spesso ci siamo ritrovati a camminare totalmente da soli.

Sono quindi più frequentate rispetto alle precedenti ma decisamente meno affollate rispetto alle risaie di Tegalalang.


Il nostro consiglio? 

Organizzati per ammirare il tramonto dalle Mancingan Rise Terrace, questo luogo è incredibile e regala delle emozioni molto forti.

Entrambe ti consentiranno di immergerti profondamente nella vita rurale di questa zona.

Sangeh Monkey Forest vs Ubud

La foresta delle scimmie di Ubud è famosissima (e quindi anche super affollata). Ma a Sangeh troverai un’alternativa autentica, più piccola e vivibile.

Cosa rende questo luogo speciale:

La foresta di Sangeh, ospita scimmie in semi-libertà dentro una giungla di maestosi alberi di noce moscata. Qui le scimmie sono molto meno invadenti di quelle della Monkey Forest di Ubud, gli spazi sono ampi e c’è un tempietto armonioso.

All’ingresso, nel momento del pagamento, ti verranno consegnate delle noccioline da dare alle scimmie per poter interagire con loro, non introdurre altro cibo e usa solo quello che ti viene consegnato.

Spesso ti verrà chiesto se vuoi foto o video e per evitare di pagare ulteriormente rifiuta in maniera educata, nonostante l’insistenza, e prosegui con la visita.

Ricorda che le scimmie sono imprevedibili, per cui fai sempre attenzione evitando di portare cappello, occhiali o altri oggetti di valore che potrebbero “rubarti” in cambio di cibo, non sfidarle guardandole negli occhi (soprattutto le più grandi) e porta rispetto, quella è la loro casa mentre noi qui siamo solo ospiti.

Inoltre tieni presente che le scimmie e i cani randagi sono i principali portatori di rabbia, nonostante non ci è successo nulla, tornando indietro avremmo evitato qualsiasi tipo di contatto e ci saremmo limitati ad osservarle.

Qui comunque abbiamo osservato delle scene dolcissime, la più tenera è stata una scimmia che allattava la sua piccolina, è stato un privilegio assistere alla loro quotidianità e ne siamo molto grati!

Spiagge consigliate: Balangan & Dreamland

Se vuoi un’esperienza balneare tranquilla, evita Padang Padang e punta su:

Balangan Beach:

Una spiaggia dorata tra le scogliere, amata dai surfisti locali e ideale per goderti dei tramonti spettacolari. Qui trovi quasi esclusivamente dei local e tanto relax.

Dreamland Beach:

Turistica ma molto meno affollata di Padang Padang date le grandi dimensioni. Qui abbiamo trovato moltissimi australiani praticare surf o rilassarsi in spiaggia.

In entrambi i casi godetevi i magici tramonti che questa isola sa regalare.

Il cielo si infiamma e si colora di sfumature che difficilmente si dimenticano!

Tempio Taman Ayun vs hotspot troppo noti 

Certo, Uluwatu e Tanah Lot sono spettacolari, ma troppo affollati. Una valida alternativa è il Tempio Taman Ayun:

Costruito nel 1634 dal re di Mengwi, il Pura Taman Ayun significa “giardino bellissimo” e rappresenta l’eredità dei templi reali. Circondato da un fossato, giardini di loto e padiglioni, è patrimonio dell’UNESCO dal 2012.

Bali tempio

Cosa aspettarsi:

  • Ampio complesso con giardini acquatici e atmosfera raccolta
  • Architettura autentica
  • Atmosfera mistica e molto meno turistica
  • Spazio verde perfetto per passeggiare
  • Riconosciuto per la sua eleganza e sacralità

Nota: noi non abbiamo comunque rinunciato al Tempio di Uluwatu, lo abbiamo visitato ma consapevoli della folla, apprezzando in particolar modo la sua incredibile posizione sul mare.

E tempo permettendo avremmo visitato molto di più anche zone più turistiche ma dovendo fare delle scelte abbiamo preferito concentrarci su ciò che il nostro amico balinese Putu ci ha consigliato per scoprire un’atmosfera meno commerciale.

Cascate non turistiche? È davvero dura!

Ecco quelle che abbiamo visitato noi, tutte stupende, non troppo affollate ma nemmeno deserte.

Il nostro consiglio è quello di visitarle la mattina molto presto per goderti l’atmosfera rilassata e magica che un luogo del genere può lasciare senza la folla dei turisti.

Tibumana Waterfall:

Un luogo immerso nella foresta con doppia cascata da 4‑5 m e una piscina naturale. Il percorso è breve con scalini, passerelle di legno, un santuario all’aperto e warung tipici.

Inoltre il viale con palme da cocco che si attraversa per raggiungere il parcheggio è davvero stupendo, uno spot fotografico incredibilmente suggestivo!


NungNung Waterfall:

Scendi 500 gradini nella giungla per una cascata imponente, meno frequentata e immersa nel verde. Probabilmente gli scalini aiutano a ridurre la quantità di turisti e quando ti troverai di fronte alla potenza di questa cascata capirai che tutta la fatica (soprattutto quella che farai al ritorno per la salita) ne vale la pena.


Goa Raja Waterfall:

In indonesiano significa Grotta del Re, la cascata emerge da una spettacolare apertura scavata nella roccia. 

Puoi anche camminare dietro la cascata e rilassarti nella piscina naturale.

Molto bella ma delle tre era la più affollata.

Esperienza turistica che abbiamo molto apprezzato

Penglipuran Traditional Village:

Un villaggio conservato nella sua struttura tradizionale, con vie fiorite e poco distante una piccola foresta di bambù. 

Qui le auto non possono arrivare e le case si aprono su un unico viale centrale.

É davvero suggestivo e abbiamo notato che nonostante i molti turisti solo pochissimi erano occidentali.

Ovviamente in questo caso per goderti al meglio l’esperienza cerca di arrivare molto presto e visitare il villaggio con la pace e la calma che un luogo del genere meriterebbe.

Suggerimenti extra

  • Noleggia uno scooter per avere la massima flessibilità oppure organizzati con un driver locale per l’intera giornata (una o più giornate), questo ti permetterà di sostenere la comunità locale ed evitare totalmente lo stress del traffico che a Bali è davvero inevitabile.
  • Scegli orari strategici per vivere delle esperienze più autentiche, magari le zone più turistiche potresti visitarle all’alba.
  • Riposati in homestay gestiti da famiglie locali, noi per esempio ci siamo trovati molto bene al Lucky Family Cottage di Ubud, dove le colazioni erano super!
  • Rispetta i riti: copriti ai templi (spesso se non sei attrezzato trovi dei teli all’ingresso per coprire le gambe) e mantieni il silenzio.
  • Capire se Bali potrebbe essere la meta giusta per te, a questo proposito ti invitiamo a leggere il nostro articolo dove vi diciamo quali sono stati i pro e i contro della nostra esperienza.

In Conclusione:

Non critichiamo le mete più turistiche, perché ogni luogo ha il suo perché. Ma se cerchi la parte più tranquilla e autentica di Bali, compresa la quotidianità della gente, queste alternative potrebbero essere perfette per te.

Se invece stai cercando un alloggio speciale a Bali senza spendere una fortuna questo nostro articolo potrebbe fare al caso tuo.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile per conoscere una Bali diversa e meno di massa.  

Se conosci altri luoghi poco frequentati o vuoi lasciare dei consigli, ti aspettiamo nei commenti.

E noi come sempre ti diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere!

Bali risaie
ASIA, I NOSTRI VIAGGI

Viaggiare a Bali oggi: Pro e Contro

Da valutare prima di partire

Stai pensando di organizzare un viaggio a Bali ma ti chiedi se ne valga ancora la pena? 

Ti capiamo: un tempo oasi paradisiaca in Indonesia, oggi l’isola è diventata una meta estremamente gettonata. Ma la domanda resta: vale ancora la pena? 

In questo articolo analizziamo in maniera approfondita pro e contro, secondo la nostra esperienza, dandoti dei consigli pratici per aiutarti a decidere se è la meta giusta per te.

PRO di un viaggio a Bali

Cultura affascinante e unica

Bali non è solo spiagge e cocco: è un crogiolo di tradizioni induiste, riti quotidiani, templi e cerimonie intrise di spiritualità. 

Dalle Offerte agli Dei chiamate Canang Sari: piccoli cestini realizzati con foglie di palma e contenenti fiori, frutta e riso che vengono lasciati in luoghi sacri in segno di gratitudine o devozione. Noi in realtà li abbiamo trovati ovunque, anche sui taxi o per strada.

Alle Danze Sacre balinesi come il Kecak o la meno famosa danza Barong, l’isola ti farà immergere in una cultura lontana e armoniosa.

Inoltre il contatto con gli abitanti balinesi è sincero, grazie anche alla loro profonda accoglienza. Dai tassisti ai ristoratori, ovunque ti sentirai accolto senza invadenza.

Vogliamo parlare poi dei Templi? Ce ne sono tantissimi, dai più piccolini e meno conosciuti a quelli più grandi e famosi, e se sarai fortunato potresti essere invitato in casa da una famiglia balinese e ammirare il loro tempio privato, non è raro infatti che le famiglie abbiano un tempio in casa, chiamato Sanggah e spesso costruito in un angolo del cortile o in un’area dedicata.

Paesaggi da cartolina

Dalle spiagge con sabbia nera a quelle bianchissime, dai templi affacciati sul mare alle immense risaie terrazzate, dalle cascate immerse nel verde ai tramonti spettacolari, a Bali trovi paesaggi da cartolina ovunque.

La bellezza della natura è quello che ci ha spinto ad organizzare questo viaggio e che ci ha regalato delle emozioni fortissime.

Ci siamo infatti trovati di fronte ai luoghi che abbiamo sempre sognato di vedere con i nostri occhi, e ne siamo rimasti davvero entusiasti.

Costi molto contenuti

Pur essendo una meta molto turistica, Bali continua ad essere abbastanza economica per quanto riguarda ristoranti e alloggi.

In realtà si può trovare davvero di tutto, si può spendere solo 30€ a notte per una camera molto carina e spaziosa, con bagno privato, piscina in comune e colazione inclusa, oppure anche meno di 70 € per una suite con piscina privata sul balcone in un resort in bassa stagione.

Ma se invece si cercano strutture super lussuose, si può spendere davvero molto.

Il nostro consiglio è quello di scegliere strutture gestite direttamente da persone del posto, che si tratti di una piccola guesthouse o di un resort più grande, è in ogni caso un modo concreto per sostenere l’economia locale e vivere un’esperienza più autentica, oltre che per risparmiare.

Stesso discorso per il cibo, si parte dai Warung locali dove puoi spende pochi euro, ai ristoranti medi dove puoi mangiare con 10-15 € fino ad arrivare alle soluzioni di livello più alto, dove i prezzi sono si alti, ma sempre più economici se paragonati a quelli italiani.

Inoltre vivendo esperienze fuori dai soliti circuiti turistici puoi abbassare ulteriormente i costi senza rinunciare all’autenticità.

CONTRO se visiti Bali oggi

Turismo eccessivo

Purtroppo, luoghi un tempo tranquilli sono diventati super affollati.

Kuta, Seminyak, Canggu: sono località prese d’assalto, con un caos di locali, un traffico fuori controllo e spiagge spesso intasate. Potrebbero andar bene per chi cerca movida e divertimento ma non per chi cerca una vacanza rilassante.

I Templi più famosi come quello di Uluwatu, rimangono secondo noi sempre meravigliosi ma hanno perso il loro fascino spirituale per la folla che c’è ogni giorno.

I trekking più popolari, come quello al Monte Batur, sono secondo noi purtroppo da evitare, o per lo meno da evitare nelle ore di punta. Ci sono infatti file infinite per la vista dell’alba dal Monte che però non ti permette di apprezzare pienamente l’esperienza proprio per la calca.

Anche se non tutti i luoghi sono così, l’isola ha perso molta della sua autenticità nelle aree più visitate, ecco perchè consigliamo di esplorare quelle invece meno battute dal turismo di massa.

Traffico, caos e inquinamento

Aspettati congestione ovunque, infatti Bali ha una rete di strade strette e spesso dissestate, circondate da scooter ovunque, anche sui marciapiedi. Di conseguenza anche l’inquinamento non scherza, soprattutto in estate.

Considera che per percorrere il tratto di strada che va dall’aeroporto a Kuta, circa 6 km, si possono impiegare anche 45 minuti nel picco serale.

Lo scooter rimane la scelta più logica per muoversi, ma serve molta prudenza per il traffico eccessivo e per le strade rovinate.

Cibo piccante e rischio “balibelli”

La cucina balinese è buonissima ma per gli stomaci più sensibili può essere un rischio:

  • Le spezie sono ovunque: anche i piatti più semplici possono essere iper‑conditi.
  • Occhio ai cibi crudi o lavati con acqua non bollita perchè il famoso “balibelli” o in generale tutti i mal di pancia sono frequenti.
  • Se volete provare i warung per vivere un’esperienza più autentica il nostro consiglio rimane quello di bere solo acqua in bottiglia, ed evitare cubetti di ghiaccio e cibi crudi.

Pro vs Contro: chi vince la sfida?

Secondo noi, se cerchi autenticità, le esperienze lente, tanta natura e spiritualità, Bali può ancora offrirle, ma dovrai fare attenzione alla zona che sceglierai di visitare.

L’ideale è affidarsi ad una guida locale fidata per indirizzarvi verso i luoghi ancora autentici. 

Se invece cerchi la movida e non ti importa del caos anzi vorresti una vacanza movimentata, beh l’idea di visitare le zone più turistiche non potrebbe essere male.

Se infine ti aspetti la Bali di 20 anni fa, probabilmente rimarrai deluso quindi magari meglio esplorare un’isola meno battuta dell’Indonesia.


Come massimizzare i PRO e ridurre i CONTRO

  1. Evita il periodo che va da giugno ad agosto nelle aree ultra turistiche. Punta a settembre (sempre alta stagione ma più tranquilla).
  2. Alloggia fuori da Kuta/Canggu: Tegalalang, Sidemen, Amed sono ottime alternative.
  3. Noleggia uno scooter per avere più flessibilità, velocità e risparmio, ma stai super attento.
  4. Se invece vuoi tutte le comodità senza stress potresti organizzarti con un driver per una intera giornata di spostamenti e visite, i prezzi non sono eccessivi e poi chi meglio di un local per darti consigli su cosa fare o vedere sull’isola?
  5. Mangia come un locale, prova i Warung ma fai sempre attenzione (evita il ghiaccio se non sterilizzato).
  6. Scopri la vera cultura: parla con i balinesi, cerca soluzioni meno affollate, segui cerimonie, soggiorna in strutture a conduzione familiare, leggi il nostro articolo dove ti diamo consigli per vivere una Bali più autentica.
  7. Parti organizzato e in sicurezza: usa VPN in caso di wifi, fondamentali sono le app di viaggio e non partire mai senza una buona assicurazione sanitaria.

In conclusione: Bali oggi… sì o no?

Dipende da TE:

  • Se parti consapevole dei suoi limiti ma con curiosità e pronto ad accogliere la magia dell’isola e tutte le sue contraddizioni, Bali rimane una meta ottima da esplorare.
  • Se invece cerchi luoghi perfetti, in ordine e con zero caos, forse un’altra isola meno turistica può essere la scelta migliore.

Se hanno vinto i PRO, quindi hai deciso di visitare Bali e stai cercando il luogo perfetto dove vivere momenti indimenticabili, provare massaggi a poco, mangiare a due passi dalle risaie con una tranquillità che tocca il cuore, ti invitiamo a leggere il nostro articolo per scoprire un Resort economico e immerso nella natura.

Secondo noi se si sa guardare e scegliere bene si piò scoprire che Bali ha ancora un’anima vibrante, va solo cercata lontano dalle attrazioni più battute.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile per capire se valga ancora la pena fare un viaggio a Bali oggi. 

Se vuoi dirci la tua opinione, raccontarci la tua esperienza o darci consigli utili, scrivi tutto nei commenti!

E noi come sempre ti diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere! 

Milos Spiaggia di Sarakiniko
EUROPA, I NOSTRI VIAGGI

Milos in 3 giorni: itinerario

Isola Greca autentica e poco affollata

Se stai cercando un’isola greca autentica, con spiagge incredibili, borghi tradizionali e un’atmosfera rilassata anche in alta stagione, Milos è il posto giusto per te. 

Situata nell’arcipelago delle Cicladi meridionali, Milos ha una storia antichissima legata all’estrazione dell’ossidiana, una roccia vulcanica usata per utensili e armi.

Sembra infatti che Milos fosse abitata già dall’epoca Neolitica, 7000 a.C.

La sua storia ha lasciato meravigliose testimonianze archeologiche come l’Antico Teatro Romano, e l’ambientazione originale della famosa Venere di Milo, oggi conservata al Louvre di Parigi.

Noi siamo stati a luglio, e anche se l’estate era al suo picco, Milos non era affollata come la vicina e più famosa Santorini.

Abbiamo davvero amato il senso di pace genuina nelle sue stradine, nelle spiagge e nei vicoletti dei suoi villaggi. 

Quindi se vuoi vivere un’esperienza cicladica diversa dal solito, sei nel posto giusto.

Giorno 1: Arrivo, Plaka e Tramonto da Cartolina 

Volo + traghetto o volo con scalo

L’alternativa più conveniente è volare su Santorini e prendere il traghetto (circa 2 h). Se invece hai fretta, puoi prendere un volo con scalo ad Atene, più veloce ma spesso più costoso.

Noi abbiamo scelto la combinazione Santorini+traghetto per risparmiare.

Noleggio auto con MilosRentCars by Unique

A pochi metri dall’arrivo dei traghetti abbiamo ritirato l’auto, che avevamo già prenotato on-line, da MilosRentCars by Unique e dobbiamo dire che ci siamo trovati molto bene.

Ricorda che avere la macchina sull’isola è fondamentale perché conferisce una libertà impagabile.

Check‑in alla Holiday Home Triovasalos

Appena arrivati ci siamo rilassati nella nostra base, la Holiday Home Triovasalos.

Un appartamento super carino e confortevole, tutto nuovo con ben due camere, un bagno, una zona giorno e anche una parte esterna con un dondolo che abbiamo adorato fin da subito!!

Inoltre i proprietari gentilissimi ci hanno accolto con un piatto tipico della zona come benvenuto, delle frittelle salate ripiene di formaggio, una vera delizia.

É stata secondo noi la base perfetta per riposarsi dopo il viaggio e prepararsi alle varie esplorazioni, quindi te la consigliamo alla grande.

Plaka e tramonto sulla Caldera

Plaka è il capoluogo pittoresco di Milos, con vicoli bianchi, negozietti artigianali, tanti, anzi tantissimi dolci micetti e viste spettacolari sulla natura vulcanica.

Il luogo perfetto per passeggiare e godersi un magico tramonto sulla caldera.

Cena da Archontoula

Nel cuore di Plaka si trova Archontoula, un ristorantino che serve pesce fresco e piatti tradizionali in un ambiente accogliente e informale.

Considera che però è uno dei migliori ristoranti del paese quindi potrebbe essere affollato. Se vuoi evitare di fare la fila e aspettare in piedi, ti consigliamo di andare a cena molto presto.

Qui abbiamo assaggiato anche le birre tipiche della zona, la nostra preferita si chiama Syrma Golden Ale, scelta per il suo retrogusto dolciastro.

