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Degustazione di vini a Budapest

Se siete alla ricerca di un’esperienza che unisca cultura, storia e piaceri del palato, la degustazione di vini ungheresi nel cuore di Budapest, organizzata da Wine the Gap, è un appuntamento imperdibile. 

Grazie a GetYourGuide, abbiamo avuto il piacere di partecipare a questa straordinaria esperienza, che si è rivelata non solo divertente, ma anche estremamente interessante e formativa.

L’accoglienza nel mondo di Wine the Gap

Appena arrivati al locale di Miki, il proprietario di Wine the Gap, siamo stati accolti con calore e professionalità. Miki è un vero appassionato di vini, e questa sua passione traspare in ogni dettaglio della degustazione.

Il suo entusiasmo contagioso ci ha accompagnato lungo tutto il percorso, trasformando una semplice degustazione in un viaggio affascinante attraverso la storia e la cultura enologica ungherese.

La serata è iniziata con una breve introduzione sui vini ungheresi, che vantano una tradizione millenaria e una varietà sorprendente.

Durante la degustazione, abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare sette vini diversi, ognuno con una propria storia e caratteristiche uniche. Miki ci ha guidato nella scoperta di ogni etichetta, raccontandoci aneddoti e curiosità che si celano dietro ogni bottiglia.


Ci ha parlato delle diverse regioni vinicole ungheresi, delle tecniche di produzione e delle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. Ogni bottiglia ha una storia da raccontare, e grazie a Miki, abbiamo potuto apprezzare non solo il vino, ma anche il contesto culturale e storico in cui viene prodotto.

Ad accompagnare i vini, abbiamo assaggiato una selezione di prodotti alimentari tipici ungheresi, dai formaggi locali ai salumi. Ogni assaggio è stato un viaggio nei sapori della tradizione culinaria ungherese, perfettamente abbinato ai vini in degustazione.

Alla scoperta dei vini ungheresi

Abbiamo iniziato con un fruttato Cserszegi Füszeres, un vino bianco dal nome complicatissimo, noto in Inghilterra come “unpronounceable grape”. 

A seguire, un Kékfrankos rosé, che abbiamo assaporato anche diluito con soda, nel tipico Spritz Ungherese chiamato Fröccs, disponibile in più di venti varianti. 

Il viaggio è proseguito con un elegante Préselö Apukám Bora Furmint, un bianco della rinomata regione vinicola di Tokaj. 

Tra gli altri vini degustati, non poteva mancare il Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy, un bianco versatile perfetto per piatti di maiale, frutti di mare e formaggi stagionati.

Successivamente, abbiamo apprezzato il Pastor Kadarka Classic, un rosso rubino con aromi di pepe nero e frutti rossi sul finale. 

Un momento culminante è stato il Pastor Bikavér Riserva, un rosso strutturato, invecchiato per due anni in botti di rovere. 

Infine, abbiamo concluso questa magnifica esperienza con il Szamorodni Tokaj, uno dei vini dolci più piacevoli d’Europa.

VINO 1: Alla scoperta del Cserszegi Fűszeres

Un vino bianco con note fruttate e aromatiche, con un nome complicatissimo, tanto che in Inghilterra viene scherzosamente chiamato “unpronounceable grape” (uva impronunciabile).

Il Cserszegi Fűszeres è un vino bianco prodotto dall’omonimo vitigno, nato nel 1960 grazie all’incrocio tra Irsai Olivér e Roter Traminer.

Questo vino ha saputo conquistare i palati di molti appassionati per la sua freschezza e il suo bouquet aromatico particolarmente intenso.

Le sue uve vengono coltivate principalmente nelle regioni vinicole dell’Ungheria nord-occidentale, dove il clima e il terreno creano le condizioni ideali per esaltarne le qualità organolettiche.


Il Cserszegi Fűszeres si presenta con un colore giallo paglierino brillante. Al naso, offre un’esplosione di profumi fruttati e floreali: note di pesca, albicocca, agrumi e fiori bianchi si intrecciano armoniosamente con accenni di spezie dolci, che ne esaltano la complessità.

