Ecco come vivere un’estate da sogno tra prati fioriti, trekking e sapori alpini
Se stai cercando un luogo che unisca natura incontaminata, attività all’aperto, panorami da cartolina e i sapori autentici delle Dolomiti, questo articolo è perfetto per te.
In queste righe ti raccontiamo ogni dettaglio dell’Alpe di Siusi, da dove si trova e come arrivarci, a quelle esperienze “da non perdere” per innamorarti di questo angolo di paradiso.
Cos’è l’Alpe di Siusi e dove si trova
L’Alpe di Siusi (o Seiser Alm in tedesco) è l’altopiano più grande d’Europa, situato in Alto Adige tra la Val Gardena, il Gruppo del Sassolungo e il massiccio dello Sciliar.
Si estende a circa 1.600–2.300 metri sul livello del mare e ospita vaste distese erbose, sentieri e malghe con una vista spettacolare sulle vette dolomitiche.
È una meta estiva amata da famiglie, escursionisti, ciclisti, parapendisti e ovviamente appassionati di fotografia: un vero paradiso naturale!
Breve storia e curiosità
L’Alpe di Siusi ha origini antiche: già nel Medioevo era utilizzata come pascolo estivo dai contadini di Castelrotto, Tiers e Siusi. Oggi è tutelata per la sua biodiversità, l’equilibrio tra pascoli, fiori alpini e specie protette.
Strategica per il turismo, è raggiungibile con cabine, autobus o auto con limitazioni, una scelta che appunto tutela l’ambiente e dona un’esperienza rilassata, lontana dal traffico.
Il paesaggio e la vista mozzafiato
Immagina prati fioriti e verdi a perdita d’occhio, circondati da guglie rocciose e cime sterminate. L’estate qui trasforma l’altopiano in un quadro, tra il verde intenso dell’erba e l’azzurro del cielo, con le Dolomiti a dominare la scena.
Che tu sia amante dei paesaggi naturali, del birdwatching, oppure di passeggiate lente, ogni scorcio ti regalerà quella sensazione di “wow” infinita.
Come arrivare e dove parcheggiare
Accesso alla piana
Auto privata: è consentita prima delle 9:00 e dopo le 17:00, altrimenti la strada è chiusa. L’uscita invece è consentita in qualsiasi momento. Considera che soprattutto nei fine settimana e in caso di bel tempo, può capitare che la strada chiuda già prima delle 9:00 ossia quando viene raggiunta la capacità di parcheggio sull’Alpe di Siusi.
Cabinovia Siusi–Compatsch: parte da Siusi allo Sciliar e funziona tutti i giorni 8–18. Per eventuali chiusure o variazioni ti suggeriamo di consultare il sito ufficiale.
Ovovia Ortisei–Alpe di Siusi: alternativa da Val Gardena, a circa 35 € A/R, anche in questo caso controlla eventuali variazioni sul loro sito web.
Bus: utile alternativa alla cabinovia.
Parcheggi principali
Parcheggio a valle: vicino alla cabinovia, sia gratuito che con tariffa oraria 1,50 €, max 6 €/giorno; ottimo se vuoi salire in cabinovia.
P1 Spitzbühel: 15 €/giorno.
P2 Compatsch (in quota): costo 28,50 €/giorno (in bassa stagione potrebbe essere ridotto).
Raggiungere l’altopiano con la propria auto è più semplice se alloggi sulla piana: in quel caso potrai avere permessi speciali per salire anche in altri orari.
Cosa fare all’Alpe di Siusi: attività all’aperto
Passeggiate ed escursioni a piedi
L’altopiano è un labirinto di oltre 450 km di sentieri, adatti a tutti i livelli.
Ecco tre esempi:
Malga Sanon: facile, ideale per famiglie.
Sentiero Hans & Paula Steger: percorso panoramico, adatto a tutti.
Verso Sciliar o Sassopiatto: trekking più impegnativi, con scenari spettacolari, perfetti per camminatori più esperti.
Mountain bike e Gravel
Se ami la bici, troverai percorsi su misura come il Tour dei Rifugi, il Giro dell’Alpe di Siusi, e tantissimi altri.
In ogni caso il nostro consiglio è quello di portare, abbigliamento tecnico e scarpe adeguate: anche ad agosto il meteo può cambiare in un attimo!
Parapendio e volo panoramico
Da Spitzbühl partono voli in parapendio tandem.
Decollare sopra l’altopiano e planare fra le vette è un’esperienza indimenticabile per chi vuole vedere le Dolomiti dall’alto, chissà magari prima o poi vinceremo la paura e ci lanceremo anche noi!!
Incontro con la fauna
Passeggiando potresti incontrare caprioli, marmotte, lepri, volpi, uccelli rapaci… un vero spettacolo in movimento.
E sì, noi abbiamo visto anche un gruppo di alpaca super simpatici!
Dove mangiare: sapori alpini
Malga Sanon: offre una incredibile vista panoramica, un’atmosfera rustica e dei piatti locali come formaggi e polenta. Ma ciò che abbiamo più amato in questo posticino speciale è un dolce tipico, il Kaiserschmarren, una frittella dolce soffice con zucchero a velo, uvetta e marmellata, una delizia che non dimenticheremo facilmente.
Rifugio Spitzbuhl: mentre osservavamo i ragazzi lanciarsi con il parapendio, ci siamo gustati un super pranzetto con vista, consigliassimo soprattutto nelle giornate limpide, per il panorama mozzafiato.
In ogni caso lungo i sentieri trovi diversi rifugi e malghe e tutti propongono menu locali come canederli, speck, salsicce, polenta e strudel.
Assolutamente perfetti per una pausa energica durante le escursioni.
Cosa mettere in valigia e come vestirsi
Scarpe da trekking: indispensabili per i sentieri sterrati
Abbigliamento a strati: maglietta tecnica, pile e k-way per essere pronti a reagire al meteo alpino
Cappellino, occhiali da sole e crema solare: l’aria in quota brucia anche se non ce ne accorgiamo
Borraccia e snack energetici, per quando sarai lontano dai rifugi
Macchina fotografica o smartphone ben carico perché avrai voglia di immortalare tanta bellezza!!
Dove dormire: vivere l’Alpe
Se vuoi un’esperienza completa, puoi dormire sull’altopiano. Qui i residence e gli hotel possono offrire:
Permessi per salire in auto in ore limitate ma più estese rispetto a chi non soggiorna qui
Colazione con vista, musica dal vivo in terrazza, caminetti serali
Possibilità di partire al mattino per un’escursione senza stress
Molti hotel organizzano anche pacchetti con navette, noleggio bici e mappe incluse.
Conclusione: una vacanza che ricarica corpo e mente
Che sia per uno o più giorni, l’Alpe di Siusi in estate è un’esperienza che resta nel cuore.
Si tratta del mix perfetto tra paesaggio da cartolina, buona cucina, attività all’aria aperta e relax. Questo è uno dei luoghi che preferiamo sulle Dolomiti.
Speriamo che questa guida ti sia stata utile per pianificare la tua vacanza da sogno.
Se hai altri suggerimenti, consigli o esperienze che approfondiscano questo argomento, scrivili pure nei commenti!
Se stai cercando un evento naturale che ti lasci senza fiato, la Fioritura di Castelluccio di Norcia è quello che fa per te.
Ogni anno, tra la fine di maggio e la prima metà di luglio, l’altopiano dei Monti Sibillini si trasforma in un quadro vivente di colori, profumi e meraviglia.
Questo fenomeno è uno spettacolo imperdibile per chi ama la natura e la fotografia.
Cos’è la Fioritura di Castelluccio e perché è così speciale
La fioritura di Castelluccio è una magia naturale. Ogni estate, la coltivazione di lenticchie e cereali unito alla presenza di fiori spontanei crea un tappeto di colori che spazia dal giallo, rosso, viola al blu e bianco.
Le tonalità cambiano di settimana in settimana, grazie alla fioritura sfalsata di specie come papaveri, genzianelle, narcisi, fiordalisi, violette, camomilla e gigli rossi.
È un’esperienza irripetibile: ogni anno è diversa, influenzata da temperature e agenti atmosferici. Ma sempre magica.
Dove si trova il Borgo e l’Altopiano
Castelluccio di Norcia, è una frazione di Norcia (PG), situata a circa 1452 metri di altitudine, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Attorno al borgo si trovano i Piani di Castelluccio, tre vasti altopiani carsico-alluvionali:
Piano Grande, il più esteso e in provincia di Perugia
Piano Piccolo, con una vegetazione più varia, sempre in provincia di Perugia
Piano Perduto, con una maggiore presenza di colture, ma principalmente in provincia di Macerata.
La storia del Borgo e dell’Altopiano
L’area ha origini antiche: sul Pian Grande si coltivavano cereali da secoli, e Castelluccio sorge come insediamento pastorale e di agricoltura d’alta quota.
Il borgo ha resistito al tempo ma il devastante terremoto del 2016 ha causato gravi danni, rendendolo quasi inabitabile. Rappresenta oggi un simbolo di resistenza e rinascita, inoltre la fioritura lo ha reso molto famoso.
Il periodo migliore per la fioritura
Entrare in mezzo ai campi di Castelluccio durante la Fioritura è come immergersi in un quadro vivente.
La fioritura può iniziare già a fine maggio, ma il clou è tra fine giugno e inizio luglio. Il periodo esatto varia ogni anno, a causa delle condizioni meteo.
Il nostro consiglio è quello di controllare una webcam aggiornata e le previsioni locali pochi giorni prima della partenza.
Ogni anno è un dipinto diverso
La vera magia della Fioritura è la dinamicità.
Oltre a non esistere due anni uguali, le fioriture avvengono in diverse fasi e i colori si alternano a seconda della semina dei campi.
I primi a sbocciare sono i papaveri e la senape selvatica, colorando i campi di giallo e rosso, seguiti dalle camomille portando sfumature bianche, infine si aggiungono i fiordalisi completando il quadro con il caratteristico colore blu.
Se torni ogni settimana, vedrai un panorama sempre nuovo.
Perché la biodiversità è importante
L’alternanza tra le specie coltivate (lenticchie, farro, senape) e specie spontanee (papaveri, violette, ecc.) crea una sinergia unica: aiuta a mantenere sano il terreno, favorisce gli insetti impollinatori e crea un habitat ricco per insetti e piccoli animali. È il risultato di secoli di pastorizia e coltivazione sostenibile.
Ma è anche fragile: basta un passo fuori sentiero per rovinare un intero micro-ambiente.
Ecco perché è fondamentale rispettare le regole:
non calpestare i campi
seguire i sentieri segnati
evitare qualsiasi azione che danneggi o rimuova piante
portare via i rifiuti
Percorsi consigliati
Dal basso: passeggiate leggere
Puoi camminare a piedi tra le file di fiori, seguendo i sentieri sul Pian Grande e Pian Perduto dove senti profumo di natura e ascolti il silenzio interrotto solo dagli insetti e dal vento.
Dall’alto: panorami mozzafiato
Salendo in macchina (nelle giornate senza restrizioni) puoi ammirare una vista ampia dalla strada panoramica che costeggia la piana. Alcuni punti di sosta consentiti permettono foto strepitose.
Inoltre con una breve camminata che parte dal borgo e prosegue in Via Monte Valletta avrai la visuale migliore sul Pian Grande che è anche la zona più estesa e colorata.
Restrizioni al traffico: come muoversi durante i weekend
Nei weekend durante il periodo di massima fioritura, l’accesso ai Piani di Castelluccio è vietato ad auto e camper.
Puoi però arrivare in:
moto, bici, a piedi
autobus turistici autorizzati
In questi weekend è obbligatorio parcheggiare in aree predisposte (Scentinelle, Monti del Sole, Forca di Presta, Forca Canapine, Monte Prata) e usare le navette prenotabili.
Nei giorni feriali l’accesso è libero, ma è sempre vietata la sosta fuori dai parcheggi autorizzati.
Mangiare a Castelluccio: tipicità e sapori autentici
Visitare Castelluccio in periodo di fioritura non significa soltanto ammirare uno spettacolo mozzafiato: significa anche gustare i sapori autentici di una comunità che ha saputo valorizzare la propria terra.
Mangiare qui non solo è delizioso, ma aiuta anche l’economia locale e la rinascita del borgo.
Vi troverete bene ovunque, noi per la precisione abbiamo mangiato alla Norcineria Famiglia Coccia.
Oltre a poter acquistare prodotti tipici, qui puoi sederti, provare un panino o focaccia con ciauscolo, un must per noi, assaggiare zuppe calde con lenticchie IGP, oppure scegliere fra formaggi locali e affettati in un piccolo spazio esterno ideale per un pranzo veloce ma gustoso. La cortesia e la qualità sono sempre al top.
Se cerchi una birra dell’altopiano, la linea +1452 è fatta apposta per te. Si tratta di quattro birre artigianali create con materie prime del territorio:
Fiorita: doppio malto con miele millefiori di Castelluccio
Pilato: scura con roveja di Norcia
Verusta: ambrata con farro perlato
Vettore: chiara con lenticchia IGP di Castelluccio
Perfette da abbinare ai salumi e formaggi a Km 0.
Consigli smart per goderti questa esperienza al meglio
Visitare questa zona nei giorni feriali significa meno caos, e quindi panorama e tranquillità garantiti
Arrivare presto o nel tardo pomeriggio potrebbe essere la scelta migliore per trovare la luce perfetta, il clima mite e le navette più libere
Parcheggia solo nelle aree dedicate (no soste selvagge!)
Porta acqua, crema solare e scarpe comode soprattutto per i sentieri sterrati
Controlla le fonti ufficiali per aggiornamenti su date e restrizioni
Gli alberi a forma di Italia
Se durante la tua passeggiata nella Piana alzi lo sguardo verso le colline circostanti, potresti notare una sagoma inconfondibile: quella dell’Italia!
Si tratta di un piccolo boschetto di pini piantato proprio con l’intento di riprodurre la forma della nostra penisola, e oggi è diventato un vero simbolo iconico di Castelluccio di Norcia.
Questo curioso “monumento verde” si trova sul fianco del Monte Vettore ed è un piccolo segreto in più da cercare mentre sei immerso nei colori della Fioritura.
In Conclusione:
La Fioritura di Castelluccio non è solo un evento naturale, è un’emozione che si rinnova ogni anno, un’esplosione di colori e profumi, una lezione di equilibrio tra uomo e natura.
Speriamo che questa guida ti sia stata utile per organizzare al meglio la tua visita. E se hai altri consigli su questo argomento, scrivili nei commenti!
Buona Fioritura e noi, come sempre, ti diamo appuntamento al prossimo… Portami a Vedere.
Guida completa per scoprire il borgo sul lago tra storia, natura e sapori
Stai cercando un posto perfetto per una gita fuori porta o un weekend all’insegna del relax, della buona cucina e di paesaggi incantevoli? Bolsena, affacciata sull’omonimo lago vulcanico, è una meta ideale per chi ama borghi storici, tramonti mozzafiato e esperienze autentiche tra natura e tradizioni.
In questa guida ti raccontiamo cosa fare e vedere a Bolsena, dai luoghi imperdibili come il centro storico, la Rocca Monaldeschi e la Chiesa di Santa Cristina, alle esperienze da vivere lungo lago, come passeggiate romantiche, sport acquatici, spiagge rilassanti e trekking nel Parco di Turona. Non mancheranno ovviamente i nostri consigli su dove mangiare bene a Bolsena, tra pesce di lago e taglieri golosi.
Dove si trova Bolsena
Bolsena si trova nel Lazio, in provincia di Viterbo, lungo le rive del suggestivo Lago di Bolsena, il più grande lago vulcanico d’Europa. È posizionata strategicamente al confine con l’Umbria e la Toscana, il che la rende una meta perfetta per una gita fuori porta da molte città del Centro Italia.
Questo piccolo gioiello del Lazio settentrionale è immerso in un paesaggio verde e tranquillo, tra colline, vigneti e uliveti che scendono dolcemente verso il lago. Bolsena è attraversata anche dalla Via Francigena, l’antico cammino dei pellegrini che unisce il nord Europa a Roma, e proprio per questo è spesso scelta anche dagli amanti del trekking e dei cammini spirituali.