Giorno 2: Spiagge, Storia e Tramonto di Pescatori 

Colazione da Dom Coffee + Brunch

Da Dom Coffee abbiamo trovato dei piatti internazionali strepitosi, come i pancake e gli smoothies. Non è tipico e nemmeno economico ma se ti va una colazione o un brunch internazionale e super gustosi, questo è il luogo perfetto.

Inoltre le porzioni sono davvero abbondanti quindi valuta di dividerle se sei in viaggio con altre persone.

Spiaggia Firopotamos

Dopo colazione ci siamo spostati a Firopotamos, per visitare le sue antiche rovine a picco sul mare, la chiesetta minuscola ma suggestiva e ovviamente per goderci un pò la spiaggia.

Qui si trova una caletta meravigliosa con acque trasparenti, perfetta per fare un bel bagno e rilassarsi.

Ci sono anche dei lettini, quindi puoi scegliere di affidare uno se cerchi il relax totale!!

Plathiena e pranzo al Plathiena Beachbar

Per pranzo ci siamo spostati a Plathiena, una piccola spiaggia attrezzata e raccolta. 

Il Beachbar SunRise to SunSet ti coccolerà con piatti leggeri e rinfrescanti: la nostra insalata greca era speciale, ma puoi scegliere tra tante opzioni super tipiche e con ottimo rapporto qualità‑prezzo.

Antico Teatro Romano

Nel pomeriggio, dopo una bella doccia rinfrescante, visita l’Antico Teatro Romano di Milos, un luogo storico suggestivo con vista mare, visitabile gratuitamente.

Dopo un attento restauro è stato riaperto nel 2016 e ospita ogni estate spettacoli teatrali e musicali.

Klima al tramonto

Il villaggio di Klima è famoso per le caratteristiche “syrmata”, le case colorate sull’acqua per pescatori, con garage per barche al piano terra.

Queste case, spesso dipinte con colori vivaci, sono state in parte trasformate in alloggi turistici di charme.

 Il tramonto è il momento perfetto per una passeggiata lungo mare e per godersi la sua brezza.

Poco distante puoi trovare anche tanti ristoranti proprio sul mare, romantici e suggestivi, ma noi non li abbiamo provati.

Seconda cena a Plaka

Infatti per cena siamo tornati a Plaka, l’atmosfera del paese ci era piaciuta così tanto che volevamo riviverla.

In questo caso abbiamo scelto Foras, un ristorantino informale, molto semplice eppure tutti i piatti della tradizione che abbiamo provato erano squisiti.

É ufficiale, siamo dei veri fan della cucina greca!!

Giorno 3: Spiagge Iconiche e Relax

Colazione al Milors Coffee

Prima di dirigerti verso il mare, goditi una bella colazione rilassata con yogurth greco, miele locale e caffè aromatico al Milors Coffee.

Quello che serve per ricaricare le energie prima di una lunga giornata di spiagge, bagni ed esplorazioni.

Spiaggia di Provatas

Milos Provatas spiaggia

Qui il mare è bellissimo, la spiaggia è attrezzata e super comoda, è presente anche un bar che offre soluzioni veloci e fresche per pranzo.

L’altro lato della medaglia è che rispetto al resto dell’isola i prezzi sono alti.

Ma ne è valsa la pena, per rilassarsi e godere della sabbia chiara e delle acque trasparenti.

Sarakiniko

Questo è il nostro posto preferito di tutta Milos, si tratta di quella tappa imperdibile alla quale non puoi rinunciare!!

Stiamo parlando della famosa “luna greca”: un paesaggio lunare di rocce scolpite, mare cristallino e possibilità di fare tuffi o semplicemente rilassarti tra sole e acque turchesi.

C’è da camminare un pò per arrivare, ma nulla di esagerato.

Se hai più tempo potresti dedicata una giornata completa in questo spot meraviglioso, ma ricorda di portare cibo e acqua perché altrimenti qui non troverai nessun locale per acquistarli.

Mantrakia

Questo piccolo borgo di pescatori ha una popolazione… felina! 

I gatti sono padroni assoluti di vicoletti e moli, e creano un’atmosfera pacifica e curata, da vedere assolutamente.

Inoltre il tramonto a Mantrakia è pura poesia!!

Cena da Medusa

Concludi questa bellissima esperienza a Milos con una cenetta da Medusa, un ristorante molto noto di Mantrakia per i suoi sapori autentici greci, come calamari e in generale pesce super fresco.

Arriva presto per prenotare il tuo posto, così se c’è da aspettare puoi sempre fare un giro per il paese che è piccolo ma molto affascinante.

Attività extra e consigli utili

  • Escursione in barca: molte agenzie offrono gite tra le rocce vulcaniche e baie nascoste.
  • Kayak: ottimo per scoprire calette remote.
  • Trekking per viste mozzafiato su vulcani e mare.

Perché amerai questa vacanza a Milos

  • Spiagge da cartolina ma senza folla
  • Villaggi autentici e tranquilli
  • Paesaggi naturali mozzafiato, tra terra e mare
  • Cucina greca semplice e di qualità
  • Prezzi più accessibili e atmosfera rilassata rispetto alle isole più turistiche

In conclusione

Speriamo che questo itinerario di 3 giorni a Milos ti sia stato utile per sognare e organizzare la tua vacanza greca. 

Per immergerti ancora di più nell’atmosfera rilassata di questa isola stupenda ti invitiamo a vedere il nostro Reel, se invece hai esperienze particolari da suggerire o altre idee per esplorare Milos, scrivile pure nei commenti, saremo curiosi di leggerti.

E noi come sempre ti diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere! 

Alpe di Siusi
I NOSTRI VIAGGI, ITALIA

Guida completa per visitare l’Alpe di Siusi in Estate

Ecco come vivere un’estate da sogno tra prati fioriti, trekking e sapori alpini

Se stai cercando un luogo che unisca natura incontaminata, attività all’aperto, panorami da cartolina e i sapori autentici delle Dolomiti, questo articolo è perfetto per te. 

In queste righe ti raccontiamo ogni dettaglio dell’Alpe di Siusi, da dove si trova e come arrivarci, a quelle esperienze “da non perdere” per innamorarti di questo angolo di paradiso.


Cos’è l’Alpe di Siusi e dove si trova

L’Alpe di Siusi (o Seiser Alm in tedesco) è l’altopiano più grande d’Europa, situato in Alto Adige tra la Val Gardena, il Gruppo del Sassolungo e il massiccio dello Sciliar.

Si estende a circa 1.600–2.300 metri sul livello del mare e ospita vaste distese erbose, sentieri e malghe con una vista spettacolare sulle vette dolomitiche.

È una meta estiva amata da famiglie, escursionisti, ciclisti, parapendisti e ovviamente appassionati di fotografia: un vero paradiso naturale!


Breve storia e curiosità

L’Alpe di Siusi ha origini antiche: già nel Medioevo era utilizzata come pascolo estivo dai contadini di Castelrotto, Tiers e Siusi. Oggi è tutelata per la sua biodiversità, l’equilibrio tra pascoli, fiori alpini e specie protette.

Strategica per il turismo, è raggiungibile con cabine, autobus o auto con limitazioni, una scelta che appunto tutela l’ambiente e dona un’esperienza rilassata, lontana dal traffico.


Il paesaggio e la vista mozzafiato

Immagina prati fioriti e verdi a perdita d’occhio, circondati da guglie rocciose e cime sterminate. L’estate qui trasforma l’altopiano in un quadro, tra il verde intenso dell’erba e l’azzurro del cielo, con le Dolomiti a dominare la scena.

Che tu sia amante dei paesaggi naturali, del birdwatching, oppure di passeggiate lente, ogni scorcio ti regalerà quella sensazione di “wow” infinita.


Come arrivare e dove parcheggiare

Accesso alla piana

  • Auto privata: è consentita prima delle 9:00 e dopo le 17:00, altrimenti la strada è chiusa. L’uscita invece è consentita in qualsiasi momento. Considera che soprattutto nei fine settimana e in caso di bel tempo, può capitare che la strada chiuda già prima delle 9:00 ossia quando viene raggiunta la capacità di parcheggio sull’Alpe di Siusi.
  • Cabinovia Siusi–Compatsch: parte da Siusi allo Sciliar e funziona tutti i giorni 8–18. Per eventuali chiusure o variazioni ti suggeriamo di consultare il sito ufficiale.
  • Ovovia Ortisei–Alpe di Siusi: alternativa da Val Gardena, a circa 35 € A/R, anche in questo caso controlla eventuali variazioni sul loro sito web.
  • Bus: utile alternativa alla cabinovia.

Parcheggi principali

  • Parcheggio a valle: vicino alla cabinovia, sia gratuito che con tariffa oraria 1,50 €, max 6 €/giorno; ottimo se vuoi salire in cabinovia.
  • P1 Spitzbühel: 15 €/giorno.
  • P2 Compatsch (in quota): costo 28,50 €/giorno (in bassa stagione potrebbe essere ridotto).

Raggiungere l’altopiano con la propria auto è più semplice se alloggi sulla piana: in quel caso potrai avere permessi speciali per salire anche in altri orari.


Cosa fare all’Alpe di Siusi: attività all’aperto

Passeggiate ed escursioni a piedi

L’altopiano è un labirinto di oltre 450 km di sentieri, adatti a tutti i livelli. 

Ecco tre esempi:

  • Malga Sanon: facile, ideale per famiglie.
  • Sentiero Hans & Paula Steger: percorso panoramico, adatto a tutti.
  • Verso Sciliar o Sassopiatto: trekking più impegnativi, con scenari spettacolari, perfetti per camminatori più esperti.

Mountain bike e Gravel

Se ami la bici, troverai percorsi su misura come il Tour dei Rifugi, il Giro dell’Alpe di Siusi, e tantissimi altri.

In ogni caso il nostro consiglio è quello di portare, abbigliamento tecnico e scarpe adeguate: anche ad agosto il meteo può cambiare in un attimo!

Parapendio e volo panoramico

Da Spitzbühl partono voli in parapendio tandem.

Decollare sopra l’altopiano e planare fra le vette è un’esperienza indimenticabile per chi vuole vedere le Dolomiti dall’alto, chissà magari prima o poi vinceremo la paura e ci lanceremo anche noi!!

Incontro con la fauna

Passeggiando potresti incontrare caprioli, marmotte, lepri, volpi, uccelli rapaci… un vero spettacolo in movimento.

E sì, noi abbiamo visto anche un gruppo di alpaca super simpatici!


Dove mangiare: sapori alpini

Malga Sanon: offre una incredibile vista panoramica, un’atmosfera rustica e dei piatti locali come formaggi e polenta. Ma ciò che abbiamo più amato in questo posticino speciale è un dolce tipico, il Kaiserschmarren, una frittella dolce soffice con zucchero a velo, uvetta e marmellata, una delizia che non dimenticheremo facilmente.

Rifugio Spitzbuhl: mentre osservavamo i ragazzi lanciarsi con il parapendio, ci siamo gustati un super pranzetto con vista, consigliassimo soprattutto nelle giornate limpide, per il panorama mozzafiato.

In ogni caso lungo i sentieri trovi diversi rifugi e malghe e tutti propongono menu locali come canederli, speck, salsicce, polenta e strudel. 

Assolutamente perfetti per una pausa energica durante le escursioni.


Cosa mettere in valigia e come vestirsi

  • Scarpe da trekking: indispensabili per i sentieri sterrati
  • Abbigliamento a strati: maglietta tecnica, pile e k-way per essere pronti a reagire al meteo alpino
  • Cappellino, occhiali da sole e crema solare: l’aria in quota brucia anche se non ce ne accorgiamo
  • Borraccia e snack energetici, per quando sarai lontano dai rifugi
  • Macchina fotografica o smartphone ben carico perché avrai voglia di immortalare tanta bellezza!!

Dove dormire: vivere l’Alpe

Se vuoi un’esperienza completa, puoi dormire sull’altopiano. Qui i residence e gli hotel possono offrire:

  • Permessi per salire in auto in ore limitate ma più estese rispetto a chi non soggiorna qui
  • Colazione con vista, musica dal vivo in terrazza, caminetti serali
  • Possibilità di partire al mattino per un’escursione senza stress

Molti hotel organizzano anche pacchetti con navette, noleggio bici e mappe incluse.


Conclusione: una vacanza che ricarica corpo e mente

Che sia per uno o più giorni, l’Alpe di Siusi in estate è un’esperienza che resta nel cuore.

Si tratta del mix perfetto tra paesaggio da cartolina, buona cucina, attività all’aria aperta e relax. Questo è uno dei luoghi che preferiamo sulle Dolomiti.

Speriamo che questa guida ti sia stata utile per pianificare la tua vacanza da sogno. 

Se hai altri suggerimenti, consigli o esperienze che approfondiscano questo argomento, scrivili pure nei commenti!

Se invece vuoi continuare l’esplorazione, leggi anche il nostro articolo per un’avventura indimenticabile sulle Dolomiti.

E noi come sempre ti diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere! 

fioritura Castelluccio di Norcia
I NOSTRI VIAGGI, ITALIA

Fioritura di Castelluccio di Norcia

Guida completa per vivere l’esperienza al meglio

Se stai cercando un evento naturale che ti lasci senza fiato, la Fioritura di Castelluccio di Norcia è quello che fa per te.

Ogni anno, tra la fine di maggio e la prima metà di luglio, l’altopiano dei Monti Sibillini si trasforma in un quadro vivente di colori, profumi e meraviglia.

Questo fenomeno è uno spettacolo imperdibile per chi ama la natura e la fotografia.

Cos’è la Fioritura di Castelluccio e perché è così speciale

La fioritura di Castelluccio è una magia naturale. Ogni estate, la coltivazione di lenticchie e cereali unito alla presenza di fiori spontanei crea un tappeto di colori che spazia dal giallo, rosso, viola al blu e bianco. 

Le tonalità cambiano di settimana in settimana, grazie alla fioritura sfalsata di specie come papaveri, genzianelle, narcisi, fiordalisi, violette, camomilla e gigli rossi.

È un’esperienza irripetibile: ogni anno è diversa, influenzata da temperature e agenti atmosferici. Ma sempre magica.


Dove si trova il Borgo e l’Altopiano

Castelluccio di Norcia, è una frazione di Norcia (PG), situata a circa 1452 metri di altitudine, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. 

Attorno al borgo si trovano i Piani di Castelluccio, tre vasti altopiani carsico-alluvionali:

  • Piano Grande, il più esteso e in provincia di Perugia
  • Piano Piccolo, con una vegetazione più varia, sempre in provincia di Perugia
  • Piano Perduto, con una maggiore presenza di colture, ma principalmente in provincia di Macerata. 

La storia del Borgo e dell’Altopiano

L’area ha origini antiche: sul Pian Grande si coltivavano cereali da secoli, e Castelluccio sorge come insediamento pastorale e di agricoltura d’alta quota. 

Il borgo ha resistito al tempo ma il devastante terremoto del 2016 ha causato gravi danni, rendendolo quasi inabitabile. Rappresenta oggi un simbolo di resistenza e rinascita, inoltre la fioritura lo ha reso molto famoso.


Il periodo migliore per la fioritura

Entrare in mezzo ai campi di Castelluccio durante la Fioritura è come immergersi in un quadro vivente.

La fioritura può iniziare già a fine maggio, ma il clou è tra fine giugno e inizio luglio. Il periodo esatto varia ogni anno, a causa delle condizioni meteo.

Il nostro consiglio è quello di controllare una webcam aggiornata e le previsioni locali pochi giorni prima della partenza.


Ogni anno è un dipinto diverso

La vera magia della Fioritura è la dinamicità.

Oltre a non esistere due anni uguali, le fioriture avvengono in diverse fasi e i colori si alternano a seconda della semina dei campi. 

I primi a sbocciare sono i papaveri e la senape selvatica, colorando i campi di giallo e rosso, seguiti dalle camomille portando sfumature bianche, infine si aggiungono i fiordalisi completando il quadro con il caratteristico colore blu.

Se torni ogni settimana, vedrai un panorama sempre nuovo.


Perché la biodiversità è importante

L’alternanza tra le specie coltivate (lenticchie, farro, senape) e specie spontanee (papaveri, violette, ecc.) crea una sinergia unica: aiuta a mantenere sano il terreno, favorisce gli insetti impollinatori e crea un habitat ricco per insetti e piccoli animali. È il risultato di secoli di pastorizia e coltivazione sostenibile. 

Ma è anche fragile: basta un passo fuori sentiero per rovinare un intero micro-ambiente.

Ecco perché è fondamentale rispettare le regole:

  • non calpestare i campi
  • seguire i sentieri segnati
  • evitare qualsiasi azione che danneggi o rimuova piante
  • portare via i rifiuti

Percorsi consigliati

Dal basso: passeggiate leggere

Puoi camminare a piedi tra le file di fiori, seguendo i sentieri sul Pian Grande e Pian Perduto dove senti profumo di natura e ascolti il silenzio interrotto solo dagli insetti e dal vento.

Dall’alto: panorami mozzafiato

Salendo in macchina (nelle giornate senza restrizioni) puoi ammirare una vista ampia dalla strada panoramica che costeggia la piana. Alcuni punti di sosta consentiti permettono foto strepitose.

Inoltre con una breve camminata che parte dal borgo e prosegue in Via Monte Valletta avrai la visuale migliore sul Pian Grande che è anche la zona più estesa e colorata.


Restrizioni al traffico: come muoversi durante i weekend

Nei weekend durante il periodo di massima fioritura, l’accesso ai Piani di Castelluccio è vietato ad auto e camper.

Puoi però arrivare in:

  • moto, bici, a piedi
  • autobus turistici autorizzati

In questi weekend è obbligatorio parcheggiare in aree predisposte (Scentinelle, Monti del Sole, Forca di Presta, Forca Canapine, Monte Prata) e usare le navette prenotabili.

Nei giorni feriali l’accesso è libero, ma è sempre vietata la sosta fuori dai parcheggi autorizzati.


Mangiare a Castelluccio: tipicità e sapori autentici

Visitare Castelluccio in periodo di fioritura non significa soltanto ammirare uno spettacolo mozzafiato: significa anche gustare i sapori autentici di una comunità che ha saputo valorizzare la propria terra.

Mangiare qui non solo è delizioso, ma aiuta anche l’economia locale e la rinascita del borgo.

Vi troverete bene ovunque, noi per la precisione abbiamo mangiato alla Norcineria Famiglia Coccia.

Oltre a poter acquistare prodotti tipici, qui puoi sederti, provare un panino o focaccia con ciauscolo, un must per noi, assaggiare zuppe calde con lenticchie IGP, oppure scegliere fra formaggi locali e affettati in un piccolo spazio esterno ideale per un pranzo veloce ma gustoso. La cortesia e la qualità sono sempre al top.

Se cerchi una birra dell’altopiano, la linea +1452 è fatta apposta per te. Si tratta di quattro birre artigianali create con materie prime del territorio:

  • Fiorita: doppio malto con miele millefiori di Castelluccio
  • Pilato: scura con roveja di Norcia
  • Verusta: ambrata con farro perlato
  • Vettore: chiara con lenticchia IGP di Castelluccio

Perfette da abbinare ai salumi e formaggi a Km 0.