Al palato, è fresco e vivace, con una piacevole acidità che bilancia perfettamente la dolcezza delle note fruttate. Il finale è lungo e aromatico, lasciando una sensazione di leggerezza e pulizia.

La sua versatilità lo rende perfetto da abbinare a una varietà di piatti, dai frutti di mare alle insalate estive, fino a formaggi freschi e piatti di cucina asiatica.

VINO 2: Kékfrankos Rosé e il Fröccs, l’aperitivo ungherese che non ti aspetti

Questo rosé si distingue per il suo colore rosa brillante e le sue note aromatiche di frutti rossi, come fragole e ciliegie, accompagnate da un tocco di agrumi e una leggera sfumatura floreale. Al palato, il Kékfrankos Rosé è fresco e vivace, con un’acidità equilibrata che lo rende perfetto per essere gustato da solo o come base per cocktail.

Il Fröccs è una bevanda popolarissima in Ungheria, simile al più conosciuto Spritz italiano. Si ottiene mescolando vino e soda, creando un drink rinfrescante e leggero, ideale per le calde giornate estive. Ciò che rende il Fröccs davvero unico è la grande varietà di combinazioni possibili tra vino e soda.

Esistono più di una ventina di varianti di Fröccs, ciascuna con un diverso rapporto tra vino e soda, per soddisfare tutti i gusti.


Ecco alcune delle varianti più popolari del Fröccs:

1. Nagyfröccs (Grande Fröccs): 2 decilitri di vino e 1 decilitro di soda. Un mix equilibrato e classico.

2. Kisfröccs (Piccolo Fröccs): 1 decilitro di vino e 1 decilitro di soda. Perfetto per chi preferisce una bevanda più leggera.

3. Hosszúlépés (Passo Lungo): 1 decilitro di vino e 2 decilitri di soda. Una versione molto leggera e dissetante.

4. Háziúr (Padre di Casa): 2 decilitri di vino e 3 decilitri di soda. Una variante particolarmente diluita, ideale per rinfrescarsi senza esagerare con l’alcol.

È facile capire perché questa bevanda sia così amata in Ungheria: è semplice da preparare, incredibilmente rinfrescante e adatta per qualsiasi occasione, dalle serate estive in terrazza ai picnic all’aria aperta.

Il Fröccs è molto più di un semplice cocktail, è un vero e proprio simbolo dell’ospitalità ungherese e della loro gioia di vivere.

VINO 3: Préselö Apukám Bora Furmint, un gioiello bianco dalla regione di Tokaj

Tokaj è una delle regioni vinicole più antiche e prestigiose del mondo, situata nel nord-est dell’Ungheria. Il suo clima unico, combinato con un suolo vulcanico ricco di minerali, crea le condizioni ideali per la coltivazione di vitigni di alta qualità.

Il Préselö Apukám Bora Furmint è un vino bianco secco che incarna perfettamente l’essenza della regione di Tokaj.

Si presenta con un colore giallo paglierino brillante. Al naso, offre un bouquet complesso e invitante, con note di mela verde, pera, agrumi e accenni di fiori bianchi e miele. La componente minerale, tipica dei vini di Tokaj, aggiunge profondità e struttura al profilo aromatico.

Al palato, questo Furmint si distingue per la sua freschezza e la vivace acidità, bilanciate da una texture morbida e un finale lungo e persistente.

È un vino che riesce a combinare eleganza e intensità, rendendolo perfetto per accompagnare una varietà di piatti, dai frutti di mare alle carni bianche, fino ai formaggi freschi e alle verdure grigliate.

VINO 4: Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy

L’Olaszrizling, noto anche come Welschriesling in altre regioni dell’Europa centrale, è uno dei vitigni bianchi più diffusi in Ungheria. Nonostante il nome suggerisca una connessione con il Riesling tedesco, si tratta di un vitigno distinto, che produce vini con caratteristiche uniche. È apprezzato per la sua capacità di riflettere il terroir, producendo vini che spaziano da freschi e fruttati a complessi e minerali.