Noi la frequentiamo spesso, proprio perché vivendo ad Orvieto, Bolsena per noi è comodissima da raggiungere: è il nostro rifugio ideale ogni volta che vogliamo staccare la spina e goderci una giornata con vista lago!
Un tuffo nella storia di Bolsena
Bolsena è una città ricca di storia, infatti ha visto fiorire alcune delle civiltà più antiche del Centro Italia. Le sue origini risalgono all’epoca etrusca, con Volsinii, una delle città più importanti della dodecapoli etrusca (Velzna in etrusco). Dopo la conquista romana, il centro fu spostato più vicino al lago, dando vita all’attuale Bolsena, che nel tempo ha saputo conservare la sua anima antica.
La città è nota in tutto il mondo per un evento religioso che ha segnato la storia della Chiesa cattolica: il Miracolo Eucaristico di Bolsena.
Secondo la tradizione, nel 1263 un sacerdote boemo, in pellegrinaggio verso Roma, celebrava la messa proprio sull’altare della chiesa di Santa Cristina. Colto da dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Eucaristia, vide l’ostia sanguinare, macchiando il corporale (il panno liturgico) e le pietre dell’altare.
Questo evento straordinario fu interpretato come una manifestazione divina e scosse profondamente la Chiesa cattolica.
Il Miracolo di Bolsena ebbe un impatto enorme: quando il Papa Urbano IV ne fu informato (si trovava ad Orvieto), istituì l’anno successivo la festa del Corpus Domini, una delle celebrazioni più sentite nel calendario liturgico.
E proprio ad Orvieto è custodito ancora oggi quel famoso corporale, nel Duomo. Questo legame storico e spirituale tra Bolsena e Orvieto è ancora oggi fortissimo.
Inoltre oggi, durante il Corpus Domini, Bolsena si riempie di colori con l’Infiorata, dei tappeti floreali che decorano il centro storico.
Ma la storia di Bolsena si legge anche nei suoi vicoli medievali, nel suo castello imponente, nelle chiese antiche e nelle testimonianze archeologiche etrusche e romane.
Passeggiare per il centro storico significa fare un vero e proprio viaggio nel tempo, tra pietre antiche e panorami mozzafiato.
Cosa fare e vedere a Bolsena
Esplora il centro storico di Bolsena: tra vie caratteristiche e la Rocca Monaldeschi
Una delle esperienze più affascinanti da fare a Bolsena è perdersi nel suo centro storico, un gioiello medievale che si sviluppa in salita, tra vicoli lastricati, archi in pietra e scorci sul lago da cartolina.
Il borgo è perfettamente conservato e ti regala quell’atmosfera autentica di un tempo passato, lontano dal turismo di massa. Ogni angolo ha una storia da raccontare e ogni finestra fiorita sembra voler accogliere i visitatori con un sorriso.
Il punto più alto e simbolico del borgo è senza dubbio la Rocca Monaldeschi della Cervara, un castello imponente che domina la città dall’alto. Costruita a più riprese tra XI e XIV secolo, la Rocca aveva una funzione difensiva e fu ristrutturata nel corso dei secoli. Oggi è uno dei monumenti più iconici di Bolsena ed è visitabile tutto l’anno.
All’interno della Rocca si trova il Museo Territoriale del Lago di Bolsena, che racconta la storia geologica, archeologica e culturale della zona. Potrai scoprire reperti etruschi, ceramiche medievali, mappe antiche e una sezione dedicata alla pesca e alla vita sul lago.
In cima alla Rocca troverai anche un punto panoramico imperdibile, che offre una vista mozzafiato sull’intero Lago di Bolsena, sulle isole Martana e Bisentina e sul verde che circonda la città.
Visita la Chiesa di Santa Cristina
Se visiti Bolsena, una tappa fondamentale è la Chiesa di Santa Cristina, non solo per la sua bellezza e il suo valore spirituale, ma perché è qui che, secondo la tradizione, è avvenuto il Miracolo di Bolsena.
L’edificio conserva tracce di diverse epoche storiche: dal portale romanico alla cripta sotterranea dove si trova la Cappella Nuova del Miracolo, fino alle cappelle barocche. Una delle parti più affascinanti è sicuramente la Tomba di Santa Cristina, martire cristiana a cui la chiesa è dedicata: un luogo di raccoglimento e devozione ancora molto frequentato.
All’interno della chiesa potrai vedere la pietra macchiata di sangue e l’altare dove sarebbe avvenuto il miracolo. L’atmosfera è densa di spiritualità e silenziosa.
Che tu sia credente o no, è un luogo che tocca il cuore, dove storia, fede e arte si intrecciano profondamente.
In estate, durante la festa di Santa Cristina (24 luglio), il miracolo viene rievocato attraverso la celebre “Sacra Rappresentazione”, una suggestiva processione notturna in costume che coinvolge tutto il paese e attira ogni anno centinaia di visitatori.
Un evento da non perdere se ti trovi in zona in quel periodo.
Passeggiata romantica sul lago di Bolsena
Una delle esperienze più belle e rilassanti da fare a Bolsena è sicuramente una passeggiata romantica lungo il lago, magari al tramonto, quando i colori del cielo si specchiano sull’acqua.
Il punto di partenza ideale è il porto turistico di Bolsena, dove potrai osservare le caratteristiche barchette dei pescatori e le piccole imbarcazioni a vela che punteggiano la riva.
Qui la vita scorre lenta, tra chi si gode un aperitivo con vista, chi rientra da una giornata sul lago e chi si rilassa semplicemente seduto su una panchina ad ascoltare il suono dell’acqua.
Il porticciolo è uno dei luoghi più fotografati del borgo, ed è facile capirne il motivo: è romantico, autentico e suggestivo in ogni stagione.
Il lungolago di Bolsena è perfetto anche per una passeggiata rilassata dopo cena, quando l’aria è più fresca e i lampioni si riflettono nell’acqua creando un’atmosfera dolce e poetica. L’intero percorso è pianeggiante, ben curato, con panchine, aiuole fiorite, gelaterie e piccoli chioschi.
È il classico posto dove ti viene voglia di rallentare, di vivere il momento e goderti la semplicità delle cose belle.
Spiagge, sport d’acqua e relax
Se stai pianificando una giornata o un weekend sul Lago di Bolsena, non puoi perderti le sue spiagge. Durante la bella stagione, il lago diventa la meta ideale per chi cerca relax, natura e attività all’aria aperta ma lontano dal caos del mare.
Le spiagge del Lago di Bolsena sono in gran parte libere, accessibili e circondate da un ambiente verde. L’acqua è tranquilla e il fondale scende dolcemente, rendendolo perfetto anche per famiglie con bambini. Inoltre, essendo un lago vulcanico, la sabbia è scura e naturale, con aree erbose che regalano ombra e frescura.
Le Naiadi: spiaggia libera con servizi
Una delle zone più conosciute e frequentate è quella delle Naiadi, dove si trova una lunga spiaggia libera, ben tenuta, circondata da alberi e adatta a chi cerca semplicità e contatto diretto con la natura. Qui potrai stendere il tuo telo sulla sabbia, fare un tuffo rigenerante nel lago o rilassarti leggendo un libro all’ombra.
Riva Verde: il nostro posto del cuore
Se invece cerchi comfort e relax totale, ti consigliamo quello che per noi è davvero il posto del cuore a Bolsena: Riva Verde. Si tratta di uno stabilimento balneare super curato, con una bellissima area verde dove noleggiare lettini e ombrelloni.
Riva Verde è perfetto anche se non vuoi portarti nulla da casa: qui trovi un ottimo ristorante dove gustare piatti freschi e gustosi, ma anche un bar per pranzi veloci, panini, insalatone o semplicemente un buon caffè da gustare con vista. Il tutto in un’atmosfera rilassata e immersa nella natura, a pochi minuti dal centro di Bolsena.
Sport d’acqua sul Lago di Bolsena: SUP, canoa e molto altro
Oltre al relax, il Lago di Bolsena è anche la meta perfetta per chi ama gli sport acquatici. L’acqua calma lo rende ideale per praticare SUP (stand up paddle), canoa, ma anche pedalò o semplici nuotate. Alcuni punti lungo il lungolago offrono la possibilità di noleggiare attrezzature a ore o per l’intera giornata.
Trekking nel Parco Archeologico Naturalistico di Turona
Se sei un amante del verde, delle passeggiate e dei luoghi poco battuti dal turismo di massa, ti consigliamo un’escursione nel Parco Archeologico Naturalistico di Turona.
Questo luogo, ancora poco conosciuto rispetto ad altre attrazioni della zona, è perfetto per chi ama il trekking nella natura e desidera scoprire un volto autentico e selvaggio dell’Alto Lazio.
Situato a pochi chilometri dal centro storico di Bolsena, il Parco di Turona è facilmente raggiungibile in auto o anche in bici per i più sportivi. Si tratta di un’area che unisce natura rigogliosa, archeologia e paesaggi rilassanti, dove potrai immergerti tra boschi, corsi d’acqua, sentieri ombreggiati e piccole cascate.
Il silenzio che regna nel parco, interrotto solo dal suono dell’acqua o dal canto degli uccelli, rende questa esperienza particolarmente rilassante, ideale per rigenerare corpo e mente.
Consiglio: porta con te scarpe comode, una borraccia e magari uno snack per goderti una pausa sotto gli alberi.
Non perdere una sosta al Santuario della Madonna di Turona, una piccola chiesa rurale immersa nella quiete, che racconta una parte della tradizione religiosa del territorio.
Noi adoriamo andarci soprattutto in primavera o in autunno, quando il bosco si tinge di colori accesi e l’aria è fresca e profumata. Ma anche d’estate, se vuoi sfuggire al caldo delle ore centrali, questo luogo è perfetto: fresco, ombreggiato e poco affollato.
Dove mangiare a Bolsena
Una visita a Bolsena non è completa senza aver assaggiato le sue eccellenze gastronomiche.
Che tu sia un amante del pesce di lago, della pizza, o sei alla ricerca di un aperitivo sfizioso, la cittadina saprà conquistarti anche a tavola.
Pesce di lago con vista: Ristorante Il Gabbiano
Se vuoi mangiare del pesce di lago fresco in una location incantevole, ti consigliamo Il Gabbiano.
Questo ristorante si affaccia direttamente sul lago, con tavoli posizionati su un bellissimo pratino verde proprio fronte spiaggia. Il contesto è rilassante e romantico, perfetto anche per una cena al tramonto.
Il menù propone specialità di pesce come il coregone alla griglia, il luccio in salsa verde, o i tagliolini con il persico.
Piatti semplici, ma preparati con ingredienti locali e cura.
Cucina tipica e pesce top: Trattoria da Giggetto
Un altro posto che amiamo e che vale assolutamente il tragitto in auto (si trova però a Gradoli, a circa 13 km dal centro di Bolsena) è la Trattoria da Giggetto.
Qui si mangia pesce di lago, ma anche di mare, cucinato in modo tradizionale, con sapori che ricordano la cucina di una volta.
È un locale semplice, senza fronzoli, ma con piatti che parlano da soli. Ottimi anche gli antipasti misti e la frittura.
È uno di quei posti in cui torni volentieri ogni volta che vuoi mangiare bene, sentirti a casa e goderti una bella giornata all’aperto con vista sul lago.
Ancora da provare ma molto promettente: Giò Ristocantina
Tra le novità più interessanti a Bolsena, ci hanno parlato molto bene di Giò Ristocantina, nasce dall’idea di creare un ristorante con una cucina territoriale, rivisitata in chiave moderna.
Anche se non ci siamo ancora stati di persona, è nella nostra lista dei posti da provare. Se ci vai prima di noi, raccontaci com’è!
Pizza super croccante alla pala: Ristorante La Francigena
Se sei in vena di pizza, una tappa obbligatoria è il Ristorante La Francigena, famoso per la sua pizza alla pala: croccante, leggera e cotta alla perfezione.
È l’ideale per una cena informale o da condividere con gli amici.
L’apericena perfetto: Alimentari Retrogusto
Se stai cercando un posto dove fare un aperitivo diverso dal solito a Bolsena, ti consigliamo di cuore l’Alimentari Retrogusto.
Un vero paradiso per chi ama il vino naturale, i taglieri ricchi e i prodotti locali selezionati con cura.
Qui puoi scegliere direttamente al bancone i salumi e i formaggi che preferisci e comporre il tuo tagliere su misura, accompagnandolo con una buona bottiglia di vino.
È il posto perfetto per una serata informale ma di qualità, immersi in un’atmosfera conviviale e rilassata.
Per uno spuntino easy: Pareo Bar
Se invece hai voglia di qualcosa di semplice e veloce, magari dopo una passeggiata sul lungolago o prima di rimetterti in viaggio, allora ti consigliamo una sosta al Pareo Bar.
Si trova proprio vicino alla spiaggia “le naiadi”, è informale, perfetto per un pranzo leggero, un panino veloce o un aperitivo con vista.
Ottimo anche per una colazione sul lago o un caffè rigenerante durante la giornata.
Il servizio è rapido e cordiale, e la posizione è davvero strategica.
Suggerimenti pratici per visitare Bolsena al meglio
Se stai pianificando una gita a Bolsena, oppure vuoi semplicemente viverla con più consapevolezza e comodità, ecco qualche consiglio pratico che ti tornerà sicuramente utile.
Dove parcheggiare a Bolsena
Se visiti Bolsena in auto arriva presto, soprattutto nei weekend e nei mesi estivi. I parcheggi ci sono, ma si riempiono in fretta.
Se vuoi parcheggiare vicino al lago, ci sono diverse aree a pagamento lungo Viale Cadorna o vicino agli stabilimenti.
Per visitare il centro storico e la Rocca, ti conviene lasciare l’auto nel parcheggio a pagamento in Piazza Martiri di Nassirya in basso o in Via Madonna del Cacciatore in alto rispetto al borgo.
Alcuni parcheggi, specialmente fuori dal centro, sono gratuiti ma richiedono una breve camminata.
Quando visitare Bolsena: i periodi migliori
Bolsena è bella tutto l’anno, ma ogni stagione offre qualcosa di diverso:
In primavera (aprile-maggio), il clima è perfetto per passeggiare, fare trekking e godersi il lago senza il caos estivo.
L’estate è la stagione regina: spiagge, stabilimenti aperti, barche, gelati, eventi. Ma anche più affollata.
A settembre il lago è ancora caldo e il turismo più soft: un periodo che adoriamo per la sua atmosfera tranquilla.
In autunno e inverno puoi scoprire il lato più autentico e rilassante di Bolsena, magari gustando piatti caldi in trattoria dopo una passeggiata nel borgo.
Cosa mettere in valigia
Dipende ovviamente dal periodo, ma in linea generale, ecco qualche must-have:
Costume e telo mare (se vieni d’estate)
Scarpe comode per camminare nel centro e nel parco
Un k-way o giacchetto antivento (soprattutto in riva al lago)
Una felpa per la sera, anche d’estate
Una borraccia e crema solare
Macchina fotografica o smartphone carico: i panorami meritano
In conclusione:
Bolsena è una meta perfetta per una gita fuori porta, un weekend romantico o una vacanza rilassante sul lago.
È facilmente raggiungibile, offre tanto da vedere e da fare, ed è adatta a ogni tipo di viaggiatore, dalle famiglie agli amanti della natura, passando per chi cerca semplicemente un po’ di pace con vista.
E adesso tocca a te: se hai visitato Bolsena e hai voglia di condividere i tuoi posti del cuore, o se conosci qualche angolo segreto che ci è sfuggito, scrivicelo nei commenti: ci fa sempre piacere scoprire consigli autentici da chi ama i viaggi come noi!
E come sempre, noi ti diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere!
Dove dormire per un Weekend Romantico tra Arte, Design e Relax
Se stai organizzando un weekend romantico a Torino e vuoi vivere un soggiorno indimenticabile tra arte e benessere, il DUPARC Contemporary Suites è l’hotel ideale per te.
Situato nel quartiere di San Salvario, a due passi dal Parco del Valentino e non lontano dal centro città, questo elegante hotel 4 stelle è una vera oasi di tranquillità e bellezza, perfetta per coppie in cerca di un’esperienza speciale.