Consigli smart per goderti questa esperienza al meglio

  1. Visitare questa zona nei giorni feriali significa meno caos, e quindi panorama e tranquillità garantiti  
  2. Arrivare presto o nel tardo pomeriggio potrebbe essere la scelta migliore per trovare la luce perfetta, il clima mite e le navette più libere
  3. Parcheggia solo nelle aree dedicate (no soste selvagge!)
  4. Porta acqua, crema solare e scarpe comode soprattutto per i sentieri sterrati
  5. Controlla le fonti ufficiali per aggiornamenti su date e restrizioni

Gli alberi a forma di Italia

Se durante la tua passeggiata nella Piana alzi lo sguardo verso le colline circostanti, potresti notare una sagoma inconfondibile: quella dell’Italia!

Si tratta di un piccolo boschetto di pini piantato proprio con l’intento di riprodurre la forma della nostra penisola, e oggi è diventato un vero simbolo iconico di Castelluccio di Norcia.

Questo curioso “monumento verde” si trova sul fianco del Monte Vettore ed è un piccolo segreto in più da cercare mentre sei immerso nei colori della Fioritura.

In Conclusione:

La Fioritura di Castelluccio non è solo un evento naturale, è un’emozione che si rinnova ogni anno, un’esplosione di colori e profumi, una lezione di equilibrio tra uomo e natura.

Speriamo che questa guida ti sia stata utile per organizzare al meglio la tua visita. E se hai altri consigli su questo argomento, scrivili nei commenti!

Buona Fioritura e noi, come sempre, ti diamo appuntamento al prossimo… Portami a Vedere. 

Musei Reali a Torino
I NOSTRI VIAGGI, ITALIA

Weekend Romantico a Torino, itinerario

Fuga per due tra Arte, Relax e Gusto

Torino, elegante e sorprendente, è una delle città più romantiche d’Italia. 

Perfetta per un weekend di coppia, offre una combinazione affascinante di architettura regale, musei straordinari, ristoranti storici e parchi.

Se sogni una fuga tra cultura, benessere e buon cibo, ecco il nostro itinerario per due giorni da vivere mano nella mano nel cuore del Piemonte.

Giorno 1 – Tesori Reali, Atmosfere Storiche e Aperitivi d’autore

Musei Reali di Torino: un Viaggio nell’Arte e nella Storia

Inizia il tuo weekend romantico visitando i Musei Reali, una delle esperienze culturali più complete e affascinanti della città. 

Situati nel cuore del centro storico, questo complesso museale permette di immergersi nella storia della dinastia Savoia, tra sale affrescate, collezioni d’arte, manoscritti antichi e scorci reali che vi faranno sentire parte della nobiltà piemontese.

Palazzo Reale

Un tempo residenza ufficiale dei Savoia, il Palazzo Reale è un capolavoro barocco che ti lascerà senza fiato. 

Le sontuose Sale di Rappresentanza sono decorate con stucchi dorati, specchi, arazzi francesi e mobili d’epoca, una vera meraviglia.

Armeria Reale

Considerata una delle collezioni di armi antiche più importanti del mondo, ospita armature, sciabole e pistole finemente decorate. 

L’allestimento, situato nella maestosa Galleria della Regina, è particolarmente scenografico, ma preparati psicologicamente perché é anche una delle stanze più affollate dell’intero complesso!!

Cappella della Sindone

Capolavoro barocco di Guarino Guarini, la cappella è stata restaurata dopo l’incendio del 1997. Qui veniva custodita la Sacra Sindone, oggi conservata nel Duomo.

Assolutamente da non perdere, probabilmente è stata la parte della visita che ci ha più colpito.

Galleria Sabauda

Un paradiso per gli amanti della pittura rinascimentale e barocca.

Museo di Antichità e Galleria Archeologica

Per un viaggio nell’antico Piemonte, con reperti romani e egizi.

Giardini Reali

Ideali per una pausa romantica durante la visita. 

Progettati nel Seicento, sono stati recentemente restaurati e collegano armoniosamente i diversi edifici museali.

A differenza del resto del complesso l’ingresso ai giardini è gratuito.

Biblioteca Reale

Un vero gioiello per gli appassionati di manoscritti. Ospita oltre 200.000 volumi, tra cui disegni di Leonardo da Vinci, mappe antiche e codici miniati.

La visita del Salone Monumentale è libera e gratuita, mentre l’accesso alla Sala Lettura per la consultazione dei documenti necessita di prenotazione e registrazione on-line.


Visita la Mole Antonelliana e il Museo Nazionale del Cinema

Nel pomeriggio, sali sulla Mole Antonelliana, simbolo indiscusso di Torino. 

Con la sua inconfondibile cupola e i suoi 167 metri di altezza, domina lo skyline torinese ed è una delle attrazioni turistiche più visitate in Italia. 

L’esperienze più romantica consiste nel salire a bordo dell’ascensore panoramico in cristallo che, attraversando la cupola, porta fino al “tempietto” panoramico a 85 metri di altezza. Da qui si gode di una vista mozzafiato su Torino e sulle Alpi.

Inoltre, all’interno della Mole si trova il Museo Nazionale del Cinema, considerato uno dei più affascinanti e innovativi al mondo. Disposto in verticale lungo l’interno della cupola, il percorso museale è un’esperienza immersiva che ripercorre la storia del cinema, dalle origini ai giorni nostri.

Tra scenografie, manifesti storici, oggetti di scena e installazioni interattive, potrete rivivere l’emozione dei primi film muti, scoprire i segreti del montaggio cinematografico e persino sdraiarvi su comode poltrone per guardare spezzoni di pellicole proiettate sul soffitto. 

Un’esperienza coinvolgente e perfetta da vivere in due!

Ti suggeriamo di dedicare almeno due ore alla visita del museo e di concludere con la salita panoramica verso il cielo torinese. Ti resterà nel cuore.


Aperitivo a La Drogheria: il cuore del cocktail torinese tra tapas gourmet ed Extra Vermouth

Durante un weekend romantico a Torino, non può mancare un aperitivo a La Drogheria, uno dei locali più iconici della città, affacciata su Piazza Vittorio Veneto, una delle piazze più grandi d’Europa e simbolo della movida torinese.

Il nome richiama le vecchie botteghe di spezie e rimedi naturali, e il locale mantiene ancora oggi un’anima eclettica e raffinata, con interni curati, pareti artistiche e dettagli vintage che raccontano la sua evoluzione.

Il vero fiore all’occhiello della Drogheria è il menu dei cocktail, dove la mixology è portata al massimo livello. 

Ogni drink è pensato come un’esperienza sensoriale: vengono utilizzati ingredienti freschi, sciroppi e infusioni artigianali e spezie selezionate. 

I cocktail sono originali, curati anche nella presentazione e aggiornati stagionalmente.

Che tu sia un amante dei classici come il Negroni o voglia provare qualcosa di insolito e sperimentale, troverai sempre qualcosa che sorprende.

Accanto alla mixology, La Drogheria propone anche una cucina di altissimo livello, ispirata al mondo delle tapas spagnole, ma reinterpretata. 

Le porzioni sono perfette per essere condivise, e i piatti variano tra proposte vegetariane, pesce, carne e specialità internazionali con un tocco gourmet.

Non perderti poi l’Extra Vermouth, l’esperienza dei veri torinesi.

Un tasting guidato alla scoperta del celebre Vermouth di Torino, nato nel Settecento, dove potrai assaggiare le diverse tipologie: bianco, rosso (il nostro preferito) e dry.


Dormire al DUPARC Contemporary Suites

Concludi la giornata al DUPARC Contemporary Suites, un elegante hotel 4 stelle vicino al Parco del Valentino. 

Le suite, ampie e moderne, sono decorate con opere d’arte contemporanea ed è secondo noi il posto ideale per un soggiorno intimo e raffinato.

Te ne parliamo nel dettaglio nel nostro articolo L’Hotel Perfetto a Torino.

Inoltre con il codice sconto PORTAMIAVEDERE avrai il 20% di sconto in fase di prenotazione, direttamente dal sito della struttura.

Giorno 2 – Relax, gusto e passeggiate romantiche

Relax al DUPARC Oriental SPA

Inizia la tua giornata con un’esperienza rigenerante nel DUPARC Oriental SPA, ispirata alla filosofia giapponese. 

Troverai percorsi benessere con docce tropicali a diverse temperature, bagno di vapore all’eucalipto, cascata per cervicale, jacuzzi, zona relax con tisane e avrai la possibilità di prenotare dei massaggi di coppia.

L’ideale per iniziare la giornata in perfetta armonia.


Passeggiata nel Parco del Valentino

Dopo la SPA, goditi una passeggiata nel vicino Parco del Valentino, lungo le rive del Po. 

Si tratta di uno dei luoghi più romantici di Torino, dove potrai scoprire il Borgo Medievale, ricostruzione fedele di un villaggio del XV secolo, e il Castello del Valentino, sede della Facoltà di Architettura.


Pranzo tipico Piemontese al Ristorante Porto di Savona

Fermati per pranzo in uno dei ristoranti più storici della città: il Ristorante Porto di Savona, affacciato su Piazza Vittorio Veneto. Aperto nel lontano 1863, è considerato un vero e proprio punto di riferimento per la cucina piemontese tradizionale.

L’ambiente conserva un fascino d’epoca con arredi sobri, pareti ricche di fotografie e dettagli che raccontano oltre 150 anni di storia.

Tra le specialità tipiche non può mancare il vitello tonnato, l’antipasto più celebre del Piemonte, con fettine sottili di vitello e salsa cremosa al tonno, e il bonet, il classico dolce al cucchiaio a base di cacao, amaretti e rum.


Passeggiata in centro tra Galleria Subalpina, Palazzo Carignano e Piazza San Carlo

Il weekend romantico a Torino può concludersi con una passeggiata tra le vie più eleganti e ricche di storia della città, dove l’atmosfera regale si respira in ogni dettaglio.

Parti dalla Galleria Subalpina, tra Piazza Castello e Piazza Carlo Alberto, uno degli angoli più suggestivi della città. 

Progettata nel 1873, è un raffinato passaggio coperto in ferro e vetro, che ricorda le gallerie parigine. 

L’atmosfera qui è d’altri tempi: tra boutique vintage, caffè storici e una luce soffusa che filtra dal tetto vetrato, la Galleria è perfetta per una breve sosta o per scattare foto di coppia in un contesto romantico e retrò.

Prosegui poi verso Palazzo Carignano, uno degli edifici barocchi più belli d’Italia e sede del primo Parlamento del Regno d’Italia. 

Altro capolavoro progettato da Guarino Guarini, questa volta per i principi di Carignano.

Questo palazzo in mattoni rossi colpisce per la sua facciata ondulata e oggi ospita il Museo del Risorgimento.

Concludi la passeggiata in Piazza San Carlo, soprannominata il “salotto di Torino”. Questa elegante piazza porticata è dominata dalle Chiese gemelle di Santa Cristina e San Carlo, e impreziosita da caffè storici come il Caffè San Carlo e il Caffè Torino, dove puoi respirare tutto il fascino aristocratico della città.

Se ti resta ancora un po’ di tempo, ti suggeriamo di esplorare anche Via Po e magari fare un’ultima sosta in una cioccolateria artigianale per assaggiare i famosi gianduiotti.

In conclusione:

Ringraziamo Turismo Torino e Provincia per averci invitato a scoprire meglio questa meravigliosa città.

Ne parliamo anche sui nostri profili social e in particolare ti invitiamo a scoprire il cuore di Torino attraverso la nostra guida per una Fuga Romantica a Torino e il Reel per immergerti ancora di più nell’atmosfera elegante e raffinata dei Musei Reali.

Speriamo che il nostro itinerario per un weekend romantico a Torino ti sia stato utile! Se hai più tempo da dedicare alla città, ti invitiamo a leggere anche il nostro itinerario insolito di 3 giorni a Torino.

E se hai dei consigli da condividere con tutti i lettori, scrivili pure nei commenti!

Noi, come sempre, ti diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere.

palazzo uffici olivetti ivrea
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Sito UNESCO di Ivrea: la città ideale di Olivetti

Una città industriale che ha fatto la storia (e continua a ispirare)

Nel cuore del Piemonte esiste una città diversa da tutte le altre: Ivrea. Non è solo un centro industriale, ma un laboratorio sociale e culturale nato dal sogno di Camillo e Adriano Olivetti. Qui, tra gli anni ’30 e ’60, è stata costruita una città a misura d’uomo, dove il lavoro non era solo produzione, ma anche dignità, bellezza e comunità.

Dal 2018, Ivrea è riconosciuta come Patrimonio Mondiale UNESCO per il suo eccezionale valore culturale legato alla visione industriale e sociale di Adriano Olivetti. 

Ma cosa visitare? Di seguito ti raccontiamo la nostra esperienza.

Inizia dal Visitor Centre, il punto di partenza per esplorare Ivrea

modellino visitor centre ivrea

Per comprendere appieno la visione olivettiana, il Visitor Centre in Via Jervis 11 è il luogo ideale da cui partire. Qui troverai mappe, plastici 3D e personale pronto a raccontarti la storia di questo incredibile sito UNESCO. L’ingresso è gratuito!

Orari di apertura:

  • Dal 16 marzo al 15 ottobre: dal martedì alla domenica e festivi, 10:00–18:00
  • Dal 16 ottobre al 15 marzo: venerdì, sabato, domenica e festivi, 10:00–18:00
  • Negli altri giorni, aperto su prenotazione o su chiamata 

Contatti:

Telefono: +39 379 1694756 

Email: unescovisitorcentre@ivreacittaindustriale.it

Core Zone: il cuore pulsante della visione olivettiana

La Core Zone rappresenta il nucleo originario del progetto di Adriano Olivetti. 

Qui si trovano edifici emblematici che testimoniano l’integrazione tra industria, architettura e servizi sociali. 


La Fabbrica dei Mattoni Rossi: l’inizio del sogno industriale di Olivetti

La Fabbrica dei Mattoni Rossi, progettata da Camillo Olivetti all’inizio del Novecento, rappresenta il primo passo concreto della visione industriale che ha reso Ivrea una città unica nel suo genere. 

Costruita nel 1896 lungo Via Jervis, questa struttura segna l’avvio della produzione Olivetti e diventa il simbolo della trasformazione di Ivrea da borgo piemontese a capitale dell’innovazione industriale italiana. 

Oggi, la Fabbrica dei Mattoni Rossi è parte integrante del sito UNESCO “Ivrea, città industriale del XX secolo” e testimonia il desiderio di Camillo Olivetti di creare un’industria che fosse moderna, efficiente ma anche profondamente umana. 


Le Officine ICO: il cuore pulsante della produzione Olivetti

Le Officine ICO (Industrie Camillo Olivetti) sono il cuore storico e simbolico della produzione olivettiana a Ivrea. Realizzate tra il 1937 e il 1958, rappresentano uno degli esempi più significativi di architettura industriale moderna in Italia. 

Progettate da architetti innovativi come Luigi Figini e Gino Pollini, le Officine ICO incarnano perfettamente la filosofia di Adriano Olivetti, che immaginava spazi produttivi luminosi, razionali e a misura d’uomo, in totale contrasto con l’idea di fabbrica cupa e alienante.

Con le loro grandi vetrate, le linee essenziali e l’integrazione armoniosa con il paesaggio urbano, queste officine non erano solo un luogo di lavoro, ma anche uno spazio dove il benessere dei lavoratori veniva messo al centro. 

Qui nascevano le celebri macchine da scrivere Olivetti, come la Lettera 22, simbolo di design e innovazione, apprezzata in tutto il mondo.


Il Palazzo Uffici Olivetti: dove l’architettura favorisce il dialogo

scalata palazzo uffici olivetti ivrea

Progettato tra il 1960 e il 1963 dagli architetti Marcello Nizzoli, Annibale Fiocchi e Gian Antonio Bernasconi, il Palazzo Uffici Olivetti rappresenta uno dei capolavori dell’architettura moderna italiana.

Il cuore del palazzo è la sua straordinaria scala centrale, un’opera architettonica che lascia senza fiato. La spirale geometrica che si innalza verso un soffitto esagonale ricoperto da una luminosa struttura a nido d’ape è molto più di un semplice elemento funzionale: è una vera e propria scultura abitabile, simbolo di come anche i luoghi del lavoro potessero essere attraversati dalla bellezza. 

Questa scala monumentale, protagonista di numerosi scatti fotografici, è oggi uno degli scorci più amati e rappresentativi dell’architettura moderna italiana, ma non è solo un elemento funzionale, è un vero e proprio simbolo dell’innovazione e della visione olivettiana: favorire l’incontro e la comunicazione tra le persone.


Talponia: l’architettura che si fonde con la natura

Il complesso residenziale noto come Talponia rappresenta un esempio straordinario di integrazione tra architettura e paesaggio. Progettato tra il 1968 e il 1971 dagli architetti Roberto Gabetti, Aimaro Oreglia d’Isola e Luciano Re, su commissione della Olivetti, Talponia fu concepito per ospitare temporaneamente i dipendenti dell’azienda. 

La particolarità di Talponia risiede nella sua progettazione: lunga circa 300 metri, si sviluppa su due piani con una pianta semicircolare, completamente interrata, ad eccezione della facciata rivolta verso una corte interna, presenta un tetto pavimentato accessibile dalla strada, che funge da terrazza panoramica affacciata su una collina. 

Gli alloggi sono disposti lungo una strada coperta e si affacciano su una vetrata continua che offre una vista sul bosco circostante. Il parcheggio delle auto, anch’esso interrato, e la copertura a prato contribuiscono all’armonia tra l’edificio e l’ambiente naturale, da cui deriva il soprannome “Talponia”. 


Centro dei Servizi Sociali e Biblioteca: l’anima culturale e sociale della visione olivettiana

Il Centro dei Servizi Sociali Olivetti ospitava una biblioteca aziendale, un’infermeria, servizi di assistenza sociale e un ufficio del personale, offrendo ai dipendenti e alle loro famiglie spazi dedicati alla cultura, alla salute e al benessere. 

La biblioteca, in particolare, era un centro culturale vivace, con un’intensa attività di prestiti e consultazioni, e organizzava conferenze, concerti e mostre d’arte, contribuendo a creare un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo. 

Oggi, il Centro dei Servizi Sociali continua ad essere un luogo di aggregazione e formazione, ospitando attività culturali e sociali che mantengono viva l’eredità olivettiana.


Chiesa di San Bernardino: un bene FAI che testimonia l’attenzione di Olivetti per la spiritualità e la comunità. 

chesa di san bernardino affreschi ivrea

La Chiesa di San Bernardino a Ivrea è un gioiello del Rinascimento piemontese, situata nel cuore dell’area industriale Olivetti, oggi riconosciuta come sito UNESCO.

Costruita tra il 1455 e il 1457 dai Frati Minori Osservanti, la chiesa è celebre per il ciclo di affreschi “Vita e Passione di Cristo” realizzato da Giovanni Martino Spanzotti tra il 1480 e il 1490, considerato uno dei capolavori della pittura padana quattrocentesca .

Nel 1907, Camillo Olivetti acquistò il complesso per avvicinarsi alla sua fabbrica, trasformandolo successivamente nella residenza di famiglia. Nel 1955, la chiesa fu restaurata, preservando gli affreschi e l’architettura originale. Nel 2023, la famiglia Olivetti ha donato la chiesa al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), che ha avviato un progetto di restauro e valorizzazione.

Buffer Zone: l’espansione della città ideale

La Buffer Zone comprende le aree attorno ai principali edifici olivetani.

Serve a mantenere l’equilibrio tra città, architettura e paesaggio, evitando che nuove costruzioni o trasformazioni urbane alterino il valore culturale del sito UNESCO.