Il Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy proviene dalla regione di Fenye-Hegy, nota per i suoi vigneti di alta qualità. Questo vino bianco si presenta con un colore giallo paglierino luminoso. Al naso, offre un bouquet aromatico ricco e invitante, con note di mela verde, pesca, agrumi e un delicato sentore floreale. La componente minerale, tipica dei terreni calcarei della regione, aggiunge una complessità interessante al profilo olfattivo.

Al palato, il Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy è fresco e vivace, con una buona acidità che lo rende particolarmente versatile negli abbinamenti gastronomici. Le note fruttate di mela e pesca si integrano armoniosamente con accenni di mandorla e una piacevole sapidità minerale. Il finale è lungo e pulito, con una persistenza che invita a un secondo sorso.

Una delle caratteristiche più apprezzate del Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy è la sua capacità di accompagnare una vasta gamma di piatti.

Ecco alcuni abbinamenti suggeriti:

Maiale: La freschezza e l’acidità del vino bilanciano perfettamente la ricchezza e la succulenza della carne di maiale. È ideale con piatti come il maiale arrosto, le costine di maiale alla griglia o una succulenta braciola di maiale.

Frutti di mare: Il profilo aromatico del vino si sposa bene con la delicatezza dei frutti di mare. È eccellente con gamberi alla griglia, cozze al vapore, o un risotto ai frutti di mare.

Formaggi stagionati: La complessità del Mörk Olaszrizling Fenye-Hegy lo rende un ottimo compagno per formaggi stagionati. Da provare con un Pecorino, un Parmigiano Reggiano o un Gouda invecchiato per un abbinamento che esalta sia il vino che il formaggio.

VINO 5: Pastor Kadarka Classic

Il Kadarka è un vitigno rosso originario della regione del Danubio, molto apprezzato in Ungheria e in altre aree dell’Europa centrale. 

Negli ultimi anni, grazie all’impegno di produttori appassionati, il Kadarka sta vivendo una rinascita, diventando sinonimo di vini eleganti e di grande personalità.

Il Pastor Kadarka Classic è un vino che colpisce immediatamente per il suo colore rosso rubino brillante. Al naso, offre un bouquet aromatico intrigante e complesso. Le prime note che emergono sono quelle speziate del pepe nero, seguite da sentori di frutti rossi freschi come ciliegie e lamponi. Questi aromi si intrecciano armoniosamente, creando una sinfonia di profumi che invitano al primo sorso.

Al palato, il Pastor Kadarka Classic continua a sorprendere. La sua struttura è leggera, con tannini morbidi e ben integrati, che lo rendono estremamente piacevole da bere. Le note speziate di pepe nero si fondono con i sapori succosi dei frutti rossi, offrendo un’esperienza gustativa equilibrata e raffinata. Il finale è lungo e persistente, con un retrogusto fruttato che lascia una sensazione di freschezza.


Grazie al suo profilo aromatico e alla sua leggerezza, il Pastor Kadarka Classic è un vino molto versatile in cucina.

Ecco alcuni abbinamenti suggeriti:

Carni bianche e pollame: Questo vino si abbina splendidamente a piatti di carni bianche come pollo arrosto, tacchino e coniglio. Le note di pepe nero esaltano i sapori delle spezie utilizzate in queste preparazioni.

Piatti vegetariani: È ideale con piatti a base di verdure grigliate, funghi e piatti a base di legumi. Provatelo con una parmigiana di melanzane o un risotto ai funghi per un abbinamento perfetto.

Formaggi a pasta molle: Il Pastor Kadarka Classic si sposa bene con formaggi a pasta molle come il Brie, il Camembert e formaggi freschi. Le sue note fruttate e speziate bilanciano la cremosità dei formaggi.

VINO 6: Pastor Bikavér Riserva

Il Bikavér, noto anche come “Sangue di Toro”, è uno dei vini rossi più emblematici dell’Ungheria.

Originario delle regioni di Eger e Szekszárd, il Bikavér è un blend di vari vitigni, il cui mix esatto può variare, ma include spesso Kékfrankos (Blaufränkisch), Kadarka, Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah. Questo vino è noto per la sua complessità, struttura e capacità di invecchiamento.