Architettura premiata e design d’autore
Il DUPARC è molto più di un semplice hotel: è un luogo dove il design moderno incontra l’arte contemporanea.
L’atmosfera è elegante e curata in ogni dettaglio, con ambienti luminosi, arredamenti ricercati e una forte identità estetica che rende l’esperienza davvero unica.
La struttura, progettata negli anni Settanta, è considerata un esempio di architettura brutalista e razionalista, integrata armoniosamente nel tessuto urbano della città. Le sue linee pulite, i volumi decisi e l’imponente facciata in cemento a vista e vetro, rendono l’edificio immediatamente riconoscibile.
Negli anni, l’edificio è stato oggetto di importanti riconoscimenti architettonici, ed è oggi valorizzato da un concept che unisce ospitalità, arte e design.
L’interno dell’hotel ospita infatti una collezione privata di opere d’arte contemporanea, con lavori firmati da artisti italiani e internazionali, trasformando ogni spazio, dalla hall ai corridoi, in una piccola galleria d’arte.
La Nostra Suite: un nido romantico con vista
Durante il nostro soggiorno, abbiamo avuto il piacere di alloggiare nella Luxury Terrace Junior Suite, una camera che ci ha davvero conquistati per il suo mix di eleganza, comodità e charme.
La suite è spaziosa e ben distribuita: un ambiente unico con zona notte e area living. Ma il vero punto forte è la terrazza privata panoramica, perfetta per godersi la colazione all’aperto o un aperitivo al tramonto con vista sui tetti di Torino, peccato solo che il tempo non era dei migliori durante il nostro soggiorno.
L’arredamento è moderno, con elementi di design curati nei minimi dettagli, e l’atmosfera è calda e intima: ideale per un soggiorno di coppia. Il letto king size è comodissimo, mentre il bagno spazioso con doppio lavandino, doccia gigante e vasca ci ha regalato quella coccola in più.
In dotazione abbiamo amato i prodotti super profumati, come crema corpo, shampoo e bagnodoccia, che ci hanno regalato un’esperienza sensoriale piacevole e rilassante.
Tra l’altro questi prodotti sono stati selezionati per garantire non solo qualità ma anche rispetto per l’ambiente.
Benessere e Relax nella DUPARC Oriental SPA: una pausa rigenerante nel cuore di Torino
Una delle chicche del DUPARC è la sua Oriental SPA, ispirata ai rituali di benessere orientali.
L’ambiente è intimo e curato nei dettagli, con luci soffuse, profumi rilassanti e un sottofondo musicale pensato per accompagnare l’ospite in un viaggio multisensoriale.
La SPA propone un percorso benessere che unisce tradizione orientale e comfort occidentale e include:
Bagno turco, ideale per liberare le tossine e favorire il rilassamento muscolare.
Una vasca idromassaggio e docce emozionali, che stimolano la circolazione e coccolano i sensi.
Una zona relax con tisaneria, dove godersi un momento di pace assoluta.
Per chi cerca un momento speciale da condividere, la SPA offre anche trattamenti di coppia pensati per rilassarsi insieme, come i massaggi rilassanti, aromaterapici o a base di oli essenziali.
Inoltre la SPA è accessibile anche agli ospiti esterni all’hotel, ma la prenotazione è obbligatoria per garantire un’esperienza esclusiva e non affollata.
Mentre per chi soggiorna al DUPARC, l’accesso alla SPA può essere incluso in alcuni pacchetti o riservato con offerte speciali.
Gusto e Qualità per Iniziare la Giornata
Al DUPARC, la colazione a buffet nel ristorante interno è un momento speciale, pensato per coccolare gli ospiti sin dal mattino.
Tra le proposte dolci, spiccano brioches, torte, marmellate e creme spalmabili, mentre per chi preferisce il salato, abbiamo trovato un mondo di formaggi e salumi locali, ma anche uova, bacon e molto altro.
Decisamente una colazione ricca e golosa!!
E non mancano nemmeno le proposte vegetariane e gluten-free.
Per un’esperienza ancora più intima, è possibile richiedere la colazione in camera, ideale per godersi un momento di relax nella propria suite.
Ma dopo la colazione perfetta arriva il momento di prepararsi per esplorare le meraviglie di Torino.
Una Posizione Strategica per Scoprire Torino
La posizione del DUPARC è ideale per chi vuole godersi Torino senza stress.
In pochi minuti a piedi infatti si raggiunge il Parco del Valentino, uno dei più romantici della città, dal quale è facile raggiungere anche il centro, sia a piedi che con i mezzi pubblici.
Informazioni Utili per il Tuo Soggiorno
Indirizzo: Corso Massimo D’Azeglio 21, Torino
Parcheggio: disponibile su richiesta
Servizi: oltre alla SPA troverai anche un centro fitness, Wi-Fi gratuito, e ovviamente il ristorante interno
Check-in/Check-out: flessibile
Per Concludere:
Che si tratti di un anniversario, una fuga romantica o un regalo a due, il DUPARC Contemporary Suites è davvero consigliato per un soggiorno a Torino super speciale.
Noi ci siamo sentiti coccolati dal primo all’ultimo momento e non vediamo l’ora di tornare!
Prima di salutarti siamo molto felici di lasciarti un piccolo regalino, ossia il nostro codice sconto PORTAMIAVEDERE, ti basterà inserirlo in fase di prenotazione sul sito web della struttura per avere un bel 20% di sconto per il tuo soggiorno al DUPARC!!
Speriamo che questo articolo sia stato utile per organizzare il tuo weekend a Torino.
Torino, elegante e sorprendente, è una delle città più romantiche d’Italia.
Perfetta per un weekend di coppia, offre una combinazione affascinante di architettura regale, musei straordinari, ristoranti storici e parchi.
Se sogni una fuga tra cultura, benessere e buon cibo, ecco il nostro itinerario per due giorni da vivere mano nella mano nel cuore del Piemonte.
Giorno 1 – Tesori Reali, Atmosfere Storiche e Aperitivi d’autore
Musei Reali di Torino: un Viaggio nell’Arte e nella Storia
Inizia il tuo weekend romantico visitando i Musei Reali, una delle esperienze culturali più complete e affascinanti della città.
Situati nel cuore del centro storico, questo complesso museale permette di immergersi nella storia della dinastia Savoia, tra sale affrescate, collezioni d’arte, manoscritti antichi e scorci reali che vi faranno sentire parte della nobiltà piemontese.
Palazzo Reale
Un tempo residenza ufficiale dei Savoia, il Palazzo Reale è un capolavoro barocco che ti lascerà senza fiato.
Le sontuose Sale di Rappresentanza sono decorate con stucchi dorati, specchi, arazzi francesi e mobili d’epoca, una vera meraviglia.
Armeria Reale
Considerata una delle collezioni di armi antiche più importanti del mondo, ospita armature, sciabole e pistole finemente decorate.
L’allestimento, situato nella maestosa Galleria della Regina, è particolarmente scenografico, ma preparati psicologicamente perché é anche una delle stanze più affollate dell’intero complesso!!
Cappella della Sindone
Capolavoro barocco di Guarino Guarini, la cappella è stata restaurata dopo l’incendio del 1997. Qui veniva custodita la Sacra Sindone, oggi conservata nel Duomo.
Assolutamente da non perdere, probabilmente è stata la parte della visita che ci ha più colpito.
Galleria Sabauda
Un paradiso per gli amanti della pittura rinascimentale e barocca.
Museo di Antichità e Galleria Archeologica
Per un viaggio nell’antico Piemonte, con reperti romani e egizi.
Giardini Reali
Ideali per una pausa romantica durante la visita.
Progettati nel Seicento, sono stati recentemente restaurati e collegano armoniosamente i diversi edifici museali.
A differenza del resto del complesso l’ingresso ai giardini è gratuito.
Biblioteca Reale
Un vero gioiello per gli appassionati di manoscritti. Ospita oltre 200.000 volumi, tra cui disegni di Leonardo da Vinci, mappe antiche e codici miniati.
La visita del Salone Monumentale è libera e gratuita, mentre l’accesso alla Sala Lettura per la consultazione dei documenti necessita di prenotazione e registrazione on-line.
Visita la Mole Antonelliana e il Museo Nazionale del Cinema
Nel pomeriggio, sali sulla Mole Antonelliana, simbolo indiscusso di Torino.
Con la sua inconfondibile cupola e i suoi 167 metri di altezza, domina lo skyline torinese ed è una delle attrazioni turistiche più visitate in Italia.
L’esperienze più romantica consiste nel salire a bordo dell’ascensore panoramico in cristallo che, attraversando la cupola, porta fino al “tempietto” panoramico a 85 metri di altezza. Da qui si gode di una vista mozzafiato su Torino e sulle Alpi.
Inoltre, all’interno della Mole si trova il Museo Nazionale del Cinema, considerato uno dei più affascinanti e innovativi al mondo. Disposto in verticale lungo l’interno della cupola, il percorso museale è un’esperienza immersiva che ripercorre la storia del cinema, dalle origini ai giorni nostri.
Tra scenografie, manifesti storici, oggetti di scena e installazioni interattive, potrete rivivere l’emozione dei primi film muti, scoprire i segreti del montaggio cinematografico e persino sdraiarvi su comode poltrone per guardare spezzoni di pellicole proiettate sul soffitto.
Un’esperienza coinvolgente e perfetta da vivere in due!
Ti suggeriamo di dedicare almeno due ore alla visita del museo e di concludere con la salita panoramica verso il cielo torinese. Ti resterà nel cuore.
Aperitivo a La Drogheria: il cuore del cocktail torinese tra tapas gourmet ed Extra Vermouth
Durante un weekend romantico a Torino, non può mancare un aperitivo a La Drogheria, uno dei locali più iconici della città, affacciata su Piazza Vittorio Veneto, una delle piazze più grandi d’Europa e simbolo della movida torinese.
Il nome richiama le vecchie botteghe di spezie e rimedi naturali, e il locale mantiene ancora oggi un’anima eclettica e raffinata, con interni curati, pareti artistiche e dettagli vintage che raccontano la sua evoluzione.
Il vero fiore all’occhiello della Drogheria è il menu dei cocktail, dove la mixology è portata al massimo livello.
Ogni drink è pensato come un’esperienza sensoriale: vengono utilizzati ingredienti freschi, sciroppi e infusioni artigianali e spezie selezionate.
I cocktail sono originali, curati anche nella presentazione e aggiornati stagionalmente.
Che tu sia un amante dei classici come il Negroni o voglia provare qualcosa di insolito e sperimentale, troverai sempre qualcosa che sorprende.
Accanto alla mixology, La Drogheria propone anche una cucina di altissimo livello, ispirata al mondo delle tapas spagnole, ma reinterpretata.
Le porzioni sono perfette per essere condivise, e i piatti variano tra proposte vegetariane, pesce, carne e specialità internazionali con un tocco gourmet.
Non perderti poi l’Extra Vermouth, l’esperienza dei veri torinesi.
Un tasting guidato alla scoperta del celebre Vermouth di Torino, nato nel Settecento, dove potrai assaggiare le diverse tipologie: bianco, rosso (il nostro preferito) e dry.
Dormire al DUPARC Contemporary Suites
Concludi la giornata al DUPARC Contemporary Suites, un elegante hotel 4 stelle vicino al Parco del Valentino.
Le suite, ampie e moderne, sono decorate con opere d’arte contemporanea ed è secondo noi il posto ideale per un soggiorno intimo e raffinato.
Inoltre con il codice sconto PORTAMIAVEDERE avrai il 20% di sconto in fase di prenotazione, direttamente dal sito della struttura.
Giorno 2 – Relax, gusto e passeggiate romantiche
Relax al DUPARC Oriental SPA
Inizia la tua giornata con un’esperienza rigenerante nel DUPARC Oriental SPA, ispirata alla filosofia giapponese.
Troverai percorsi benessere con docce tropicali a diverse temperature, bagno di vapore all’eucalipto, cascata per cervicale, jacuzzi, zona relax con tisane e avrai la possibilità di prenotare dei massaggi di coppia.
L’ideale per iniziare la giornata in perfetta armonia.
Passeggiata nel Parco del Valentino
Dopo la SPA, goditi una passeggiata nel vicino Parco del Valentino, lungo le rive del Po.
Si tratta di uno dei luoghi più romantici di Torino, dove potrai scoprire il Borgo Medievale, ricostruzione fedele di un villaggio del XV secolo, e il Castello del Valentino, sede della Facoltà di Architettura.
Pranzo tipico Piemontese al Ristorante Porto di Savona
Fermati per pranzo in uno dei ristoranti più storici della città: il Ristorante Porto di Savona, affacciato su Piazza Vittorio Veneto. Aperto nel lontano 1863, è considerato un vero e proprio punto di riferimento per la cucina piemontese tradizionale.
L’ambiente conserva un fascino d’epoca con arredi sobri, pareti ricche di fotografie e dettagli che raccontano oltre 150 anni di storia.
Tra le specialità tipiche non può mancare il vitello tonnato, l’antipasto più celebre del Piemonte, con fettine sottili di vitello e salsa cremosa al tonno, e il bonet, il classico dolce al cucchiaio a base di cacao, amaretti e rum.
Passeggiata in centro tra Galleria Subalpina, Palazzo Carignano e Piazza San Carlo
Il weekend romantico a Torino può concludersi con una passeggiata tra le vie più eleganti e ricche di storia della città, dove l’atmosfera regale si respira in ogni dettaglio.
Parti dalla Galleria Subalpina, tra Piazza Castello e Piazza Carlo Alberto, uno degli angoli più suggestivi della città.
Progettata nel 1873, è un raffinato passaggio coperto in ferro e vetro, che ricorda le gallerie parigine.
L’atmosfera qui è d’altri tempi: tra boutique vintage, caffè storici e una luce soffusa che filtra dal tetto vetrato, la Galleria è perfetta per una breve sosta o per scattare foto di coppia in un contesto romantico e retrò.
Prosegui poi verso Palazzo Carignano, uno degli edifici barocchi più belli d’Italia e sede del primo Parlamento del Regno d’Italia.
Altro capolavoro progettato da Guarino Guarini, questa volta per i principi di Carignano.
Questo palazzo in mattoni rossi colpisce per la sua facciata ondulata e oggi ospita il Museo del Risorgimento.
Concludi la passeggiata in Piazza San Carlo, soprannominata il “salotto di Torino”. Questa elegante piazza porticata è dominata dalle Chiese gemelle di Santa Cristina e San Carlo, e impreziosita da caffè storici come il Caffè San Carlo e il Caffè Torino, dove puoi respirare tutto il fascino aristocratico della città.
Se ti resta ancora un po’ di tempo, ti suggeriamo di esplorare anche Via Po e magari fare un’ultima sosta in una cioccolateria artigianale per assaggiare i famosi gianduiotti.
Ne parliamo anche sui nostri profili social e in particolare ti invitiamo a scoprire il cuore di Torino attraverso la nostra guida per una Fuga Romantica a Torino e il Reel per immergerti ancora di più nell’atmosfera elegante e raffinata dei Musei Reali.
Speriamo che il nostro itinerario per un weekend romantico a Torino ti sia stato utile! Se hai più tempo da dedicare alla città, ti invitiamo a leggere anche il nostro itinerario insolito di 3 giorni a Torino.
E se hai dei consigli da condividere con tutti i lettori, scrivili pure nei commenti!
Noi, come sempre, ti diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere.
Una città industriale che ha fatto la storia (e continua a ispirare)
Nel cuore del Piemonte esiste una città diversa da tutte le altre: Ivrea. Non è solo un centro industriale, ma un laboratorio sociale e culturale nato dal sogno di Camillo e Adriano Olivetti. Qui, tra gli anni ’30 e ’60, è stata costruita una città a misura d’uomo, dove il lavoro non era solo produzione, ma anche dignità, bellezza e comunità.
Dal 2018, Ivrea è riconosciuta come Patrimonio Mondiale UNESCO per il suo eccezionale valore culturale legato alla visione industriale e sociale di Adriano Olivetti.
Ma cosa visitare? Di seguito ti raccontiamo la nostra esperienza.