Quartiere Residenziale di Canton Vesco

Il Quartiere Residenziale di Canton Vesco, situato nella zona sud della città di Ivrea, fu sviluppato per offrire abitazioni confortevoli e integrate nel verde ai dipendenti dell’azienda .

Il progetto coinvolse architetti e urbanisti di rilievo, tra cui Ugo Sissa, Italo Lauro, Marcello Nizzoli, Annibale Fiocchi e Giuseppe Mario Oliveri . 

Il quartiere si estende su circa 400.000 metri quadrati e comprendeva non solo residenze, ma anche servizi essenziali per la comunità.


Chiesa del Sacro Cuore di Gesù

chiesa nel quartiere di Canton Vesco ivrea

La Chiesa del Sacro Cuore di Gesù nel quartiere Canton Vesco di Ivrea, si distingue per la sua copertura innovativa, che conferisce all’edificio un aspetto dinamico e moderno. 

La struttura richiama volutamente una tenda, simbolo biblico di peregrinazione e accoglienza, a sottolineare l’idea che la fede non sia una realtà statica, ma un percorso condiviso, un rifugio temporaneo lungo la strada della vita.


Asilo Nido, oggi sede dell’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa.

L’Asilo Nido Olivetti, sempre nel quartiere di Canton Vesco di Ivrea, rappresenta un esempio pionieristico di architettura educativa integrata nel contesto urbano e sociale.

L’asilo adottava un approccio educativo ispirato al metodo Montessori, promuovendo l’autonomia e la libertà dei bambini. Gli spazi erano progettati per stimolare l’esplorazione: i bambini potevano giocare all’aperto e persino accedere al tetto, trasformato in un’area sicura per il gioco, favorendo un contatto diretto con l’ambiente circostante.

Oggi, l’edificio ospita l’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa, istituito nel 2005 in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Regione Piemonte, il Comune di Ivrea e Telecom Italia.  

L’archivio conserva oltre 82.000 rulli di film realizzati a partire dai primi anni del Novecento, documentando la storia industriale italiana.  

Dotato di un laboratorio interno, l’archivio digitalizza e restaura pellicole e nastri magnetici, garantendo la preservazione e la diffusione di questo patrimonio audiovisivo. 


Case per dirigenti e famiglie numerose

quartiere canton vesco

Il quartiere residenziale di Canton Vesco a Ivrea, fu concepito per ospitare sia le famiglie numerose dei dipendenti che i dirigenti dell’azienda, promuovendo un modello di convivenza integrata e armoniosa .

Le abitazioni destinate alle famiglie numerose erano progettate per offrire spazi funzionali e confortevoli, con soluzioni architettoniche che includevano piccoli giardini privati e orti, favorendo l’autonomia e la qualità della vita quotidiana. Queste case, spesso organizzate su due piani, riflettevano l’attenzione di Olivetti per le esigenze delle famiglie operaie, garantendo loro un ambiente abitativo dignitoso e stimolante .

Le residenze destinate ai dirigenti erano caratterizzate da un design moderno e raffinato, offrivano maggiore privacy e comfort, rispecchiando il ruolo e le responsabilità dei dirigenti all’interno dell’azienda.

La coesistenza di queste diverse tipologie abitative all’interno dello stesso quartiere testimonia la volontà di Olivetti di superare le barriere sociali, promuovendo un senso di comunità e appartenenza tra tutti i dipendenti.


Laboratorio-Museo Tecnologic@mente: dove scoprire i tesori tecnologici che hanno reso Ivrea un punto di riferimento mondiale.

Il Laboratorio-Museo Tecnologic@mente di Ivrea è un luogo unico dove storia, innovazione e formazione si incontrano per raccontare l’eccezionale eredità tecnologica della Olivetti e offre ai visitatori un’esperienza immersiva tra esposizioni storiche e laboratori didattici. 

Il museo ospita una ricca collezione di macchine da scrivere, calcolatrici meccaniche ed elettroniche, e personal computer che hanno segnato l’evoluzione tecnologica del XX secolo. Tra i pezzi più iconici spicca la Olivetti Programma 101, considerata da molti il primo personal computer della storia. 

Progettata tra il 1962 e il 1964 dall’ingegnere Pier Giorgio Perotto e presentata al pubblico nel 1965, la P101 rappresentò una rivoluzione nel mondo dell’informatica, grazie al suo design compatto e alle funzionalità avanzate per l’epoca. 

Oltre alla parte museale, Tecnologic@mente è anche un centro educativo all’avanguardia. Le aule attrezzate e i laboratori offrono attività didattiche rivolte a studenti di tutte le età, con percorsi che spaziano dalla programmazione con Arduino alla stampa 3D, dall’intelligenza artificiale alla robotica. Questi laboratori inclusivi mirano a stimolare la creatività e la voglia di sperimentare.


Archivio Storico Olivetti nella Villa Casana

Costruita nei primi anni del Novecento, Villa Casana è una villa storica situata su un’altura che offre una vista panoramica sulla città di Ivrea e sulle montagne circostanti. Nel 1952, la proprietà venne acquistata dalla Olivetti, che la ristrutturò e la adibì prima a uffici e successivamente a scuola dell’infanzia.

Dal 1987, Villa Casana è sede dell’Archivio Storico Olivetti, diventando un luogo simbolico dove passato e presente si incontrano. Nel 1998, l’archivio e i suoi fondi documentari sono stati riconosciuti di “notevole interesse storico” dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

Il patrimonio dell’archivio comprende una vasta gamma di materiali: documenti aziendali, lettere, libri, giornali, riviste, manifesti, disegni, fotografie, audiovisivi, prodotti, modellini e plastici. L’archivio è gestito dall’Associazione Archivio Storico Olivetti, che si occupa della raccolta, riordino, conservazione, studio e promozione di questo vasto patrimonio. 

Oltre alla conservazione dei materiali, l’Archivio Storico Olivetti svolge un’intensa attività di ricerca e divulgazione. Collabora con studiosi, ricercatori e istituzioni culturali per promuovere la conoscenza della storia e dei valori olivettiani. Organizza mostre (come quella di cui vi parliamo nel prossimo paragrafo), conferenze, studi e pubblicazioni, contribuendo a mantenere viva la memoria di un’azienda che ha segnato profondamente la storia industriale e culturale italiana. 

Olivetti e i fotografi della Magnum

Fino al 26 ottobre 2025, il Museo Civico P.A. Garda ospita la mostra “Olivetti e i fotografi della Magnum”, che racconta la collaborazione tra l’industria Olivetti e quattro grandi maestri dell’agenzia Magnum Photos: Wayne Miller, Erich Hartmann, Henri Cartier-Bresson e Sergio Larrain. 

Attraverso i loro scatti, realizzati tra gli anni ’50 e ‘60, si esplora l’universo Olivetti, dai negozi di San Francisco alle fabbriche in Sud America, passando per le sedi produttive di Pozzuoli e gli spazi urbani di New York e Buenos Aires .

Queste immagini offrono una visione unica dell’azienda, evidenziando l’attenzione di Olivetti per il design, l’etica del lavoro e la qualità della vita dei dipendenti. 

In conclusione

Ivrea non è solo un sito UNESCO, ma un esempio concreto di come il lavoro possa creare comunità. 

Speriamo che questo articolo vi sia stato utile per la vostra prossima visita, se invece cercate altre esperienze da fare a Ivrea, te ne parliamo in qui

Se avete altre informazioni o esperienze da condividere, scrivetelo nei commenti! 

E noi, come sempre, vi diamo appuntamento al prossimo “Portami a vedere”.

Rafting Ivrea
I NOSTRI VIAGGI, ITALIA

Cosa vedere a Ivrea, 10 motivi + BONUS per visitarla

Ivrea è una di quelle città in grado di sorprendere. 

Magari non è ancora tra le mete più battute del Piemonte, ma credeteci: questa piccola perla custodisce bellezza, natura, storia industriale e angoli inaspettati tutti da scoprire. 

Noi abbiamo avuto la fortuna di viverla grazie al press tour organizzato da Turismo Torino e Provincia e dal Comune di Ivrea… e oggi vogliamo raccontarvela!

Abbiamo quindi raccolto per voi 10 motivi per cui dovreste mettere Ivrea in lista per il vostro prossimo weekend fuori porta. Alla fine dell’articolo, trovate anche qualche bonus per sapere dove mangiare bene e dove dormire in città.

1. Il Sito UNESCO dell’Architettura Olivettiana

Ivrea è Patrimonio UNESCO grazie all’eccezionale complesso architettonico e industriale legato alla visione di Camillo Olivetti, il padre, e Adriano Olivetti, imprenditore illuminato che ha rivoluzionato il concetto di fabbrica. Qui non si produceva solo, si costruiva una comunità.

Le ampie vetrate che facevano entrare luce naturale, migliorando la qualità della vita sul lavoro, molto prima che il benessere aziendale diventasse un tema centrale, ci fa capire quanto il loro approccio fosse rivoluzionario al tempo.

Inoltre pensate che attorno alla fabbrica, Adriano Olivetti fece costruire scuole, biblioteche, quartieri residenziali, impianti sportivi: un ecosistema urbano che metteva la persona al centro, quindi parliamo di un modello imprenditoriale innovativo e ancora oggi fonte di ispirazione.

Approfondiamo l’argomento della città ideale di Olivetti su questo articolo.


2. Avventura in Rafting con Eporedia Rafting Centre

Ivrea è una meta ideale per gli amanti degli sport fluviali, grazie alla presenza dello Stadio della Canoa e alle acque della Dora Baltea, che ospitano regolarmente competizioni nazionali e internazionali di rafting e canoa slalom. 

L’Eporedia Rafting Centre offre esperienze di rafting adatte a tutte le età, comprese attività per bambini a partire dai 6 anni, rendendo l’avventura accessibile anche alle famiglie. 

Le discese, come il “soft rafting”, permettono di esplorare la Dora Baltea in sicurezza, godendo di panorami unici sulla città e sulla natura circostante. 

Per chi cerca un’esperienza più culturale, l’attività “La Dora racconta” combina il rafting con una guida archeologica che narra la storia di Ivrea mentre si naviga il fiume. 

Durante i mesi estivi, il centro organizza anche discese con aperitivo, ideali per gruppi di amici e famiglie.

Partecipare a un’escursione con l’Eporedia Rafting Centre significa vivere Ivrea da una prospettiva diversa, unendo sport, natura e cultura in un’unica esperienza.

Noi abbiamo provato il rafting qui per la prima volta e non potevamo scegliere luogo migliore, è stato interessante ma anche troppo divertente!! 


3. Un panino da ricordare: il Trota di GiuLiVa Bistrocafè

A Ivrea, il GiuLiVa Bistrocafè è una tappa imperdibile per gli amanti del buon cibo. 

Il piatto forte è un panino! Sì, ma non uno qualunque. “Il Trota” di GiuLiVa Bistrocafè è uno di quei sapori che non si dimenticano facilmente. Sorprendente, creativo, goloso. 

Ve lo diciamo: è uno di quei motivi per cui vale la pena tornare a Ivrea solo per mangiarlo di nuovo!

La cucina, ispirata all’Asia ma radicata nei prodotti piemontesi, offre pranzi leggeri e gustosi.

Ma GiuLiVa Bistrocafè è rinomato anche per le sue colazioni, con croissant appena sfornati e paste fresche che deliziano i palati più esigenti. 

Inoltre, il locale ospita eventi culturali, come mostre d’arte contemporanea, rendendolo un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza gastronomica e culturale unica a Ivrea. 


4. Il Castello di Ivrea e i Camminamenti Panoramici

Il Castello di Ivrea, noto anche come il “castello dalle rosse torri”, è uno dei simboli più riconoscibili della città.

Risalente al XIV secolo, il castello ha svolto un ruolo cruciale nella storia della regione, fungendo da fortezza difensiva e successivamente da carcere fino al 1970 .

Dopo un lungo periodo di chiusura, il castello ha riaperto al pubblico nel luglio 2024, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare anche i camminamenti di ronda, mai accessibili prima.

Questi percorsi panoramici lungo le mura offrono viste mozzafiato sulla città e vi faranno sentire un po’ cavalieri medievali.

Durante la visita, è possibile anche esplorare il cortile interno e alcune delle antiche celle carcerarie, testimoni silenziosi di secoli di storia.


5. Street Art a sorpresa: l’eredità visiva di Olivetti sui muri di Ivrea

Passeggiando per Ivrea, è impossibile non notare le vivaci opere di street art che adornano muri e palazzi.

Queste creazioni non sono semplici decorazioni: sono omaggi alla visione di Adriano Olivetti e al patrimonio industriale della città.

Grazie al progetto [In]visible Ivrea, artisti come Ermenegildo Nilson e Rombo hanno reinterpretato iconografie storiche dell’Olivetti, come la Divisumma 24 e la Lettera 22, su edifici situati sia nel centro storico che nei quartieri residenziali. 

Queste opere non solo valorizzano l’estetica urbana, ma raccontano anche la storia e l’innovazione che hanno reso Ivrea un sito UNESCO


6. La Cattedrale e la Cripta Labirintica

Nel cuore del centro storico di Ivrea si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta, un capolavoro architettonico che racconta secoli di storia e spiritualità. Costruita su un’antica area sacra romana, è stata più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, unendo elementi romanici, barocchi e neoclassici.

Appena entrati, siamo rimasti senza fiato: gli interni sono eleganti, luminosi e ricchi di dettagli, con colonne imponenti e decorazioni che trasmettono un senso di pace e sacralità.

Ma il vero gioiello nascosto è la cripta sotterranea, un suggestivo labirinto di colonne e volte risalenti all’anno 1000. Qui si conservano affreschi del XV secolo, come una Madonna delle Grazie, e il sarcofago romano che custodisce le reliquie di San Besso.

Un luogo affascinante, silenzioso e misterioso, che vi consigliamo di visitare con una guida per ascoltare la sua storia e notare quei dettagli che altrimenti sarebbe impossibile cogliere.


7. Il Museo Tecnologic@mente e la P101: alle origini del personal computer

Se ami la tecnologia, non puoi perderti il Laboratorio Museo Tecnologic@mente di Ivrea, dedicato all’epopea dell’Olivetti.

Qui scoprirai il Programma 101, il primo personal computer da tavolo al mondo, e potrai ripercorrere la storia dell’innovazione italiana, dalle macchine da scrivere all’informatica.

Il museo propone visite guidate nei weekend e attività didattiche per scuole e gruppi, con laboratori pensati per stimolare la creatività e la voglia di sperimentare tra i più giovani.

Un vero tuffo nel passato… che parla però al futuro.


8. La Chiesa di San Bernardino: un gioiello quattrocentesco del FAI

La Chiesa di San Bernardino è un capolavoro del XV secolo noto per il ciclo di affreschi di Giovanni Martino Spanzotti, che raccontano la Vita e la Passione di Cristo con scene suggestive come l’Annunciazione e il Giudizio Universale.

Acquisita dalla famiglia Olivetti nel 1907 e restaurata negli anni ’50, oggi la chiesa è un bene del Fondo Ambiente Italiano (FAI) e si può visitare solo su prenotazione o durante eventi speciali.

Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarla in compagnia di una “spilla d’oro“, si tratta di un riconoscimento che veniva conferito ai dipendenti dopo ben 25 anni di lavoro in Olivetti, ed è stato magico ascoltarne i racconti in un luogo così profondamente legato alla storia di Olivetti e della città di Ivrea.


9. Museo Civico Archeologico P.A. Garda: un viaggio tra storia e arte orientale

Situato nel cuore di Ivrea, il Museo Civico Pier Alessandro Garda offre un’affascinante immersione nella storia e nell’arte. La collezione archeologica del museo presenta reperti che vanno dal Neolitico al periodo basso medievale.

La parte che ci ha più colpito è però la collezione d’arte orientale, frutto della passione di Pier Alessandro Garda, che nel 1874 donò alla città oltre 500 opere provenienti dal Giappone, tra cui lacche, porcellane e oggetti in metallo. 

Il museo ospita anche mostre temporanee di rilievo, noi per esempio abbiamo visitato la mostra “Olivetti e i fotografi della Magnum”.


10. I 5 Laghi di Ivrea: un’oasi tra natura e silenzio

A pochi minuti dal centro, i Cinque Laghi di Ivrea — Sirio, Pistono, Nero, San Michele e Campagna — offrono uno scenario naturale mozzafiato, ideale per camminate o momenti di puro relax immersi nel verde.

Formati da un’antica erosione glaciale, questi laghi si trovano all’interno dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, un ecosistema unico che regala panorami spettacolari in ogni stagione.

Un luogo perfetto per staccare la spina e ritrovare il contatto con la natura.

Noi non abbiamo avuto abbastanza tempo per visitarli bene quindi sicuramente torneremo per un bel trekking o una giornata di relax, magari al lago Sirio, il più grande e balneabile!


BONUS: Dove Mangiare e Dormire a Ivrea

Dove dormire: 3T Boutique Hotel

Se cercate un alloggio che unisca innovazione, sostenibilità e tradizione, il 3T Boutique Hotel è la scelta perfetta. Design curato, accoglienza impeccabile e posizione strategica per esplorare la città.

Dove mangiare: 

  • Radici Cucina Genuina: per assaporare la vera cucina piemontese in chiave moderna. Materie prime locali, piatti stagionali e sapori autentici che vi conquisteranno dal primo assaggio.
  • La Direzione del Benessere: ve lo consigliamo se siete di corsa ma non volete rinunciare al gusto e cercate soluzioni salutari. Troverete piatti bilanciati e un’atmosfera giovane e dinamica.

Una nota sul Carnevale…

Ivrea è famosa anche per il suo Carnevale Storico, conosciuto in tutto il mondo per la spettacolare Battaglia delle Arance. 

Non abbiamo ancora avuto il piacere di viverlo in prima persona, ma chissà… forse un giorno! Intanto lo teniamo in wishlist!


In conclusione

Ivrea ci ha davvero sorpresi. È una città che mescola sapientemente natura, cultura, storia industriale e avventure outdoor. 

Speriamo che questo articolo vi sia stato utile per organizzare il vostro viaggio!

Se avete altri consigli o segnalazioni da aggiungere alla nostra guida, scriveteli nei commenti: siamo sempre felici di scoprire qualcosa di nuovo grazie a voi.

E come sempre vi diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere!


Equioasi Arcadia cavallo
I NOSTRI VIAGGI, ITALIA

12 Esperienze in Valdera: Toscana

La Toscana che non ti aspetti, lontana dal turismo di massa

Quando si pensa alla Toscana, spesso vengono in mente Firenze, Siena o la Val d’Orcia.

Ma c’è una Toscana meno conosciuta, lontana dal turismo di massa, che offre un’esperienza autentica tra borghi incantevoli, natura incontaminata e buon cibo.

Questa è la Valdera, una terra che abbiamo avuto il piacere di scoprire grazie a Visit Valdera.

In questo articolo ti proponiamo 12 esperienze imperdibili in Valdera, per scoprire il suo lato più autentico!

1. Visitare il Museo Piaggio di Pontedera

Il Museo Piaggio di Pontedera è una tappa imperdibile per gli amanti della Vespa e della storia del design italiano.

All’interno si trova un’esposizione che ripercorre l’evoluzione della Vespa dal 1946 ad oggi, con modelli iconici come la Vespa autografata da Salvador Dalí e la Vespa comparsa nei film di James Bond o La Dolce Vita.

Oltre alla collezione permanente, il museo ospita mostre temporanee ed eventi.