Il Pastor Bikavér Riserva si distingue per il suo invecchiamento di due anni in botti di rovere, che conferisce al vino una profondità e una complessità aggiuntive. Al calice, si presenta con un colore rosso rubino intenso, con riflessi granati. Questo aspetto visivo già anticipa l’esperienza sensoriale ricca e avvolgente che segue.

Al naso, il Pastor Bikavér Riserva offre un bouquet complesso e stratificato. Le prime note che emergono sono quelle di frutti neri maturi, come prugna e mora, seguite da sentori speziati di pepe nero, chiodi di garofano e vaniglia, derivanti dall’invecchiamento in rovere. Accenni di tabacco, cuoio e cioccolato fondente aggiungono ulteriore profondità al profilo aromatico.


Al palato, il Pastor Bikavér Riserva è pieno e robusto, con tannini vellutati e ben integrati. La struttura del vino è solida, sostenuta da un’acidità equilibrata che ne esalta la freschezza e la bevibilità. I sapori di frutta nera si fondono armoniosamente con le note speziate e legnose, offrendo un finale lungo e persistente, caratterizzato da una piacevole complessità.

Il Pastor Bikavér Riserva è un vino versatile che si abbina bene a una vasta gamma di piatti saporiti e strutturati.

Ecco alcuni suggerimenti per gli abbinamenti:

Carni rosse: Questo vino è perfetto con carni rosse alla griglia, arrosti di manzo, agnello e selvaggina. Le sue note speziate e tanniche si sposano magnificamente con la ricchezza delle carni.

Piatti speziati: Grazie ai suoi sentori di pepe e chiodi di garofano, il Pastor Bikavér Riserva è ideale con piatti speziati come stufati di carne, chili con carne e cucina etnica dal gusto deciso.

Formaggi stagionati: La complessità e la struttura del vino lo rendono un compagno eccellente per formaggi stagionati e saporiti, come il Pecorino, il Parmigiano Reggiano e il Cheddar invecchiato.

Il Pastor Bikavér Riserva è perfetto per chi cerca un vino rosso robusto e complesso, capace di esaltare una cena importante o di essere gustato in meditazione.

VINO 7: Szamorodni Tokaj

Torniamo nel Tokaj, una delle regioni vinicole più antiche e prestigiose al mondo, la cui sua fama è legata principalmente ai vini dolci, ottenuti da uve affette dalla “botrytis cinerea” o muffa nobile, che conferisce ai vini una dolcezza e una complessità ineguagliabili. Il Szamorodni è uno dei vini più rappresentativi di questa tradizione.

Il termine “Szamorodni” deriva dal polacco e significa “come viene”, indicando che il vino viene prodotto utilizzando grappoli interi, sia con acini botritizzati che sani. Questo metodo di produzione conferisce al vino un carattere unico, con un equilibrio tra dolcezza, acidità e complessità aromatica.

Il Szamorodni Tokaj si presenta con un colore dorato intenso, che anticipa la sua ricchezza e concentrazione. Al naso, offre un bouquet aromatico complesso e invitante, con note di frutta secca come albicocca e fico, miele, caramello, e un delicato sentore di vaniglia e spezie. Questi aromi si sviluppano ulteriormente con il tempo, rivelando strati di complessità.

Al palato, il Szamorodni Tokaj è un’esperienza avvolgente. La dolcezza naturale del vino è bilanciata da una vivace acidità, che ne esalta la freschezza e la bevibilità. I sapori di frutta secca e miele si fondono armoniosamente con note di agrumi canditi e mandorla, offrendo un finale lungo e persistente che lascia una sensazione di puro piacere.


Il Szamorodni Tokaj è un vino da dessert per eccellenza, ma la sua versatilità lo rende adatto anche ad altre occasioni.

Ecco alcuni abbinamenti suggeriti:

Dolci a base di frutta: Il Szamorodni si abbina meravigliosamente con torte di frutta, crostate e dolci a base di albicocche, pesche e mele.

Formaggi erborinati: La complessità del vino si sposa perfettamente con formaggi erborinati come il Gorgonzola, il Roquefort e il Stilton, creando un equilibrio tra dolcezza e sapidità.