Inizia dal Visitor Centre, il punto di partenza per esplorare Ivrea
Per comprendere appieno la visione olivettiana, il Visitor Centre in Via Jervis 11 è il luogo ideale da cui partire. Qui troverai mappe, plastici 3D e personale pronto a raccontarti la storia di questo incredibile sito UNESCO. L’ingresso è gratuito!
Orari di apertura:
Dal 16 marzo al 15 ottobre: dal martedì alla domenica e festivi, 10:00–18:00
Dal 16 ottobre al 15 marzo: venerdì, sabato, domenica e festivi, 10:00–18:00
Negli altri giorni, aperto su prenotazione o su chiamata
Core Zone: il cuore pulsante della visione olivettiana
La Core Zone rappresenta il nucleo originario del progetto di Adriano Olivetti.
Qui si trovano edifici emblematici che testimoniano l’integrazione tra industria, architettura e servizi sociali.
La Fabbrica dei Mattoni Rossi: l’inizio del sogno industriale di Olivetti
La Fabbrica dei Mattoni Rossi, progettata da Camillo Olivetti all’inizio del Novecento, rappresenta il primo passo concreto della visione industriale che ha reso Ivrea una città unica nel suo genere.
Costruita nel 1896 lungo Via Jervis, questa struttura segna l’avvio della produzione Olivetti e diventa il simbolo della trasformazione di Ivrea da borgo piemontese a capitale dell’innovazione industriale italiana.
Oggi, la Fabbrica dei Mattoni Rossi è parte integrante del sito UNESCO “Ivrea, città industriale del XX secolo” e testimonia il desiderio di Camillo Olivetti di creare un’industria che fosse moderna, efficiente ma anche profondamente umana.
Le Officine ICO: il cuore pulsante della produzione Olivetti
Le Officine ICO (Industrie Camillo Olivetti) sono il cuore storico e simbolico della produzione olivettiana a Ivrea. Realizzate tra il 1937 e il 1958, rappresentano uno degli esempi più significativi di architettura industriale moderna in Italia.
Progettate da architetti innovativi come Luigi Figini e Gino Pollini, le Officine ICO incarnano perfettamente la filosofia di Adriano Olivetti, che immaginava spazi produttivi luminosi, razionali e a misura d’uomo, in totale contrasto con l’idea di fabbrica cupa e alienante.
Con le loro grandi vetrate, le linee essenziali e l’integrazione armoniosa con il paesaggio urbano, queste officine non erano solo un luogo di lavoro, ma anche uno spazio dove il benessere dei lavoratori veniva messo al centro.
Qui nascevano le celebri macchine da scrivere Olivetti, come la Lettera 22, simbolo di design e innovazione, apprezzata in tutto il mondo.
Il Palazzo Uffici Olivetti: dove l’architettura favorisce il dialogo
Progettato tra il 1960 e il 1963 dagli architetti Marcello Nizzoli, Annibale Fiocchi e Gian Antonio Bernasconi, il Palazzo Uffici Olivetti rappresenta uno dei capolavori dell’architettura moderna italiana.
Il cuore del palazzo è la sua straordinaria scala centrale, un’opera architettonica che lascia senza fiato. La spirale geometrica che si innalza verso un soffitto esagonale ricoperto da una luminosa struttura a nido d’ape è molto più di un semplice elemento funzionale: è una vera e propria scultura abitabile, simbolo di come anche i luoghi del lavoro potessero essere attraversati dalla bellezza.
Questa scala monumentale, protagonista di numerosi scatti fotografici, è oggi uno degli scorci più amati e rappresentativi dell’architettura moderna italiana, ma non è solo un elemento funzionale, è un vero e proprio simbolo dell’innovazione e della visione olivettiana: favorire l’incontro e la comunicazione tra le persone.
Talponia: l’architettura che si fonde con la natura
Il complesso residenziale noto come Talponia rappresenta un esempio straordinario di integrazione tra architettura e paesaggio. Progettato tra il 1968 e il 1971 dagli architetti Roberto Gabetti, Aimaro Oreglia d’Isola e Luciano Re, su commissione della Olivetti, Talponia fu concepito per ospitare temporaneamente i dipendenti dell’azienda.
La particolarità di Talponia risiede nella sua progettazione: lunga circa 300 metri, si sviluppa su due piani con una pianta semicircolare, completamente interrata, ad eccezione della facciata rivolta verso una corte interna, presenta un tetto pavimentato accessibile dalla strada, che funge da terrazza panoramica affacciata su una collina.
Gli alloggi sono disposti lungo una strada coperta e si affacciano su una vetrata continua che offre una vista sul bosco circostante. Il parcheggio delle auto, anch’esso interrato, e la copertura a prato contribuiscono all’armonia tra l’edificio e l’ambiente naturale, da cui deriva il soprannome “Talponia”.
Centro dei Servizi Sociali e Biblioteca: l’anima culturale e sociale della visione olivettiana
Il Centro dei Servizi Sociali Olivetti ospitava una biblioteca aziendale, un’infermeria, servizi di assistenza sociale e un ufficio del personale, offrendo ai dipendenti e alle loro famiglie spazi dedicati alla cultura, alla salute e al benessere.
La biblioteca, in particolare, era un centro culturale vivace, con un’intensa attività di prestiti e consultazioni, e organizzava conferenze, concerti e mostre d’arte, contribuendo a creare un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo.
Oggi, il Centro dei Servizi Sociali continua ad essere un luogo di aggregazione e formazione, ospitando attività culturali e sociali che mantengono viva l’eredità olivettiana.
Chiesa di San Bernardino: un bene FAI che testimonia l’attenzione di Olivetti per la spiritualità e la comunità.
La Chiesa di San Bernardino a Ivrea è un gioiello del Rinascimento piemontese, situata nel cuore dell’area industriale Olivetti, oggi riconosciuta come sito UNESCO.
Costruita tra il 1455 e il 1457 dai Frati Minori Osservanti, la chiesa è celebre per il ciclo di affreschi “Vita e Passione di Cristo” realizzato da Giovanni Martino Spanzotti tra il 1480 e il 1490, considerato uno dei capolavori della pittura padana quattrocentesca .
Nel 1907, Camillo Olivetti acquistò il complesso per avvicinarsi alla sua fabbrica, trasformandolo successivamente nella residenza di famiglia. Nel 1955, la chiesa fu restaurata, preservando gli affreschi e l’architettura originale. Nel 2023, la famiglia Olivetti ha donato la chiesa al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), che ha avviato un progetto di restauro e valorizzazione.
Buffer Zone: l’espansione della città ideale
La Buffer Zone comprende le aree attorno ai principali edifici olivetani.
Serve a mantenere l’equilibrio tra città, architettura e paesaggio, evitando che nuove costruzioni o trasformazioni urbane alterino il valore culturale del sito UNESCO.
Quartiere Residenziale di Canton Vesco
Il Quartiere Residenziale di Canton Vesco, situato nella zona sud della città di Ivrea, fu sviluppato per offrire abitazioni confortevoli e integrate nel verde ai dipendenti dell’azienda .
Il progetto coinvolse architetti e urbanisti di rilievo, tra cui Ugo Sissa, Italo Lauro, Marcello Nizzoli, Annibale Fiocchi e Giuseppe Mario Oliveri .
Il quartiere si estende su circa 400.000 metri quadrati e comprendeva non solo residenze, ma anche servizi essenziali per la comunità.
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
La Chiesa del Sacro Cuore di Gesù nel quartiere Canton Vesco di Ivrea, si distingue per la sua copertura innovativa, che conferisce all’edificio un aspetto dinamico e moderno.
La struttura richiama volutamente una tenda, simbolo biblico di peregrinazione e accoglienza, a sottolineare l’idea che la fede non sia una realtà statica, ma un percorso condiviso, un rifugio temporaneo lungo la strada della vita.
Asilo Nido, oggi sede dell’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa.
L’Asilo Nido Olivetti, sempre nel quartiere di Canton Vesco di Ivrea, rappresenta un esempio pionieristico di architettura educativa integrata nel contesto urbano e sociale.
L’asilo adottava un approccio educativo ispirato al metodo Montessori, promuovendo l’autonomia e la libertà dei bambini. Gli spazi erano progettati per stimolare l’esplorazione: i bambini potevano giocare all’aperto e persino accedere al tetto, trasformato in un’area sicura per il gioco, favorendo un contatto diretto con l’ambiente circostante.
Oggi, l’edificio ospita l’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa, istituito nel 2005 in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Regione Piemonte, il Comune di Ivrea e Telecom Italia.
L’archivio conserva oltre 82.000 rulli di film realizzati a partire dai primi anni del Novecento, documentando la storia industriale italiana.
Dotato di un laboratorio interno, l’archivio digitalizza e restaura pellicole e nastri magnetici, garantendo la preservazione e la diffusione di questo patrimonio audiovisivo.
Case per dirigenti e famiglie numerose
Il quartiere residenziale di Canton Vesco a Ivrea, fu concepito per ospitare sia le famiglie numerose dei dipendenti che i dirigenti dell’azienda, promuovendo un modello di convivenza integrata e armoniosa .
Le abitazioni destinate alle famiglie numerose erano progettate per offrire spazi funzionali e confortevoli, con soluzioni architettoniche che includevano piccoli giardini privati e orti, favorendo l’autonomia e la qualità della vita quotidiana. Queste case, spesso organizzate su due piani, riflettevano l’attenzione di Olivetti per le esigenze delle famiglie operaie, garantendo loro un ambiente abitativo dignitoso e stimolante .
Le residenze destinate ai dirigenti erano caratterizzate da un design moderno e raffinato, offrivano maggiore privacy e comfort, rispecchiando il ruolo e le responsabilità dei dirigenti all’interno dell’azienda.
La coesistenza di queste diverse tipologie abitative all’interno dello stesso quartiere testimonia la volontà di Olivetti di superare le barriere sociali, promuovendo un senso di comunità e appartenenza tra tutti i dipendenti.
Laboratorio-Museo Tecnologic@mente: dove scoprire i tesori tecnologici che hanno reso Ivrea un punto di riferimento mondiale.
Il Laboratorio-Museo Tecnologic@mente di Ivrea è un luogo unico dove storia, innovazione e formazione si incontrano per raccontare l’eccezionale eredità tecnologica della Olivetti e offre ai visitatori un’esperienza immersiva tra esposizioni storiche e laboratori didattici.
Il museo ospita una ricca collezione di macchine da scrivere, calcolatrici meccaniche ed elettroniche, e personal computer che hanno segnato l’evoluzione tecnologica del XX secolo. Tra i pezzi più iconici spicca la Olivetti Programma 101, considerata da molti il primo personal computer della storia.
Progettata tra il 1962 e il 1964 dall’ingegnere Pier Giorgio Perotto e presentata al pubblico nel 1965, la P101 rappresentò una rivoluzione nel mondo dell’informatica, grazie al suo design compatto e alle funzionalità avanzate per l’epoca.
Oltre alla parte museale, Tecnologic@mente è anche un centro educativo all’avanguardia. Le aule attrezzate e i laboratori offrono attività didattiche rivolte a studenti di tutte le età, con percorsi che spaziano dalla programmazione con Arduino alla stampa 3D, dall’intelligenza artificiale alla robotica. Questi laboratori inclusivi mirano a stimolare la creatività e la voglia di sperimentare.
Archivio Storico Olivetti nella Villa Casana
Costruita nei primi anni del Novecento, Villa Casana è una villa storica situata su un’altura che offre una vista panoramica sulla città di Ivrea e sulle montagne circostanti. Nel 1952, la proprietà venne acquistata dalla Olivetti, che la ristrutturò e la adibì prima a uffici e successivamente a scuola dell’infanzia.
Dal 1987, Villa Casana è sede dell’Archivio Storico Olivetti, diventando un luogo simbolico dove passato e presente si incontrano. Nel 1998, l’archivio e i suoi fondi documentari sono stati riconosciuti di “notevole interesse storico” dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta.
Il patrimonio dell’archivio comprende una vasta gamma di materiali: documenti aziendali, lettere, libri, giornali, riviste, manifesti, disegni, fotografie, audiovisivi, prodotti, modellini e plastici. L’archivio è gestito dall’Associazione Archivio Storico Olivetti, che si occupa della raccolta, riordino, conservazione, studio e promozione di questo vasto patrimonio.
Oltre alla conservazione dei materiali, l’Archivio Storico Olivetti svolge un’intensa attività di ricerca e divulgazione. Collabora con studiosi, ricercatori e istituzioni culturali per promuovere la conoscenza della storia e dei valori olivettiani. Organizza mostre (come quella di cui vi parliamo nel prossimo paragrafo), conferenze, studi e pubblicazioni, contribuendo a mantenere viva la memoria di un’azienda che ha segnato profondamente la storia industriale e culturale italiana.
Olivetti e i fotografi della Magnum
Fino al 26 ottobre 2025, il Museo Civico P.A. Garda ospita la mostra “Olivetti e i fotografi della Magnum”, che racconta la collaborazione tra l’industria Olivetti e quattro grandi maestri dell’agenzia Magnum Photos: Wayne Miller, Erich Hartmann, Henri Cartier-Bresson e Sergio Larrain.
Attraverso i loro scatti, realizzati tra gli anni ’50 e ‘60, si esplora l’universo Olivetti, dai negozi di San Francisco alle fabbriche in Sud America, passando per le sedi produttive di Pozzuoli e gli spazi urbani di New York e Buenos Aires .
Queste immagini offrono una visione unica dell’azienda, evidenziando l’attenzione di Olivetti per il design, l’etica del lavoro e la qualità della vita dei dipendenti.
In conclusione
Ivrea non è solo un sito UNESCO, ma un esempio concreto di come il lavoro possa creare comunità.
Speriamo che questo articolo vi sia stato utile per la vostra prossima visita, se invece cercate altre esperienze da fare a Ivrea, te ne parliamo in qui.
Se avete altre informazioni o esperienze da condividere, scrivetelo nei commenti!
E noi, come sempre, vi diamo appuntamento al prossimo “Portami a vedere”.
Ivrea è una di quelle città in grado di sorprendere.
Magari non è ancora tra le mete più battute del Piemonte, ma credeteci: questa piccola perla custodisce bellezza, natura, storia industriale e angoli inaspettati tutti da scoprire.
Abbiamo quindi raccolto per voi 10 motivi per cui dovreste mettere Ivrea in lista per il vostro prossimo weekend fuori porta. Alla fine dell’articolo, trovate anche qualche bonus per sapere dove mangiare bene e dove dormire in città.
1. Il Sito UNESCO dell’Architettura Olivettiana
Ivrea è Patrimonio UNESCO grazie all’eccezionale complesso architettonico e industriale legato alla visione di Camillo Olivetti, il padre, e Adriano Olivetti, imprenditore illuminato che ha rivoluzionato il concetto di fabbrica. Qui non si produceva solo, si costruiva una comunità.
Le ampie vetrate che facevano entrare luce naturale, migliorando la qualità della vita sul lavoro, molto prima che il benessere aziendale diventasse un tema centrale, ci fa capire quanto il loro approccio fosse rivoluzionario al tempo.
Inoltre pensate che attorno alla fabbrica, Adriano Olivetti fece costruire scuole, biblioteche, quartieri residenziali, impianti sportivi: un ecosistema urbano che metteva la persona al centro, quindi parliamo di un modello imprenditoriale innovativo e ancora oggi fonte di ispirazione.
Approfondiamo l’argomento della città ideale di Olivetti su questo articolo.
2. Avventura in Rafting con Eporedia Rafting Centre
Ivrea è una meta ideale per gli amanti degli sport fluviali, grazie alla presenza dello Stadio della Canoa e alle acque della Dora Baltea, che ospitano regolarmente competizioni nazionali e internazionali di rafting e canoa slalom.
L’Eporedia Rafting Centre offre esperienze di rafting adatte a tutte le età, comprese attività per bambini a partire dai 6 anni, rendendo l’avventura accessibile anche alle famiglie.
Le discese, come il “soft rafting”, permettono di esplorare la Dora Baltea in sicurezza, godendo di panorami unici sulla città e sulla natura circostante.
Per chi cerca un’esperienza più culturale, l’attività “La Dora racconta” combina il rafting con una guida archeologica che narra la storia di Ivrea mentre si naviga il fiume.
Durante i mesi estivi, il centro organizza anche discese con aperitivo, ideali per gruppi di amici e famiglie.