L’ingresso è gratuito, ma è consigliata la prenotazione online.

Orari di apertura: Martedì-Sabato (9:30-12:30, 14:00-17:00), seconda e quarta domenica del mese.

Ti invitiamo a vedere il Reel dove te lo raccontiamo meglio!!


2. Esplorare la Valdera in Vespa

Noleggiare una Vespa è il modo perfetto per esplorare le colline toscane con un tocco di libertà e stile. Grazie a Piaggio Bus Draghi, abbiamo attraversato itinerari panoramici visitando luoghi affascinanti come:

Lajatico, il borgo natale di Bocelli, arricchito da murales e installazioni artistiche.

• il Teatro del Silenzio a Lajatico, l’anfiteatro dove Andrea Bocelli si esibisce ogni anno.

Peccioli, con il suo progetto innovativo di ripopolamento e opere d’arte contemporanea.

Questa esperienza è perfetta per chi desidera scoprire la Toscana in un modo originale e coinvolgente.


3. Passeggiare nel centro di Pontedera tra arte urbana e installazioni contemporanee

Grazie a Visit Valdera, abbiamo esplorato il centro storico di Pontedera, scoprendo un mix di street art e sculture contemporanee.

Tra le installazioni più iconiche:

Ikaria Grande di Igor Mitoraj, una scultura affascinante e misteriosa.

Toro di Pietro Cascella, un simbolo di forza e determinazione.

Il Muro di Enrico Baj, un’esplosione di colori e ironia.

Maternità di Giuliano Vangi che celebra la vita e la femminilità in modo intenso e toccante.

Le panchine d’autore, vere e proprie opere di design urbano.

Pontedera è un vero museo a cielo aperto, perfetto per una passeggiata all’insegna dell’arte.


4. Pedalare tra borghi e natura in E-Bike

Esplorare la Valdera in E-Bike è un’esperienza unica per immergersi nei paesaggi toscani.

Grazie a Taddei Bike Rental, abbiamo attraversato borghi e colline panoramiche, tra cui:

Santo Pietro Belvedere, con le installazioni artistiche e il suo affaccio spettacolare.

Parlascio, un borgo autentico immerso nella natura

Ceppato, dove il verde domina il paesaggio.

Per gli appassionati di ciclismo, consigliamo anche la Randonnée MTB della Valdera, un evento che attira ciclisti da tutta Italia.

Questo evento non competitivo attraversa alcuni degli scenari più spettacolari della zona, con percorsi di diversa difficoltà che permettono di mettersi alla prova e di vivere una giornata all’insegna dello sport e della natura.


5. Vivere un’avventura con l’Escape Village a Palaia

L’Escape Village di Palaia trasforma il borgo in un’avventura interattiva.

Grazie a Sheila di Palaia Toscana, abbiamo risolto enigmi e scoperto il paese attraverso una missione digitale che mescola storia e leggenda.

Un’esperienza coinvolgente e divertente, perfetta per scoprire Palaia in modo originale!


6. Degustare i vini toscani in una cantina storica

Nel cuore della Valdera, Usiglian del Vescovo offre degustazioni di vini pregiati accompagnati da prodotti tipici.

Durante la visita abbiamo scoperto:

• Il processo di vinificazione nella storica barricaia.

• L’abbinamento perfetto tra vini locali, formaggi e salumi toscani.

Un’esperienza imperdibile per gli amanti del vino e della cultura enogastronomica.

Se ami questo tipo di esperienze ti invitiamo a leggere la nostra rubrica dedicata all’enogastronomia in viaggio.


7. Fare un trekking coinvolgendo tutti e cinque i sensi

Il borgo abbandonato di Toiano è il punto di partenza per un trekking che coinvolge tutti i sensi.

Con la guida ambientale Chiara, abbiamo scoperto:

• Fotografie di Fossili marini, testimonianza di un’antica era geologica.

• Profumi delle erbe spontanee usate in cucina.

• Racconti e leggende locali.

Un’escursione perfetta per chi ama immergersi nella natura.


8. Ammirare il tramonto sulla Sky Bench della Madonna dei Monti

La Sky Bench è una panchina panoramica che offre una delle viste più belle della Valdera, perfetta per rilassarsi e scattare foto mozzafiato al tramonto.

Un luogo suggestivo che merita assolutamente una sosta!


9. Cavalcare tra le colline toscane

Presso Equioasi Arcadia, abbiamo vissuto un’esperienza equestre etica e rispettosa del benessere animale.

Qui i cavalli vivono liberi nei pascoli e vengono montati senza morso, promuovendo una connessione autentica tra cavallo e cavaliere.

Oltre alle passeggiate, il centro offre anche percorsi di ippoterapia.


10. Assaporare la cucina toscana

Durante il nostro soggiorno, abbiamo scoperto tre locali che consigliamo per un’esperienza gastronomica indimenticabile.

Alterno (Pontedera): cucina toscana rivisitata in chiave moderna.

Garibaldi Innamorato (Casciana Terme): piatti tipici e ambiente accogliente.

Gran Caffè delle Terme (Casciana Terme): brunch e colazioni gourmet.

Perfetti per un viaggio attraverso i sapori autentici della Valdera!


11. Relax alle Terme di Casciana

Le Terme di Casciana sono l’ideale per concedersi momenti di puro benessere.

Tra le esperienze proposte:

• Piscina termale esterna, immersa nella natura.

• Trattamenti benessere e massaggi.

• Percorsi vascolari e terapie rilassanti.

Un’ottima tappa per rigenerarsi dopo giornate intense!


12. Il Telefono del Vento: un filo invisibile tra cielo e terra

A Lajatico, il Telefono del Vento è un’installazione emozionante che permette di “parlare” con chi non c’è più.

Ispirato all’installazione giapponese di Ōtsuchi, è un luogo di riflessione e connessione profonda.

Un’esperienza toccante in un angolo di Toscana pieno di magia.


Dove dormire in Valdera

Dopo giornate intense tra borghi, natura ed esperienze indimenticabili, concedersi un soggiorno in un luogo accogliente è fondamentale per ricaricare le energie. 

Noi abbiamo scelto Villa Borri, un’elegante dimora storica nel cuore di Casciana Terme.

Le camere e gli appartamenti sono arredati con materiali tradizionali come cotto e legno, creando un’atmosfera calda e rilassante.

La struttura si trova a pochi passi dalle famose terme di Casciana, il che la rende perfetta per chi desidera combinare un soggiorno rigenerante con i benefici delle acque termali.

Inoltre soggiornare a Casciana Terme significa avere anche l’opportunità di scoprire questo borgo, un piccolo gioiello della Valdera.

Passeggiando per il centro si respira un’aria tranquilla e rilassata, con piazze eleganti e meravigliosi edifici storici.

Per concludere

Se cerchi un angolo di Toscana lontano dal turismo di massa, dove natura, storia e tradizione si fondono in un’esperienza autentica, la Valdera è la meta che fa per te. 

Con la speranza che questo articolo ti sia stato di aiuto, ti ringraziamo per averlo letto fino alla fine.

Se hai altri suggerimenti o vuoi dirci cosa ne pensi lascia un commento e noi come sempre ci vediamo al prossimo Portami a Vedere.

londra
EUROPA, I NOSTRI VIAGGI

Londra in 4 giorni: itinerario

Esplorando l’anima della città

Benvenuti a Londra, una città intrisa di storia millenaria, cultura affascinante e una vivace scena contemporanea. 

Se hai a disposizione 4 giorni per immergerti nell’anima di questa metropoli unica, preparati ad un’esperienza indimenticabile! 

Questo itinerario ti condurrà attraverso alcuni dei luoghi più iconici di Londra, offrendoti un assaggio di tutto ciò che questa città ha da offrire.

GIORNO 1

Bene! Diamo il via alla scoperta di una città dalle mille sfaccettature.

Benvenuto al LONDON EYE, la famosa ruota panoramica che si trova sulla riva sud del Tamigi, uno dei simboli di Londra.

È possibile salire ma data la grande affluenza di turisti meglio prenotare il biglietto on-line per evitare lunghe code.

Poco distante si trovano il PALAZZO di WESTMINSTER, ossia l’edificio del Parlamento inglese dove hanno sede importanti cerimonie di Stato e il suo orologio, il famosissimo BIG BEN.

Proseguiamo con l’ABBAZIA DI WESTMINSTER, famosa per essere il luogo delle incoronazioni e di sepoltura dei sovrani d’Inghilterra.

Passando di fronte alla HOUSEHOLD abbiamo assistito ad una breve, ma molto interessante, cerimonia a cavallo.

Proseguendo troviamo ST JAMES’S PARK, il più antico tra i parchi Reali di Londra.

Con il suo laghetto, abbiamo notato tanti animali al suo interno: cigni, anatre, oche e pellicani oltre ai vari scoiattoli che sfrecciavano nel verde del parco.

A poca distanza si raggiunge BUCKINGHAM PALACE, la residenza ufficiale del sovrano del Regno Unito.

Qui siamo riusciti anche a vedere il cambio della guardia, controlla però il sito ufficiale per rimanere aggiornato sugli orari e i giorni nei quali avviene la cerimonia.

Considera che in caso di pioggia potrà essere annullata anche 15 minuti prima.

Ci spostiamo verso TRAFALGAR SQUARE, questa piazza venne dedicata al ricordo della battaglia di Trafalgar dove l’Inghilterra sconfisse le flotte di Francia e Spagna durante le guerre napoleoniche.

Qui troviamo anche il NATIONAL GALLERY, un museo enorme e bellissimo che può essere visitato gratuitamente, meglio prenotare on-line la visita, anche se gratuita, per evitare di fare file.

GIORNO 2

Un altro simbolo della città è il famosissimo TOWER BRIDGE, venne costruito come alternativa al London Bridge per attraversare il Tamigi e dal 1894 fa parte dello skyline di Londra.

È possibile visitarlo anche all’interno, noi ci siamo limitati ad ammirarlo da fuori.

Ci è piaciuto tantissimo, per i suoi colori e la sua architettura, è ancora più spettacolare al tramonto e illuminato di notte diventa magico.

Attraversando il ponte si arriva alla TOWER of LONDON, una fortezza posta al centro di Londra sulla riva nord del Tamigi. 

Venne costruita nel 1066 e nel corso dei secoli subì svariati assedi, in quanto il suo controllo è sempre stato ritenuto fondamentale per il controllo della nazione.

Passiamo ora ad un’altra cattedrale famosissima a Londra, la Cattedrale di ST. PAUL, meravigliosa è dir poco.

La cupola domina l’esterno della cattedrale e l’intero panorama della città.

Si può ammirare anche dall’alto perché a pochi passi dalla Cattedrale è possibile salire gratuitamente al Roof Terrace del One New Chance che si trova al sesto piano.

Da qui la vista è pazzesca!!

Attraversiamo il MILLENNIUM BRIDGE per raggiungere il TATE MODERN, un altro enorme museo, questa volta di arte moderna, visitabile per lo più gratuitamente, solo alcune aree necessitano di un biglietto.

Passiamo ai grattaceli spettacolari di CANARY WHARF sede di molte banche e studi professionali di un certo spessore. 

Oggi sta diventando sempre di più una destinazione per lo shopping, mentre un tempo veniva sfruttata per il suo molo.

Nonostante l’atmosfera urbana e commerciale è ricca di spazi verdi e romantici canali.

Vi abbiamo parlato delle mille sfaccettature di Londra, questo quartiere infatti è totalmente diverso da qualsiasi altro visto finora, siamo a CAMDEN TOWN, famosa per i suoi colori, il suo mercato, lo street food e lo stile di vita alternativo, eccentrico e trasgressivo dei suoi abitanti.

Dobbiamo confessare che non si tratta della zona che amiamo di più, è tutto troppo esagerato per i nostri gusti, ma va comunque collocato tra le zone più particolari da vedere.

Questa parte di Londra invece l’abbiamo davvero amata, ci troviamo a COVENT GARDEN, il centro della vita culturale e artistica di Londra.

Qui si trova la Royal Opera House, uno dei più importanti teatri d’opera del mondo, inoltre abbiamo passeggiato osservando il caratteristico mercatino di creazioni artistiche, souvenir e graziosi atelier.

Per provare il cibo proveniente da quasi tutto il mondo ti consigliamo il SEVEN DIALS MARKET, si tratta di un’area su più livelli con decine di micro ristoranti e bar che offrono una scelta quasi infinita di pietanze!!

GIORNO 3

Hai presente le classiche casette dai colori pastello che si vedono sempre nei film ambientati a Londra? Si trovano a NOTTING HILL, in particolare ricorderai la libreria famosissima del film con Julia Roberts e Hugh Grant.

Poco distante ci ha colpito la street art di PORTOBELLO ROAD.

Attraversiamo HYDE PARK che, con i suoi 140 ettari, rappresenta il parco più grande del centro di Londra. 

Il luogo perfetto per rilassarsi e passeggiare immersi nel verde.

Raggiungiamo quindi il NATIONAL HISTORY MUSEUM.

Lo abbiamo adorato, sia all’esterno perché sembra di essere catapultati direttamente in un film di Harry Potter per la sua architettura, sia all’interno.

È immenso, per visitarlo tutto serve almeno mezza giornata, non avendo tanto tempo a disposizione abbiamo visitato solo alcune aree.

Spettacolare lo scheletro della balenottera azzurra appeso al soffitto all’ingresso e sai qual’è la notizia bomba?

È totalmente gratuito! Non puoi perderlo assolutamente.

Questa invece è una mostra immersiva permanente che si chiama FRAMELESS, a pochi passi da Marble Arch, un pò costosa ma super emozionante. 

Probabilmente la mostra immersiva più bella mai vista finora.

Un must quando si tratta di shopping a Londra sono gli HARRODS, non abbiamo comprato nulla, anche perché i prezzi sono folli, eravamo solo curiosi di immergerci nel mood del più famoso centro commerciale di lusso della città.

GIORNO 4

Iniziamo il nostro quarto e ultimo giorno alla BRITISH LIBRARY, la biblioteca nazionale del Regno Unito e una delle più importanti al mondo.

Al centro si trova una torre di vetro di 6 piani contenente la “biblioteca del Re” ed è spettacolare, ci ha fatto ripensare molto ad una scena del film Interstellar.

Vicino alla biblioteca troviamo la KING’S CROSS STATION, la stazione ferroviaria di Londra dove si trova anche il binario 9 e tre quarti del film Harry Potter, è stato però spostato dalla posizione originaria ed è diventata la classica “trappola per turisti” con il tipico negozietto di souvenir accanto.

A nostro avviso invece, merita molto di più una visita la stazione di ST PANCRAS, costruita durante l’età vittoriana.

L’esterno della struttura è particolarmente suggestivo e sembra di tornare indietro nel tempo, o dentro ad un film.

Da FORTNUM E MAISON ci siamo mangiati dei mega gelatoni e fatto brunch pazzeschi, si tratta però di un luogo molto, molto turistico.

Ma a volte turistico non significa cattivo, giusto?

Passiamo ora a due grandi classici: OXFORD STREET che con i suoi 2 km di lunghezza rappresenta la via commerciale più grande d’Europa e PICCADILLY CIRCUS, famosa per le enormi insegne luminose delle varie pubblicità.

Un altro quartiere caratteristico da visitare a Londra è SOHO, è il centro della movida con la vita notturna, i movimenti artistici, la zona più trasgressiva se consideriamo i sexy shop e i bar gay.

Il quartiere è particolarmente legato alla musica rock, infatti qui hanno vissuto e suonato artisti e band come Beatles, Rolling Stones, Elton John, i Queen, e tanti altri.

In questo quartiere siamo rimasti affascinati dai colori di CARNABY STREET, una meta da non perdere per lo shopping nei negozi vintage, in stretto rapporto con la musica e la cultura pop.

Conclusioni:

Ovviamente a Londra c’è anche tanto altro, ma come primo viaggio direi che può andare. Abbiamo visto diversi lati di una città che non dorme mai. Dalle mille sfaccettature e le mille sorprese.

Questi 4 giorni a Londra ci hanno permesso di scoprire il meglio della città, dai monumenti storici alle esperienze autentiche. 

Ma anche il peggio, purtroppo, chi ci ha seguito nelle storie su instagram lo sa bene.

Per questo ti mettiamo in guardia, attenzione ai furti anche in pieno centro.

Con questo non vogliamo scoraggianti a visitare Londra, anzi tutt’altro, vogliamo solo informarti che con qualche accortezza in più potrai goderti una vacanza magnifica.

Speriamo che questo itinerario possa esserti utile se stai organizzando un viaggio a Londra, se invece la conosci e vuoi consigliare altri luoghi pazzeschi da visitare scrivili nei commenti!

Noi ti aspettiamo al prossimo Portami a Vedere.

Fuerteventura
EUROPA, I NOSTRI VIAGGI

CANARIE: FUERTEVENTURA IN 7 GIORNI

Esplorare l’isola da nord a sud: ecco cosa fare e vedere

In questo articolo vi portiamo alla scoperta di Fuerteventura, un’isola delle Canarie, sportiva e avventurosa ma che allo stesso tempo ci regala calma e tranquillità. Attraverso questo tour virtuale gireremo l’isola da nord a sud, mostrandovi le tante meraviglie che offre.

Il clima? É mite tutto l’anno. Il mare? Una meraviglia! Risultato? Non volevamo più tornare a casa!

Ecco cosa siamo riusciti a vedere in 7 giorni.

PARTIAMO DAL NORD:

1. Corralejo

Una cittadina molto viva, ricca di locali, ristoranti, strutture alberghiere e ovviamente di turisti.

Se parliamo di cibo qui ce n’è davvero per tutti i gusti, che vogliate fare un aperitivo, mangiare pesce, carne, la famosa paella o le tapas tipiche del luogo, troverete di tutto.

Oltre a mangiare e divertirvi in città, vi basterà spostarvi di qualche km per rimanere affascinati dalle Dune di Corralejo, diventato parco naturale nel 1982.

Vi sembrerà di sbucare direttamente in mezzo al deserto, provare l’ebbrezza di camminare tra le dune, dove però a pochi passi troverete l’oceano, con sabbia bianca, finissima e acqua cristallina.

Per i più avventurosi è anche possibile prenotare delle escursioni in quad proprio tra le dune.

Inoltre, per chi ha ancora più sete di scoperta, da Corralejo partono dei traghetti diretti all’isola di Lobos (più piccola e vicina) o a Lanzarote (altra grande isola che fa sempre parte delle Canarie).

2. Pop-Corn Beach

Spostandoci ancora più a nord una tappa bizzarra è la famosa pop-corn beach.

Sì, avete letto bene!

Una spiaggia diventata oramai famosa grazie alle foto dei visitatori, nella quale al posto della classica sabbia sembra di camminare su una distesa di popcorn.

Si tratta di piccoli coralli bianchi che una volta arrivati a riva dalla corrente si sono modellati negli anni con l’erosione marina, fino ad assumerne la tipica forma.

3. Faro del Toston

Il faro più a nord dell’isola, bianco e rosso, crea un piacevole contrasto con cielo e oceano. 

Si trova a circa 5 km da El Cotillo, e dal 1897 illumina lo stretto di Bocaina che divide Fuerteventura e Lanzarote.

All’interno troverete anche il Museo della pesca tradizionale. 

Qui ci siamo goduti il nostro primo tramonto, vi consigliamo di portare un telo da stendere sulla spiaggia per ammirare lo spettacolo che la natura vi offrirà.

I tramonti su questa isola sono magici. 