Foie gras: Per un’esperienza gastronomica raffinata, provate il Szamorodni Tokaj con il foie gras. La ricchezza del foie gras trova un perfetto contrappunto nella dolcezza e nell’acidità del vino.

Se avete l’opportunità di concludere una degustazione di vini ungheresi con questo nettare dorato, vi troverete di fronte a un’esperienza di puro piacere sensoriale.

Il Szamorodni Tokaj rappresenta la quintessenza della tradizione vinicola di Tokaj e vi invita a scoprire e apprezzare la ricchezza del patrimonio enologico ungherese.

Conclusione

Partecipare a questa degustazione è stata un’esperienza che va oltre il semplice piacere del palato. È stata un’opportunità per immergersi nella cultura ungherese, conoscere persone appassionate e scoprire storie che rendono ogni sorso di vino ancora più speciale.

Grazie a GetYourGuide e alla passione di Miki, abbiamo vissuto una serata indimenticabile che consigliamo a tutti gli amanti del vino.

Se vi trovate a Budapest e volete vivere questa esperienza unica, non perdete l’occasione di partecipare alla degustazione di vini ungheresi con Wine the Gap. Sarà un’avventura che arricchirà il vostro viaggio e vi lascerà con ricordi indelebili.

L’esperienza dura circa 2 ore e il prezzo è di 55€ a persona.

Potete prenotare questa fantastica esperienza attraverso il nostro link, se lo farete contribuirete anche a supportare il nostro Blog!!

Quindi grazie a chiunque lo farà.

Speriamo che questo articolo sia stato interessante e di aiuto per tutti voi, ovviamente scriveteci cosa ne pensate nei commenti.

Non vi auguriamo una buona degustazione, e come sempre vi diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere.

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Degustazione di Vino in Umbria, a due passi da Orvieto

Altarocca Wine Resort:

Un’oasi di lusso e raffinatezza immersa tra le colline umbre, a pochi passi dalla città di Orvieto. 

Le camere e le suite del Resort offrono una vista mozzafiato sui vigneti e gli uliveti circostanti. 

Gli ospiti possono godere di servizi di prima classe, tra cui una piscina all’aperto, un centro benessere e un ristorante per deliziare il palato con prelibatezze locali e vini di produzione propria.

Altarocca infatti è rinomata per la produzione di vini di alta qualità che riflettono l’autenticità e il carattere del territorio umbro. 

L’Anima della Cantina:

Fondata agli inizi degli anni 2000, la Cantina Altarocca è il risultato della passione tramandata di nonno Mario ai suoi nipoti, una passione che si traduce in vini di eccellenza. 

Le uve, provenienti da vigneti di proprietà estesi per 11 ettari a 350 metri di altitudine, trovano terreno ideale su suoli ricchi di argilla e tufo, baciati dal sole umbro. 

Altarocca abbraccia varietà tipiche del territorio orvietano, dall’antico Procanico alla Malvasia, dal Grechetto al Canaiolo, senza trascurare vitigni internazionali come il Merlot e lo Chardonnay. 

Dal 2016, la certificazione biologica è la testimonianza tangibile dell’impegno per la sostenibilità e la qualità.

Visita di Vigne e Cantina:

La visita di vigne e cantina è un’esperienza coinvolgente ed educativa che permette ai visitatori di scoprire i segreti della produzione vinicola umbra. 

Guidati da esperti, i partecipanti vengono condotti in un viaggio attraverso il processo di produzione del vino, dalla cura delle viti alla vinificazione.

Gli ospiti hanno quindi l’opportunità di esplorare le strutture della cantina, osservando da vicino le moderne attrezzature e i tradizionali metodi artigianali impiegati nella produzione dei vini Altarocca. 

L’esperienza di degustazione:

La degustazione, guidata con passione da Sommelier esperti, offre informazioni dettagliate su ciascun vino.

Un viaggio sensoriale attraverso i sapori e gli aromi.

Ogni sorso è un’esperienza unica, arricchita dalla bellezza dei paesaggi circostanti ed il tutto è accompagnato da prelibati assaggi di prodotti locali, come formaggi e salumi.