Partecipare a un’escursione con l’Eporedia Rafting Centre significa vivere Ivrea da una prospettiva diversa, unendo sport, natura e cultura in un’unica esperienza.
Noi abbiamo provato il rafting qui per la prima volta e non potevamo scegliere luogo migliore, è stato interessante ma anche troppo divertente!!
3. Un panino da ricordare: il Trota di GiuLiVa Bistrocafè
A Ivrea, il GiuLiVa Bistrocafè è una tappa imperdibile per gli amanti del buon cibo.
Il piatto forte è un panino! Sì, ma non uno qualunque. “Il Trota” di GiuLiVa Bistrocafè è uno di quei sapori che non si dimenticano facilmente. Sorprendente, creativo, goloso.
Ve lo diciamo: è uno di quei motivi per cui vale la pena tornare a Ivrea solo per mangiarlo di nuovo!
La cucina, ispirata all’Asia ma radicata nei prodotti piemontesi, offre pranzi leggeri e gustosi.
Ma GiuLiVa Bistrocafè è rinomato anche per le sue colazioni, con croissant appena sfornati e paste fresche che deliziano i palati più esigenti.
Inoltre, il locale ospita eventi culturali, come mostre d’arte contemporanea, rendendolo un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza gastronomica e culturale unica a Ivrea.
4. Il Castello di Ivrea e i Camminamenti Panoramici
Il Castello di Ivrea, noto anche come il “castello dalle rosse torri”, è uno dei simboli più riconoscibili della città.
Risalente al XIV secolo, il castello ha svolto un ruolo cruciale nella storia della regione, fungendo da fortezza difensiva e successivamente da carcere fino al 1970 .
Dopo un lungo periodo di chiusura, il castello ha riaperto al pubblico nel luglio 2024, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare anche i camminamenti di ronda, mai accessibili prima.
Questi percorsi panoramici lungo le mura offrono viste mozzafiato sulla città e vi faranno sentire un po’ cavalieri medievali.
Durante la visita, è possibile anche esplorare il cortile interno e alcune delle antiche celle carcerarie, testimoni silenziosi di secoli di storia.
5. Street Art a sorpresa: l’eredità visiva di Olivetti sui muri di Ivrea
Passeggiando per Ivrea, è impossibile non notare le vivaci opere di street art che adornano muri e palazzi.
Queste creazioni non sono semplici decorazioni: sono omaggi alla visione di Adriano Olivetti e al patrimonio industriale della città.
Grazie al progetto [In]visible Ivrea, artisti come Ermenegildo Nilson e Rombo hanno reinterpretato iconografie storiche dell’Olivetti, come la Divisumma 24 e la Lettera 22, su edifici situati sia nel centro storico che nei quartieri residenziali.
Queste opere non solo valorizzano l’estetica urbana, ma raccontano anche la storia e l’innovazione che hanno reso Ivrea un sito UNESCO.
6. La Cattedrale e la Cripta Labirintica
Nel cuore del centro storico di Ivrea si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta, un capolavoro architettonico che racconta secoli di storia e spiritualità. Costruita su un’antica area sacra romana, è stata più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, unendo elementi romanici, barocchi e neoclassici.
Appena entrati, siamo rimasti senza fiato: gli interni sono eleganti, luminosi e ricchi di dettagli, con colonne imponenti e decorazioni che trasmettono un senso di pace e sacralità.
Ma il vero gioiello nascosto è la cripta sotterranea, un suggestivo labirinto di colonne e volte risalenti all’anno 1000. Qui si conservano affreschi del XV secolo, come una Madonna delle Grazie, e il sarcofago romano che custodisce le reliquie di San Besso.
Un luogo affascinante, silenzioso e misterioso, che vi consigliamo di visitare con una guida per ascoltare la sua storia e notare quei dettagli che altrimenti sarebbe impossibile cogliere.
7. Il Museo Tecnologic@mente e la P101: alle origini del personal computer
Qui scoprirai il Programma 101, il primo personal computer da tavolo al mondo, e potrai ripercorrere la storia dell’innovazione italiana, dalle macchine da scrivere all’informatica.
Il museo propone visite guidate nei weekend e attività didattiche per scuole e gruppi, con laboratori pensati per stimolare la creatività e la voglia di sperimentare tra i più giovani.
Un vero tuffo nel passato… che parla però al futuro.
8. La Chiesa di San Bernardino: un gioiello quattrocentesco del FAI
La Chiesa di San Bernardino è un capolavoro del XV secolo noto per il ciclo di affreschi di Giovanni Martino Spanzotti, che raccontano la Vita e la Passione di Cristo con scene suggestive come l’Annunciazione e il Giudizio Universale.
Acquisita dalla famiglia Olivetti nel 1907 e restaurata negli anni ’50, oggi la chiesa è un bene del Fondo Ambiente Italiano (FAI) e si può visitare solo su prenotazione o durante eventi speciali.
Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarla in compagnia di una “spilla d’oro“, si tratta di un riconoscimento che veniva conferito ai dipendenti dopo ben 25 anni di lavoro in Olivetti, ed è stato magico ascoltarne i racconti in un luogo così profondamente legato alla storia di Olivetti e della città di Ivrea.
9. Museo Civico Archeologico P.A. Garda: un viaggio tra storia e arte orientale
Situato nel cuore di Ivrea, il Museo Civico Pier Alessandro Garda offre un’affascinante immersione nella storia e nell’arte. La collezione archeologica del museo presenta reperti che vanno dal Neolitico al periodo basso medievale.
La parte che ci ha più colpito è però la collezione d’arte orientale, frutto della passione di Pier Alessandro Garda, che nel 1874 donò alla città oltre 500 opere provenienti dal Giappone, tra cui lacche, porcellane e oggetti in metallo.
Il museo ospita anche mostre temporanee di rilievo, noi per esempio abbiamo visitato la mostra “Olivetti e i fotografi della Magnum”.
10. I 5 Laghi di Ivrea: un’oasi tra natura e silenzio
A pochi minuti dal centro, i Cinque Laghi di Ivrea — Sirio, Pistono, Nero, San Michele e Campagna — offrono uno scenario naturale mozzafiato, ideale per camminate o momenti di puro relax immersi nel verde.
Formati da un’antica erosione glaciale, questi laghi si trovano all’interno dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, un ecosistema unico che regala panorami spettacolari in ogni stagione.
Un luogo perfetto per staccare la spina e ritrovare il contatto con la natura.
Noi non abbiamo avuto abbastanza tempo per visitarli bene quindi sicuramente torneremo per un bel trekking o una giornata di relax, magari al lago Sirio, il più grande e balneabile!
BONUS: Dove Mangiare e Dormire a Ivrea
Dove dormire: 3T Boutique Hotel
Se cercate un alloggio che unisca innovazione, sostenibilità e tradizione, il 3T Boutique Hotel è la scelta perfetta. Design curato, accoglienza impeccabile e posizione strategica per esplorare la città.
Dove mangiare:
Radici Cucina Genuina: per assaporare la vera cucina piemontese in chiave moderna. Materie prime locali, piatti stagionali e sapori autentici che vi conquisteranno dal primo assaggio.
La Direzione del Benessere: ve lo consigliamo se siete di corsa ma non volete rinunciare al gusto e cercate soluzioni salutari. Troverete piatti bilanciati e un’atmosfera giovane e dinamica.
Una nota sul Carnevale…
Ivrea è famosa anche per il suo Carnevale Storico, conosciuto in tutto il mondo per la spettacolare Battaglia delle Arance.
Non abbiamo ancora avuto il piacere di viverlo in prima persona, ma chissà… forse un giorno! Intanto lo teniamo in wishlist!
In conclusione
Ivrea ci ha davvero sorpresi. È una città che mescola sapientemente natura, cultura, storia industriale e avventure outdoor.
Speriamo che questo articolo vi sia stato utile per organizzare il vostro viaggio!
Se avete altri consigli o segnalazioni da aggiungere alla nostra guida, scriveteli nei commenti: siamo sempre felici di scoprire qualcosa di nuovo grazie a voi.
E come sempre vi diamo appuntamento al prossimo Portami a Vedere!
La Toscana che non ti aspetti, lontana dal turismo di massa
Quando si pensa alla Toscana, spesso vengono in mente Firenze, Siena o la Val d’Orcia.
Ma c’è una Toscana meno conosciuta, lontana dal turismo di massa, che offre un’esperienza autentica tra borghi incantevoli, natura incontaminata e buon cibo.
Questa è la Valdera, una terra che abbiamo avuto il piacere di scoprire grazie a Visit Valdera.
In questo articolo ti proponiamo 12 esperienze imperdibili in Valdera, per scoprire il suo lato più autentico!
1. Visitare il Museo Piaggio di Pontedera
Il Museo Piaggio di Pontedera è una tappa imperdibile per gli amanti della Vespa e della storia del design italiano.
All’interno si trova un’esposizione che ripercorre l’evoluzione della Vespa dal 1946 ad oggi, con modelli iconici come la Vespa autografata da Salvador Dalí e la Vespa comparsa nei film di James Bond o La Dolce Vita.
Oltre alla collezione permanente, il museo ospita mostre temporanee ed eventi.
L’ingresso è gratuito, ma è consigliata la prenotazione online.
Orari di apertura: Martedì-Sabato (9:30-12:30, 14:00-17:00), seconda e quarta domenica del mese.
Ti invitiamo a vedere il Reel dove te lo raccontiamo meglio!!
2. Esplorare la Valdera in Vespa
Noleggiare una Vespa è il modo perfetto per esplorare le colline toscane con un tocco di libertà e stile. Grazie a Piaggio Bus Draghi, abbiamo attraversato itinerari panoramici visitando luoghi affascinanti come:
• Lajatico, il borgo natale di Bocelli, arricchito da murales e installazioni artistiche.
• il Teatro del Silenzio a Lajatico, l’anfiteatro dove Andrea Bocelli si esibisce ogni anno.
• Peccioli, con il suo progetto innovativo di ripopolamento e opere d’arte contemporanea.
Questa esperienza è perfetta per chi desidera scoprire la Toscana in un modo originale e coinvolgente.
3. Passeggiare nel centro di Pontedera tra arte urbana e installazioni contemporanee
Grazie a Visit Valdera, abbiamo esplorato il centro storico di Pontedera, scoprendo un mix di street art e sculture contemporanee.
Tra le installazioni più iconiche:
• Ikaria Grande di Igor Mitoraj, una scultura affascinante e misteriosa.
• Toro di Pietro Cascella, un simbolo di forza e determinazione.
• Il Muro di Enrico Baj, un’esplosione di colori e ironia.
• Maternità di Giuliano Vangi che celebra la vita e la femminilità in modo intenso e toccante.
• Le panchine d’autore, vere e proprie opere di design urbano.
Pontedera è un vero museo a cielo aperto, perfetto per una passeggiata all’insegna dell’arte.
4. Pedalare tra borghi e natura in E-Bike
Esplorare la Valdera in E-Bike è un’esperienza unica per immergersi nei paesaggi toscani.
Grazie a Taddei Bike Rental, abbiamo attraversato borghi e colline panoramiche, tra cui:
• Santo Pietro Belvedere, con le installazioni artistiche e il suo affaccio spettacolare.
• Parlascio, un borgo autentico immerso nella natura
• Ceppato, dove il verde domina il paesaggio.
Per gli appassionati di ciclismo, consigliamo anche la Randonnée MTB della Valdera, un evento che attira ciclisti da tutta Italia.
Questo evento non competitivo attraversa alcuni degli scenari più spettacolari della zona, con percorsi di diversa difficoltà che permettono di mettersi alla prova e di vivere una giornata all’insegna dello sport e della natura.
5. Vivere un’avventura con l’Escape Village a Palaia
Grazie a Sheila di Palaia Toscana, abbiamo risolto enigmi e scoperto il paese attraverso una missione digitale che mescola storia e leggenda.
Un’esperienza coinvolgente e divertente, perfetta per scoprire Palaia in modo originale!
6. Degustare i vini toscani in una cantina storica
Nel cuore della Valdera, Usiglian del Vescovo offre degustazioni di vini pregiati accompagnati da prodotti tipici.
Durante la visita abbiamo scoperto:
• Il processo di vinificazione nella storica barricaia.
• L’abbinamento perfetto tra vini locali, formaggi e salumi toscani.
Un’esperienza imperdibile per gli amanti del vino e della cultura enogastronomica.
Se ami questo tipo di esperienze ti invitiamo a leggere la nostra rubrica dedicata all’enogastronomia in viaggio.
7. Fare un trekking coinvolgendo tutti e cinque i sensi
Il borgo abbandonato di Toiano è il punto di partenza per un trekking che coinvolge tutti i sensi.
Con la guida ambientale Chiara, abbiamo scoperto:
• Fotografie di Fossili marini, testimonianza di un’antica era geologica.
• Profumi delle erbe spontanee usate in cucina.
• Racconti e leggende locali.
Un’escursione perfetta per chi ama immergersi nella natura.
8. Ammirare il tramonto sulla Sky Bench della Madonna dei Monti
La Sky Bench è una panchina panoramica che offre una delle viste più belle della Valdera, perfetta per rilassarsi e scattare foto mozzafiato al tramonto.
Un luogo suggestivo che merita assolutamente una sosta!
9. Cavalcare tra le colline toscane
Presso Equioasi Arcadia, abbiamo vissuto un’esperienza equestre etica e rispettosa del benessere animale.
Qui i cavalli vivono liberi nei pascoli e vengono montati senza morso, promuovendo una connessione autentica tra cavallo e cavaliere.
Oltre alle passeggiate, il centro offre anche percorsi di ippoterapia.
10. Assaporare la cucina toscana
Durante il nostro soggiorno, abbiamo scoperto tre locali che consigliamo per un’esperienza gastronomica indimenticabile.
• Alterno (Pontedera): cucina toscana rivisitata in chiave moderna.
• Garibaldi Innamorato (Casciana Terme): piatti tipici e ambiente accogliente.
• Gran Caffè delle Terme (Casciana Terme): brunch e colazioni gourmet.
Perfetti per un viaggio attraverso i sapori autentici della Valdera!
11. Relax alle Terme di Casciana
Le Terme di Casciana sono l’ideale per concedersi momenti di puro benessere.
Tra le esperienze proposte:
• Piscina termale esterna, immersa nella natura.
• Trattamenti benessere e massaggi.
• Percorsi vascolari e terapie rilassanti.
Un’ottima tappa per rigenerarsi dopo giornate intense!
12. Il Telefono del Vento: un filo invisibile tra cielo e terra
A Lajatico, il Telefono del Vento è un’installazione emozionante che permette di “parlare” con chi non c’è più.
Ispirato all’installazione giapponese di Ōtsuchi, è un luogo di riflessione e connessione profonda.
Un’esperienza toccante in un angolo di Toscana pieno di magia.
Dove dormire in Valdera
Dopo giornate intense tra borghi, natura ed esperienze indimenticabili, concedersi un soggiorno in un luogo accogliente è fondamentale per ricaricare le energie.
Noi abbiamo scelto Villa Borri, un’elegante dimora storica nel cuore di Casciana Terme.
Le camere e gli appartamenti sono arredati con materiali tradizionali come cotto e legno, creando un’atmosfera calda e rilassante.
La struttura si trova a pochi passi dalle famose terme di Casciana, il che la rende perfetta per chi desidera combinare un soggiorno rigenerante con i benefici delle acque termali.
Inoltre soggiornare a Casciana Terme significa avere anche l’opportunità di scoprire questo borgo, un piccolo gioiello della Valdera.
Passeggiando per il centro si respira un’aria tranquilla e rilassata, con piazze eleganti e meravigliosi edifici storici.
Per concludere
Se cerchi un angolo di Toscana lontano dal turismo di massa, dove natura, storia e tradizione si fondono in un’esperienza autentica, la Valdera è la meta che fa per te.
Con la speranza che questo articolo ti sia stato di aiuto, ti ringraziamo per averlo letto fino alla fine.
Se hai altri suggerimenti o vuoi dirci cosa ne pensi lascia un commento e noi come sempre ci vediamo al prossimo Portami a Vedere.