4. El Cotillo

Cosa c’è di meglio del godersi una gustosa cenetta magari con vista sull’oceano? 

Soprattutto dopo una giornata di escursioni, un po’ di relax è l’ideale e ad El Cotillo siete nel posto giusto, qui ci sono i migliori ristoranti di pesce dell’isola.

Poco distante dalla zona abitata partono delle stradine sterrate che vi porteranno alle meravigliose spiagge (Playa de la Escalera ne è un esempio), sono davvero enormi con un’alternanza di sabbia fina e rocce scure sulle quali si infrangono le onde imponenti. 

I surfisti saranno i protagonisti, soprattutto nelle giornate più ventilate.

Qui altri tramonti mozzafiato vi aspettano.

5. Barranco de Los Encantados

Una vera e propria zona paleontologica: il Barranco de los Encantados, un luogo in continuo mutamento, formatosi nel corso del tempo (millenni) grazie all’accumulo di sabbia proveniente dall’oceano, che ritiratosi, ha esposto le terre agli agenti atmosferici. 

Il susseguirsi di questi fenomeni naturali ha scavato e levigato la roccia rendendola ricca di cunicoli e creando forme particolarissime.

Come arrivare al Barranco?

Abbiamo parcheggiato qui (queste le coordinate 28.629763 – 14.005064) e proseguito a piedi seguendo il letto del fiume. 

Abbiamo camminato fino ad arrivare ad un cartello che ci ha confermato di essere nel posto giusto.

Piccolo appunto: evitate le ore più calde, armatevi di acqua fresca e cappello perchè  addentrandovi il vento potrebbe calare rendendo la camminata più difficoltosa.

6. Calderon Hondo

Fuerteventura è di origine vulcanica, proprio per questo oggi è possibile scalare e ammirare uno dei vulcani più conosciuti dell’isola. 

Quindi senza dubbio un’altra tappa imperdibile a nord è il Calderon Hondo.

Dal parcheggio si cammina lungo il percorso per circa 15 minuti, l’ultimo tratto in salita ci porta alla cima dove si ha modo di ammirare la bocca del vulcano e dalla parte opposta il panorama che sfuma verso il mare e vede Lanzarote sullo sfondo.

Andare all’orario dell’alba o del tramonto rende l’ambiente ancora più spettacolare.

Noi abbiamo optato per il tramonto. 

LA PARTE CENTRALE DELL’ISOLA

7. Piscine naturali

Una cosa davvero affascinante è osservare come cambia il paesaggio in base alle maree.

Proprio in merito a questo vi vogliamo parlare di luoghi che ci hanno molto colpito: le piscine naturali.

Per evitare di trovarvi impreparati vi consigliamo di controllare l’andamento di queste tramite il sito web e cercare di raggiungere questi posti più vicini possibile all’ora della bassa marea.

Partiamo dalle più estese e scenografiche: le piscine naturali di Aguas Verdes, a Playa del Valle.

Qui dovrete camminare sugli scogli per scegliere la piscina che più vi piace, si tratta di un ambiente molto selvaggio e forse proprio per questo così spettacolare.

Immaginate di essere già lì, l’oceano si infrange sulla roccia scura, eppure questa vi ripara dalle onde e dal vento per creare un piccolo angolo di paradiso, un bel sole splende sopra di voi e l’acqua cristallina vi rinfresca, fate un bel tuffo ed ecco che non vorrete più andare via.

Esattamente dal lato opposto e quindi sulla costa ad Est di Fuerteventura troviamo la piscina naturale di Caleta De Fuste. Una volta raggiunto il paese, molto carino e turistico, lo attraverserete e appena fuori dalla zona residenziale troverete un piccolo parcheggio molto vicino alla “piscina”.

Molto importante: se decidete di fermarvi per godervi lo spettacolo portate cibo e acqua dato che non troverete bar o ristoranti nelle vicinanze.

8. Mulini a vento

Spostandovi all’interno dell’isola abbiamo notato una sua peculiarità: gli antichi mulini a vento. 

Alcuni sono in ottimo stato, quindi visitabili e decisamente instagrammabili.

Il luogo perfetto per fermarvi a scattare qualche foto.

9. Saline del Carmen

Sempre nella zona centrale ci siamo fermati alle Saline del Carmen, sono le uniche saline di Fuerteventura ancora in funzione. 

Qui troviamo due percorsi, uno interno con il museo vero e proprio dove viene spiegato il ruolo del sale nel corso del tempo e la sua importanza, l’altro esterno dove si possono osservare le vasche nelle quali viene raccolta l’acqua per poi farla evaporare grazie al calore del sole e poter infine procedere con l’estrazione del sale.


Tra le vasche e il mare si trova imponente lo scheletro di una balena, impressionante poterlo osservare da vicino.

A movimentare il tutto c’è stato un gruppo di piccoli amici pelosetti. A guardia delle saline, nascosti in una piccola struttura composta da pietre, ci siamo imbattuti in dei simpatici scoiattolini che prima si avvicinano in cerca di cibo ed un attimo dopo si lanciano per gioco in inseguimenti mozzafiato. 

10. Faro de la Entallada

Altra tappa da non perdere è sicuramente il faro a nostro avviso più bello dell’isola: il Faro de la Entallada.

Si trova nella costa ad est ed è il punto più vicino all’Africa, quindi fondamentale per il traffico marittimo di questa zona. 

Bellissimi i suoi colori, in muratura rossa e bianca, ottima la sua posizione che permette di godersi il panorama in ogni sua angolazione. 

Occhio a chi soffre di vertigini, la sua altezza e il pendio che scende ripido nell’oceano potrebbero impressionare.

Il faro infatti si trova sulla cima di una montagna, arrivare significa percorrere in auto una stradina abbastanza stretta e non troppo rassicurante se incontrerete altre auto nella direzione opposta, ma una volta in cima troverete un vista che vi toglierà il fiato. 


Essere in cima ad una scogliera di circa 200 metri può darvi l’impressione di essere molto piccoli in confronto all’infinito che avrete di fronte, ma state tranquilli perché è ben protetto.

È anche possibile visitarlo all’interno, dove un tempo si trovavano le stanze adibite a residenza per il guardiano e la sua famiglia, oggi c’è uno spazio espositivo, con mostre che si alternano durante l’anno.

11. Arco de Las Penitas

Siete pronti per una bella camminata? 

Armiamoci di acqua, vestiti comodi, scegliamo un’ora del giorno non troppo calda e andiamo al Barranco de las Penitas. 

Vi avvertiamo, ci sono dei punti difficoltosi dove dovrete quasi arrampicarvi, ma nulla di impossibile. Prendetevi i vostri tempi e una volta raggiunta la cima del barranco godetevi la meraviglia.

Vi troverete di fronte ad un’opera d’arte dove l’unica artista è la natura, sarete di fronte all’Arco de las Penitas.

Si tratta di un arco in pietra rossa levigato e modellato dal vento, dalla sabbia e dalla pioggia nel corso del tempo.

Una meraviglia.

ED ORA PARLIAMO DEL SUD

Il sud vi stupirà per le immense spiagge.

Qui avrete la possibilità di rilassarvi in luoghi incontaminati.

12. Playa de Cofete

La più isolata e selvaggia in assoluto è Playa de Cofete.

Una lingua di terra lunga chilometri che divide la catena montuosa di Jandia dalle onde prorompenti dell’oceano.

Arrivare significa guidare per una buona mezzora su strade sterrate, ma ne vale veramente la pena.

Date le sue dimensioni, nonostante non mancheranno sicuramente i turisti, potete trovare tranquillamente (facendo pochi passi in più) un posticino tutto per voi.

Portate acqua e cibo perché intorno non troverete bar o ristoranti. 

Questo è il posto giusto per staccare la spina e respirare a pieni polmoni. 

13. Playa de Sotavento

L’altra spiaggia che ci ha rubato il cuore è stata Playa de Sotavento, molto diversa dalle altre zone dell’isola. 

La consigliamo soprattutto durante la bassa marea quando si vengono a creare delle insenature che donano all’ambiente un aspetto da sogno, da non perdere assolutamente.

Questo è il luogo perfetto per rilassarvi, prendere il sole, nuotare nell’oceano o fare surf, a voi la scelta.

14. Morro Jable

Torniamo alla civiltà andando in città, il paese più a sud dell’isola si chiama Morro Jable.

Qui continuiamo a trovare spiagge chilometriche ma anche negozi, ristoranti, hotel e stabilimenti.

Ottimo per pranzo o cena.

In conclusione:

Il nostro tour virtuale nell’isola di Fuerteventura termina qui.

Speriamo di avervi dato tanti spunti interessanti per organizzare il vostro itinerario e se invece conoscete altri luoghi da non perdere assolutamente in questa bellissima isola vi invitiamo a scriverli nei commenti.

Sarà un ottimo modo per aiutare tutti i lettori e anche un prezioso consiglio per il nostro prossimo viaggio a Fuerte.

Ora, come sempre, vi diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere.

dolomiti inverno
I NOSTRI VIAGGI, ITALIA

Dolomiti in inverno, cosa fare?

Ecco 20 esperienze (provate e da provare)

Le Dolomiti, patrimonio dell’UNESCO, sono una delle meraviglie naturali più affascinanti dell’Italia. 

Durante l’inverno, questo scenario mozzafiato si trasforma in un paesaggio incantato e offre una vasta gamma di attività per gli amanti della neve e della natura. 

In questo articolo, esploreremo le 20 cose da fare e vedere sulle Dolomiti durante la stagione invernale, un’esperienza indimenticabile per tutti coloro che desiderano abbracciare la magia del freddo.

11 ESPERIENZE PROVATE

1. Sciare sulle Piste Mondiali:

Le Dolomiti ospitano alcune delle migliori stazioni sciistiche al mondo, tra cui Cortina d’Ampezzo, Val Gardena, Alta Badia e altre. 

Goditi le discese scintillanti, immergendoti nella bellezza delle cime innevate e dei panorami mozzafiato.

2. Escursioni con le Ciaspole:

Indossa le ciaspole e immergiti nella quiete dell’inverno, seguendo sentieri innevati immersi nella natura. 

Questa esperienza ti permetterà di esplorare luoghi unici e incontaminati, lontano dalla folla.

3. Snowboard e Freestyle:

Per gli amanti di emozioni forti, le Dolomiti offrono anche fantastiche opportunità per lo snowboard e il freestyle. 

Goditi i vasti snowpark e le piste pensate per i freestyler di ogni livello.

Il mio era decisamente basso, ma comunque super divertente!

4. Visita le città caratteristiche (e durante il periodo natalizio i loro Mercatini di Natale):

Durante le festività natalizie, molti paesi delle Dolomiti ospitano affascinanti mercatini di Natale, dove potrai scoprire l’artigianato locale, assaggiare prelibatezze tipiche e immergerti nell’atmosfera magica del periodo.

Ma anche durante tutto il resto dell’anno verrai rapito dalla bellezza e dalla particolarità di ogni paese, non lasciarteli sfuggire!!

Solo per citare qualche esempio: Cortina d’Ampezzo, Brunico, Moena, Bressanone, Selva di Val Gardena.

5. Rilassati alle Terme:

Dopo una giornata intensa all’aria aperta, coccola il tuo corpo e la tua mente con una visita alle terme locali. 

Le Dolomiti offrono molte strutture termali per rigenerarsi e ricaricarsi.

Noi ci siamo innamorati delle QC Terme, devi però sapere che abbiamo prenotato con ben 2 mesi di anticipo per assicurarci una giornata di relax al loro interno.

6. Goditi il Panorama dalle Funivie:

Salire in funivia è un’esperienza affascinante in qualsiasi momento dell’anno, ma durante l’inverno, la vista sulle cime innevate è davvero straordinaria. 

Non perdere l’opportunità di goderti panorami spettacolari comodamente seduto in cabina.

7. Pattinaggio sul Ghiaccio:

Molti paesi delle Dolomiti offrono piste di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto, creando un’atmosfera magica e romantica per divertirsi con amici e familiari.

A Corvara invece puoi trovare la pista di pattinaggio coperta e noi ne abbiamo approfittato per cercare di rimanere in equilibrio con scarsi risultati.

8. Cucina Locale e Après-ski:

L’inverno è anche il momento perfetto per scoprire la deliziosa cucina locale delle Dolomiti. 

Dopo una giornata sulla neve, concediti un delizioso après-ski in un rifugio alpino, gustando piatti tradizionali e bevande calde.

9. Gita in Motoslitta:

Se vuoi provare un’esperienza emozionante, noleggia una motoslitta e sfreccia attraverso i panorami innevati delle Dolomiti, guidato da esperti locali.

10. Escursione ai Laghi Ghiacciati:

Durante l’inverno, i laghi alpini si trasformano in cristalline distese ghiacciate. 

Fai un’escursione per ammirare queste meraviglie naturali.

Noi siamo stati al Lago di Misurina, iconico e spettacolare.

11. Fotografia paesaggistica:

Se sei appassionato di fotografia, l’inverno sulle Dolomiti ti offre un’occasione straordinaria per catturare panorami spettacolari, vette innevate e paesaggi incantati.


Come puoi vedere le Dolomiti in inverno offrono un’esperienza unica e memorabile per tutti i tipi di viaggiatori. 

Dalle avventure sulla neve alle tranquille passeggiate, dalle escursioni con le ciaspole alla scoperta della cultura locale, c’è qualcosa per tutti. 

9 ESPERIENZE DA PROVARE:

1. Escursione al Tramonto:

Fai un’escursione al tramonto per ammirare il sole che scompare dietro le maestose vette delle Dolomiti. 

Le luci calde del tramonto creeranno un’atmosfera magica e unica.

2. Sci di Fondo:

Goditi il fascino del silenzio e del movimento dolce dello sci di fondo. 

Le Dolomiti offrono piste panoramiche e ben battute per gli amanti di questa disciplina.

3. Escursione con le Lampade Frontali:

Esplora la natura notturna delle Dolomiti con un’escursione guidata e le lampade frontali, ascoltando i suoni della foresta innevata.

4. Sperimenta la Vita in un Rifugio:

Prenota una notte in un rifugio di montagna per vivere l’esperienza autentica di trascorrere la notte in un ambiente incantato e circondato dalla natura.

Goditi questa pausa rilassante, magari sorseggiando cioccolata calda accanto al fuoco mentre ammiri il paesaggio innevato.

5. Yoga sulla Neve:

Partecipa a una sessione di yoga all’aperto sulla neve, respirando l’aria pura delle montagne e lasciandoti ispirare dalla natura circostante.

6. Osservazione delle Stelle:

Lontano dalle luci della città, le Dolomiti offrono condizioni ideali per l’osservazione delle stelle. 

Un’esperienza magica per gli amanti dell’astronomia.

7. Escursioni in Sled Dog:

Avventurati in un’esperienza nordica unica guidando una slitta trainata da cani attraverso boschi e paesaggi innevati. 

8. Snowkite:

Se sei un appassionato di sport d’azione, prova lo snowkite, un’attività che combina lo snowboard con l’utilizzo di una vela per sfruttare la forza del vento.

9. Escursioni con le Guide Locali:

Affidati alle guide locali esperte per scoprire i luoghi nascosti e meno frequentati delle Dolomiti, vivendo un’esperienza autentica e unica.


Con queste ulteriori 9 esperienze, avrai l’opportunità di immergerti completamente nella bellezza e nelle attività emozionanti offerte dalle Dolomiti durante la stagione invernale. Scegli le esperienze che più ti attraggono e preparati a vivere un’avventura indimenticabile in uno dei luoghi più affascinanti del mondo.


Speriamo che questo articolo ti sia stato di aiuto e se ti va scrivici nei commenti le tue attività preferite quando vai in montagna, quelle che già hai provato e quelle che vorresti provare.

Ti leggiamo.

Se vuoi scoprire cosa fare sulle Dolomiti durante il periodo estivo ti consigliamo il nostro articolo dove troverai anche l’itinerario per una settimana.

Buon viaggio e noi ci sentiamo al prossimo Portami a Vedere.

Isole Lofoten, la cima del Ryten
EUROPA, I NOSTRI VIAGGI

10 esperienze imperdibili alle Isole Lofoten:

Un Viaggio verso l’Avventura e la Bellezza Artica

Le Isole Lofoten, un arcipelago da sogno situato nel Nord della Norvegia, custodiscono un mondo di avventure e meraviglie che rapiscono l’anima di ogni viaggiatore.

Tra paesaggi mozzafiato, attività emozionanti e spettacoli naturali senza eguali, ecco una panoramica delle 10 + 1 esperienze imperdibili che rendono questo luogo unico al mondo.

1. Campo di Calcio di Henningsvær

Immerso in un paesaggio da cartolina, il Campo di Calcio di Henningsvær è un’icona incastonata tra le onde del mare e circondata da montagne maestose.

Questo leggendario campo è rinomato per la sua posizione surreale e pittoresca, diventando una delle mete più fotografate e ammirate nel mondo del calcio. Costruito nei primi anni del 1900, inizialmente era poco più di un terreno erboso adatto per ospitare partite di calcio amatoriali.

Tuttavia, nel corso degli anni, è diventato un simbolo nell’universo sportivo norvegese e oltre.

L’ideale sarebbe pianificare la visita per assistere ad una partita locale. Noi non ne abbiamo avuto l’occasione, ma siamo comunque convinti che anche se non si è giocatori, la sua bellezza straordinaria regala emozioni uniche.

2. Reinebringen: Il Regno dei Panorami Mozzafiato

Il trekking verso la cima del Reinebringen è un’avventura nella quale ogni sforzo verrà ripagato dai panorami straordinari. Il percorso inizia con una salita ripida, attraverso gradini scolpiti nella roccia.

Nonostante la sfida della salita, la vista panoramica dalla vetta offre uno spettacolo che lascia senza fiato. Dai fiordi alle montagne, la sensazione di conquista e meraviglia regalata dalla vista a 360 gradi è indimenticabile.

Questo trekking è fisicamente impegnativo, ma ampiamente considerato come una delle esperienze imprescindibili per chi visita le Lofoten.

La visione dalla cima del Reinebringen è una di quelle immagini che restano impresse nella memoria, ne vale davvero la pena!!

3. Aurora Boreale: Il Balletto Celeste

Ottobre è il momento perfetto per ammirare l’aurora boreale, uno spettacolo magico e unico. Le Lofoten, con la loro bassa densità di inquinamento luminoso e la posizione polare, offrono un palcoscenico ideale per assistere a questo incredibile fenomeno naturale. 

Le danze celesti delle luci verdi, viola e rosse nel cielo notturno regalano un’esperienza emozionante che va oltre ogni descrizione. L’attesa dell’aurora aggiunge sicuramente un’emozione palpabile all’intera esperienza e quando il cielo si accende di colori brillanti che si mescolano e si espandono ti sembrerà di sognare!

Molti visitatori scelgono di fare delle escursioni notturne per avvistare l’aurora boreale, oppure optano per il comfort di alloggi con viste panoramiche per godersi lo spettacolo direttamente dalla propria finestra. Noi abbiamo scelto la prima opzione, siamo andati a caccia di aurore e poi la più spettacolare ed emozionante ce la siamo ritrovati proprio sul vialetto della nostra abitazione, assurdo!!

Se cerchi maggiori informazioni sull’avvistamento dell’aurora ti invitiamo a leggere il nostro articolo sull’aurora boreale in Islanda, qui ti diamo consigli pratici che in realtà sono applicabili in tutti i territori prossimi al circolo polare artico.