Entrando nello specifico, abbiamo dato il via alla degustazione con 2 calici di vino bianco, proseguito con dell’olio extravergine di oliva e terminato con 2 calici di vino rosso.

Ed ora ve li presentiamo uno ad uno:

Arcosesto Orvieto Classico DOC

Immagina di sollevare il calice e lasciare che la luce danzi attraverso il colore giallo paglierino del vino, accarezzato da leggeri riflessi verdognoli che invitano ad un viaggio sensoriale. 

All’olfatto, un bouquet delicato si apre, rivelando note di frutta fresca e profumi di fiori bianchi, che anticipano l’esperienza gustativa imminente. 

Con un sorso, freschezza e delicatezza si fondono armoniosamente, mentre una spiccata acidità e mineralità danzano sulla lingua.

Arcosesto si dimostra un compagno versatile e raffinato. 

Perfetto come aperitivo, accompagna con maestria antipasti leggeri, piatti di pesce fresco e carni bianche, elevando ogni boccone con la sua freschezza e complessità.

Si ottiene da uve di Grechetto, Procanico e Malvasia.

Albaco Orvieto Classico Superiore DOC

Dal brillante colore giallo paglierino, con riflessi dorati.

All’olfatto si possono percepire deliziose note di frutta fresca, accompagnate da eleganti accenni di fiori di acacia, mentre sussurri avvolgenti di legno completano l’esperienza sensoriale.

Il primo sorso svela un equilibrio perfetto, secco ma al contempo elegante, con note di frutta matura che si intrecciano con sottili accenni di spezie, lasciando un’impronta di raffinata armonia.

Versatile e sofisticato, perfetto in abbinamento a zuppe di verdure, carni bianche succulente, prelibati fritti e selezione di formaggi.

Servito a una temperatura consigliata di 12 gradi, rivela tutta la sua complessità e personalità.

Albaco è il risultato di un’armoniosa fusione di uve di Grechetto, Chardonnay e Procanico.

Librato Rosso Orvietano DOC

Il suo colore è rosso rubino intenso con riflessi violacei.

All’olfatto, note ricche di frutta rossa matura e di sentori vegetali.

Il primo sorso è un’esplosione di pienezza ed equilibrio, con eleganti note di frutta che si fondono armoniosamente con tannini morbidi e avvolgenti, creando un’esperienza gustativa indimenticabile.

Librato si sposa magnificamente con primi piatti di carne, carni arrosto e formaggi semi-stagionati, aggiungendo un tocco di raffinatezza e complessità a ogni boccone. 

Servito a una temperatura consigliata tra i 14 e i 16 gradi, rivela appieno la sua complessità e personalità.

Si ottiene da uve di Cabernet Franc e Canaiolo.

Lavico Rosso Umbria IGT

Il suo rosso rubino luminoso brilla come un gioiello nel bicchiere. 

All’olfatto, un bouquet intenso cattura i sensi, con note di ribes, amarena e accenni di cacao, creando un’atmosfera avvolgente e affascinante. 

Il primo sorso è un’esplosione di complessità e pienezza, con una decisa presenza di tannini che si sposano armoniosamente con la freschezza e una leggera mineralità.

Lavico è il compagno ideale per primi piatti succulenti, carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati, servito a una temperatura consigliata tra i 16 e i 18 gradi.

Ottenuto da uve Merlot e Cabernet Sauvignon.

In ogni sorso di Lavico si rivela la forza e l’eleganza di un vino che incarna la bellezza e l’autenticità del territorio umbro, offrendo un’esperienza degustativa unica e coinvolgente, capace di appagare i sensi e l’anima di chiunque lo assapori.

Non a caso è stato senza dubbio il nostro preferito!

Olio Extravergine Biologico Certificato Frantoio Altarocca

Frutto di un sapiente blend delle varietà tradizionali moraiolo, leccino e frantoio, questo olio è una vera delizia per i sensi. 

Con una bassissima acidità e un’elevata concentrazione di polifenoli, offre non solo un gusto squisito ma anche notevoli proprietà antiossidanti e una longevità ineguagliabile.