Le Marche, una regione ricca di storia e paesaggi mozzafiato, nasconde tesori artistici inaspettati tra i suoi borghi.
Abbiamo avuto il piacere di visitare due incantevoli borghi di murales, situati a circa mezz’ora di distanza l’uno dall’altro: Braccano e Cacciano.
Questi piccoli gioielli sono veri e propri musei a cielo aperto, dove l’arte urbana si fonde con la bellezza del paesaggio circostante.
È stata un’esperienza ricca di colori, creatività e ispirazione.
Braccano: Il Paese dei Murales
Il nostro viaggio è iniziato a Braccano, una piccola frazione di Matelica, in provincia di Macerata.
Conosciuto come il Paese dei Murales, Braccano si distingue per la sua atmosfera accogliente e l’incredibile varietà di murales che decorano le sue strade e case.
A Braccano non esiste un tema specifico: gli artisti hanno la libertà di esprimere la propria creatività al 100% e questo ha portato alla realizzazione di opere estremamente diverse tra loro.
Passeggiando per le vie del borgo, ci si immerge in un mondo di colori e forme che raccontano storie diverse, catturando l’attenzione e stimolando la fantasia.
Ogni angolo del paese è una scoperta, un’opera d’arte unica che trasforma Braccano in un luogo magico.
La sua posizione strategica, incastonata tra le colline marchigiane, offre panorami mozzafiato e un’atmosfera di pace e tranquillità.
Cacciano: Il Paese dei Murales Artistici
Dopo aver esplorato Braccano, ci siamo diretti a Cacciano, una frazione di Fabriano, in provincia di Ancona.
Anche qui, l’arte dei murales è protagonista, ma con una particolarità: ogni anno il borgo si rinnova, ospitando nuove opere di pittori locali e non.
Questo fa sì che Cacciano sia in continua evoluzione, offrendo sempre qualcosa di nuovo e sorprendente ai visitatori.
I murales di Cacciano si distinguono per la loro qualità artistica e la capacità di integrare perfettamente le opere con l’architettura e l’ambiente circostante.
Passeggiando per il borgo, si ha la sensazione di camminare in una galleria d’arte a cielo aperto, dove ogni opera racconta una storia e trasmette emozioni.
La varietà dei temi e degli stili rende la visita a Cacciano un’esperienza stimolante e coinvolgente.
Oltre ai murales, anche Cacciano offre un contesto naturale di grande bellezza.
Situato tra le colline marchigiane, il borgo è circondato da paesaggi suggestivi che invitano a lunghe passeggiate ed escursioni.
I sentieri che si snodano tra i boschi e le colline circostanti offrono panorami mozzafiato e momenti di tranquillità, rendendo Cacciano una destinazione ideale per chi cerca una combinazione di arte e natura.
Consigli per la Visita
– Quando andare: sia Braccano che Cacciano sono affascinanti in ogni stagione, ma la primavera e l’autunno offrono temperature miti e colori naturali che si fondono perfettamente con i murales.
– Come arrivare: Braccano è facilmente raggiungibile in auto da Matelica. Cacciano è facilmente raggiungibile in auto da Fabriano. Ci sono parcheggi disponibili nei pressi di entrambi i borghi.
– Cosa portare: Una macchina fotografica per catturare la bellezza dei murales e scarpe comode per passeggiare tra le vie del borgo.
Un’Esperienza Unica
Per noi, amanti dei musei a cielo aperto, questa esplorazione è stata un vero divertimento.
Abbiamo ammirato ogni murales con entusiasmo, lasciandoci sorprendere dalla creatività e dalla passione degli artisti che hanno trasformato questi borghi in autentici gioielli artistici.
Se siete alla ricerca di un’esperienza culturale unica nelle Marche, vi consigliamo vivamente di visitare Braccano e Cacciano.
Questi borghi non solo vi offriranno l’opportunità di immergervi nell’arte urbana, ma vi permetteranno anche di scoprire angoli affascinanti di una regione ricca di storia e tradizioni. Non perdete l’occasione di vivere un viaggio tra arte e colori, alla scoperta dei murales che rendono questi luoghi così speciali.
Ci auguriamo che questo articolo possa esserti stato di aiuto e se anche tu ami i borghi di Murales ti invitiamo a scrivere nei commenti cosa ne pensi di Braccano e Cacciano, se li hai mai visitati o vorresti farlo e se ne conosci altri da consigliarci.
Noi come sempre ti aspettiamo al prossimo Portami a Vedere!
Un affascinante viaggio attraverso i canali e le bellezze della città
Benvenuti a Venezia, la città dei canali incantevoli, dei palazzi maestosi e delle atmosfere romantiche!
Se hai solo un giorno per esplorare questa meravigliosa città, non temere, perché in questo articolo ti guideremo attraverso un tour giornaliero per scoprire tanti luoghi pazzeschi di questa città.
Preparati ad immergerti nell’arte, nella storia e nel fascino di Venezia!
Prima di tutto svegliati presto e indossa un paio di scarpe comode perché dovrai camminare un bel po’.
Noi ci siamo fatti ben 21 km in circa 12 ore!!
1. PONTE dei SOSPIRI
Si parte dal Ponte dei Sospiri, il ponte che collega il Palazzo Ducale alle Prigioni.
Secondo la storia, il termine sospiri è riconducibile ad attimi di disperazione infatti il condannato, percorrendo il ponte, aveva l’occasione di guardare per l’ultima volta il cielo attraverso le piccole fessure e sospirare un lento addio alla sua libertà.
2. PIAZZA SAN MARCO
A pochi passi potrai ammirare Piazza San Marco, la Basilica, il Campanile e la Torre dell’Orologio, ma se hai solo un giorno a disposizione e vuoi vedere anche tante altre cose dovrai ammirarli solo dall’esterno.
Oppure puoi decidere di dedicare almeno mezza giornata alla loro visita tralasciando altre cose.
3. GIARDINI REALI
Poco distanti ci sono i Giardini Reali, si possono visitare gratuitamente ma solo in alcuni giorni della settimana e in orari specifici, quindi controlla il caro vecchio Google.
Si tratta comunque di una visita abbastanza breve.
4. SCALA CONTARINI del BOVOLO
Proseguiamo con la Scala Contarini del Bovolo, la scala a chiocciola più famosa di Venezia.
Si narra che Pietro Contarini fece costruire questa scala perché voleva raggiungere la sua camera da letto a cavallo.
È alta 28 metri e con un biglietto di 8 euro si può salire per avere la visuale dall’alto della città e visitare una mostra all’interno del palazzo.
5. PONTE di RIALTO
Non può mancare l’iconico Ponte di Rialto.
Famoso sia per la sua struttura architettonica che per la sua storia.
Per anni fu il fulcro dell’economia di Venezia, venne costruito tra il 1588 e il 1591 per sostituire la precedente struttura il legno, dopo essere collassata e bruciata più volte.
Diverse leggende si celano dietro alla sua lenta costruzione.
6. FONDACO dei TEDESCHI
Accanto al ponte si trova il Fondaco dei Tedeschi, un centro commerciale di lusso con una terrazza panoramica visitabile gratuitamente, ma solo con prenotazione on-line.
Non fare il nostro stesso errore, ci siamo totalmente dimenticati di prenotare e ci siamo persi la sua famosa vista panoramica.
7. MERCATO di RIALTO
Non perdere l’occasione di fare un salto anche al Mercato di Rialto, infatti ha origini antichissime, si realizza fin dal 1097.
Lo puoi trovare tutte le mattine dalle 9:00 alle 12:00 nel Campo della Pescaria.
8. TEATRO ITALIA
Continuiamo con il Teatro Italia, si tratta di un supermercato all’interno di un ex teatro e qui potrai ammirare gratuitamente gli affreschi girando tra gli scaffali del supermercato.
Molto particolare e suggestivo.
9. PONTE CHIODO
Siamo poi andati al Ponte Chiodo, l’unico ponte senza parapetto, scoprendo solo più tardi che fosse oramai un ponte privato.
Rimane comunque una particolare attrazione da osservare a Venezia.
10. PALAZZO TETTA
Proseguendo, in pochi passi, ci siamo ritrovati sul Ponte dei Conzafelzi, il luogo perfetto per poter ammirare il Palazzo Tetta, uno dei pochi palazzi a Venezia circondato dall’acqua da tre lati.
11. CALLE VARISCO
Ci siamo schiacciati a Calle Varisco, la via più stretta della città per scoprire che sbucava direttamente sul canale quindi siamo tornati indietro, ma è stato comunque molto divertente.
12. LIBRERIA ACQUA ALTA
Una tappa imperdibile ma purtroppo presa d’assalto dai turisti è la Libreria Acqua Alta, molto particolare perché qui i libri sono stati anche trasformati in veri e propri oggetti d’arredamento.
Però armati di pazienza, perché ci sarà la fila a tutte le ore, merita comunque una sbirciatina se è la tua prima volta a Venezia.
13. PALAZZO GRIMANI
Siamo poi entrati a Palazzo Grimani, una dimora storica, ricca di pavimenti decorati, preziosi marmi e volte affrescate.
Seguendo un percorso ben preciso si giunge alla stanza più famosa: la Tribuna, un tempio chiuso su tre lati e illuminato dall’alto, ispirato al Pantheon.
Al Secondo piano invece vengono allestite delle mostre temporanee.
14. MUSEO FORTUNY
Abbiamo proseguito con il Museo Fortuny, la casa-museo dell’artista Mariano Fortuny.
Si tratta di uno dei più grandi palazzi di Venezia in stile gotico, all’interno purtroppo non abbiamo potuto fare video, solo tante foto.
15. PONTE dell’ACCADEMIA
Continuando il nostro giro ci siamo fermati al Ponte dell’Accademia, infatti dalle sue scalinate si coglie una delle viste più romantiche e paesaggistiche di tutto il Canal Grande.
Ti consigliamo di trovarti qui al tramonto per rendere lo scenario ancora più suggestivo.
16. CHIESA di SAN ZACCARIA
Abbiamo terminato la nostra esplorazione entrando nella Chiesa di San Zaccaria.
Qui abbiamo potuto visitare la sua cripta allagata al prezzo di 3 euro.
Si tratta di una visita molto breve e forse ci è piaciuta più la chiesa rispetto alla sua cripta, ma è comunque una cosa molto particolare da osservare, per cui te la menzioniamo.
BACARO TOUR
Inoltre, durante questo giro di circa 21 km è stato un piacere perderci per le suggestive vie della città.
Infine abbiamo concluso la giornata con un divertentissimo Bacaro Tour.
Il Bacaro è la tipica osteria veneziana dove prendere Ombre e Cicchetti.
L’Ombra sarebbe un bicchiere di vino della casa e i Cicchetti prendono il nome dal latino Ciccus che significa piccole quantità infatti stiamo parlando di piccoli bocconcini, generalmente fette di pane con sopra affettati o baccalà ma anche fritti e tante altre cose sfiziose.
CONCLUSIONI
Speriamo che questo articolo ti sia piaciuto e possa esserti di aiuto.
Se conosci altri luoghi che meritano di essere visti a Venezia scrivili nei commenti.
Così darai un prezioso consiglio a tutti i lettori.
Sarà sicuramente utile anche a noi per un futuro soggiorno a Venezia.
Se vuoi dare un’occhiata ad altri itinerari giornalieri ti consigliamo la nostra rubrica UN GIORNO A.
E noi come sempre ti aspettiamo al prossimo Portami a Vedere.
Un’oasi di lusso e raffinatezza immersa tra le colline umbre, a pochi passi dalla città di Orvieto.
Le camere e le suite del Resort offrono una vista mozzafiato sui vigneti e gli uliveti circostanti.
Gli ospiti possono godere di servizi di prima classe, tra cui una piscina all’aperto, un centro benessere e un ristorante per deliziare il palato con prelibatezze locali e vini di produzione propria.
Altarocca infatti è rinomata per la produzione di vini di alta qualità che riflettono l’autenticità e il carattere del territorio umbro.
L’Anima della Cantina:
Fondata agli inizi degli anni 2000, la Cantina Altarocca è il risultato della passione tramandata di nonno Mario ai suoi nipoti, una passione che si traduce in vini di eccellenza.
Le uve, provenienti da vigneti di proprietà estesi per 11 ettari a 350 metri di altitudine, trovano terreno ideale su suoli ricchi di argilla e tufo, baciati dal sole umbro.
Altarocca abbraccia varietà tipiche del territorio orvietano, dall’antico Procanico alla Malvasia, dal Grechetto al Canaiolo, senza trascurare vitigni internazionali come il Merlot e lo Chardonnay.
Dal 2016, la certificazione biologica è la testimonianza tangibile dell’impegno per la sostenibilità e la qualità.
Visita di Vigne e Cantina:
La visita di vigne e cantina è un’esperienza coinvolgente ed educativa che permette ai visitatori di scoprire i segreti della produzione vinicola umbra.
Guidati da esperti, i partecipanti vengono condotti in un viaggio attraverso il processo di produzione del vino, dalla cura delle viti alla vinificazione.
Gli ospiti hanno quindi l’opportunità di esplorare le strutture della cantina, osservando da vicino le moderne attrezzature e i tradizionali metodi artigianali impiegati nella produzione dei vini Altarocca.
L’esperienza di degustazione:
La degustazione, guidata con passione da Sommelier esperti, offre informazioni dettagliate su ciascun vino.
Un viaggio sensoriale attraverso i sapori e gli aromi.
Ogni sorso è un’esperienza unica, arricchita dalla bellezza dei paesaggi circostanti ed il tutto è accompagnato da prelibati assaggi di prodotti locali, come formaggi e salumi.
Entrando nello specifico, abbiamo dato il via alla degustazione con 2 calici di vino bianco, proseguito con dell’olio extravergine di oliva e terminato con 2 calici di vino rosso.
Ed ora ve li presentiamo uno ad uno:
Arcosesto Orvieto Classico DOC
Immagina di sollevare il calice e lasciare che la luce danzi attraverso il colore giallo paglierino del vino, accarezzato da leggeri riflessi verdognoli che invitano ad un viaggio sensoriale.
All’olfatto, un bouquet delicato si apre, rivelando note di frutta fresca e profumi di fiori bianchi, che anticipano l’esperienza gustativa imminente.
Con un sorso, freschezza e delicatezza si fondono armoniosamente, mentre una spiccata acidità e mineralità danzano sulla lingua.
Arcosesto si dimostra un compagno versatile e raffinato.
Perfetto come aperitivo, accompagna con maestria antipasti leggeri, piatti di pesce fresco e carni bianche, elevando ogni boccone con la sua freschezza e complessità.
Si ottiene da uve di Grechetto, Procanico e Malvasia.
Albaco Orvieto Classico Superiore DOC
Dal brillante colore giallo paglierino, con riflessi dorati.
All’olfatto si possono percepire deliziose note di frutta fresca, accompagnate da eleganti accenni di fiori di acacia, mentre sussurri avvolgenti di legno completano l’esperienza sensoriale.
Il primo sorso svela un equilibrio perfetto, secco ma al contempo elegante, con note di frutta matura che si intrecciano con sottili accenni di spezie, lasciando un’impronta di raffinata armonia.
Versatile e sofisticato, perfetto in abbinamento a zuppe di verdure, carni bianche succulente, prelibati fritti e selezione di formaggi.
Servito a una temperatura consigliata di 12 gradi, rivela tutta la sua complessità e personalità.
Albaco è il risultato di un’armoniosa fusione di uve di Grechetto, Chardonnay e Procanico.
Librato Rosso Orvietano DOC
Il suo colore è rosso rubino intenso con riflessi violacei.
All’olfatto, note ricche di frutta rossa matura e di sentori vegetali.
Il primo sorso è un’esplosione di pienezza ed equilibrio, con eleganti note di frutta che si fondono armoniosamente con tannini morbidi e avvolgenti, creando un’esperienza gustativa indimenticabile.
Librato si sposa magnificamente con primi piatti di carne, carni arrosto e formaggi semi-stagionati, aggiungendo un tocco di raffinatezza e complessità a ogni boccone.
Servito a una temperatura consigliata tra i 14 e i 16 gradi, rivela appieno la sua complessità e personalità.
Si ottiene da uve di Cabernet Franc e Canaiolo.