4. Nusfjord: Un Salto nel Passato

Nusfjord è un autentico tesoro nascosto nelle Isole Lofoten, un villaggio incantevole e intriso di storia che cattura l’essenza della vita tradizionale norvegese dei pescatori.

Immerso in uno scenario naturale mozzafiato, questo villaggio conserva ancora oggi l’atmosfera autentica delle sue radici storiche. 

Le caratteristiche case rosse in legno, Rorbuer, alcune delle quali risalgono al 1800, conferiscono a Nusfjord un fascino intramontabile, trasportando i visitatori indietro nel tempo. Le sue banchine, le capanne dei pescatori e i magazzini storici creano un’atmosfera unica, ricca di storia e di fascino. 

Qui puoi anche camminare fino al faro per avere un altro punto di vista, ancora più suggestivo, visitare il Museo del Villaggio e goderti un bel pranzetto al ristorante. Nusfjord è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un riconoscimento che sottolinea la sua importanza storica e culturale. 

5. Avvistamento delle Orche: Incontri Emozionanti

L’incontro con le orche alle Isole Lofoten è stata un’esperienza straordinaria e unica che ci ha regalato emozioni indimenticabili.

Questi magnifici cetacei, con la loro maestosità e bellezza, rendono ogni avvistamento un momento magico.

Le acque artiche che circondano le Lofoten sono il territorio di caccia di queste spettacolari creature marine. Spesso, durante i tour in barca o durante le escursioni marittime organizzate, è possibile avere la fortuna di incrociare il cammino di un gruppo di orche che solcano le onde. 

A noi è andata ancora meglio, ci è capitato di vederle dal ponte che collega il parcheggio al punto di partenza per il trekking al Reinebringen. Vedere queste creature mentre giocano e nuotano liberamente nel loro habitat naturale è un’esperienza che tocca profondamente l’anima e arricchisce il viaggio.

6. Trekking verso Ryten: Esplorazione Super Wow 

Il trekking verso Ryten è un’avventura straordinaria che offre i panorami sensazionali delle Lofoten. La salita verso Ryten è avventurosa ma accessibile, rendendola una meta popolare per coloro che desiderano immergersi nella bellezza naturale delle Lofoten.

Il sentiero offre panorami spettacolari già dalla partenza, ma è dalla cima del Ryten che si rivela la vera magia. La vista panoramica dalla vetta del Ryten è davvero incredibile: si può ammirare la celebre spiaggia di Kvalvika da un lato e la maestosa montagna di Kjerkfjorden dall’altro.

La sensazione di essere in cima a questo punto panoramico è straordinaria: il vento che soffia sul viso, la magnificenza della natura circostante e la sensazione di conquista per aver raggiunto la vetta sono emozioni che resteranno impresse nei nostri ricordi.

7. Å: La Fine del Mondo

Å (pronunciato “O”) è un villaggio pittoresco e affascinante situato all’estremità meridionale delle Isole Lofoten. Conosciuto anche come “Å i Lofoten“, questo minuscolo villaggio è ricco di storia, tradizione e un fascino unico che attira i visitatori di tutto il mondo.

Å è famoso per essere il punto più a sud delle Isole Lofoten e rappresenta una suggestiva finestra sul passato norvegese. Qui è possibile scoprire le tradizioni della vita costiera e della pesca che caratterizzano questa regione da secoli.

Le sue case rosse tradizionali, ora convertite in musei, ristoranti e negozi di artigianato locale, donano ad Å un’atmosfera autentica. Ricordati però che ad Ottobre troverai tutto chiuso, questo è infatti il mese dell’anno in cui si iniziano a preparare per il lungo inverno.

8. Idromassaggio sotto le Stelle a Zero Gradi

L’esperienza di un idromassaggio sotto le stelle a zero gradi è qualcosa di davvero magico e memorabile.

Immagina di immergerti in un ambiente confortevole, circondato dalla calda acqua dell’idromassaggio, mentre intorno a te il termometro segna zero gradi e il cielo notturno è punteggiato di stelle.

Questo scenario offre una combinazione unica di relax e avventura.

La sensazione di immergersi in un idromassaggio all’aperto, mentre l’aria intorno è fredda e frizzante, crea un contrasto che aggiunge un tocco di emozione all’intera esperienza.

La temperatura gelida all’esterno, contrapposta al tepore dell’acqua, diventa un elemento che esalta la sensazione di comfort e benessere. Questa esperienza, sperimentata nel giardino della nostra abitazione, aggiunge un tocco personale e intimo al momento.

Il comfort e la privacy dello spazio domestico si uniscono alla bellezza della natura circostante, creando un’atmosfera davvero unica e speciale.

9. Spiaggia dei Surfisti a Unstad

Anche in autunno, Unstad rappresenta una destinazione imperdibile per gli amanti del surf, o per chi come noi ama osservare come danzano i surfisti sull’oceano.

Nonostante il suo clima artico e le temperature fresche, Unstad offre onde perfette per praticare questo sport durante tutto l’anno. 

Questa spiaggia è considerata una delle migliori destinazioni per il surf in Norvegia, grazie alle sue condizioni uniche create dalla combinazione di correnti oceaniche e topografia del fondale marino.

Le onde lunghe e potenti rendono Unstad un paradiso per i surfisti esperti e anche per chi desidera imparare.

Oltre al surf, Unstad offre la possibilità di esplorare la costa rocciosa, passeggiare lungo la spiaggia o semplicemente ammirare l’incantevole paesaggio circostante.

È anche un punto di ritrovo per la comunità surfista, offrendo un’atmosfera rilassata e informale dove condividere passioni e esperienze.

10. Tramonto tra i Fiordi: Incanto in Rosa e Arancione

Il tramonto tra i fiordi delle Isole Lofoten è un’esperienza che definisce la perfezione. Immagina il sole che dipinge il cielo con sfumature arancioni, rosa e viola, mentre si nasconde dietro le imponenti montagne che si riflettono nelle acque tranquille dei fiordi.

Questi tramonti sono spettacoli naturali che tolgono il fiato, un momento magico in cui la luce del giorno si fonde con la serenità della notte in un susseguirsi di colori e sfumature.

L’atmosfera creata dalla combinazione di paesaggio montano e mare cristallino dona un’aura di pace e tranquillità, mentre il sole lentamente scompare all’orizzonte. I fiordi delle Lofoten offrono una cornice perfetta per assistere a questi tramonti mozzafiato.

La forma delle montagne che si stagliano sul mare e la profondità dei fiordi creano un effetto visivo straordinario, amplificando la bellezza del tramonto e regalando uno spettacolo senza tempo.

10+1. Avvistare le alci davanti alla tua abitazione!

È accaduto per caso, io (Ilenia) mi stavo rilassando nel meraviglioso idromassaggio in giardino ed Elia, che era uscito per prendere i miei vestiti ed evitare che diventassero un blocco di ghiaccio, si è trovato di fronte a due enormi alci che mangiavano le foglie degli alberi davanti al nostro alloggio.

Le alci sono creature affascinanti, e nonostante non sia un evento comune, abbiamo scoperto che alle Lofoten è possibile avvistarle nei dintorni delle abitazioni o lungo le zone boschive.

Le opportunità di avvistamento dipendono dalle abitudini migratorie e alimentari di queste creature, ma il fatto di poterle osservare in libertà nei pressi della propria casa è stato un enorme privilegio.

Questi imponenti animali selvatici, con la loro maestosità, hanno aggiunto un tocco unico all’esperienza delle Lofoten. La sorpresa di vedere le alci avventurarsi nelle vicinanze crea un’emozione pazzesca e offre un’occasione unica di connettersi con la natura selvaggia di questa regione.

Conclusioni

Come avrete sicuramente capito con la nostra top 10, le Isole Lofoten sono una sinfonia di avventure e bellezze naturali. Ogni esperienza è un tassello che completa il quadro di un viaggio indimenticabile, una collezione di ricordi che si fondono per creare un’esperienza unica nel suo genere.

Con questo articolo vogliamo offrirti uno sguardo generale sulle esperienze indimenticabili da fare alle Isole Lofoten, ma presto ogni punto potrà essere ulteriormente esplorato in dettagli separati per offrire consigli più approfonditi ed informazioni utili.

Speriamo che questa lettura possa esserti stata di aiuto.

Noi come sempre, ti aspettiamo nei commenti per sapere qual’è la tua esperienza preferita, o se ne abbiamo dimenticata qualcuna.

E ci diamo appuntamento al prossimo portami a vedere!

Louvre al tramonto
EUROPA, I NOSTRI VIAGGI

10 esperienze incredibili da vivere in 3 giorni a Parigi

PARIGI – Cosa fare e vedere in 3 giorni

Parigi, la città dell’amore e dell’arte, è un tesoro di esperienze che aspettano di essere scoperte. 

Se hai solo tre giorni per immergerti nella magia parigina, non temere! 

Abbiamo preparato una guida con 10 imperdibili attività che ti permetteranno di vivere appieno la tua breve ma intensa visita.

Ecco cosa siamo riusciti a fare in soli 3 giorni a Parigi:

1- Vedere la Tour Eiffel, sia di giorno che di notte: 

La Torre Eiffel, uno dei monumenti più iconici al mondo, incarna l’essenza dell’eleganza parigina e cattura l’immaginazione di milioni di visitatori ogni anno. 

Durante il giorno, la Torre Eiffel si staglia maestosamente nel cielo parigino, una tela di ferro battuto che si innalza verso le nuvole. 

I dettagli architettonici diventano visibili, consentendo ai visitatori di apprezzare la complessità del suo design. 

Le piastrelle di ferro si intrecciano in un intricato gioco di geometrie, formando una struttura di bellezza senza tempo.

Avrai anche la possibilità di salire i vari livelli della torre per godere delle spettacolari viste panoramiche sulla città. 

Super consigliato prenotare on-line per evitare lunghe file.

Quando cala il sole e le luci si accendono, la Torre Eiffel si trasforma in un magnifico spettacolo di luci scintillanti. 

Ogni sera, per cinque minuti, la torre brilla con migliaia di luci, creando un’atmosfera fiabesca che incanta i presenti. 

Questa coreografia è una celebrazione dell’ingegnosità umana e della bellezza dell’arte.

Abbiamo ammirato lo spettacolo dai giardini che si trovano proprio di fronte alla torre.

Sia di giorno che di notte, osservare la Torre Eiffel è un’esperienza emozionante e memorabile. 

2- Ammirare la Cattedrale di Notre-Dame

La Cattedrale di Notre-Dame è un capolavoro gotico nel cuore di Parigi, con le sue caratteristiche guglie, vetrate colorate, archi ogivali e sculture dettagliate.

La facciata occidentale è ornata da numerose statue e raffigurazioni religiose, che catturano l’attenzione di chiunque si avvicini.

La cattedrale ha svolto un ruolo significativo nella storia di Parigi e della Francia. 

È stata il luogo di incoronazione di numerosi sovrani francesi e ha assistito a eventi importanti, tra cui la celebrazione della liberazione di Parigi durante la Seconda Guerra Mondiale.


L’Incendio e la Rinascita

Nel 2019, un devastante incendio ha colpito la Cattedrale di Notre-Dame, distruggendo gran parte del tetto e danneggiando seriamente la struttura. 

Gli sforzi di restauro stanno cercando di preservare l’aspetto originale della cattedrale, mentre si utilizzano tecniche moderne per garantire la sua durata nel tempo.

Grazie a questo, oggi, i visitatori possono tornare ad esplorare l’interno di Notre-Dame.

3- Fare una passeggiata al Quartiere Latino

Il Quartiere Latino è uno dei quartieri più affascinanti e vivaci di Parigi. 

Situato sulla riva sinistra della Senna, questo quartiere storico è famoso per la sua atmosfera accademica, i suoi caffè affascinanti e la sua ricca storia culturale.

Perché questo nome?

Nel Medioevo, il latino era la lingua utilizzata nelle università e nelle scuole, e il quartiere divenne un punto di ritrovo per studenti e studiosi. 

Ancora oggi, il Quartiere Latino conserva la sua atmosfera accademica e artistica. 

Quali sono le principali attrazioni?

Pantheon, un monumentale edificio neoclassico che ospita le tombe di importanti personalità francesi, tra cui Voltaire, Rousseau e Victor Hugo.

Jardin du Luxembourg, un’oasi di tranquillità con giardini ben curati, un palazzo storico e un laghetto dove è possibile noleggiare barche a remi.


Boulevard Saint-Michel, una delle strade principali del quartiere, costellata di caffè, negozi e librerie. È anche il luogo ideale per fare una passeggiata e osservare la vita quotidiana parigina.

Sorbona, l’antica università che ha contribuito allo sviluppo di questo quartiere. 


Perfetto per passare una splendida serata

La sera, il Quartiere Latino prende vita. 

I bar, i club e i ristoranti offrono una varietà di esperienze, dalle serate tranquille ai luoghi dove ballare fino a notte fonda. 

Per due sere abbiamo scelto questo quartiere per assaporare la cucina francese.

4- Godersi un tramonto al Louvre 

Quando il sole inizia a scendere sull’orizzonte, la luce dorata inonda la piazza del Louvre, creando un’atmosfera calda e suggestiva. 

La piramide di vetro del Louvre, un’icona moderna che contrasta con l’architettura classica del museo, sembra brillare come un diamante al tramonto. 

Questa combinazione di luce e architettura rende il Louvre e la sua piazza un vero spettacolo visivo.

Si tratta di un momento magico in cui l’arte, l’architettura e la natura si fondono per creare un’esperienza unica che lascerà un’impronta duratura nella tua memoria.

Inoltre dalla piazza del Louvre, puoi facilmente dirigerti verso uno dei ponti sulla Senna, come il Pont des Arts o il Pont Royal, per goderti una vista panoramica ancora più particolare. 

Il fiume riflette le luci della città e delle rive circostanti, l’atmosfera romantica e malinconica è palpabile mentre osservi la città avvolta nell’incanto del tramonto.

5- Rilassarsi sulle sedie verdi nel Giardino delle Tuileries

Il Giardino delle Tuileries, o “Jardin des Tuileries” in francese, è un incantevole parco pubblico situato nel centro di Parigi, tra il Louvre e la Place de la Concorde. 

Dopo un’intensa giornata di esplorazione, il Giardino delle Tuileries offre una pausa rinfrescante e rigenerante. 

È un luogo dove ci si può immergere nella bellezza della natura, mentre si ammirano le opere d’arte e si sperimenta un senso di tranquillità nel cuore di una città frenetica.

Trae il suo nome dalle fabbriche di mattoni (tuileries in francese) che un tempo occupavano l’area.

Il Giardino delle Tuileries è caratterizzato da ampi viali alberati, fontane, statue e aiuole geometriche. 


Quali sono le principali attrazioni?

Grand Bassin Rond, una maestosa fontana circolare.

Museo dell’Orangerie, situato all’estremità occidentale del giardino, ospita opere d’arte di artisti impressionisti e post-impressionisti, tra cui le celebri “Ninfee” di Claude Monet.

Terrazza delle Tuileries, dalla quale puoi godere di spettacolari viste sul giardino, sulla Senna e su alcuni dei monumenti più famosi di Parigi.

6- Fare un giro nella via degli Champs Elysées – Arco di Trionfo

Gli Champs-Élysées, spesso chiamati semplicemente “Les Champs,” sono una delle strade più famose e iconiche di Parigi. 

Gli Champs-Élysées:

Si estendono dal Place de la Concorde all’Arco di Trionfo, attraversando il cuore di Parigi. 

Questa lussuosa arteria è un paradiso per lo shopping, con boutique di moda di alta classe, gioiellerie, negozi di lusso e grandi magazzini. 

È il luogo ideale per una passeggiata tra le vetrine delle firme di moda internazionali e per ammirare l’architettura parigina lungo la strada.

Troverai anche teatri rinomati come il Théâtre des Champs-Élysées, che ospita spettacoli di danza, musica classica e concerti. 

Inoltre, lungo la strada troverai una varietà di caffè, ristoranti e bistrot, che offrono l’opportunità di assaporare la cucina francese mentre osservi il flusso di persone.

L’Arco di Trionfo:

Un maestoso monumento eretto per celebrare le vittorie militari dell’esercito francese, è adornato con numerose sculture e raffigurazioni che commemorano eventi storici e eroi militari.

7- Andare al Quartiere Pigalle dove si trova il Moulin Rouge


Famoso per la sua vita notturna vivace e la sua atmosfera bohémien, Pigalle è un luogo che cattura l’essenza dell’arte, della musica e della cultura alternativa della città. 

Al centro di questo quartiere affascinante si trova uno dei luoghi più iconici di Parigi: il Moulin Rouge.

L’esterno del Moulin Rouge è caratterizzato da un’iconica struttura a mulino a vento con pale rosse che gira sopra il tetto. 

Questo edificio emblematico evoca l’atmosfera del passato bohémien di Parigi e crea un’immagine indelebile nella mente dei visitatori.

Oltre al Moulin Rouge, il Quartiere Pigalle offre molte altre attrazioni e opportunità per l’intrattenimento. 

Le strade sono punteggiate di caffè, club, negozi vintage e boutique d’arte. 

Pigalle è stato un punto di riferimento per artisti, scrittori e musicisti bohémien, e ancora oggi conserva un’atmosfera di creatività ed eccentricità.

8- Salire al Quartiere Montmartre (chiamato il quartiere degli artisti)

Questa collina magica ha una storia ricca e un’atmosfera unica, che la rendono uno dei luoghi più amati e visitati della città, ed è anche il nostro luogo preferito di Parigi!

Montmartre ha radici che risalgono all’antichità, ma è diventato particolarmente famoso durante la Belle Époque, quando divenne il luogo di ritrovo di artisti, scrittori e musicisti bohémien. 

Cosa fare in questo quartiere?

Puoi ammirare la Basilica del Sacré-Cœur, il gioiello di Montmartre che domina la collina con la sua maestosità. 

Salendo i gradini che portano alla basilica, puoi ammirare uno dei panorami più mozzafiato della città, con la Torre Eiffel, il Louvre e molti altri monumenti che si stagliano all’orizzonte.

Fai un giro nella Place du Tertre, una pittoresca piazza nel cuore di Montmartre, dove gli artisti di strada si riuniscono per esporre le loro opere d’arte e creare ritratti dal vivo. 

È un luogo ideale per immergersi nell’atmosfera artistica e interagire con i talentuosi pittori, disegnatori e scultori.


Passeggia tra le strade lastricate e le viuzze pittoresche animate da caffè, gallerie d’arte e negozi vintage. 

Questo quartiere è stato un rifugio per artisti come Picasso, Toulouse-Lautrec e Van Gogh, e il loro spirito vive ancora tra le strade di Montmartre.

9- Visitare il Museo d’Orsay

Il Museo d’Orsay è uno dei musei più celebri e affascinanti di Parigi, famoso per la sua eclettica collezione di opere d’arte che coprono il periodo dal XIX al primo XX secolo. 

Ciò che rende il Museo d’Orsay un luogo davvero unico è la sua ubicazione: è ospitato in una ex stazione ferroviaria, la Gare d’Orsay, che aggiunge un tocco di originalità e fascino alla visita.

Le Opere Iconiche

Il Museo d’Orsay ospita una vasta gamma di opere, che spaziano dalle opere dei maestri dell’Impressionismo e del Post-Impressionismo come Monet, Degas, Renoir, Van Gogh e Cézanne, alle sculture, arti decorative e fotografia del periodo. 