Con un’età media di 20 anni, ogni pianta è curata con passione e rispetto per la tradizione, garantendo un’olio di qualità superiore.

La raccolta delle olive avviene a mano, con attenzione e dedizione, da metà ottobre a metà novembre, preservando la freschezza e l’integrità del frutto. 

Subito dopo la raccolta, le olive sono sottoposte a una lavorazione rapida ed efficiente, attraverso un ciclo continuo che consente di ottenere l’olio finito in sole due ore. 

La molitura avviene con sottilissime lame e martelli, senza sprigionamento di calore, seguita da un’estrazione a freddo e un attento processo di decantazione e filtraggio per garantire la massima purezza e freschezza del prodotto.

Si presenta con un colore giallo dorato e leggere note verdi, emanando un profumo ampio e fine, arricchito da sentori di agrumi e una dolcezza vegetale. 

Al palato, rivela un fruttato delicato e avvolgente. 

Ideale per un consumo a crudo, per arricchire piatti e insalate, ma grazie al suo punto di fumo elevato, si presta anche all’uso in cucina, conferendo un tocco di eccellenza a ogni preparazione.

In conclusione:

L’esperienza di degustazione presso Altarocca Wine Resort è molto più di un semplice assaggio di vino, è un’opportunità per immergersi completamente nella cultura enogastronomica dell’Umbria, scoprendo i suoi tesori nascosti e lasciandosi incantare dalla sua bellezza e autenticità.

Per questo motivo la consigliamo sia ai locali sia a chi invece decide di trascorrere qualche giorno nella zona di Orvieto, per entrare ancora più in sintonia con il territorio.

Ringraziamo Altarocca Wine Resort per averci offerto l’opportunità di vivere questa fantastica esperienza.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile, se ti va scrivici cosa ne pensi nei commenti, se sei mai stato in Umbria o se vorresti degustare anche tu queste prelibatezze.

Ti leggiamo con grande piacere!

Se ti piacciono le degustazioni, ti invitiamo a leggere anche la nostra esperienza in Chianti nell’articolo dedicato.

Buon viaggio, tra gusti e sapori, e noi ti aspettiamo come sempre al prossimo Portami a Vedere.

elia ilenia chianti copertina
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Esplorando il fascino del Chianti

Vino, Storia, Territorio e Degustazioni

Il Chianti, celebre regione vinicola situata nel cuore della Toscana, incanta gli amanti del vino con la sua ricca tradizione, la bellezza paesaggistica e il gusto inconfondibile dei suoi vini.

Al centro di questa esperienza sensoriale straordinaria si trova il Chianti Classico, un vino raffinato che riflette secoli di storia e impegno artigianale.

Il Vino Chianti Classico: Eleganza Inconfondibile

Il Chianti Classico, prodotto nella zona delimitata tra le città di Firenze e Siena, è una denominazione che ha conquistato il palato di intenditori di tutto il mondo.

Composto principalmente da uve Sangiovese, questo vino si distingue per il suo colore rubino intenso, il bouquet floreale e fruttato, e la sua complessità aromatica che si sviluppa con l’invecchiamento.

La produzione del Chianti Classico è soggetta a regole rigorose che preservano la qualità e la tradizione. La percentuale di Sangiovese deve essere almeno dell’80%, accompagnato da uve autoctone come Canaiolo e Colorino, con possibilità di integrare altre varietà.

Questa combinazione artigianale dona al vino la sua personalità unica, riflettendo il carattere del territorio circostante.

Storia Vinicola Intramontabile

La storia del Chianti affonda le sue radici nei secoli.

La prima menzione del vino risale al XIII secolo, ma è nel Settecento che il Granduca di Toscana, Cosimo III de’ Medici, delimitò per la prima volta l’area di produzione, creando quello che oggi conosciamo come Chianti Classico.

La leggenda vuole che il gallo nero, simbolo del Consorzio del Chianti Classico, sia nato da una competizione enologica tra i comuni di Firenze e Siena, decidendo chi avrebbe guidato la produzione vinicola nella zona.

Il Territorio Incantevole

Il paesaggio toscano che circonda il Chianti Classico è un dipinto vivente.