Lavico Rosso Umbria IGT
Il suo rosso rubino luminoso brilla come un gioiello nel bicchiere.
All’olfatto, un bouquet intenso cattura i sensi, con note di ribes, amarena e accenni di cacao, creando un’atmosfera avvolgente e affascinante.
Il primo sorso è un’esplosione di complessità e pienezza, con una decisa presenza di tannini che si sposano armoniosamente con la freschezza e una leggera mineralità.
Lavico è il compagno ideale per primi piatti succulenti, carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati, servito a una temperatura consigliata tra i 16 e i 18 gradi.
Ottenuto da uve Merlot e Cabernet Sauvignon.
In ogni sorso di Lavico si rivela la forza e l’eleganza di un vino che incarna la bellezza e l’autenticità del territorio umbro, offrendo un’esperienza degustativa unica e coinvolgente, capace di appagare i sensi e l’anima di chiunque lo assapori.
Non a caso è stato senza dubbio il nostro preferito!
Frutto di un sapiente blend delle varietà tradizionali moraiolo, leccino e frantoio, questo olio è una vera delizia per i sensi.
Con una bassissima acidità e un’elevata concentrazione di polifenoli, offre non solo un gusto squisito ma anche notevoli proprietà antiossidanti e una longevità ineguagliabile.
Con un’età media di 20 anni, ogni pianta è curata con passione e rispetto per la tradizione, garantendo un’olio di qualità superiore.
La raccolta delle olive avviene a mano, con attenzione e dedizione, da metà ottobre a metà novembre, preservando la freschezza e l’integrità del frutto.
Subito dopo la raccolta, le olive sono sottoposte a una lavorazione rapida ed efficiente, attraverso un ciclo continuo che consente di ottenere l’olio finito in sole due ore.
La molitura avviene con sottilissime lame e martelli, senza sprigionamento di calore, seguita da un’estrazione a freddo e un attento processo di decantazione e filtraggio per garantire la massima purezza e freschezza del prodotto.
Si presenta con un colore giallo dorato e leggere note verdi, emanando un profumo ampio e fine, arricchito da sentori di agrumi e una dolcezza vegetale.
Al palato, rivela un fruttato delicato e avvolgente.
Ideale per un consumo a crudo, per arricchire piatti e insalate, ma grazie al suo punto di fumo elevato, si presta anche all’uso in cucina, conferendo un tocco di eccellenza a ogni preparazione.
In conclusione:
L’esperienza di degustazione presso Altarocca Wine Resort è molto più di un semplice assaggio di vino, è un’opportunità per immergersi completamente nella cultura enogastronomica dell’Umbria, scoprendo i suoi tesori nascosti e lasciandosi incantare dalla sua bellezza e autenticità.
Per questo motivo la consigliamo sia ai locali sia a chi invece decide di trascorrere qualche giorno nella zona di Orvieto, per entrare ancora più in sintonia con il territorio.
Ringraziamo Altarocca Wine Resort per averci offerto l’opportunità di vivere questa fantastica esperienza.
Speriamo che questo articolo ti sia stato utile, se ti va scrivici cosa ne pensi nei commenti, se sei mai stato in Umbria o se vorresti degustare anche tu queste prelibatezze.
Ti leggiamo con grande piacere!
Se ti piacciono le degustazioni, ti invitiamo a leggere anche la nostra esperienza in Chianti nell’articolo dedicato.
Buon viaggio, tra gusti e sapori, e noi ti aspettiamo come sempre al prossimo Portami a Vedere.
Il Chianti, celebre regione vinicola situata nel cuore della Toscana, incanta gli amanti del vino con la sua ricca tradizione, la bellezza paesaggistica e il gusto inconfondibile dei suoi vini.
Al centro di questa esperienza sensoriale straordinaria si trova il Chianti Classico, un vino raffinato che riflette secoli di storia e impegno artigianale.
Il Vino Chianti Classico: Eleganza Inconfondibile
Il Chianti Classico, prodotto nella zona delimitata tra le città di Firenze e Siena, è una denominazione che ha conquistato il palato di intenditori di tutto il mondo.
Composto principalmente da uve Sangiovese, questo vino si distingue per il suo colore rubino intenso, il bouquet floreale e fruttato, e la sua complessità aromatica che si sviluppa con l’invecchiamento.
La produzione del Chianti Classico è soggetta a regole rigorose che preservano la qualità e la tradizione. La percentuale di Sangiovese deve essere almeno dell’80%, accompagnato da uve autoctone come Canaiolo e Colorino, con possibilità di integrare altre varietà.
Questa combinazione artigianale dona al vino la sua personalità unica, riflettendo il carattere del territorio circostante.
Storia Vinicola Intramontabile
La storia del Chianti affonda le sue radici nei secoli.
La prima menzione del vino risale al XIII secolo, ma è nel Settecento che il Granduca di Toscana, Cosimo III de’ Medici, delimitò per la prima volta l’area di produzione, creando quello che oggi conosciamo come Chianti Classico.
La leggenda vuole che il gallo nero, simbolo del Consorzio del Chianti Classico, sia nato da una competizione enologica tra i comuni di Firenze e Siena, decidendo chi avrebbe guidato la produzione vinicola nella zona.
Il Territorio Incantevole
Il paesaggio toscano che circonda il Chianti Classico è un dipinto vivente.
Colline ondulate, vigneti ordinati, uliveti secolari e borghi medievali caratterizzano questo angolo di paradiso.
I vigneti si trovano spesso a quote variabili, contribuendo alla diversità di terroir e alla complessità dei vini.
Se amate rilassarvi ed osservare le bellezze della zona vi consigliamo uno spot molto suggestivo grazie anche alla Panchina Gigante numero 136.
Ci troviamo a Gaiole in Chianti, esattamente accanto al bellissimo Castello di Meleto.
Ti sarà capitato di vedere foto di panchine giganti sparse per il web. Si tratta di un progetto chiamato “Big Bench Community Project”, un’iniziativa no profit promossa dal designer americano Chris Bangle e dalla moglie Catherine.
Si trovano sempre in luoghi particolarmente suggestivi dal punto di vista naturalistico, ecco perché noi le amiamo così tanto!!
Ci danno l’impressione di tornare bambini per un istante riscoprendo allo stesso tempo la bellezza del paesaggio.
Degustazioni che passione!!
I tour enogastronomici nella regione offrono un’esperienza completa, permettendo ai visitatori di esplorare le cantine, degustare i vini e immergersi nella cucina toscana autentica.
La combinazione di paesaggi mozzafiato e sapori avvolgenti rende il Chianti una destinazione imperdibile per gli amanti del vino e dell’arte culinaria.
La nostra esperienza è stata molto positiva.
Abbiamo visitato una piccola cantina a conduzione familiare ed è stato splendido ascoltare i racconti del proprietario.
Con gli occhi che brillavano ci ha parlato di come è riuscito a realizzare il suo sogno mettendo a frutto la passione per la sua terra e per i prodotti che ne derivano.
Abbiamo iniziato il tour con la storia del territorio e del vino tipico della zona.
Dopodiché Maurizio ci ha portati nel suo “ufficio”, la sua panchina di fronte ai vigneti, ci ha parlato delle varietà che ha scelto di impiantare, dei processi di produzione sia del suo vino che del suo olio.
Ci ha poi aperto le porte della sua piccola ma ben fornita cantina e infine ci ha deliziato con una degustazione ricca di sorprese!!
Tra i vari pacchetti disponibili noi abbiamo scelto l’esperienza base che ci ha comunque permesso di assaggiare ben 4 calici abbinati a degli spuntini di piatti tipici.
Abbiamo bevuto un Bianco, un Chianti Classico, un Chianti Classico Riserva e un Supertuscan (il nostro preferito!!).
La degustazione ci ha poi stregato con il suo olio EVO al tartufo bianco, con il mosto cotto e la crema al cacao fondente contenete il 12% del loro olio.
E se pensate che sia finita qui, beh non dimentichiamoci che con il loro olio vengono prodotte anche creme per il corpo e per il viso, che ovviamente abbiamo provato durante l’esperienza.
Il tutto è stato condito dalla compagnia di un dolce cagnolino di nome Spritz.
Vi consigliamo questa cantina se volete vivere una realtà più piccola e autentica, dove verrete coccolati e potrete rilassarvi e godervi la giornata tra sapori, profumi e natura.
Per prenotare vi basterà inviare una e-mail che troverete tranquillamente sul sito web dell’azienda.
In conclusione
Il Chianti Classico non è solo un vino di alta qualità, ma una testimonianza della passione dei produttori e della storia intramontabile di questa regione.
Esplorare il Chianti significa immergersi in un mondo di tradizione, bellezza e gusto, vivendo un’esperienza che soddisfa tutti i sensi.
Torneremo sicuramente per scoprire altre cantine, siamo infatti convinti che si tratta di un territorio che ha molto da offrire.
Speriamo anche che questo articolo ti sia stato utile, e se conosci delle cantine imperdibili da visitare, o degustazioni super da provare, non esitare a scrivere nei commenti.
Sarà un’ottimo spunto per tutti i lettori, e anche per noi!
Buon viaggio e noi ti aspettiamo come sempre al prossimo Portami a Vedere.
Le Dolomiti, patrimonio dell’UNESCO, sono una delle meraviglie naturali più affascinanti dell’Italia.
Durante l’inverno, questo scenario mozzafiato si trasforma in un paesaggio incantato e offre una vasta gamma di attività per gli amanti della neve e della natura.
In questo articolo, esploreremo le 20 cose da fare e vedere sulle Dolomiti durante la stagione invernale, un’esperienza indimenticabile per tutti coloro che desiderano abbracciare la magia del freddo.
11 ESPERIENZE PROVATE
1. Sciare sulle Piste Mondiali:
Le Dolomiti ospitano alcune delle migliori stazioni sciistiche al mondo, tra cui Cortina d’Ampezzo, Val Gardena, Alta Badia e altre.
Goditi le discese scintillanti, immergendoti nella bellezza delle cime innevate e dei panorami mozzafiato.
2. Escursioni con le Ciaspole:
Indossa le ciaspole e immergiti nella quiete dell’inverno, seguendo sentieri innevati immersi nella natura.
Questa esperienza ti permetterà di esplorare luoghi unici e incontaminati, lontano dalla folla.
3. Snowboard e Freestyle:
Per gli amanti di emozioni forti, le Dolomiti offrono anche fantastiche opportunità per lo snowboard e il freestyle.
Goditi i vasti snowpark e le piste pensate per i freestyler di ogni livello.
Il mio era decisamente basso, ma comunque super divertente!
4. Visita le città caratteristiche (e durante il periodo natalizio i loro Mercatini di Natale):
Durante le festività natalizie, molti paesi delle Dolomiti ospitano affascinanti mercatini di Natale, dove potrai scoprire l’artigianato locale, assaggiare prelibatezze tipiche e immergerti nell’atmosfera magica del periodo.
Ma anche durante tutto il resto dell’anno verrai rapito dalla bellezza e dalla particolarità di ogni paese, non lasciarteli sfuggire!!
Solo per citare qualche esempio: Cortina d’Ampezzo, Brunico, Moena, Bressanone, Selva di Val Gardena.
5. Rilassati alle Terme:
Dopo una giornata intensa all’aria aperta, coccola il tuo corpo e la tua mente con una visita alle terme locali.
Le Dolomiti offrono molte strutture termali per rigenerarsi e ricaricarsi.
Noi ci siamo innamorati delle QC Terme, devi però sapere che abbiamo prenotato con ben 2 mesi di anticipo per assicurarci una giornata di relax al loro interno.
6. Goditi il Panorama dalle Funivie:
Salire in funivia è un’esperienza affascinante in qualsiasi momento dell’anno, ma durante l’inverno, la vista sulle cime innevate è davvero straordinaria.
Non perdere l’opportunità di goderti panorami spettacolari comodamente seduto in cabina.
7. Pattinaggio sul Ghiaccio:
Molti paesi delle Dolomiti offrono piste di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto, creando un’atmosfera magica e romantica per divertirsi con amici e familiari.
A Corvara invece puoi trovare la pista di pattinaggio coperta e noi ne abbiamo approfittato per cercare di rimanere in equilibrio con scarsi risultati.
8. Cucina Locale e Après-ski:
L’inverno è anche il momento perfetto per scoprire la deliziosa cucina locale delle Dolomiti.
Dopo una giornata sulla neve, concediti un delizioso après-ski in un rifugio alpino, gustando piatti tradizionali e bevande calde.
9. Gita in Motoslitta:
Se vuoi provare un’esperienza emozionante, noleggia una motoslitta e sfreccia attraverso i panorami innevati delle Dolomiti, guidato da esperti locali.
10. Escursione ai Laghi Ghiacciati:
Durante l’inverno, i laghi alpini si trasformano in cristalline distese ghiacciate.
Fai un’escursione per ammirare queste meraviglie naturali.
Noi siamo stati al Lago di Misurina, iconico e spettacolare.
11. Fotografia paesaggistica:
Se sei appassionato di fotografia, l’inverno sulle Dolomiti ti offre un’occasione straordinaria per catturare panorami spettacolari, vette innevate e paesaggi incantati.
Come puoi vedere le Dolomiti in inverno offrono un’esperienza unica e memorabile per tutti i tipi di viaggiatori.
Dalle avventure sulla neve alle tranquille passeggiate, dalle escursioni con le ciaspole alla scoperta della cultura locale, c’è qualcosa per tutti.
9 ESPERIENZE DA PROVARE:
1. Escursione al Tramonto:
Fai un’escursione al tramonto per ammirare il sole che scompare dietro le maestose vette delle Dolomiti.
Le luci calde del tramonto creeranno un’atmosfera magica e unica.
2. Sci di Fondo:
Goditi il fascino del silenzio e del movimento dolce dello sci di fondo.
Le Dolomiti offrono piste panoramiche e ben battute per gli amanti di questa disciplina.
3. Escursione con le Lampade Frontali:
Esplora la natura notturna delle Dolomiti con un’escursione guidata e le lampade frontali, ascoltando i suoni della foresta innevata.
4. Sperimenta la Vita in un Rifugio:
Prenota una notte in un rifugio di montagna per vivere l’esperienza autentica di trascorrere la notte in un ambiente incantato e circondato dalla natura.
Goditi questa pausa rilassante, magari sorseggiando cioccolata calda accanto al fuoco mentre ammiri il paesaggio innevato.
5. Yoga sulla Neve:
Partecipa a una sessione di yoga all’aperto sulla neve, respirando l’aria pura delle montagne e lasciandoti ispirare dalla natura circostante.
6. Osservazione delle Stelle:
Lontano dalle luci della città, le Dolomiti offrono condizioni ideali per l’osservazione delle stelle.
Un’esperienza magica per gli amanti dell’astronomia.
7. Escursioni in Sled Dog:
Avventurati in un’esperienza nordica unica guidando una slitta trainata da cani attraverso boschi e paesaggi innevati.
8. Snowkite:
Se sei un appassionato di sport d’azione, prova lo snowkite, un’attività che combina lo snowboard con l’utilizzo di una vela per sfruttare la forza del vento.
9. Escursioni con le Guide Locali:
Affidati alle guide locali esperte per scoprire i luoghi nascosti e meno frequentati delle Dolomiti, vivendo un’esperienza autentica e unica.
Con queste ulteriori 9 esperienze, avrai l’opportunità di immergerti completamente nella bellezza e nelle attività emozionanti offerte dalle Dolomiti durante la stagione invernale. Scegli le esperienze che più ti attraggono e preparati a vivere un’avventura indimenticabile in uno dei luoghi più affascinanti del mondo.
Speriamo che questo articolo ti sia stato di aiuto e se ti va scrivici nei commenti le tue attività preferite quando vai in montagna, quelle che già hai provato e quelle che vorresti provare.
Ti leggiamo.
Se vuoi scoprire cosa fare sulle Dolomiti durante il periodo estivo ti consigliamo il nostro articolo dove troverai anche l’itinerario per una settimana.
Buon viaggio e noi ci sentiamo al prossimo Portami a Vedere.
TORINO INSOLITA – Per farti innamorare della città
Se stai cercando un’esperienza unica e fuori dagli schemi per innamorarti di una delle città più affascinanti d’Italia, non cercare oltre: Torino è la destinazione perfetta.