Tra le opere più celebri ospitate al Museo d’Orsay vi sono capolavori come “La Classe de Danse” di Degas, “Le Bal du moulin de la Galette” di Renoir e “Notte Stellata” di Van Gogh.

Se vuoi evitare file chilometriche ti suggeriamo di acquistare i biglietti on-line, risparmierai un sacco di tempo prezioso per andare alla scoperta delle meraviglie della città.

10- Gustare la Cucina Parigina:


Chi ci conosce lo sa, siamo due super golosi e in ogni viaggio vogliamo entrare in contatto anche con la cultura enogastronomica del luogo, non potevamo quindi farci sfuggire l’occasione di assaggiare tanti piatti gustosi a Parigi!

La cucina parigina è considerata una delle più sofisticate e influenti al mondo (dopo la nostra meravigliosa cucina italiana ovviamente).

Parigi è rinomata per le sue prelibatezze culinarie, i caffè accoglienti, i bistrot tradizionali e i ristoranti stellati Michelin, quindi ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.

I Bistrot e le Brasserie sono istituzioni nella cucina parigina. 

Questi luoghi accoglienti offrono piatti classici come il Coq Au Vin (pollo al vino rosso), il Boeuf Bourguignon (manzo in salsa di vino rosso) , Croque-Monsieur e Madame (una versione molto gustosa di toast grigliato), Omelette, Foie Gras (fegato d’oca o anatra), Ratatouille (verdure a fette) ed Escargot (lumache di terra), accompagnati da baguette fresche e una selezione di vini pregiati.

Le Pasticcerie e le Boulangerie (panetterie) parigine sono celebri per i loro deliziosi prodotti da forno. 

Croissant leggeri e sfogliati, Pain Au Chocolat, Éclairs, Macarons e Tarte Tatin sono solo alcune delle prelibatezze che puoi assaporare. 

Parigi è anche sede di alcuni dei ristoranti gastronomici più prestigiosi al mondo. 

Molti di questi ristoranti vantano stelle Michelin e offrono esperienze culinarie straordinarie, con piatti artistici e presentazioni creative. 

Conclusione:

Come hai appena letto anche in soli tre giorni potrai immergerti in alcune delle esperienze più emblematiche di Parigi. 

Ricorda di pianificare attentamente il tuo itinerario per assicurarti di sfruttare al massimo ogni momento e andare alla scoperta di questa magica città. 

Speriamo che questo articolo possa esservi stato di aiuto, vi aspettiamo nei commenti con il vostro luogo preferito di Parigi!

Noi ci vediamo al prossimo portami a vedere e Bon voyage!

Torino insolita per innamorarti della città
I NOSTRI VIAGGI, ITALIA

Itinerario insolito di 3 giorni a Torino

TORINO INSOLITA – Per farti innamorare della città

Se stai cercando un’esperienza unica e fuori dagli schemi per innamorarti di una delle città più affascinanti d’Italia, non cercare oltre: Torino è la destinazione perfetta. 

Questa città ricca di storia, cultura ed enogastronomia offre molto più di quanto si possa immaginare. 

In questo itinerario di 3 giorni, ti guideremo attraverso luoghi insoliti e segreti che ti faranno scoprire il cuore autentico di Torino.

Giorno 1:

DOMORI

Domori è una delle aziende di cioccolato pregiato più rinomate a Torino e nel mondo. Fondata nel 1997 da Gianluca Franzoni, l’azienda ha rapidamente guadagnato una reputazione per la sua dedizione all’alta qualità e alla purezza degli ingredienti utilizzati nella produzione del cioccolato.

Ciò che rende Domori unico è il suo impegno nell’utilizzare solo fave di cacao di altissima qualità provenienti da diverse regioni del mondo, tra cui Venezuela, Perù e Madagascar.

La filosofia dell’azienda si basa sulla valorizzazione delle caratteristiche uniche delle fave di cacao, preservando il gusto naturale e le note aromatiche di ciascuna varietà.

Tra i prodotti più celebri di Domori spicca il “Criollo”, un tipo raro di cacao considerato il più pregiato al mondo per il suo sapore complesso e la sua fragranza floreale, noto per essere delicato e aromatico.

L’azienda rappresenta il perfetto connubio tra tradizione e innovazione nel campo del cioccolato, e visitare la boutique Domori a Torino è stata per noi un’opportunità straordinaria.

L’azienda, infatti, offre varie esperienze di degustazione che consentono ai visitatori di esplorare i diversi aromi e le sfumature dei loro cioccolati eccezionali. 


Noi abbiamo scelto l’esperienza di Degustazione Guidata

Durante questo tipo di degustazione, un esperto cioccolatiere di Domori ti condurrà in un viaggio sensoriale attraverso una selezione dei loro cioccolati pregiati. Imparerai a riconoscere le diverse note aromatiche, le texture e le caratteristiche di ciascun cioccolato.

Sono possibili anche altri tipi di attività come il Tour della Cioccolateria, per vedere da vicino il processo di produzione del cioccolato, Lezioni di Cioccolato, Abbinamenti con Vini o Caffè, per scoprire come il cioccolato può essere abbinato in modo armonioso con altre bevande o addirittura Esperienze Personalizzate per gruppi o occasioni speciali, ideale per eventi aziendali, compleanni o altre celebrazioni.

TOUR GUIDATO

Un tour del centro di Torino in mezza giornata ti permetterà di scoprire alcune delle principali attrazioni all’aperto e di immergerti nella bellezza e nella storia di questa affascinante città. 

Noi abbiamo scelto Turin Tour, te li consigliamo perchè sono bravissimi e preparatissimi!!

Ecco cosa vedere durante questo breve ma ricco itinerario:

1. Parti da Piazza San Carlo (infatti Domori ha sede proprio qui). Conosciuta come “il salotto di Torino”, questa piazza è circondata da eleganti palazzi e caffetterie storiche. È un luogo ideale per sedersi e ammirare l’architettura barocca circostante.

2. Non perderti la Galleria San Federico, suggestivo edificio nel centro di Torino dove puoi ammirare la famosa scritta del Cinema Lux. Si tratta di un famoso cinema d’arte sperimentale a Torino, noto per la sua programmazione di film indipendenti, opere d’arte cinematografiche e pellicole non convenzionali.

3. Fai una passeggiata lungo Via Roma, una delle strade principali di Torino. Famosa per le sue eleganti boutique, caffetterie e architettura storica, è un ottimo posto per ammirare l’atmosfera vivace della città.

4. Prosegui verso Piazza Castello, il cuore storico di Torino. Ammira il maestoso Palazzo Reale, residenza dei Savoia, e il Palazzo Madama, un’imponente struttura con una facciata barocca. Questi edifici rappresentano l’epoca d’oro della città.

5. Entra nella Galleria Subalpina, caratterizzata da una splendida architettura Liberty. Offre una vasta gamma di negozi, caffè e ristoranti, ma soprattutto è un luogo affascinante per ammirare l’architettura d’epoca di Torino.

6. Dirigiti verso Piazza Carlo Alberto, conosciuta per la sua eleganza e il suo significato storico. Al centro della piazza si erge una statua dedicata a Carlo Alberto di Savoia ed è circondata da edifici storici. Offre un’atmosfera piacevole per una passeggiata o una sosta in uno dei caffè circostanti.

7. Concludi il tour a Piazza Carignano, dominata dal maestoso Palazzo Carignano, sede del Museo del Risorgimento Italiano. La piazza è rinomata per la sua architettura neoclassica e la sua importanza storica, essendo stata il luogo in cui fu adottata la prima Costituzione italiana nel 1848.


Questo itinerario ti darà un assaggio della ricca storia, cultura e bellezza di Torino, con una serie di luoghi emblematici da visitare all’aperto nel centro della città. Se hai più tempo a disposizione, puoi estendere il tuo tour per esplorare anche gli altri tesori di Torino.

Ne sono degli splendidi esempi Porta Palatina, i Giardini Reali, la passeggiata lungo il Po, Piazza Vittorio Veneto, il Duomo, il Parco del Valentino.

MUSEO DEL CINEMA

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino è uno dei musei più suggestivi e unici al mondo dedicati alla settima arte. 

Situato all’interno dell’iconica Mole Antonelliana, questo museo rappresenta un connubio straordinario tra cinema, storia e architettura.

La Mole Antonelliana, originariamente progettata come sinagoga, è un monumento emblematico di Torino e uno degli edifici più riconoscibili della città. La sua struttura in stile neoclassico, progettata dall’architetto Alessandro Antonelli nel XIX secolo, presenta una notevole altezza, con una cupola a forma di guglia che si innalza nel cielo.

La visita al museo segue un percorso in ascensione, si tratta di un’esperienza unica in quanto si attraversano mostre interattive e reperti storici legati al cinema.

Il Museo infatti ospita una vasta collezione di oggetti legati alla storia del cinema, dai primordi del cinema muto alle produzioni cinematografiche più recenti.

Le esposizioni includono costumi, scenografie, fotogrammi, proiettori e molto altro.

Il Museo Nazionale del Cinema a Torino è anche uno dei luoghi pionieristici nell’uso della realtà virtuale (RV) per arricchire l’esperienza dei visitatori.

Nella Sala della Realtà Virtuale i visitatori possono indossare visori VR di alta qualità e cuffie audio per partecipare a esperienze interattive e immersive legate al cinema.


Inoltre se visiti il museo non puoi perderti l’ascensore panoramico per salire sulla cima della Mole Antonelliana.

Realizzato con una struttura in vetro, permette ai passeggeri di ammirare la maestosa architettura interna della Mole mentre salgono.

Una volta raggiunta la cima, potrai goderti lo spettacolare panorama su Torino e le Alpi circostanti.

EXTRA VERMOUTH

Il vermouth è un vino fortificato aromatizzato con una miscela di erbe, spezie e radici che conferiscono un sapore unico e complesso.

Torino è famosa per la sua produzione di vermouth di alta qualità. 

Le varianti di vermouth possono essere secche o dolci e possono variare nella base di vino utilizzata e nella ricetta di aromatizzazione. 


L’aperitivo Extra Vermouth è una tradizione molto amata a Torino, infatti durante le ore precedenti alla cena, molti locali offrono una varietà di vermouth accompagnato da stuzzichini e antipasti. Questi possono includere olive, salumi, formaggi, chips e altre prelibatezze locali.

L’ideale per rilassarsi dopo una giornata di visite turistiche.

Ci sono molti locali storici e moderni a Torino dove puoi gustare un autentico aperitivo Extra Vermouth e ogni locale offre la propria selezione di vermouth e stuzzichini.

Noi abbiamo scelto Barney’s, il bar del Circolo dei Lettori, situato all’interno di un edificio storico, il Palazzo Graneri della Roccia, che risale al XVII secolo. 

Questa sede elegante e affascinante è un ambiente ideale per ospitare eventi letterari, conferenze e dibattiti.

L’aperitivo extra vermouth a Torino è molto più di una semplice bevanda, è un’esperienza culinaria e sociale che ti consente di immergerti nella cultura locale. 

Quindi, se sei a Torino, non perdere l’opportunità di gustare un delizioso vermouth in uno dei tanti caffè storici della città.

Giorno 2:

STREET ART

Non poteva mancare questa esperienza pazzesca nel nostro itinerario!!

Ti stiamo parlando di TOward 2030, un progetto culturale e artistico che ha lo scopo di trasformare Torino in una città più sostenibile e vivibile entro il 2030, ponendo l’attenzione su tematiche come l’ambiente, la cultura e la partecipazione civica. 

La street art è uno dei modi in cui il progetto ha cercato di sensibilizzare il pubblico e coinvolgerlo in questa missione.

Troverai sparsi per la città 18 murales, il primo rappresenta la Call To Action, ossia l’invito a cambiare le cose per le future generazioni, mentre gli altri rappresentano 17 Goals.

I Goals sono gli obiettivi che le Nazioni Unite vogliono raggiungere entro il 2030.

Il progetto mira a promuovere una maggiore sostenibilità ambientale in città, con un focus particolare sulla riduzione dell’inquinamento, la promozione della mobilità sostenibile e la creazione di spazi verdi.

La cultura e la creatività svolgono un ruolo cruciale nel progetto, nel quale artisti locali e internazionali sono stati coinvolti per creare murales e installazioni d’arte che riflettano i valori e gli obiettivi di TOward 2030. 

Questi progetti artistici trasformano i luoghi pubblici in opere d’arte accessibili a tutti.

CREMAGLIERA

Se vuoi tornare indietro nel tempo non lasciarti sfuggire l’occasione di salire sull’antica Cremagliera degli anni ’30!

La Tranvia Sassi-Superga è un mezzo di trasporto pubblico situato a Torino, noto per la sua bellezza panoramica e il suo valore storico.

Il percorso attraversa paesaggi pittoreschi, tra cui vigneti, boschi e uliveti, e offre viste spettacolari sulla città di Torino e sulle Alpi circostanti.

Viaggiare sulla Tranvia Sassi-Superga rappresenta una piacevole pausa dalla frenesia della città e offre una connessione con la natura e la storia di Torino.

SUPERGA

La Basilica di Superga è uno dei siti religiosi e storici più importanti di Torino. 

Questa maestosa chiesa si trova sulla cima della collina di Superga, e offre una vista panoramica spettacolare sulla città e sulle Alpi.

È un luogo ideale per ammirare il tramonto o per avere una prospettiva unica su Torino.

La Basilica di Superga fu costruita nella prima metà del 1700 per volontà del duca Vittorio Amedeo II di Savoia dall’architetto Filippo Juvarra


Si tratta di un esempio straordinario di architettura barocca, con le sue colonne ioniche sulla facciata e la grande cupola che domina l’edificio. All’interno, la chiesa è ornata con affreschi, stucchi e decorazioni d’oro, che creano un ambiente sontuoso ed è visitabile gratuitamente.

Acquistando dei biglietti specifici potrai anche visitare le Tombe Reali e l’appartamento del Re, che ospitò i Savoia durante i loro soggiorni collinari, oppure potrai salire con una scala a chiocciola alla Cupola Juvarriana per avere un altro suggestivo punto di vista sul territorio piemontese.


Facendo il giro della Basilica noterai una lapide, è stata posta in memoria del terribile incidente della squadra di calcio del Torino (noto come “Il Grande Torino”).

Il 4 maggio 1949, dopo un viaggio di ritorno a Lisbona, l’aereo che trasportava la squadra del Torino, insieme a giornalisti e membri dello staff, si scontrò con la collina di Superga, a causa delle condizioni meteorologiche avverse e della scarsa visibilità, causando la morte di tutte le persone a bordo.

La Basilica di Superga è un simbolo di Torino e a nostro avviso una tappa imperdibile per chiunque visiti la città. 

La sua architettura impressionante, la vista panoramica e la sua importanza storica e religiosa la rendono un luogo unico e affascinante da esplorare.

Giorno 3:

LINGOTTO

Il Lingotto è una struttura iconica a Torino che nasce come fabbrica dell’industria automobilistica FIAT. 

Fu progettato dall’architetto Matté Trucco e completato nel 1923. La struttura divenne rapidamente un simbolo dell’industrializzazione di Torino e dell’Italia nel XX secolo.

La caratteristica più distintiva del Lingotto è la sua pista di prova automobilistica sul tetto, originariamente utilizzata per testare i veicoli prodotti nello stabilimento.

Nel corso del tempo il Lingotto è stato ristrutturato e riconvertito in un complesso polifunzionale, è stato sede di mostre d’arte, concerti, fiere, conferenze e molto altro.

Oggi ospita un centro congressi, un centro commerciale, un hotel, una scuola di design ed è diventato un simbolo di Torino, testimoniando il passato industriale della città e la sua capacità di reinventarsi e adattarsi alle sfide dei tempi moderni.

Quindi cosa non puoi perderti assolutamente se visiti il Lingotto?

PISTA 500

La Pista 500 fu inaugurata nel 1954 e fu uno dei primi circuiti automobilistici permanenti d’Italia. La sua apertura segnò un’importante tappa nella storia delle corse automobilistiche nel paese.

Si tratta di un circuito ovale con curve molto inclinate, che permettevano alle auto di correre a velocità decisamente elevate. Era uno dei pochi circuiti di questo tipo in Italia ed era noto per la sua struttura veloce.


La Pista 500 fu chiusa nel 2008 a causa di problemi legati alla sicurezza e alle normative. La sua chiusura ha rappresentato la fine di un’era per il mondo delle corse automobilistiche a Torino.

Attualmente, la Pista 500 si è trasformata in un giardino pensile con oltre 40mila piante appartenenti a circa 300 specie differenti.

Si tratta di un progetto artistico all’aperto con un percorso espositivo sorprendente.

Ammirare la storica rampa per far salire le auto avvolti dalle note di una melodia è stata un’esperienza emozionante, l’ideale sarebbe al tramonto.

Tante sono le opere che ci hanno fatto riflettere e la nostra preferita rimane senza dubbio Pistarama di Dominique Gonzalez-Foerster, un’opera che si ispira alla tradizione del muralismo.

Ha inizio con una serie di graffiti ai lati che si accentuano fino a rappresentare prima le mosse politiche e culturali di Torino, poi, sempre più al centro, gli episodi e le figure legate alle lotte di rivendicazione sociale attraverso diversi periodi storici e luoghi geografici. 

BOLLA DI VETRO

Inoltre dalla Pista noterai la “Grande Bolla di Vetro”, una struttura di vetro e acciaio, progettata da Renzo Piano, uno degli architetti più rinomati al mondo. 

È stata progettata per ospitare fiere, mostre d’arte, esposizioni e altri eventi culturali ed espositivi. 

La sua architettura moderna e la luce naturale che filtra attraverso il vetro, infatti, la rendono un luogo suggestivo per eventi di vario genere.

La Grande Bolla di Vetro è diventata un’icona di Torino e un simbolo della sua rinascita dopo la chiusura dell’impianto FIAT. 

PINACOTECA AGNELLI

Altra tappa imperdibile è la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, fondata nel 2002.

La galleria ospita una collezione d’arte privata appartenente a Giovanni Agnelli, l’ex presidente della Fiat, e sua moglie Marella Agnelli. 

La collezione comprende opere d’arte italiane e internazionali che spaziano da dipinti a sculture e opere d’arte contemporanea. 

Oltre alla sua collezione permanente, la Pinacoteca Agnelli ospita regolarmente mostre temporanee che presentano opere d’arte di artisti contemporanei e mostre tematiche di interesse culturale.

Una delle caratteristiche più affascinanti della galleria è la vista panoramica che offre sulla città di Torino. Dalla sua posizione elevata infatti puoi godere di una vista mozzafiato.

In conclusione

Durante questo splendido viaggio di 3 giorni abbiamo scoperto che Torino è una città di sorprese e bellezze nascoste, pronta a catturare il tuo cuore con la sua atmosfera unica. 

Con questo itinerario insolito, avrai l’opportunità di scoprire la sua autenticità e innamorarti di Torino in modo speciale.

Ovviamente Torino ha molto altro ancora da offrire, ve ne parliamo anche nell’articolo Weekend Romantico a Torino, Itinerario.

Speriamo anche che questo articolo ti sia stato utile, e se conosci altri luoghi insoliti ed imperdibili da visitare, o esperienze super wow da vivere, non esitare a scrivere nei commenti.

Sarà un’ottimo spunto per tutti i lettori, e anche per noi!

Buon viaggio e noi ti aspettiamo come sempre al prossimo Portami a Vedere.

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