Colline ondulate, vigneti ordinati, uliveti secolari e borghi medievali caratterizzano questo angolo di paradiso.

I vigneti si trovano spesso a quote variabili, contribuendo alla diversità di terroir e alla complessità dei vini.

Se amate rilassarvi ed osservare le bellezze della zona vi consigliamo uno spot molto suggestivo grazie anche alla Panchina Gigante numero 136.

Ci troviamo a Gaiole in Chianti, esattamente accanto al bellissimo Castello di Meleto.

Ti sarà capitato di vedere foto di panchine giganti sparse per il web. Si tratta di un progetto chiamato “Big Bench Community Project”, un’iniziativa no profit promossa dal designer americano Chris Bangle e dalla moglie Catherine.

Si trovano sempre in luoghi particolarmente suggestivi dal punto di vista naturalistico, ecco perché noi le amiamo così tanto!!

Ci danno l’impressione di tornare bambini per un istante riscoprendo allo stesso tempo la bellezza del paesaggio.

Degustazioni che passione!!

I tour enogastronomici nella regione offrono un’esperienza completa, permettendo ai visitatori di esplorare le cantine, degustare i vini e immergersi nella cucina toscana autentica.

La combinazione di paesaggi mozzafiato e sapori avvolgenti rende il Chianti una destinazione imperdibile per gli amanti del vino e dell’arte culinaria.

La nostra esperienza è stata molto positiva.

Abbiamo visitato una piccola cantina a conduzione familiare ed è stato splendido ascoltare i racconti del proprietario.

Con gli occhi che brillavano ci ha parlato di come è riuscito a realizzare il suo sogno mettendo a frutto la passione per la sua terra e per i prodotti che ne derivano.

Si tratta dell’Azienda Agricola di Maurizio Brogioni.

Abbiamo iniziato il tour con la storia del territorio e del vino tipico della zona.

Dopodiché Maurizio ci ha portati nel suo “ufficio”, la sua panchina di fronte ai vigneti, ci ha parlato delle varietà che ha scelto di impiantare, dei processi di produzione sia del suo vino che del suo olio.

Ci ha poi aperto le porte della sua piccola ma ben fornita cantina e infine ci ha deliziato con una degustazione ricca di sorprese!!


Tra i vari pacchetti disponibili noi abbiamo scelto l’esperienza base che ci ha comunque permesso di assaggiare ben 4 calici abbinati a degli spuntini di piatti tipici.

degustazione di chianti classico

Abbiamo bevuto un Bianco, un Chianti Classico, un Chianti Classico Riserva e un Supertuscan (il nostro preferito!!).

La degustazione ci ha poi stregato con il suo olio EVO al tartufo bianco, con il mosto cotto e la crema al cacao fondente contenete il 12% del loro olio.

E se pensate che sia finita qui, beh non dimentichiamoci che con il loro olio vengono prodotte anche creme per il corpo e per il viso, che ovviamente abbiamo provato durante l’esperienza.

Il tutto è stato condito dalla compagnia di un dolce cagnolino di nome Spritz.


Vi consigliamo questa cantina se volete vivere una realtà più piccola e autentica, dove verrete coccolati e potrete rilassarvi e godervi la giornata tra sapori, profumi e natura.

Per prenotare vi basterà inviare una e-mail che troverete tranquillamente sul sito web dell’azienda.

In conclusione

Il Chianti Classico non è solo un vino di alta qualità, ma una testimonianza della passione dei produttori e della storia intramontabile di questa regione. 

Esplorare il Chianti significa immergersi in un mondo di tradizione, bellezza e gusto, vivendo un’esperienza che soddisfa tutti i sensi.

Torneremo sicuramente per scoprire altre cantine, siamo infatti convinti che si tratta di un territorio che ha molto da offrire.

Speriamo anche che questo articolo ti sia stato utile, e se conosci delle cantine imperdibili da visitare, o degustazioni super da provare, non esitare a scrivere nei commenti.

Sarà un’ottimo spunto per tutti i lettori, e anche per noi!

Buon viaggio e noi ti aspettiamo come sempre al prossimo Portami a Vedere.

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