Questa città ricca di storia, cultura ed enogastronomia offre molto più di quanto si possa immaginare.
In questo itinerario di 3 giorni, ti guideremo attraverso luoghi insoliti e segreti che ti faranno scoprire il cuore autentico di Torino.
Giorno 1:
DOMORI
Domori è una delle aziende di cioccolato pregiato più rinomate a Torino e nel mondo. Fondata nel 1997 da Gianluca Franzoni, l’azienda ha rapidamente guadagnato una reputazione per la sua dedizione all’alta qualità e alla purezza degli ingredienti utilizzati nella produzione del cioccolato.
Ciò che rende Domori unico è il suo impegno nell’utilizzare solo fave di cacao di altissima qualità provenienti da diverse regioni del mondo, tra cui Venezuela, Perù e Madagascar.
La filosofia dell’azienda si basa sulla valorizzazione delle caratteristiche uniche delle fave di cacao, preservando il gusto naturale e le note aromatiche di ciascuna varietà.
Tra i prodotti più celebri di Domori spicca il “Criollo”, un tipo raro di cacao considerato il più pregiato al mondo per il suo sapore complesso e la sua fragranza floreale, noto per essere delicato e aromatico.
L’azienda rappresenta il perfetto connubio tra tradizione e innovazione nel campo del cioccolato, e visitare la boutique Domori a Torino è stata per noi un’opportunità straordinaria.
L’azienda, infatti, offre varie esperienze di degustazione che consentono ai visitatori di esplorare i diversi aromi e le sfumature dei loro cioccolati eccezionali.
Noi abbiamo scelto l’esperienza di Degustazione Guidata.
Durante questo tipo di degustazione, un esperto cioccolatiere di Domori ti condurrà in un viaggio sensoriale attraverso una selezione dei loro cioccolati pregiati. Imparerai a riconoscere le diverse note aromatiche, le texture e le caratteristiche di ciascun cioccolato.
Sono possibili anche altri tipi di attività come il Tour della Cioccolateria, per vedere da vicino il processo di produzione del cioccolato, Lezioni di Cioccolato, Abbinamenti con Vini o Caffè, per scoprire come il cioccolato può essere abbinato in modo armonioso con altre bevande o addirittura Esperienze Personalizzate per gruppi o occasioni speciali, ideale per eventi aziendali, compleanni o altre celebrazioni.
TOUR GUIDATO
Un tour del centro di Torino in mezza giornata ti permetterà di scoprire alcune delle principali attrazioni all’aperto e di immergerti nella bellezza e nella storia di questa affascinante città.
Noi abbiamo scelto Turin Tour, te li consigliamo perchè sono bravissimi e preparatissimi!!
Ecco cosa vedere durante questo breve ma ricco itinerario:
1. Parti da Piazza San Carlo (infatti Domori ha sede proprio qui). Conosciuta come “il salotto di Torino”, questa piazza è circondata da eleganti palazzi e caffetterie storiche. È un luogo ideale per sedersi e ammirare l’architettura barocca circostante.
2. Non perderti la Galleria San Federico, suggestivo edificio nel centro di Torino dove puoi ammirare la famosa scritta del Cinema Lux. Si tratta di un famoso cinema d’arte sperimentale a Torino, noto per la sua programmazione di film indipendenti, opere d’arte cinematografiche e pellicole non convenzionali.
3. Fai una passeggiata lungo Via Roma, una delle strade principali di Torino. Famosa per le sue eleganti boutique, caffetterie e architettura storica, è un ottimo posto per ammirare l’atmosfera vivace della città.
4. Prosegui verso Piazza Castello, il cuore storico di Torino. Ammira il maestoso Palazzo Reale, residenza dei Savoia, e il Palazzo Madama, un’imponente struttura con una facciata barocca. Questi edifici rappresentano l’epoca d’oro della città.
5. Entra nella Galleria Subalpina, caratterizzata da una splendida architettura Liberty. Offre una vasta gamma di negozi, caffè e ristoranti, ma soprattutto è un luogo affascinante per ammirare l’architettura d’epoca di Torino.
6. Dirigiti verso Piazza Carlo Alberto, conosciuta per la sua eleganza e il suo significato storico. Al centro della piazza si erge una statua dedicata a Carlo Alberto di Savoia ed è circondata da edifici storici. Offre un’atmosfera piacevole per una passeggiata o una sosta in uno dei caffè circostanti.
7. Concludi il tour a Piazza Carignano, dominata dal maestoso Palazzo Carignano, sede del Museo del Risorgimento Italiano. La piazza è rinomata per la sua architettura neoclassica e la sua importanza storica, essendo stata il luogo in cui fu adottata la prima Costituzione italiana nel 1848.
Questo itinerario ti darà un assaggio della ricca storia, cultura e bellezza di Torino, con una serie di luoghi emblematici da visitare all’aperto nel centro della città. Se hai più tempo a disposizione, puoi estendere il tuo tour per esplorare anche gli altri tesori di Torino.
Ne sono degli splendidi esempi Porta Palatina, i Giardini Reali, la passeggiata lungo il Po, Piazza Vittorio Veneto, il Duomo, il Parco del Valentino.
Situato all’interno dell’iconica Mole Antonelliana, questo museo rappresenta un connubio straordinario tra cinema, storia e architettura.
La Mole Antonelliana, originariamente progettata come sinagoga, è un monumento emblematico di Torino e uno degli edifici più riconoscibili della città. La sua struttura in stile neoclassico, progettata dall’architetto Alessandro Antonelli nel XIX secolo, presenta una notevole altezza, con una cupola a forma di guglia che si innalza nel cielo.
La visita al museo segue un percorso in ascensione, si tratta di un’esperienza unica in quanto si attraversano mostre interattive e reperti storici legati al cinema.
Il Museo infatti ospita una vasta collezione di oggetti legati alla storia del cinema, dai primordi del cinema muto alle produzioni cinematografiche più recenti.
Le esposizioni includono costumi, scenografie, fotogrammi, proiettori e molto altro.
Il Museo Nazionale del Cinema a Torino è anche uno dei luoghi pionieristici nell’uso della realtà virtuale (RV) per arricchire l’esperienza dei visitatori.
Nella Sala della Realtà Virtuale i visitatori possono indossare visori VR di alta qualità e cuffie audio per partecipare a esperienze interattive e immersive legate al cinema.
Inoltre se visiti il museo non puoi perderti l’ascensore panoramico per salire sulla cima della Mole Antonelliana.
Realizzato con una struttura in vetro, permette ai passeggeri di ammirare la maestosa architettura interna della Mole mentre salgono.
Una volta raggiunta la cima, potrai goderti lo spettacolare panorama su Torino e le Alpi circostanti.
EXTRA VERMOUTH
Il vermouth è un vino fortificato aromatizzato con una miscela di erbe, spezie e radici che conferiscono un sapore unico e complesso.
Torino è famosa per la sua produzione di vermouth di alta qualità.
Le varianti di vermouth possono essere secche o dolci e possono variare nella base di vino utilizzata e nella ricetta di aromatizzazione.
L’aperitivo Extra Vermouth è una tradizione molto amata a Torino, infatti durante le ore precedenti alla cena, molti locali offrono una varietà di vermouth accompagnato da stuzzichini e antipasti. Questi possono includere olive, salumi, formaggi, chips e altre prelibatezze locali.
L’ideale per rilassarsi dopo una giornata di visite turistiche.
Ci sono molti locali storici e moderni a Torino dove puoi gustare un autentico aperitivo Extra Vermouth e ogni locale offre la propria selezione di vermouth e stuzzichini.
Noi abbiamo scelto Barney’s, il bar del Circolo dei Lettori, situato all’interno di un edificio storico, il Palazzo Graneri della Roccia, che risale al XVII secolo.
Questa sede elegante e affascinante è un ambiente ideale per ospitare eventi letterari, conferenze e dibattiti.
L’aperitivo extra vermouth a Torino è molto più di una semplice bevanda, è un’esperienza culinaria e sociale che ti consente di immergerti nella cultura locale.
Quindi, se sei a Torino, non perdere l’opportunità di gustare un delizioso vermouth in uno dei tanti caffè storici della città.
Giorno 2:
STREET ART
Non poteva mancare questa esperienza pazzesca nel nostro itinerario!!
Ti stiamo parlando di TOward 2030, un progetto culturale e artistico che ha lo scopo di trasformare Torino in una città più sostenibile e vivibile entro il 2030, ponendo l’attenzione su tematiche come l’ambiente, la cultura e la partecipazione civica.
La street art è uno dei modi in cui il progetto ha cercato di sensibilizzare il pubblico e coinvolgerlo in questa missione.
Troverai sparsi per la città 18 murales, il primo rappresenta la Call To Action, ossia l’invito a cambiare le cose per le future generazioni, mentre gli altri rappresentano 17 Goals.
I Goals sono gli obiettivi che le Nazioni Unite vogliono raggiungere entro il 2030.
Il progetto mira a promuovere una maggiore sostenibilità ambientale in città, con un focus particolare sulla riduzione dell’inquinamento, la promozione della mobilità sostenibile e la creazione di spazi verdi.
La cultura e la creatività svolgono un ruolo cruciale nel progetto, nel quale artisti locali e internazionali sono stati coinvolti per creare murales e installazioni d’arte che riflettano i valori e gli obiettivi di TOward 2030.
Questi progetti artistici trasformano i luoghi pubblici in opere d’arte accessibili a tutti.
CREMAGLIERA
Se vuoi tornare indietro nel tempo non lasciarti sfuggire l’occasione di salire sull’antica Cremagliera degli anni ’30!
La Tranvia Sassi-Superga è un mezzo di trasporto pubblico situato a Torino, noto per la sua bellezza panoramica e il suo valore storico.
Il percorso attraversa paesaggi pittoreschi, tra cui vigneti, boschi e uliveti, e offre viste spettacolari sulla città di Torino e sulle Alpi circostanti.
Viaggiare sulla Tranvia Sassi-Superga rappresenta una piacevole pausa dalla frenesia della città e offre una connessione con la natura e la storia di Torino.
SUPERGA
La Basilica di Superga è uno dei siti religiosi e storici più importanti di Torino.
Questa maestosa chiesa si trova sulla cima della collina di Superga, e offre una vista panoramica spettacolare sulla città e sulle Alpi.
È un luogo ideale per ammirare il tramonto o per avere una prospettiva unica su Torino.
La Basilica di Superga fu costruita nella prima metà del 1700 per volontà del duca Vittorio Amedeo II di Savoia dall’architetto Filippo Juvarra
Si tratta di un esempio straordinario di architettura barocca, con le sue colonne ioniche sulla facciata e la grande cupola che domina l’edificio. All’interno, la chiesa è ornata con affreschi, stucchi e decorazioni d’oro, che creano un ambiente sontuoso ed è visitabile gratuitamente.
Acquistando dei biglietti specifici potrai anche visitare le Tombe Reali e l’appartamento del Re, che ospitò i Savoia durante i loro soggiorni collinari, oppure potrai salire con una scala a chiocciola alla Cupola Juvarriana per avere un altro suggestivo punto di vista sul territorio piemontese.
Facendo il giro della Basilica noterai una lapide, è stata posta in memoria del terribile incidente della squadra di calcio del Torino (noto come “Il Grande Torino”).
Il 4 maggio 1949, dopo un viaggio di ritorno a Lisbona, l’aereo che trasportava la squadra del Torino, insieme a giornalisti e membri dello staff, si scontrò con la collina di Superga, a causa delle condizioni meteorologiche avverse e della scarsa visibilità, causando la morte di tutte le persone a bordo.
La Basilica di Superga è un simbolo di Torino e a nostro avviso una tappa imperdibile per chiunque visiti la città.
La sua architettura impressionante, la vista panoramica e la sua importanza storica e religiosa la rendono un luogo unico e affascinante da esplorare.
Giorno 3:
LINGOTTO
Il Lingotto è una struttura iconica a Torino che nasce come fabbrica dell’industria automobilistica FIAT.
Fu progettato dall’architetto Matté Trucco e completato nel 1923. La struttura divenne rapidamente un simbolo dell’industrializzazione di Torino e dell’Italia nel XX secolo.
La caratteristica più distintiva del Lingotto è la sua pista di prova automobilistica sul tetto, originariamente utilizzata per testare i veicoli prodotti nello stabilimento.
Nel corso del tempo il Lingotto è stato ristrutturato e riconvertito in un complesso polifunzionale, è stato sede di mostre d’arte, concerti, fiere, conferenze e molto altro.
Oggi ospita un centro congressi, un centro commerciale, un hotel, una scuola di design ed è diventato un simbolo di Torino, testimoniando il passato industriale della città e la sua capacità di reinventarsi e adattarsi alle sfide dei tempi moderni.
Quindi cosa non puoi perderti assolutamente se visiti il Lingotto?
PISTA 500
La Pista 500 fu inaugurata nel 1954 e fu uno dei primi circuiti automobilistici permanenti d’Italia. La sua apertura segnò un’importante tappa nella storia delle corse automobilistiche nel paese.
Si tratta di un circuito ovale con curve molto inclinate, che permettevano alle auto di correre a velocità decisamente elevate. Era uno dei pochi circuiti di questo tipo in Italia ed era noto per la sua struttura veloce.
La Pista 500 fu chiusa nel 2008 a causa di problemi legati alla sicurezza e alle normative. La sua chiusura ha rappresentato la fine di un’era per il mondo delle corse automobilistiche a Torino.
Attualmente, la Pista 500 si è trasformata in un giardino pensile con oltre 40mila piante appartenenti a circa 300 specie differenti.
Si tratta di un progetto artistico all’aperto con un percorso espositivo sorprendente.
Ammirare la storica rampa per far salire le auto avvolti dalle note di una melodia è stata un’esperienza emozionante, l’ideale sarebbe al tramonto.
Tante sono le opere che ci hanno fatto riflettere e la nostra preferita rimane senza dubbio Pistarama di Dominique Gonzalez-Foerster, un’opera che si ispira alla tradizione del muralismo.
Ha inizio con una serie di graffiti ai lati che si accentuano fino a rappresentare prima le mosse politiche e culturali di Torino, poi, sempre più al centro, gli episodi e le figure legate alle lotte di rivendicazione sociale attraverso diversi periodi storici e luoghi geografici.
BOLLA DI VETRO
Inoltre dalla Pista noterai la “Grande Bolla di Vetro”, una struttura di vetro e acciaio, progettata da Renzo Piano, uno degli architetti più rinomati al mondo.
È stata progettata per ospitare fiere, mostre d’arte, esposizioni e altri eventi culturali ed espositivi.
La sua architettura moderna e la luce naturale che filtra attraverso il vetro, infatti, la rendono un luogo suggestivo per eventi di vario genere.
La Grande Bolla di Vetro è diventata un’icona di Torino e un simbolo della sua rinascita dopo la chiusura dell’impianto FIAT.
La galleria ospita una collezione d’arte privata appartenente a Giovanni Agnelli, l’ex presidente della Fiat, e sua moglie Marella Agnelli.
La collezione comprende opere d’arte italiane e internazionali che spaziano da dipinti a sculture e opere d’arte contemporanea.
Oltre alla sua collezione permanente, la Pinacoteca Agnelli ospita regolarmente mostre temporanee che presentano opere d’arte di artisti contemporanei e mostre tematiche di interesse culturale.
Una delle caratteristiche più affascinanti della galleria è la vista panoramica che offre sulla città di Torino. Dalla sua posizione elevata infatti puoi godere di una vista mozzafiato.
In conclusione
Durante questo splendido viaggio di 3 giorni abbiamo scoperto che Torino è una città di sorprese e bellezze nascoste, pronta a catturare il tuo cuore con la sua atmosfera unica.
Con questo itinerario insolito, avrai l’opportunità di scoprire la sua autenticità e innamorarti di Torino in modo speciale.
Speriamo anche che questo articolo ti sia stato utile, e se conosci altri luoghi insoliti ed imperdibili da visitare, o esperienze super wow da vivere, non esitare a scrivere nei commenti.
Sarà un’ottimo spunto per tutti i lettori, e anche per noi!
Buon viaggio e noi ti aspettiamo come sempre al prossimo Portami a Vedere.